La risposta alla Terza Internazionale

La risposta alla Terza Internazionale Il Foglio d'ordini fascista La risposta alla Terza Internazionale Roma, 4, notte. :.I1 Foglio d'ordini del Partito Fascista, uscito quest'oggi, pubblica: «L'Esecutivo della Terza Internazionale, ha lanciato il suo ennesimo manifesto: alcune pan inette in cui sono raccolte le più stolte calunnie contro l'Italia e contro il fasciamo. Il manifesto accusa l'Italia di preparare una nuova guerra, ed invila i proletari di tutto il mondo alla lolla, contj'o il regime fascista. Tutto ciò è grottesco e balordo insieme. In Europa e nel mondo, il solo Stalo che da anni minaccia e turba il, cosiddetto equilibrio è proprio la Russia della Terza Internazionale, che porta la sua opera di veleno e di agitazione ovunque, affermando la sua precisa volontà di' imporre con le baionette la tirannia social-comunista. « Per quanto riguarda la difesa delle « libertà conculcale » la rispetta è semplice e precisa-, l'Italia fateista, che lavora e fatica per costruire la sua libera potenza economica, dice ai quattro ciarlatani professionali del « Komintern » che non può tollerare lezioni da chi ha massacralo e massacra, dietro i fantasmi di una ideologia folle, tutto un popolo paziente e generoso; da chi punleUa ogni giorno, con mucchi di cadaveri, l'edificio di una dittatura che non è più del proletariato ma contro il proletariato, ridotto alla più,nera miseria; da chi tenta, da dieci anni, di portare il disordine ed il caos in lutti i popoli del mondo, seminando il veleno di una propaganda anti-sociale, anti-umana ed anti-economica; da chi ha soffocato e soffoca nel sangue ogni voce di critica anche se questa muove nell'interno del partito comunista; da chi ha perseguitato, cacciato e ditperso nel mondo tutti coloro che avevano compiuto il delitto, di amare la patria russa. ,«i profeti della Terza Internazionale evidentemente sperano di danneggiarci con una battaglia cartaceai'Fatica sprecala. Il fascismo ha già dimostralo quale sorte ottengono le battaglie di tale natura. <• La nuova vittoria è nell'unitaria potenza dello Stato, nella fattiva collaborazione delle classi, nella riaffermazione dei valori morali ed intellettuali. Se il fallimento del regime bolscevico non fosse stato accompagna'.o dalla fame e dall'orrore, lo condannerebbe davanti al mondo il fatto che i suoi rappresentanti sono ridotti a sollecitare le capacità tecniche ed i capitali alle nazioni borghesi dell'occidente, riconoscendo, in tal modo, la distruzione delle enorme riserve esistenti e la soffocazione di ogni spirito di iniziativa e di ogni luce di cultura in tutta la Russia. « Gli agenti provocatori del Komintern continuano a non capire. Il fascismo non S una formula politica più 0 meno liberale o più o meno reazionaria; è una idea, è una volontà di rinnovamento intorno alla quale si raccoglie, finalmente unito, un popolo che difende ed esalta non solo una civiltà millenaria, ma crea lo spirito nuovo dentro al quale muovono, su un piede di eguaglianza non illusoria, tulli coloro che producono e lavorano. .« Il nuovo manifesto anti-fascista della Terza Internazionale non è dunque che un diversivo pietoso, per mascherare l'insuccesso della politica estera e la crisi del regime interno sovietico, che ha avuto proprio in questi giorntnuove eloquenti manifestazioni. Il fascismo ha in sè tale forza che gli permette di guardare tranquillamente alle manovre parolaie ed anche « ai blocchi economici e morali » qua e là proposti contro l'Italia fascista. Tutto ciò è 'destinato a spezzarsi dinanzi alle armi di tutto un popolo ». Questo manifesto è firmato dal Direttorio del Partito. « Ora di potenza » Lo stesso Foglio d'Ordini reca, sotto il titolo « Ora di potenza » : « L'Italia ha vissuto in quest'ultimo peiiodo ore veramente niene di significato e di volontà. 11 20 maggio 15.000 goliardi fascisti, convocati in Oorizia, validamente inquadriti, hanno giurato, sulle tombe degli eroi, di essere pronti ad osare ed a morire per la dignità e la grandezza dell'Italia, t in comunione di (spirito con la terra generosa e santa hanno informato i iiavaglioni della morte. 11 24 maggio, nientre il Duce passava in rivista le forzo aeree d'Italia, tutto il popolo esaltava lo spirito rivoluzionario dell'intervento 0 la volontà eroica della stirpo ed affermava il suo diritto di espansione coloniale. Il 2ti maggio iJ Iluce parlava, ueUa Camera, agli italiani e a tutlo il mondo, mettendo la nazione tutta di fronte a se stessa ed e.t|e sue magnifiche tremende responsabilità. Dentro e fuori le frontiere, tutti hanno sentito finalmente gridare lo verità oneste e coraggiose, le parole della vera giustìzia e della sola libertà; quella che nasce dalla coscienza del sacrificio e dalla luce di un'idea maturata nello sforzo e nella conquista! Il 29 maggio la Maestà del Re, circondata da tutto il popolo in camicia nera, ha acceso la lampada tìella devozione, della gratitudine ai morti della rivoluzione fascista riconeacrandoli, con la regalità umana de' gesto, eroi e martiri della patria rinnovata. Negli ultimi giorni, attraverso ■tue. discorsi importantissimi par competenza ed origmaJrtà, -le LL. EE. Volpi FmduAntaml'iusprmusLilsoorsesprogquvl'chpgsdinLzpltdadcmbz1lLqzdpvalpnSralmsr1rr e Bottai hanno fissato le precise linee della nostra ricostruzione finanziaria ed il funzionamento del nuovo ordinamento corporativo attraverso il quale sii risolve il tormentoso problema del rapporti tra 11 capitale e il lavoro. Ora di ipolenza, insomma: potenza di spirito, di idee, di volontà, potenza e •unità: unità di Stato di regime di popolo ». Sotto il titolo: «Martirologio» il F. d. O. reca: » Il 20 maggio la teppaglia social-comunista ha assassinato a New York i due fascisti Giuseppe Carisi e Nicola Amoroso. II fascismo non piega: anzi, noi fiero dolore, si irrigidisce a presenta Ir sue ampi, i suoi labari, ai due martiri, per cui più grande s'afferma l'idea .. E sotto il titolo: «La legge sugli usi civici » : « I! Senato e la Camera hanno approvato dopo ampio ed esauriente esame la legge sul riordinamento degli usi civici del Regno. Con questa legge, che è una delle più importanti fra quelle emanate dal Governo fascista, nel campo dell'economia agraria, il Regime avvia finalmente e razionalmente alla risoluzione una intricata serie di questioni secolari, che avevano determinato in molte zone un grave stato di anarchia economica e sociale, e che i Governi precedenti non erano riusciti mai a risolvere. La legge tutela adeguatamente le ragioni dei lavoratori rurali nei loro accertati diritti e s'inquadra perfettamente al programma di valorizzazione agraria del fascismo. Sotto il titolo: « Le • cooperative cattoliche nell'ente nazionale della cooperatone » : » Le Cooperative cattoliche sono pas sate all'Ente nazionale della coopcrazióne. Con queste, tutto il movimento cooperativistico in Italia fe controllato dal fascismo. Il consenso delle cooperative cattoliche, succeduto a breve distanza da quello dei combattenti, e il risultato dell'efficacia e della vastità dell'opera di assistenza svolta dall'Ente verso il quale si sono spontaneamen¬ te rivolte anche quelle organizzazioni che sul principio erano rimaste scettiche ed estranee ». Sotto il titolo: 11 II Dopolavoro», il F. d. O. pubblica: • Con la nomina di S. E. Turati a commissario straordinario per .l'Opera nazionale Dopo Lavoro, il Partito si trova ad esser direttamente responsabile del funzionamento di questa importantissima attiviti), olio interessa la vasta massa dei lavoratori inte.Hettuali e manuali, ili commissario ha già d'Ifamaflo De necessario deposizioni per il riordinamenti", dolio varie attività, che specialmente in alcune Provincie sono ancora assai trascurate. E' necessario ed urgente che tutti i segretari federali sii preoccupino dell'Opera nazionale Dopo Lavoro inquadrando saldamente ne! regime tutte le attività artistiche, culturali, escursio. nistiche e quelle sportive non inquadrate nel C.O.N.I. il Segretario generale del .Partito citerà all'ordine del giorno del Partito quelle. Federazioni che avranno compiuto il più rapido inquadramento ».

Persone citate: Bottai, Duce, Giuseppe Carisi, Nicola Amoroso