La storia di una scuola

La storia di una scuola La storia di una scuola Il maestro e la sua lavagna Una vecchia a popolaTisf'.na 6cuola torinese raccoglierà domenica 1 suoi »WeYi migliori e darà loro un premio alla buona volontà e alla, costanza dimostrata. Slamo nel periodo delle premiazioni scolastiche di ogni specie di eeooie, ina non tutte possano vantare uguali meriti e non tutte presentano lo «tesso interesse. Quella di cui parliamo è la popolare « Archimede » che eatra nel quinto anno di vita autonoma. Questo quinto anno non deve far supporre che la scuola esista appena da un lustro. Essa è giunta alla viglila del cinquantenario della sua fondazione, che ricorrerà l'anno prossimo e sarà, beninteso, solennemente festeggiato. Nel corso di tanti anni ha ge nerato altre scuole le quali finirono per assumere una propria spiccata nsiono mia e specializzandosi ih qualche ramo della scienza o dell'Indùstria: si è venuto insomma creando un complesso di scuole, un raggruppamento cospicuo che ha assunto il nome di « Scuoia Archimede ». Nacque In un ambiente che già conoscerà fatiche e speranze operale. Sul lo scorcio del 1878 nel locali della « Società operai fabbri ferrai, meccanici e affini della Città di Torino » (derivata a sua volta dà un'antica Società lavoranti serraglierl, già fiorente nel 1716) mentre si disputavano le consueta partite a tarocchi e a tresette, nella pittoresca cornice delle bottiglie stura te e delle pipe bene intasate, due soci chiesero al signor Giuseppe Navone «tetto semplicemente Pinot, se avesse vocìi a di Insegnare loro un po' di aritmetica e di geometria. ->- Ma A, me eari lievi! Va già che l móstre bòna veuja, e a mi an manca nen. 1 lón disposi a eóntenteve. Cómpre 'na lavagna e 'n poeti 'd giss.. La lavagna fu presto montata e li gesso) subito trovato. Cosi sorse la Scuola che, dall'inizio suo scientifico, si Intitolò al grande matematico siracusano. Nei primi anni gli insegnamenti serali si svolsero nella sede della Società; poi essendosi sviluppata assai la Scuola, emigrò in altra sede. Con essa andò anche la lavagna, la vecchia lavagna, che ancora oggi serve e che l'anno prossimo riceverà per attestato di riconoscenza, l'alto onore di fungere da... lapide commemorativa per il cinquantenario. Sarà murata con l'epigrafe in «bianco lapillo», natu ralmente... Non bisogna dimenticare che se la lavagna presta ancora servizio, è ancora in servizio... attivo permanente (glielo auguriamo per molti anni ancorai), anche, il signor Pinot che da 49 anni insegna ai giovanti Da poche ' dozzine gli allievi, tutti operai desiderosi di istruzione, salirono presto a centinaia, e, quando si venne all'Istituzione del corsi serali femminili, gli allievi divennero mlglteasl SI spiega la marcia addirittura trionfale se si pensa che i bisógni/- spirituali e culturali della massa operaia sono Infiniti e che l'operaio volentieri frequenta quelle Scuole — e quelle persone — che a lui si avvicinano spinti dal vecchio spirito di carità del Vangelo* e non da scopi puramente pratici a Interessati. H grappo degli Insegnanti, che in etngoant'anni salirono le modeste cattedre, ma intorno alle quali ferveva una vita intensa, hanno dato con generosità, tempo, attività e Intelligenza, compensati largamente dalla riconoscenza e dall'amore degli allievi. E' una mercede della quale difficilmente' ci ei stanca. Lo provano 1 49 anni di insegnamento del signor Navone, 1 86 dell'arch. Giovanni Thermignon, i 35 del oav. Luigi Capra, 1 5!6 della signora Lnlsa Mussa e del cav. Orazio Bevazzi, e di una intiera schiera, che ha da dieci al ventisei anni di servizio gratuito nell'« Archimede ». A questo proposito, ricorderemo che un giorno si presentò al direttore della Scuola, arci. Thermlgnon, un agente del Fisco per accertare 1... redditi del professori della Scuola: — Reddito... negativo — rispose, ridendo, 11 direttore, — polche non guadagnano nulla, anzi, qualche volta ci rimettono alcune ltrette di lasca propria per regalare un libro a un allievo povero, che ne abbia bisogno per Istruirsi. L'agente del Fisco dot una volta tanto fu subito persuaso e non insistette. Che cosa si può Imparare alla scuola» ti disegno, la lingua francese, la calligrafia, il disegno per fabbri e stipettai, 11 disegno geometrico e quello di macchine, l'algebra, la trigonometria e, venendo a finire con 1 corsi per conduttori di caldaie a vapore, di motori a scoppio e 1 corsi di chimica generale, di elettrotecnica, di stenografia, di tintoria, ecc. Naturalmente tanta mole non si è subito formata, ma ha richiesto anni di tenaci fatiche a di volonterosa iniziativa. Attualmente sono Iscritti 1660 alunni, del quali oltre 900 appartengono alla sezione femminile. Esiste poi una floridissima scuola indipendente alla Venaria Rea le, sotto gli auspici di quel Municipio Ha esplicato una opera assai utile fra le maestranze molto numerose in quella zona. L'estensione dell'attività, del raggio d'azione della scuola è cosi grande che si valuta in chilometri quadrati Tremila chilometri. CI sono allievi che giungono da 60-70 e più chilometri di distanza. Allievi di tutte le gradazioni della cultura: dall'analfabeta al licenziato dalle scuole tecniche che viene per apprendere la pratica di una professione industriale o meccanica. C'è la scuola per tutti. Giustamente un mnepoavelrimmè noqustneceviFeddewsuporiDprofessore che ebbe a constatare il funzionamento della ecuoia « Archiate de » la definì il « Cottolengo dell'istrnrione », poiché al viene incontro al bisogni del singolo senza chiedergli che un po' di riconoscenza. (Poiché di denaro si chiede loro' il modestissimo tributo di cinque lire all'annoi) La riconoscenza non è certo quella che manca fra quei bravi operai. Baiti citare un episodio rammentato con commozione dal direttore Ing. Therml «non. Un giorno egli, salendo in tram si senti salutare da parecchie persone che tutte si alzarono in piedi e gli vennero incontro. Una famiglia Intera un nonno, 1 suoi figli eoa le mogli, • nsvblolefotoqnssdlatufoziegbsvsEqddtczptrcstdtrnlveiidipmSdsimdtptgscsmmcM nipoti. Tri generazioni, Erano tutte e tre passate per le aule della scuola. Il nonno espresse al direttore tutta la gratitudine che aveva per la Istruzione ricevuta all'» Archimede », e che gli era riuscita cosi utile nella vita, tanto da averci mandato poi il figlio, il quale a sua volta vi aveva mandato 1 figli suoi. Migliore elogio non poteva ricevere il popolarissimo Istituto, 11 quale ha tra 1 suol motti uno che suona cosi : « Il miglior modo di aiutare 11 proprio prossimo è quello di metterlo In condizioni di non aver bisogno di aiuto ». Sono cose queste che fanno sempre bene al cuore.Là premiazione annuale avverrà quest'anno al teatro Rossini alle 9.30. tase-gl.

Persone citate: Giovanni Thermignon, Giuseppe Navone, Lnlsa Mussa, Luigi Capra, Navone, Orazio Bevazzi, Pinot

Luoghi citati: Torino