La rottura commerciale e diplomatica di Londra con Mosca dopo l'esposizione di Baldwin sui mercati della "Casa dei Sovieti"

La rottura commerciale e diplomatica di Londra con Mosca dopo l'esposizione di Baldwin sui mercati della "Casa dei Sovieti" La rottura commerciale e diplomatica di Londra con Mosca dopo l'esposizione di Baldwin sui mercati della "Casa dei Sovieti" Londra, 24, notte. Il Primo Ministro in persona ha annunciato oggi alla Camera dei Comuni non soltanto la denuncia del irattato commerciale , stipulato nel 1021 colla Russia, ma la rottura delle relazioni diplomatiche con Mosca. Di questo grave passo Baldwin ha offerto al Parlamento una motivazione documentaria altrettanto lucida quanto definitiva ed irrevocabile. Opinione pubblica favorevole Il Governo dei Sovieti aveva tentato di mettere le mani avanti, descrivendo a priori come apocrifi i documenti a suo carico che il Governo inglese si accingeva a rendere di pubblico dominio. La mossa, almeno in rapporto all'opinione pubblica britannica, fu sbagliata di. sana pianta giacché il 99 per cento presta immensamente più fede a Baldwin ed anche a ogni altro statista nazionale che non a qualunque uomo politico estero, e meno che mai a quelli di Mosca, in specie a Litvinoff., C i tratta di un fatto inoppugnabile. Su Mosca crede di poter sollevare l'opinione pubblica di quassù — particolarmente quella operaia — contro il Governo conservatore, insistendo a parlare di falsificazione, esso raggiungerà l'effetto opposto. Superficialmente, la rottura fra Londra e Mosca lascierà, su per giù, il tempo che faceva, ma nel profondo inaugurerà un periodo di trasformazioni e di raggiustamenti in tutta la politica europea. Il tessuto della nuova tela non si chiarirà che fra parecchi mesi. Il telaio sta mettendosi decisamente in moto soltanto oggi, e deve attenersi al puro resoconto dei fat' immediati. Tuttavia è lecito osservare che più presto i fingenti moscoviti riconosceranno di avere perduto una partita la quale poteva riuscire al solo patto che si1 realizzasse l'assurdo della rivoluzione mondiale, tanto meglio sarà per la Russia. Questa osservazione si fonda naturalmente sulle cose cosi come le vediamo qui da Londra. Coti tutta probabilità, però, la visione non è fallace^ 4d esempio, in ambienti autorevoli si preconizea già ohe fra un paio di mesi, appena ultimato lo scrutinio dei documenti raccolti nelle perquisizioni anticomuniste, la Francia — nei riguardi 'ella Russia — imiterà per filo e per segno il taglio netto adottato dall'In, ghilterra. Il Primo Ministro L'aula dei Comuni era piena zeppa stasera allorché Baldwin, in i:ilica ad un quesito postogli dall'on. Clynes, il quale fungeva da leader laburista in attesa che Mac Donald — rimpatriato oggi dagli Stati Uniti — 1 ornasse alla Camera, si levò a chiarire tutta la situazione. Le sue prime parole, in contrasto con la scarica di applausi frenetici con cui lo salutò là maggioranza, furono piane e spassionate come un rogito. Egli incominciò cosi : « Da molti mesi la polizia, in collaborazione con le autorità militari veniva rivelando l'attività di un gruppo di .agenti segreti che tentavano di incettare documenti di carattere ultra confidenziali, relativi alle forze arma ih dell'Inghilterra. In base ad informazioni ricevute o a prove assodate divenne sempre più difficile resistere aria tentazione di concludere che gli h - enti in parola stavano all'opera die • i mandato del Governo dei Sovieti. f . attingevano le ,loro istruzioni dà inombri della delegazione commerciali1 russa a Londra, insediata nella co/:detta «Casa dei*Sovieti » nella City «nsieme con gli uffici dell'Arcos.. Là delegazione provvedeva a far pervenire a Mosca le fotograne oppure le cupit; dei documenti incettati. Tali sospetti ottennero conferma quando, al principio di quest'anno, un suddito inglése impiegato presso il corpo di aviazione fu condannato per avere involato due documenti del genere dei predetti. 1 documenti vennero -rintracciati e l'individuo si trova óra in carcere. L'organizzazione segreta per incarico della quale i due documenti vennero sottratti è nota alle autorità inglesi, le quali hanno accertata la sua connessione con una organizzazione russa dello stesso tipo. Un ter zo documento ufficiale di carattere ni&lto confidenziale scomparve recen temente, e da ragguagli ottenuti dalla polizia nonché da prove documentarie risultò chiaro che il documento medesimo era stato portato alla « Casa dei Sovieti « nella City e colà riprodotto per mezzo di un apparato fotografico installato negli uffici medesimi. Documenti e agenti sovversivi « In seguito a tale scoperta, fu chiesto al magistrato un mandato di perquisizione, che venne concesso e fu mandato ad effetto il li corrente. Gli agenti di polizia incaricati di eseguire la perquisizione, non appena entrati negli uffici della Delegazione commerciale, si diressero nella sala fotografica e in un'altra stanza occupata da un impiegato che custodiva i cifrari, il signor Antonio Miller, una delle persone intimamente connesse con le attività degli agenti segreti. Si riscontrò subito che la sala fotografica nei sotterranei rispondeva esattamente alle descrizioni che erano venute a conoscenza della polizia. L'impiegato che occupava questa sala, certo Roberto Koling (ovvero Kaulin) che venne trovato al lavoro viene descritto in modo piuttosto peculiare in un incarto scoperto in una stanza attigua, che era frequentata dai personale segreto Questo incarto che è in russo, reca la data del 23 dicembre 1986 e la firma di Jilinsky,-il quale Ano al suo ritorno in Russia avvenuto l'altro ieri univa ai compili di capo delle organizzazioni della delegazione russa l'incombenza di principale agente dello spionaggio e della propaganda segreta per fEu ropa « Il documento è Indirizzato al di rettore della sezione segreta e contiene una raccomandazione in favore del Koling, Insieme con la rievocazione dì tutte le sue passate attività. «Il documento dice che il Koling iniziò la sua carriera accudendo a promuovere agitazioni comuniste di carattere illegittimo quale membro del sindacato estremista dei marinai e indica che in tale veste il Koling recava comunicazioni segrete all'estero Attualmente egli, fra le altre sue mansioni, disimpegnava quella di latora dulia corrispondenza diplomatica fra l'ambasciata russa a Londra e la « Casa dai Sovieti > nella City. Da ultime, il documento dichiara che Koling veniva raccomandato da iie persone che le autorità di polizia inidssi sanno incaricate di controllare 1 gr/ppi segreti di spionaggio a cui si è intirucvbe AindcindcudsecgdnzgcafezasecfescinleasMlascvutidtoua cavcoselu—caqindlicodnlatipfosoonrgmgstpsemvravfevdgsiptrcccncdmdqcIdspsEvvtitCamltLfEdndprOgsrnmrvMd«idlssabsasIatssfvctccdegt è alluso più sopra. I pregi di questo individuo per il suo impiego continuativo presso la delegazione commerciale russa consistevano dunque nel fatto che egli aveva svolto in passato attività illegittime. « Addosso a Koling furono rinvenute buste indirizzate a ben noti individui e sodalizi comunisti di Inghilterra e di America. Nelle buste erano racchiuse informazioni e istruzioni diramate dalla Terza Internazionale (incluso il cósidetto « movimento di minoranza» inglese) e ciò dimostra come gli uffici dell Arcos e della delegazione commerciale a Londra venissero abitualmente usati come 'centro per la diramazione di corrispondenza sovversiva. Le lettere sequestrate si occupano fra l'altro dei clubs comunisti della gente di mare inglese, della campagna contro l'azione dell'Inghilterra in Cina, dell'agitazione contro il disegno di legge sull'azione sindacale, nonché delia propaganda rivoluzionaria in genere. Altre carte trovate addosso a Koling si riferiscono ad una campagna organizzata personalmente da Jilinsky per disseminare il comunismo fra gli ufficiali mercantili britannici. A ciò si riferisce specificatamente una lettera scruta e firmata da Jilinsky medesimo in data 3 novembre 1926 >. Baldwin ne legge un brano testuale che mette in risalto le minutissime arti usate per promuovere il sovversivismo fra i marittimi, e prosegue: < La stanza occupata da Antonio Miller è attigua a quella del capo della delegazione, signor KlinchuK. L'uscio era privo di maniglia, e non poteva essere aperto che per mezzo di una chiave. La polizia lo trovò ermeticamente chiuso. Ma, penetrata subito dopo nel locale, vi scoperse il suddetto Miller .affaccendato insieme con un altro individuo e con una donna a bruciare nel caminetto certi fasci di carte, evidentemente estratti da una valigetta deposta &ulla scrivania. Siccome gli agenti tentarono di impossessarsi della valigetta, segui una colluttazione, durante la quale il Miller — che opponeva resistenza — lascio cadere di tasca un foglio di carta. In questo foglio fu rinvenuta una lista di indirizzai segreti che il documento medesimo qualifica come « illegali •. Tali indirizzi servivano per comunicare coi partiti comunisti degli Stati Uniti, del Messico, del Sud America, del Canada, dell'Australia, della Nuova Zelanda e del Sud Affrica. « Tali documenti vennero sequestrati negli uffici. Ma è inutile elencarli perché i documenti ai quali ho alluso forniscono la prova sufficiente che, sotto il controllo diretto delle autorità ovietti6te, esiste un regolare sistema n virtù del quale documenti di carattere sovversivo emananti dalle varie organizzazioni russe, venivano segretamente trasmessi a certe persone ingaggiate in propaganda comunista nel nostro paese e in altri. In conclusione, si può stabilire che le prove ora in possesso delle autorità dimostrano: • l.o) che un sistema di spionaggio militare e di attività sovversiva attrverso l'Impero britannico e nell'Amrica del Sud e del nord era posto iazione e diretto dalla • Casa dei Svieti » nella City. «.2.o) ohe nessuna vera e propria diferenziazione di locali e di mansiovenne riscontrata fra i membri delldelegazione commerciale e gli impiegati dell'Arcos, giacché entrambe queste organizzazioni sono state trovate implicate nello spionaggio e nella propaganda ami-inglese. « Il governo dei Sovieti non può sottrarsi alla responsabilità per gli atti compiuti dalla delegazione commerciale e per l'abuso delle agevolazioni che a questa noi accordammo. Ma ciò non basta. Sarebbe in ogni caso difficile che, mentre un organo del governo dei Sovieti — ossia la delegazione commerciale — stava in tal modo mancando ai suoi solenni impegni in base ai quali- era stata accolta a Londra, il secondo organo di quel Governo qui in Inghilterra — vale a dire la missione diplomatica dei Sovieti — nonché lo stesso governo di Mosca non stessero partecipando a tutte queste procedure». Come Mosca manovrava Borodin Baldwin aggiunge che non è il caso di limitarsi a fare delle deduzioni. Egli offre alcuni fatti nuovi. Il Governo inglese, in varie "occasioni, aveva richiamato l'attenzione delle autorità bolsceviche sulla rottura degli impegni relativi alla propaganda an ti-inglese per quanto riguardava la Cina, dove alla testa dell'agitazione anti-britannica si affaccendava il famoso Borodin, in qualità di consulente del Governo di Canton. Ora, tanto l'incaricato di Affari russo a Londra, signor Rosengold, quanto il facente funzione di ministro degli Esteri a Mosca, signor Litvinoff, diedero al Governo inglese dichiarazioni scritte in base alle quali il Boro din stava operando in Cina come un privato qualsiasi, senza la menoma relazione col Governo dei Sovieti. Orbene, Baldwin a questo punto legge un telegramma spedito dal dicastero degli Esteri moscovita all'incaricato di Affari londinese in data 12 novembre 1926 e in questo telegramma cifrato — che la polizia inglese è riuscita perfettamente a decifrare la posizione autentica di Borodin viene esposta in modo ' chiarissimo, Mosca credeva opportuno di esimersi dal dare un incarico ufficiale al « compagno Borodin », ma si teneva in comunicazione segreta con lui e dirigeva le operazioni. Ciò risulta lampante dal telegramma in posses so delle autorità inglesi. « Dunque — di erri ara BaAdwin — il signor Litvinoff ed il signor Rosengold declinavano ogni responsabitìtà per ali atti del Borodin al puro fine di in cannare il Governo inglese ed il pub blico britannico, mentre il loro agente svolgeva al coperto la sua attività anti-britannica in Cina sotto gli ordini segreti di Mosca. Non basta ancora. Il Governo inglese è in possesso di un altro telegramma, il quale stavolta fu trasmasso dall'incaricato di affari moscovita a-Londra al suo dicastero desi i Esteri, dopo la nota inglese del 23 febbraio, la quale ammoniva il Governo dei Sovieti dal cessare la sua campagna anti-inglese in Cina ed altrove. 11 telegramma in parola dell'incaricato di affari consiglia il suo dicastero a Mosca di usare certi espedienti diretti ad aiutare la campagna elettorale anti-ministeriale qui in In ghilteira, provvedendo al Labour Partv fd al suo organo quotidiano, il Vaili! Hertlld, preconcertate versioni sopra certi avvenimenti cinesi. La Camera può constatare che il rappresentante dei Sovieti a Londra provvedeva il suo Governo della falsariga dei riesca ggi che il Governo medesimo avreb be dovuto far trasmettere quali auten tiche notizie dalla Cina». L'annuncio della rottura Da ultimo Baldwin inscena un terzo telegramma spedito il 13 aprile I ddgrsqucEcfPrivrgallvmbrlnttsspniCtsmdsd«dsdrcssBqnthsLtdnStmdmtzpdtisllsTdnccgarrgcnncftesn dall'incaricato di affari al proprio dicastero. In questo dispaccio il signor Rosengold teme che venga operata una perquisizione all'ambasciata russa a Londra, e consiglia quindi a Mosca di sospendere per un certo tempo l'invio di documenti compromettenti. Il dicastero degli Esteri è invitato a girare la raccomandazione ad altri organi che fanno capo al Governo soviettico. Il Primo Ministro termina cosi: Il Governo inglese — come la Camera sa benissimo — era al corrente delie attive ostilità del Governo dei Sovieti contro gli interessi inglesi in varie parti del mondo, nonché della illegittima attività dei suoi rappresentanti a Londra. Ora, davanti a queste violazioni del trattato commerciale e delle buone usanze internazionali, il Go-, verno inglese portò una pazienza e manifestò una tolleranza che probabilmente sono senza uguali nella storta dei rapporti internazionali. Anche lo scorso febbraio noi rinnovavamo, nella forma più solenne, le nostre proteste ed i nostri moniti. E' chiaro che tanto le une che gli altri non hanno sortito alcun effetto. Il premeditato e sistematico abuso delle relazioni diplomatiche costituisce di per sé un pencolo per la pace, e quindi il Governo inglese ha deciso che. a meno che la Camera non disapprovi — nel dibattito di giovedì prossimo — tale decisione di porre termine al trattato commerciale, di esigere il richiamo della delegazione commerciale e della missione diplomatica dei Sovieti a Londra e di richiamare la missione tn«Jiese a Mosca. Le attività legittime dell Arcos rimarranno estranee a queste decisioni ed il Governo inglese é disposto, dopo aver rescisso i privilegi ronferiti da certe clausole del trattato commerciale, a prendere tutte le disposizioni necessarie per gli ordinari scambi commerciali fra i due paesi ». L'opposizione La fine della dichiarazione di Baldwin venne intercalata da frequenti applausi ministeriali e coronata da battimani, unanimi nei settori della maggioranza. I laburisti hanno ascoltato in silenzio il discorso. Es-i si sentono imbarazzatissimi. L'on. Clynes cerca di porre al Primo Ministro alcuni quesiti. Tra l'altro se il Gabinetto, prima di prendere la sua decisione, abbia fatto nuove rimostranze al Governo dei Sovieti al proposito di aprire nuove discussioni. Raldwin- risponde negativamente. L'on. Clynes allora domanda la pubblicazione immediata di tutti i documenti sequestrati. Baldwin replica che ciò è materialmente impossibile, ma essendo intervenuto Lloyd George coli'esortazione di pubblicare prima di giovedì prossimo almeno il testo dei docu- mdsvGsdrvcnmm«mgrBdetghTqpvttqtpldmgvmctreudsnudcfcvdrislTd menti a cui il Primo Ministro allu de nelle sue dichiarazioni, la richiesta viene soddisfatta. Baldwin trova ragionevole la domanda di Lloyd George e promette per giovedì prossimo un « libro bianco » che includerà il testo dei documenti in parola. Il deputato laburista Kenworthy vorrebbe sapere dal Primo Ministro, come mai l'Inghilterra potrà continuare i commerci colla Russia dopa merica, che non riconosce affatto' il ministeriali varie voci rispondono: « Esattamente come le continua l'Amerca, che non riconosce affatto il governo di Moscai». Da ultimo, in risposta ad un'altra interrogazione Baldwin assicura che una quantità di documenti importanti — ai quali egli non ha ancora accennato — si trovano nelle mani delle autorità inglese. Le dichiarazioni di Baldwin hanno profondamente impressionato Ta Camera. I laburisti non sanno quali pesci pigliare. Essi intendono presentare nella seduta di giovedì venturo una.mozione di censura contro l'operato del Governo, ma stentano a redigere la mozione medesima quantunque MacDonald, abbia partecipato stasera ad una riunione in proposito fra ì leaders del gruppo laburista alla Camera. La redazione della mozione è stata rinviata a domani. MacDonald, sbarcaio.,nel pomeriggio a Southampton dove non aveva la più lontana idea dei documenti in possesso del Governo, dichiarò prematuramente che egli intendeva sfidare il Gabinetto a indire sulle questione della Russia le elezioni generali. Seguirà fra poco un esodo di molti residenti russi dall'Inghilterra. Un deputato chiese, durante la seduta, al Primo Ministro, se il Governo intende aprire un'azione penale contro gli individui accusati di spionaggio. Sembra che il Govèrno non si proponga affatto di disturbare la giustizia, purché i colpevoli facciano subito le valige. Intanto il Foreign Office sta dando gli ultimi tocchi alla nota di replica alla recente nota moscovita in merito alla perquisizione all'Arcos. La risposta inglese verrà presentata posdomani à Mosca. Il collaboratore diplomatico . del « Daily Telegraph » ritiene che la rottura dei rapporti anglo-russi vibrerà un formidabile colpo al prestigio bolscevico nell'Asia di mezzo e nell'Estremo Oriente, dove gli agenti russi andavano dicendo che ,1'Inghilterra aveva paura della Russia e tollerava qualunque cosa. M. P. galalsncerpgarBCgqsdmdamapllgclsLvRPnsabpvtsdsptdadnpsvapds