Il Concistoro segreto in Vaticano

Il Concistoro segreto in Vaticano Il Concistoro segreto in Vaticano I due nuovi cardinali noma, 20 mattino. (G. C). — Stamane il Papa, con il consueto cerimoniale eleva alla Sacra Porpora monsignor 'Ernesto Van Re e y, Arcivescovo di M alili ce e monsignor Augusto Hlond, Arcivescovo di Gnesen e Posen. Monsignor Ernesto Van Rocy, Arcivescovo di Malines, Primate del Belgio, è uomo di .tale fibra da saper occupare degnamente il seggio episcopale illustrato dalla grande figura del cardinale Mercier di cui egli può essere considerato come figlio spirituale.- Nei diciotto anni in cui occupò il delicato ufficio di suo primo coadiutore si andò cosi formando allo spirito dell'eroico Porporato che egli etesso, negli ultimi tempi di sua vita lo considerava come un altro se.stesso e gli affidava, incarichi di grandissima fiducia, Ita cui quello ili présltdertv aàtorehè ne era impedito, le no- fax,, si trattò della possibilità di un ritorno, della chiesa anglicana alla religione cattolica,- conversazioni- di carattere strettamente privato e senza alcuna veste nè ufficiale nè ufficiosa, ma ciò non pertanto di grandissimo rilievo perchè costituivano se non altro un sintomo del disagio in cui una parte tutt'altro che trascurabile degli, intellettuali anglicani si trova, e del desiderio da cui essa è. mossa di addivenire, in un tempo più o meno lontano, ad un accordo. - Il nuovo cardinale, fiammingo di nascita, ha il merito di essersi saputo conciliare le simpatie dei valloni, rompendo quella tradizipue di sorda ostilità che esisteva fra i cattolici delle due diverse razze e che aveva non lieta ripercussione nel campo religioso. Ejjli ottenne cosi una paciflcazio- i a o o ne religiósa che ha portato anche nel campo politico risultati'molto soddisfacenti, tanto che il Governo belga e la stessa Casa Reale ebbero occasione di compiacersi con lui e di riconoscerne le alte benemerenze verso la Patria. Anche, socialmente il card. Van Roey è un continuatore dell'opera del card. Mercier. Allevato alla scuola di Lovanio, centro mondiale di'studi sociali secondo le direttive impresse da Leone XIII nelF Enciclica « Rerum Novarum », appartiene a quella schiera di' scrittori che illustrarono con dotte-pubblicazioni lo spirito vero della immortale Enciclica, adoperandosi a impedirne le molteplici interpretazioni erronee. Fu uno dei più tenaci oppositori di umilianti intese fra cattolici e socialisti. Il suo libro più popolare è quello sul «Pattò di lavoro », in cui, si trovano evidenti coincidenze di pensiero con la nostra « Carta del - lavoro » Teologo ^espertissimo, regolò recentemente le norme per il matrimonio del Principe di Brabante, cattolico, con la principessa-Astreed di Svezia, protestante, eliminando con accortezza le. difficoltà canoniche che si opponevano alla celebrazione delle nozze e facendo sparire un certo malcontento che in qualche ambiente era apparso per questo matrimonio misto. Anche di ciò la Casa Reale belga si è mostrata particolarmente grata al.prelato. Essa infatti si ò unita al clèro belga per sottoporre al Pontefice calda istanza perchè non fòsse óltre ritardata la elevazione alla Porpora dell'Arcivescovo di.Malines. Anche la figura del neo cardinale Van Roey" è destinata a recare .nuovo lustro al Sacro Collegio e la sua pratica nelle questioni sociali potrà tornare utile alle Congregazioni ramane oggi che di tali, problemi la Chiesa deve necessariamente. occuparsi per i rapporti' è le interferenze che questi hanno con l'insegnamento cattolico e la pratica attuazione' di esso. Monsignor Augusto Hlond, Arcive scovo di Gneeen e Posen, Primate di Polonia, è nato il-5 luglio 1881 a Brzeckowice. Studente della seconda classe di ginnasio a Myslowice,, apprese dalla-bocca dei suoi maestri il meraviglioso inizio della Società Salesiana fondata da Don Bosco. Anche da lontano, come altri molti, subì il fascino che dalla multiforme, genialissima attività di quel modernissimo apostolo si diffondeva e, tredicenne appena, volle lasciare il proprio pae se per vivere accanto a lui in Italia che lo attraeva irresistibilmente co me sede del Pontificato..' nrusdlmd| e a r i o i e e a Dopo avere terminato il noviziato nella casa madre dei Salesiani a Torino entrò all'Università Gregoriana uscendone col titolo di dottore ih filosofia. Nello stesso tempo egli si de dicava con passione allo studio della musica sacra e destinava le ore di ricreazione alla educazione della gioventù nell'Oratorio Salesiano di Roma, dove sono vivi ancora i ricordi del suo zelo e della sua arte nel penetrare il cuore dei giovanL Allorché sors - il primo istituto Sa lesiano a Oswiecim, i superiori vi mandarono il gióvane don Hlond come maestro'ededucatore. Penetrato dello spirito di don Bosco seppe guadagnarsi il cuore dei suoi allievi. Avendo ricevuto gli ordini sacri nel 1905 da monsignor Aliatoli» Nowack, l'abate. HUtnd divenne cappellano de) ricovero del principe Lùbomirgki...à Cracovia. ^èriW-fu nominato direttóre del .-nuovo grande Istituto sa lèsiànò dTPrzemyls. Nel 1919 il dott. Hlond assunse la direzione della nuova Provincia Salesiana comprendente l'Ungheria, l'Austria e la Germania orientale. La guerra lo trovò fra' i primi e più precisi interpreti della volontà della Santa Sede nel compiere opere di soccorso per le vittime innocenti e fu validissimo cooperatore dell' ufficio creato in Vaticano da Benedetto' XV per la ricerca dei prigionieri, per la consegna di pacchi viveri e vestiario nei' campi di concentramento. Tutto egli mise in opera per alleviare le sofferenze dei prigionieri e più d: una famiglia italiana ne ricorda e ne benedice il nome. Terminata la guerra e ricostituita in unità nazionale e in piena indipendenza la Po Ionia, Pio XI, d'intesa col Governo |nolacco creava una Amministrazione Apostolica per l'Alta Slesia affidandone la cura al dott. Hlond. La mio va missione era quanto mai difficile dato che la guerra aveva lasciato pròfondi solchi di odr, di passioni, di malcontenti, aveva inasprito fino al parossismo i sentimenti nazionali < di razza. I paesi vinti mal si accon ciavano alla dura sorte e pretende vano la tutela delle minoranze, paesi vincitori non tolleravano eie menti di nazionalità diversa temen done l'opera disgregatrice. Ai tavoli delle Conferenze si prendevano deci sioni che, se potevano essere appli cate con la forza, creavano grave disagio e stati d'animo di insofferenza nei cittadini. Questi a gran voce chiedevano aiuto *e consiglio alla Santa Sede che non poteva nè voleva parteggiare. Intanto i cattolici non sapevano dimenticare le loro avversità politiche e di- razza, il clero non era sempre immune dalla lotta delle fazioni e l'azione della Chiesa nel campo religioso e sociale ne risentiva grave nocumento. Ci volle grand tatto,e molta pazienza per emussare gli angoli e dare a quelle popolazioni un assetto religioso che rispondesse alle nuove necessità create dall'esito della guerra. Il Concordato concluso tra la Santa Sede e la Polonia permise la creazio ne della nuova diocesi di Katowice. Primo vescovo di essa fu monsignor Hlond, consacrato vescovo il 3 gen naio 1926 dal Cardinale Kakowski, e gli passò poi alllalto ufficio di Arci vescovo metropolita di Gnesen e Po 6en quando mori precocemente il cardinale Edmondo -Dalbor. Il nuovo Cardinale, la cui nomina è stata accolta in Polonia con grandi manifestazioni di giubilo, rappresei ta un notevolissimo acquisto per il Sacro Collegio che potrà giovarsi del suo consiglio sia per quanto si riferisce'alla educazione dei giovani in cui si è « specializzato^), sia per la conoscenza profonda che egli ha della lingua, della letteratura e delle cose del mondo slavo. La Polonia rappresenta per il Vaticano la porta della Russia, paese verso cui si appuntano oggi gli sguardi dellà"Santa Sede, la quale segue con grande interesse la profonda crisi religiosa che essa attraversa. La Congregazione per gli affari orientali e più specialmente la Commissione per la Russia, creata: dal Pontefice potranno a suo tempo trarre grande vantaggio dall'opera prudente e illuminata e dal consiglio avveduto del nuovo Cardinale. - ppclvh