La lotta contro il carovita

La lotta contro il carovita La lotta contro il carovita H sacrificio dei lavoratori torinesi v «Ma i prezzi a che ponto sono? » Roma, 2, notte. © giornali riproducono il comunicalo dell'Ufficio provinciale dei sindacati fascisti di Torino, che annuncia l'accettazione da parte dei lavoratori di una riduzione dei salari sulla media del 10 % sottolineando il significato con parole di elogio per il nuovo tangibile contributo dato dalle classi lavoratrici alla battaglia economica ingaggiata dal governo. La Tribuna scrive; « I prestatori di opera vengono dunque compiendo il loro dovere; non altrettanto può dirsi ancora di talune altre classi sociali ; diciamo- nettamente che si tratta di commercianti al dettaglio e dei proprietari di immobiliL'ultimo bollettino degli indici settimanali dei prezzi all'ingrosso segna nuovi ribassi per la quarta settimana del mese di maggio, ma i prezzi al minuto a che punto sono? Sono un buon 50% in più di quello che fossero nel 1962 : sono ancora pressoché al li vello dell'inizio dell'anno. La verità è che i commercianti al dettaglio non Icredono ancora alla rivalutazione della lira; ognuno può per conto proprio raccogliere intorno a ciò testimonianze. Come si può vendere a molto meno se nell'atto di rifornirci ci dovessimo trovare avanti ad un rialzo di prezzi? Questo è il ragionamene corrente e profondamente errato, che dimostra l'incomprensione totale del momento economico che la nazione attraversa •. Il giornale aggiunge che questi recalcitranti non comprendono che fanno da se stessi la loro rovina, in quanto la. riduzione dei redditi di lavoro è destinata a produrre una contrazione di consumi e perciò fare cadere meccanicamente i prezzi. Il Lavoro d'Italia insiste perche nella questione delle riduzioni salariali sia portato uno spirito di comprensione superiore, senza irrigidirsi nella considerazione del proprio tornaconto immediato. E scrive: « Fissiamo bene questo punto: si avrà 11 ribasso dei prezzi interni, ma a tutt'oggi la riduzione dei 6alari rappresenta un anticipo che gli operai fanno alle aziende sulle revisioni salariali previste dal contratti di lavoro, anticipo che potrebbe costituire una perdita secca 6e alla riduzione de'.ìa mercede non comspondessfi quella dei prezzi. Qualunque cosa si possa dire per difendere e aiwaloraire una tesi, questo latto è Jncontroverti bile; è prova di fede e di speranza nell'avvenire. Pertanto questo sacri ficio deve essere considerato al suo giusto valore sociale e non lo si deve aggravare oltre misura con pretese irragionevoli e con Ingiuste generalizzazioni!. In parole povere, non 6i devecercare di approfittare della buonafede, della buona volontà altrui peraccaparrarsi vantaggi più grandi diquelli strettamente indispensabili n giornale invoca anche dagli altri il leale spirito di collaborazione, di cui danno prova 1 lavoratori e conclude: « Vi è Guaiolino che oppone alle nostre considerazioni la propria convenienza di tenere chiuso per un certo periodo la propria fabbrica e riprendere il lavoro dn periodo più facileAltri minacciano di volersi astenere dal raccolto di qualche prodotto eccOueste mentalità debbono assolutamente scomparire perchè sono quelle • del tornaconto individuale ari ogni costo, sono quelle del sabotaggio degli interessi generali della produzione e del paese. I periodi difficili debbono essere superati a forza di volontà, rH energia, di lavoro e non si può anche nei fatti economici adagiarsi in una passività fredda e inerte, che o il peggior compagno di ogni vero progresso e di ogni perfezione ». /* ——

Luoghi citati: Roma, Torino