Un altro arrivo in gruppo a Bari
Un altro arrivo in gruppo a Bari Il Giro d'Italia ciclistioo Un altro arrivo in gruppo a Bari gppBinda ancora vittorioso . , o 0 . e : a i . : : a o i . : e ; , . i . . i . . e . . a , , i e i i e o i i i e o l . o u , e o, ! {Dal nostrBari, S6, notte. Avellino, tutta in uno sventolio di tricolori, ha salutato nella ctiiara, deliziosa mattinata, i partecipanti ai Giro, che nella giornata di riposo sono stati colmati riaile più squisite gentilezze. La partenza è stata data alle 5,40, con io minuti di ritarde sull'ora stabilita. Oltre a Rivella, che si ruppe una spalla nella tappa scorsa, in seguito ad una caduta provocata dal vento, mancano: Brenna, Trigilio, Lavalle, Canegallo, Aymo, e Taburno. La strada in discesa ci porta dopo pochi chilometri ad Atripalda, che attraversiamo faticosamente per le sue viuzze ingombre dal mercato. La strada dopo sale in ampie voltate ed al quinto chilometro supererà circa i 300 metri di dislivello. 11 panorama che si gode da ogni curva è magnifico. Nella bella mattinata di sole i paesetti della balda lrpinia ci appaiono incantevolmente adagiati fra i boschi nel terreno dalle mille ondulazioni. L'occhio spazia sul paesaggio veramente suggestivo. Ma occupiamoci dei corridori. In testa è Casadio. che opera una prima fortissima selezione. In gruppo restano 25 corridori. Dopo Parolise,' si discende leggermente per poi risalire verso Salsa Irpina e Monte Marano, li colpo di scena di un isolato Al bivio per Sant'Angelo dei Lombardi, a 50 chilometri dalla partenza, si giunge alle 7,48. Su questa strada lo scorso anno Girardengo compi un inseguimento memorabile. Il passo è calmo e possiamo guardare il paesaggio che è veramente incantevole. L'alto silenzio della campagna è solo interrotto dal gorgheggiare delle allodole ebbre di sole nell'azzurro purissimo del cielo. Iniziandosi la salita di Guardia dei Lombardi, passa al comando Vallazza, che, pur non conducendo a forte andatura, riesce ad operare qualche distacco. Tra quelli che restano indietro è Fossati, che si lamenta di dolori ad una gamba. Nella susseguente discesa avviene il primo colpo di scena di questa tappa, che dovrà avere nella prima parte uno svolgimento interessante per la selezione che opererà. Barbieri, un'altro di quei modesti isolati che si divertono a dare grattacapi agli « assi », si butta giù nella discesa. Ferrato si attacca alla sua ruota, mentre Vallazza conduce il gruppo degli inseguitori, formato da Binda Alfredo, Pancera Giuseppe, Brunero, Bresciani, Picchiottino, Giunteli!. La caccia dura qualche chilometro, ma poi gli inseguitori non hanno difficoltà a ridurre alla ragione i due fuggitivi. Il passo si fa subito monotono e possono rientrare in gruppo Binda Albino e qualche altro, mentre Barbieri, per evitare di investire un somaro, cade, e Pancera buca. Su di un falso piano altri corridori rientrano; tra questi Negrini, Giacobbe, Trentarossi, Cignoli e qualche altro. Negrini, Brunero e Trentarossi sono a terra poco dopo per forature. Binda Albino e al cornando e cerca di moderare l'andatura. La cosa non gli riesce diffìcile, ma Bresciani passa al comando per ravvivarla. Picchiottino poco dopo buca. Vallazza cade e la calma ritorna. Lacedonia. a Km. 87, è raggiunta alle 9,5; si inizia ora una lunga discesa, che ci porta al primo controllo e rifornimento di Mellì. Rimi- anmariatn ilao votla iBinda appiedato dae voile La strada ó orribile, inghiaiata con [pietre grosse e non, tarda a produrre j a;" ,"„.- ,o nomini • Bresciani - spi»ntol- ummiii «rescian o- telli. 1 due binda, Giacobbe, \ i suoi effetti. Numerosi sono infatti i i corridori che cadono, escoriandosi più o meno seriamente. In testa sono ora I', Giun-|allazza, iBiuetti, Pomposi, Cignoli, Lugli, Fer-l ro inviato) rato e Bernardi, Brunero e Trentarossi rientrano poco dopo, mentre Giunteli]' buca; Bogliolo, appena ricongiunto, perde ancora contatto, insieme a Cignoli ed a Giuntelli, che ha forato. f due primi rentrano facilmente, mentre Giuntelli, che ha dovuto cambiare il palmer in un tempo da record, piomba sui primi velocemente. Improvvisamente Binda è appiedato. La foratura del campione d'Italia mette ora le ali ai piedi di Bresciani, ma un solco arresta il suo sforzo e il veronese rimane appiedato. In questo tratto numerosi sono gli incidenti: Giuntelli fa una paurosa caduta, rompendo il manubrio. 11 bianco-celeste è dolorante, e si mette alla difficile riparazione. Dopo la stazione di Rocchetta saliamo verso Melfi. La discesa è dis seminata di corridori e sul ponte tran sitano Bogliolo, 7E. Pomposi, Brunero,1 MVallazza; a bO metri Giacobbe e Bonetti; a SO metri Binda Albino e Verasi; infine a 100 metri circa Trentarossi. Tutti questi rientrano però in gruppo durante la salita, ed anche Binda Alfredo, che raggiunto in discesa da Bresciani. Picchiottino e Negrini, aveva gcM| piantato tutti, andandosene per conto ìsuo. Un chilometro dopo anche Bresciani si ricongiunge, mettendosi al comando della strada verso Melfi. A Melfi una folla enorme attende l'arrivo dei corridori, che transitano pin quest'ordine: ]. Bresciani, alle ore' ìo.at',55".- 2. Binda a sei macchine -j Picchiottino. Segue uni 3. Negrini gruppo assai numeroso. Dal ritorni mento i corridori ripartono alla spicciolata scendendo verso Bapolla, una strana città con le sue piccole case, case di bambola, scavate nella roccia. 11 castello di Melfi dietro di noi si profila con le sue torri merlate nel cielo di un azzurro carico. All'inizio delta salita di Cerro-Rapolla. dove alcuni ritardatari sono rientrati in gruppo. Simoni è al comando. Binda iniDrovvisamente scende di macchina. Crediamo che egli debba fare una semplice verifica, perchè non dà la impressione di avere fretta. Il campione d'Italia invece deve cambiare un palmer. quello che aveva messo stamane dopo la prima bucatura. Compie la sostituzione ma appena risalito in macchina ne deve discendere: la gomma non è abbastanza gonfiata. Egli perde tre minuti ma con un inseguimento bellissimo, che dura nove minuti, rientra in gruppo mentre Bresciani e Robotli sono appiedati. Caldo, polvere, sete Dopo Venosa altri ritardatari rientrano ed il gruppo è nuovamente numeroso. Il caldo comincia a farsi sentire nella pianura che stiamo attraversando. Le bianche piccole case dei paeselli lontani danno allo scenario un color africano. Tutto è tranqu'llo; il passo dei corridori e il Tavoliere delle Puglie che stiamo traversando in questo meriggio assolato. Non vi è acaua e la marcia diventa affaticante per i corridori che soffrono ora l'arsura della sete. A Gravina, dove 6 il secondo rifornimento, circa 40 uomini "iungono acclamati da numerosa folta. Ad Altamura, alle 14,50, il gruppo transita con Vezzosi al comando. 1 suoi concittadini gli tributano grandi " ole è sempre cocente e la applausi. Il , tirada tediosa nel suo biancore acce-cantc. Su questo sconfinato tavoliere,, mentre tutto esorterebbe alla calma.! [due audaci tentano una fuga sulla j strada a montagne russe: Trentarossi i e Perego. Ma gli uomini di Binda vi tritano e sono ben presto alle loro spai, Ile. U tentativo ad altro non ha servito |che a frazionare il plotone. 1 distaccati i vengono ingoiati dalle automobili dell seguito che sono ora numerosissime. I
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