Aldo Nadi "divo" del cinema?

Aldo Nadi "divo" del cinema? DAL FIORETTO AL FILM Aldo Nadi "divo" del cinema? Ho trovato Aldo Naili nel magnifico giani ino del palazzo Tliaon di Revel, n Torino, camuffato in maniera strana. Ero andato per vederlo In allenamento nella sala del maestro Colombetii e me lo vedo invece in borghese, col volto completamente coperto di ocra », gli occhi vivi e mobilissimi egnati abbondantemente col crayon, e labbra cosi esageratamente rosse da far concorrenza a quelle della più graziosa midinette. Nadi sorride: non a me, ina guardando Osso un punto ben definito davanti a se. Passato il primo momento di stupore, il mio orecchio percepisce un ticliettio ben conosciuto, quello della macchina cinematografica di presa. — Va bene cosi, mister Garrick T — Più avanlil La vòstra testa deve risultare molto grande nel film. Questo è il punto dóve metterò : « Come è fatto Aldo Nadi »... La scoperta di Garrick Il colloquio avviene in francese. L'uomo al quale Nadi si rivolge altri non iè che il celebre ractteur en scene americano Garrick. Il tichettio della macchina s'interrompe: una piccola pausa. Ne approfitto per avvicinarmi a Nadi. La mia faccia in quel momento deve esprimere alquanto stupore, porche il campione, prima ancora ch'io parli, sorridendo mi dice: — Vi stupisce molto tutto ciò, ehT <~r Non lo nego. ' — Approfitterò della sosta che mister Garrick mi concede per mettervi al corrente di quanto accade. Dovete sapere, innanzi tutto, che io ho un uomo d'affari o, se più vi piace, un manager. E' un russo che abita a Parigi ed ha infinite relazioni in tutto il mondo, ' e specialmente in quello cinematografico. Il mio uomo Incontri un giorno mister Garrick e gli parla di me, si vede, in maniera piuttosto entusiasta- Garrick ha subito un'idea, ed in forma tutta americana dice al mio manager: * Ho bisogno del vostro uomo per « girare » un film di propaganda da mandare in America ». i Nadi è a Torino risponde l russo. « All rìght ! Domani parto con macchina ed operatore ». Ecco in elio modo lo son diventato un divo dell'arte muta. — In che consiste il film? — Nulla. E* la mia presentazione. La cinematografia riprodurrà fedelmene il mio lavoro in allenamento : prima un po' di coltura fisica, corsa a piedi e ginnastica svedese, poi un po' di accademia col maestro Colombetti, un assalto alla spada con Canova, uno alla sciabola con Anselmi ed un terzo al-fioretto con Pelissero. Come vi trovate nel vostro nuovo ruolo ? — Vi garantisco che fare il... divo non ò una cosa comoda.' Soltanto il maquillage e già di per sò uua gran seccatura. Mi devo spalmare prima utta la faccia con la crema, poi stendervi sopra il cerone che mi irrigidì ce la pelle, poi... impolverarmi tutto di ocra ed infine sottoporre gli occhi e la bocca al » trucco » che conoscee. Da tempo però avevo voglia di cimentarmi., in un film, e mi sono trovato benissimo. Il tichettto della macchina di presa, che a molti artisti dà astidio, a me non dà nessunissima noia. La scherma e lo schermo — La vostra attività cinematografica si fermerà a questo primo film? — No, certamente. Dovete sapere che attualmente la scherma in Ame rica è molto in auge. Lo scorso anno l pruno premio in un concorso letterario venne vinto dal romanzo Splendid swords (Spade lucenti). In questo romanzo è descritto il mio match con Ldcien Gaudin, con la differenza che l mio nomo è stato modificato in quello dt Aldo Nadia. 11 romanzo è poi uscito in appendice nel quotidiano Saturday Everning Post ed è stato acquistato infine da una grande • firma » cinematografica americana, che voleva farne un soggetto per Rodolfo Valentino. Morto il grande attore italiano, la Casa non rinunciò al suo progetto, ma mise in serbo il romanzo, in attesa che si affacciasse all'orizzonte un nuovo ,« astro » del firmamento cinematografico. — Potreste essere voi quello... — Non precipitiamo le cose. Riprendendo il discorso, vi dirò che in America attualmente tutti i romanzi che vedono la luce hanno uno sfondo schermistico. Tra le donne specialmente, le fencing coniests (competizioni schermistiche) trovano molto favore. — Andrete in America? — Con tutta probabilità. Il mio manager credo si sia messo in relazione con Tex Richard, il famoso impresa nio americano che organizzò i matches^ Carpentier-Dempsey e TunneyDempsey, il quale vuole farmi disputare alcuni incontri nella terra dei dollari. Di questo credo sé ne sia già parlato sul New York Herald. — Dopo questi incontri riprenderete l'attività cinematografica ? — Appunto. Disputati i matchet, mi si vuol « girare » in un gran film. — Le « Spade lucenti » ? — O .quello o un altro. Non so ancora. Il colloquio col campione è già du rato abbastanza. Vedo mister Garrick che cammina a lunghi passi su e giù per il giardino. Forse è seccato della lunga interruzione, o più probabilmente medita una spettacolosa mise en scène. Improvvisamente si avvicina, e con un ampio sorriso, rivolto al campione, dice: — Monsieur Nadi, siete in libertà. Per oggi non « giriamo » più. / E con un ampio inchino, come si fa per le « stellissime » dello schermo, mister Garrick riprende l'interrotta passeggiata, seguendo forse il filo 'delle sue... infernali macchinazioni. / suoi < malches » Sono contento perchè ho ancora diverse cose da domandare a Nadi, che si dimostra... paziente e cortesissimo. — Cosa farete prima della vostra andata in America? — Innanzi tutto andrò a Cremona a disputare i campionati professionistici italiani, pei quali sono in allenamento. Resterò a Torino, dove ho avuto accoglienze affcttuosisslme, speefe al club del maestro Colombetti, fino alla vigilia dei campionati, curando intensamente la mia preparazione. Con tutta probabilità in questo frattempo farò una scappata a Parigi dove devo avere un colloquio d'affari col mio manager. — Affari... cinematograficiT — Perfettamente. Ora mi devo sdoppiare. In luglio poi dovret incontrarmi a Deauville con Dodivers al quale ho concesso un match di rivincita. Siamo già d'accordo su tutto, meno che sulla data. Quella propostami dal francese, mi trova impegnato a Cremona. Ne ho proposto un'altra ed ora attendo una risposta. — E con Lucien Gaudin non vi bat terete ? — lo non domando di meglio, ma il mio avversarlo non mi ha ancora detto una parola precisa circa la data. Io credo però che il match dovrebbe ave re luogo entro il mese di ottobre. — In che rapporti siete con Gaudin? — In ottimi rapporti. EVun camerata cortesissimo come lo sono del resto tutti gli schermitori francesi coi quali fraternizziamo sovente. Oserei dire, del resto, che io sono più popò lare in Francia che in Italia. — Mi pare che voi siate popolare in tutto il mondo. Dove me la mettete l'America? ° •■' Nadi sorride. Ritorniamo in... cine matografla. — Già, laggiù fanno le cose molto all'americana. Sul mio nome si vuol fare un gran battage. Del resto, perdio nasconderlo, non sono malcontento se riuscirò « qualcuno ». Voi sapete meglio di me che l'industria cinematografica è una delle principali attualmente in America, e che rende fior di quattrini. — Perchè non dovrete riuscire? Avete il phisique du rol e per di più possedete un'arte che certamente nessun attoie cinematografico, anche quelli che vanno per la maggiore, possiede. Dunque? le sue abitudini Un'ultima domanda: — Che vita fate durante gli allenamenti? — A dirvi la verità questa è una cosa un po'... elastica. Dovrei dormire almeno nove ore per notte, ma non vi giuro di farlo sempre. Mangio normale, cercando s'intende cibi sani. Non bevo, o tutt'al più prendo un wisky al giorno. Fumo parecchio, ma avvicinandomi ai matches cerco di diminuire la mia quotidiana razione gradatamente, senza peraltro cessare del tutto. Del resto faccio una vita normalissima. — Quali sono le vostre ore preferite per l'allenamento? — Generalmente dalle 17 alle 19, dopo aver riposato qualche ora. Il giardino è ormai deserto. Il meiteur en scene e la macchina di presa sono scomparsi. Aldo Nadi è ritornato soltanto uno schermitore e probabilmente non penserebbe al cinematografo se il maquillage che ancora ha sul volto non glielo ricordasse. Una stretta di mano in tutta fretta, un sorriso delle labbra esageratamente tosse, ed il c divo » scompare nel suo... camerino improvvisato. G. TONELLI.