La prima vittoria di Brunero

La prima vittoria di Brunero Verso la fine del Giro d'Italia La prima vittoria di Brunero (Dai «offro in. ato) a 0 a o i , e a r a a Trieste, 2. notte. e odi eo o a e oa a uoe 11 al n ue rio iaene e? to elto bme aea, uì aai do nco reoni urire U gli ne e aer il e ti, ìli va ni sn ali ff. tiioun del ale ale è ne ari orera sti ale, mi cita Il rapo Triuai e 500 ua vitiali e. ono Delapuaenssiale clunco lire on- Le tappe consecutive non sono certamente una bella innovazione: Pesaro, Treviso, Trieste, Verona in tre giorni, è troppo I; col caldo di questa assolata pianura veneta è addirittura una fatica massacrante. Non si può dunque dar torto ai corridori se non 6i sentono alcuna velleità di àtwe battaglia, e se cercano al contrario di scansare ogni fatica. Col sistema delle tappe consecutive le città vengono viste come sullo schermo. Picchiottino ieri sera si lamentava : « Abbiamo appena il tempo di fare il bagno e di mangiare; poi ci tocca andare a letto per ricominciare la mattina dopo. Se fossero tappe brevi, p&ziKiza, ma dover fare con questo caldo più di 250 chilometri al giorno è troppo! >. Faticare è fatatile Abbiamo lasciato Treviso alle 7,45 Il « via « è stato dato dal colonnello Bassi, comandante gli arditi d'Italia, davanti ad una folla numerosissima. Tutti gli 82 .corridori arrivati a Tre. viso sono in linea per questa tredicesima tappa che promette di essere più soffocante della precedente. Ma to compenso è più corta. Binda Albino, che si è decisamente rimesso, pedala cor. scioltezza. Egli si è premunito di un ampio fazzoletto bianco che si è legato alla moda araba sulla nuca. La marcia si inizia sulle magnifiche, ampie e ben levigate strade del Veneto, ed è la marcia monotona, di 82 corridori In gruppo, che a correre troppo si suda e si fatica senza alcun costrutto. A Conegliano, prima tappa per noi, che facciamo una capatina alla mostra vitivinicola. E' una visita breve ma Interessantissima, dove l'arte è profusa a piene mani nei vari recinti e nella ricostruzione delle osterie del le diverse regioni e delle varie epoche Una breve volala sull'assolato rettilineo e 6tanx> col gruppo prima di Susegana, una città che conserva ancora alcune case straziate dai proiettili. La marcia continua sullo stesso rdtmo monotono: qualche bucatura, e qualcho breve distacco subito colmato. D caldo è soffocante, ma per fortuna non c'è la polvere. A Sacile Micheletti, come ogni-armo, e ad attendere i corridori. Il veterano del ciclismo italiano 6ahrta tutti con entusiasmo, dimentico forse per un attimo del suo ruolo di pacifico commerciante. A Pordenone, Bottecchia, venuto dalla Francia per la circostanza dolorosa della morte improvvisa del fratello, vittima di un accidente automobilistico, ci accompagna per breve tratto. Attraversiamo il "ragliamento quasi in secca, e transitiamo a Codroipo. Lunghi e cocenti- rettilinei ci portano quindi a Udine, dove transitiamo alle 11,52, e dove Ferrato vince il traguardo a premio. Sai campi della grande guerra Dopo Udine, il passo rallenta ancora. Il caldo è asfissiante. Tratto, tratto i corridori si fermano vicino a qualche ruscello e si infliggono delle volontarie... lavate di capo, assai refrigeranti. Del Taglio ci dichiara che si sente benissimo ma che le gambe non vogliono andare. Gordini ci offra della birra fresca. E' un isolato, e rievoca episodi di guerra. € Questi posti li conosco bene i, egli dichiara. Attraversando 1 campi di battaglia si è presi da un senso di rispetto e quasi di sgomento. L'occhio guarda la pianura verdeggiante e le collinette coperte di vegetazioni: ma il pensiero torna a quando queste zone erano brulle, senza vegetazione e battute dalle artiglierie nemiche. Connons accoglie i corridori mentre procedono sempre in gruppo compatto ed ^a modesta andatura. Continua la ressa dei ricordi. A Lucinico una casa che conserva soltanto più i muri ester ni sta ritta come per miracolo sul bordo della strada, per ricordare tra queste verdeggianti campagne che cosa è stata la grande guerra. L'isolato che prima ci rievocava ricordi lontani si avvicina alla nostra vettura. Egli, in quel momento, è assente dalla gara Mostrandoci col dito un punto al confine di un prato esclama: « Vedono, è laggiù che sono stato ferito, e dove mi hanno rovinato questa mano >. Siamo ormai alle porte di Gorizia. Attraversiamo la città, che è tutta festante, alle 12,10. Subito dopo, sui primi falsi piani, si leva un polverone asfissiante. Qualcuno che è al comando deve essersi messo a tirare forte. Vediamo infatti il plotone ' allungarsi, ma il velario di polvere è così denso che non riusciamo a scorgere alcunché. Dopo chilometri e chilometri di lotta colla polvere, con le altre automobili al seguito e con quelle dei soliti turisti appassionati, riusciamo a giungere dove il polverone è meno fitto. Siamo all'inizio della salita di Rifemberga. Qualche momento prima avevamo scorto Bresciani appiedato e Binda al bordo della strada. Rimontiamo i corridori per raggiungere la testa del pioIone. Vediamo dapprima Pancera, Trehtarossi e Pizzelli, ma altri corridori abbiamo rimontato prima senza riuscire a distinguerli. Poco dopo eccoci in vista del gruppo di testa. E' composto dei hianco-bleu Vallazza, Brunero, Binda Alfredo e Binda Albino. Una fuga dei « bianco-blen » L'episodio che ha tosi improwisai.mente movimentato la gara è prestò ricostruito. Ai primi dislivelli Vallazza e Brunero, si erano posti al comando, riuscendo a staccare tutti, meno i propri coequipiers. Brunero è ora il più attivo al comando. Binda è in ultima posizione, e spinge con la mano il sellino della macchina del compagno che lo precede e che non è altri che suo fratello Albino. In questo gesto v'è una protezione quasi paterna. Il campione italiano ha grande desiderio, a quanto ipare, di portarsi con se all'arrivo il .fratellino. Forse vuole far vedere al ■gran pubblico che i Binda sono razza di campioni. La salita, che in certi tratti slaccentua notevolmente, passa attraverso pinete meravigliose. A San Daniele Incominciano poi i falsi piani che, attraverso Duttigliano, ci porteranno ad Opcina. Brunero è sempre al comando sostituito ^soltanto a tratti da Vallazza. 1 cinque mantengono un passo sostenuto. Binda Albino fa del suo meglio, senonchè in un tratto in discesa prima di Opcina, abbordando una curva, cade. Nessuno si ferma, tranne il campione italiano. Vediamo la maglia tricolore lentamente saltare a terra e line rare il fratello dalla stretta delle pedivelle che lo obbligano a terra colla macchina sopra. Albino è ben presto in piedi. Egli ha riportato soltanto qualche escoriazione di poco conto elle gambe. Il fratello lo aiuta a risalire in macchina, quindi gli fa da battistrada in discesa per riportarlo col compagni, ma Albino poco dopo e costretto a fermarsi per raddrizzare il manubrio e le pedivelle che si erano leggermente contorte nella caduta Il campione italiano allora lascia il fratello e raggiunge i compagni, ma ogni tanto si volge a guardare per vedere se il piccolo lo segue. Un arrivo ben combinato... chipropannelPsatore ta. nonmometo NegnertemmeungriBisnodeldinnst'olgala 208za5.0Piro9.0ll.PaFe15soor20pochnein27scRopoLateor37BaorSeriCaMFolin«btoavniinminblrevrgllagrvoprnonitaPdadaBcoU« gsccsccecebpd3cdc111tp•apcphpdtia lla Lasciando Opcina iniziamo la discesa che ci porterà a Trieste. Il polverone 6 sempre asfissiante; per di più, altro macchine sono venute ad aumentare il nostro già numeroso corteo. Apprendiamo intanto che Bresciani, lanciato all'inseguimento, ha sss_CSPeridde(zPg24s3lNTancora bucato due gomme, e che Pie- chiottino è caduto. Ad una svolta improvvisamente ci appare l'incantevole panorama di Trieste, che si specchia nell'Adriatico. Per portarci ad Arcola, luogo fissato per l'arrivo, dobbiamo traversare buona parte della marina della citta. Discreta folla è assiepata lungo il non breve percorso. Quando giungiamo allo striscione dell'ultimo chilometro, Vallazza è al comando, seguito da Negrini, Brunero e Binda; poi Negrinl passa in testa, seguito da Brunero, mentre Binda si tiene prudentemente in quarta posizione. A 200 metri si inizia la volata. Brunero, in uno spunto irresistibile, sorpassa Negrini, seguito da Vallazza e Binda. Bisogna però notare che quest'ultimo non ba dato una pedalata.più forte dell'altra per paura di guastare l'ordine di arrivo... cosi ben combinato. n traguardo è stato raggiunto in quest'ordine : l.o Brunero. alle ore 16,4'47", impiegando ore 8,19"47" (tempo ufficiale per la classifica ore 8,18'47") a compiere 1 208 Km. circa: 2.0 Negrini; 3.0 Vallaz za; 4.o Binda, In gruppo, in ore 8,19'47": 5.0 Binda Albino, in ore 8,21'52"; 6.o Pizzaxelli tn ore 8,23'40"; 7.o Trentarossi; 8.o Gianetti, nello stesso tempo; 9.0 Giacobbe in ore 8,24'12"; 10.0 Berni; ll.o Simoni, nello stesso tempo; 12.0 Pancera Giuseppe in ore 8,25'42"; 13.o Ferrato, in ore 8,26'30"; l4.o Del Taglio; 15.o Innocenti; 16.o Cattaneo, nello stesso tempo; 17.0 Beolchl; 18.o Messeri in ore 8.27'12"; 19.o Gordini in ore 8,27'30"; 20.o Lugli; 21.o Serena nello stesso tempo;-22.o Savore in ore 8,27'35"; 23.0 Picchiottino in ore 8,28'16"; 24.0' Cavallini, nello stesso tèmpo; 25.0 De Franceschi in ore 8,28'55"; 26.o Cignoli in 8,30'55"; 27.0 Vezzosi in ore 8,31'10"; 28.0 Bresciani in ore 8,32'5"; 29.0 Perego; 30.o Robetti; 31.0 Catalani, nello stesso tempo; 32.0 Pomposi in ore 8,32'48": 33.0 Lagosteno, nello stesso tempo; 34. o Catte! in ore 8,33'5"; 35.o Del Mastro in ore 8,33'9"; 36.o Tamponi In ore 8,33'47"; 37.0 Cristiani, nello stesso tempo; 38.o Barlati in ore 8,34'20"; 39jO Leoni in ore 8,35'11"; 40.O Gagliardi'in 8,35'40". Seguono: Medolago, Bergami, Maggiori, Petruia, Di Venosa, Bonino. Borloll, Casadio, Malnetto, Liguori, Vendittl, Maggioni, Tucci,' Bonetto, Frandini, Fontana, Perna, Bogliolo. Rho, Niccolini. Poche parole per questa tappa. I «bianco-bleu» di Binda hanno scatenato l'offensiva in salita, quando nessun avversario poteva disturbarli ; Bresciani appiedato e Picchiottino staccato in precedenza e ritardato nell'inseguimento da una caduta, non potevano infatti più minacciarli. I « hiancobleu » ne hanno profittato per disporre l'ordine di arrivo a piacer loro. Avrebbero forse potuto mascherare meglio le loro intenzioni e fare una volata sul serio.. Brunero che batte Negrini, e Vallazza che batte Binda in volata non sono cose di tutti i giorni!... Bella la gara di Binda Albino, che provato ieri dal malessere e da una non trascurabile caduta, ha saputo fornire oggi una magnifica prova in salita. Buone anche le prove fornite da Pizzarelli, dal... redivivo Trentarossi, dalle camicie nere Gianetti e Simoni, dal pacifico Giacobbe e dal ciarliero Berni. Domani terza ed ultima tappa consecutiva, da Trieste a Verona. GIUSEPPE TOMELLI