La tappa Pescara-Pesaro vinta da Bresciani

La tappa Pescara-Pesaro vinta da Bresciani I corridori del Giro d'Italia sulla via del ritorno La tappa Pescara-Pesaro vinta da Bresciani naappeaoaa,(Dal nostro inviato) Pesaro, 30, sera. Abbiamo lasciato la città di D'Annunzio stamane, dopo essere stati ieri sera a visitare in segno di omaggio la quieta casa dove nacque il poeta, oggi custodita dalla vecchia governante. 11 nastro bianco della strada che e davanti a noi quando alle 7,50 lasciamo quella che una volta era Castelilatnmare Adriatico e che ora è unita a Pescara, ci dice che cosa sarà la tappa di oggi: una interminabile passeggiata in pianura. Tutti gli arrivati a Pescara sono alla partenza di questa undicesima tappa. Ormai il giro, con questi percorsi pianeggianti che caratterizzano le ultime giornate di corsa, è destinato a portarsi dietro quasi tutti i superstiti dell'ultima diffìcile tappa, Campobasso-Pescara. Vi è perciò un senso di allegria in tutti. I ritorni possono essere qualche volta tristi, ma questo è indiscutibilmente lieto. Si torna verso casa e questo fa sempre piacere quando da un po' di tempo se ne manca. I corridori pensano inoltre che ogni giornata che passa sono chilometri in meno che si devono compiere per raggiungere la meta agognata: Milano. Allegria generale» Dunque, allegria; allegro il cielo ohe si è liberato di una nebbia grigia che 10 appesantiva; allegri e festosi i colori dell'Adriatico, allegri i corridori e un po' anche coloro che 11 seguono. Come era prevedibile, il passo iniziale è modestissimo, e ciò permette di apprezzare di magnifico panorama che contorna questa passeggiata a fianco del mare. 11 castello dì Adri, con le sue torri che si profilano tra HI cielo ed il mare, ci offre una visione deliziosa. Sull'Adriatico si cullano dolcemente le paranze peschereccie con la loro caratteristica vela istoriata, a triangolo. Poi un treno ci passa accanto, ftschiante, e dai finestrini 1 viaggiatori ci salutano con uno sventolio di fazzoletti e di grida di augurio. Ponte di Saline, Ponte sul Vomero, la stazione di Giulianova, Porto Ascoli: ovunque ritroviamo la solita folla festante, che applaude a Binda ed a Brunero. A San Benedetto del Tronto, Del Taglio tenta una fuga. Vallazza si getta alla sua caccia, ma sfortunatamente cade producendosl una ferita al gomito destro. Quantunque sanguinante il forte campione di Borgomanero lùmama in sella e raggiunge il plotone, dove intanto è ritornata la calma. La marcia turistica riprende con lo stesso tono. Costeggiamo sempre il mare e la linea ferroviaria; dai vari treni che si incrociano si rinnovano i saluti e lo sventolìo ded fazzoletti. Abbiamo abbandonato l'Abruzzo e siamo entrati nelle Marche. A Grottammare, Cupra, Pedaso, Por to San Giorgio, nuove acclamazioni colorite da altri episodi di gentilezza. Apprendiamo intanto che a San Benedetto, dove Vallazza È' caduto per una frenata troppo brusca, è anche caduto Maggioni, che ha riportato una ferita alla testa. A Porto Civitanova, posto di controllo e di rifornimento, staziona una folla numerosissima ; anche qui acclamazioni entusiastiche a Bresciani, che procede al comando del gruppo. Tre minuti di neutralizzazione ed un nuovo applauso della folla. II gruppo si rimette in marcia sempre compatto e riprende a costeggiare il mare. Sempre in grappo compatto Uno sguardo alla pineta di Porto Re canati, cara a Leopardi, poi, dopo una curva, abbandoniamo il mare e ci irò viamo davanti all'imponente santuario della Madonna di Loreto contornato dalla meravigliosa cornice dei colli verdeggianti. La salita dì Loreto non serve a sgretolare il gruppo, e neppure quella di Crocette durante la quale per opera di Bergomi il plotone si è un po' allungato, ma non tanto da impedire il ricongiungimento di tutte le unità nella susseguente discesa. La marcia tra i colli continua mo notona nell'assolato meriggio. Anche la breve salita del Pinocchio, una delle poche vere difficoltà della tappa di oggi, è superata senza alcun mutamento nel gruppo, che è più compatto che mai. Poi incomincia la discesa su Ancona, dove transitiamo alle 13,55 tra la solita congestione di automobili, motociclette e biciclette. Dopo Ancona, mentre stiamo ammirando l'Adriatico, vediamo Brunero balzare al comando del gruppo che marcia fra la polvere, e mettersi a tirare come un dannato. Qualcuno deve essere fuggito uscendo da Ancona. E' Bresciani, che riacciufflamo cinquecento metri più avanti. Il veronese, cambiato rapporto, se ne era fuggito tutto solo, approfittando della polvere e della confusione. Fra gli inseguitori, Brunero, Negrini e Binda si alternano al comando, ma Bresciani si avvantaggia ancora, mentre Vallazza che ha 11 braccio fasciato, perde contatto col gruppo. Binda appiedato alle perle di Pesaro Sotto l'azione di Binda, 11 gruppo degli inseguitori si assottiglia man mano, finché ad inseguire Bresciani non rimangono che Binda, Brunero, Negrini, Pancera. Leoni, Pizzarelli e Del Taglio. Binda è sempre al comando e malgrado che Bresciani cammini a 37-3S km. di media, la distanza che lo tepaia dal gruppo diminuisce a vista d'occhio. Gli inseguitori non fono più ormai che a ducento metri dal bianco-celeste ma questi non si dà per vinto e continua. 1 duecento metri diventano cocopLchreppvcvCmilbilscqgdelesoubciLBcamlisdml'ltppdzccsdBggsnsg7n76i7lsCgvn2pZD(B4L4lBtbmufBShinsiccgComtlsadspcztcudnndcnggacnprlalapugBfiAInjG1Ccpoi cento, poi cinquanta e nnalmen- ile prima di Senigaglia il fuggitivo e110prima 01 siniBStsua " iusBmvu o 1 wraggiunto. 11 passo pori., rome sem-|Mgre avviene dopo un inscgu'-meii&j j coronato da successo, non rallenta di colpo, ma si mantiene ancora veloce per merito di Del Taglio prima e di Leoni dopo. Quest'ultimo, che è marchigiano, vuol farsi onore nella sua regione. Egli procede in testa al gruppo, e quando viene riconosciuto è applauditissimo. A pochi chilometri dall'arrivo avviene il colpo dì scena che dovrà decidere della corsa. Tra il polverone, vediamo Binda mettere piede a terra. Crede di avere un palmer afflosciato, ma non appena ha messo in funzione il oonfleur si accorge che la gomma è bucata. Senza perdere la solita catoia il campione d'Italia si accinge alila sostituzione. Mancano soltanto cinque chilometri all'arrivo. Potrà Binda in questo breve tempo ricongiungersi al gruppo che ora sembra abbia messo de ali ai piedit Lo crediamo impossibile tanto più clie numerose macchime si sono aggiunte alle nostre, sollevando un polverone fittissimo. In testa è il gruppo che, dopo una bucatura di Pizzaireliii, si è ridotto a cinque uomini: Bresciani, Pancera, Leoni, Brunero e Negrini. Pancera e Bresciani si alternano al comando cercando di ostacolare 11 già difncilldssimo inseguimento del campione italiano. L'arrivo Al campo sportivo W.iss, luogo fissato per l'arrivo, giungiamo per la via di cia-convallazione, tenuta accuratamente sgombra. Entrano in pista rueill'ordime: Negrini, Brunero, Bresciaind, lancerà e Leoni. Il quintetto si mantiene in questa posizione per tutto il primo giro, alla fine dei quale compare in pista Binda. Pancera, scattando, tenta di prendere la prima posdzion, ma Bresciani e Brunero lo attaccano, riuscendo a sorpassarlo ed a chiuderlo. Pancera, visto imitale il suo sforzo, non insiste. Sul rettdliineo di arrivo Brunero tenta di superare Bresciani, ma questi non cedi;, e taglila il traguardo con circa tre lunghezze di vantaggio su Negirini ohe a sua volta è. riuscito a sorpassare Brunero. Gli arrivi si sono susseguiti in quest'ordine : l.oBresdani alle ore 15,35,28, topie gando a compiere i Km. 2.15,300, ore 7,45,28, alia media di Km. 27,849 all'ora ; 2.0 Negrini a tre macchine; 3.0 Bru nero a macchina; 4.0 Pancera in ore 7,45,35 ; 5.0 Leoni, nello stesso tempo; 6.0 Binda in ore 7,46,13; 7.0 Ferrato in ore 7,46,53; 8.0 Pazzerelli in ore 7,46,57; 9.0 Picchiottino in ore 7,48,27; lO.o Cignali, 11.0 Trentarossi, 12.o Cristiani.' 13.0 Perego, 14.o Lagosteno, 15.0 Cattel, tutti nello stesso tempo. Seguono BeoJchi, BogMolo, Catalani, Cavallini, Giacobbe, Del Monte, Di Venosa, Innocenti, Maggioni, Nicolai; 26.o Penna in ore 7,48,27 ; Pettino, Pomposi, Serena, Simoni, Cartano, Vezzosi Zanetti, tutti nedlo stesso tempo; 34.o Dal Fiume in ore 7,51,35; Del Taglio (id.); 36.o Vallazza, 37.o iDinettl, 38.0 Bonomo, 39.0 Bargaimi, 40.o Gordini, 41.0 Binda Albino, 42.CÌ Robottl, 43.o Lugli, 44.0 De Franceschi, 45.0 Guasco, 4€.o Berardi, 47-o Rossignoli, 48.o Bualino. 49.o Centoni, 50.o Della Bole. Battuto dalla «gnigno», 0 non dagli avversari Quella d'oggi, che doveva essere la tappa più incolore del giro per la 6ua brevità e più che altro per la conformità del percorso, ha '.avuto dunque un finale interessantissimo. Prima la fuga di Bresciani, poi la bucatura di Binda a cinque chilometri dall'arrivo. So la fuga del veronese ad altro non ha servito che a rendere vivace ed interessante la tappa che pareva destinata a finire in una monotonia esasperante, la bucatura del campione italiano e l'inseguimento, di cui è stato capace il campione italiano, hanno confermato, se ancora ve n'era bisogno, questa verità: che 11 corridore di Ciniglie può essere battuto dalla unione, ma non dai suoi avversari. Dopo una bucatura a cinque chilometri, dall'arrivo, con un inseguimento reso più difficile dal polverone sollevato dalle numerose automobili al seguito della corsa. Binda è riuscito a tiii'ire con soli 50 secondi di distacco da Bresciani, vale a dire ad una distanza di non più di 400 metri. Si pensi che a sostituire una gomma occorre sempre più di un minuto e mez zo, e che Binda aveva già perso del tempo per gonfiare l'altro palmer che credeva soltanto afflosciato, e si avrà un'Idea della prontezza e della forza dell'inseguimento del campione italiano. Con questo non vogliamo togliere nessun merito a Bresciani che si e dimostrato un combattente generoso e che ha fornito un ottimo spunto finale; ma vogliamo soltanto mettere in giado il pubblico di valutare nelle sue giuste proporzioni la sconfitta di Binda. Il modesto Leoni deve essere citato all'ordine del giorno per aver voluto condurre il gruppo a 34 km. di media nell'ultima parte del percorso. Buone prove quelle di Del Taglio e di Pizzarolli. Sfortunato Vallazza, prima per la caduta che gli ha procurato una larga escoriazione a un gomito, dopo per la bucatura che lo ha attardato un'altra volta quando tentava di raggiungere i compagni alla caccia di Bresciani. Dopo l'undicesima tappa, la classifica del Giro è la seguente: l.o Binda Alfredo in ore 102.1235"; 2.0 Brunero, In ore >0?.2U'20"; 3.0 Negrini (l.o degli juniores) in ore 102.38'5C"; 4.0 Pancera Giuseppe (l.o della Milizia) in ore 102.44'23"; 5. Bresciani, In ore ice.45'30"; Co Vallazza in ore 102. 43'21"; 7.0 Picchiottino in ore 102.53'44"; 8.0 Simoni in ore 103.15*30"; 9.o Gii 103.45*29"; 10. Cavallini in iacobbe in ore wi.-io :a ; iti. i.avainm in ore 1m3.!j2'4Q M.o Binda Albino in ore 103.5C36". GIUSEPPE TO NELLI vdcfasndslacnCcplelJodugalddldmgdtmcqlvCqdesfvaDrpepidcrnetInccovrdtmtFlddeRsfc