Nella scia del volo atlantico

Nella scia del volo atlantico Nella scia del volo atlantico Byrd attende migliori condizioni atmosferiche per partire - Il «Mistero» di Bellanca non affronterà l'impresa - I due aviatori inglesi caduti nel Golfo Persico (Servizio speciale de «La Stampa») Londra. 23 mattino, n grande quarto d'ora aviatorio intaròontinentale, cosi coma si «specchia in questo .momento sul quadrante di Londra, si compendia, nelhMnMcazloni seguenti; gli elogi di Llndbergn sono 1 più naturali, ardenti e calorosi che siano usciti negli ultimi anni dalle labbra del pubblico inglese. De 1 tnedò. che avrebbe dovuto salpare ieri mattina dalla Terranova alla rolla delle Azzorre, a causa del tempo «favorevole, ha rinviato a stamane la partenza. Gii aviatori militari inglesi Carr e Gillman, che stavano tentando di battere 11 record mondiale Iella distanza di volo senza scalo sono precipitati nelle acque del Golfo Persico, donde li ripescò un piroscafo 41 passaggio, mentre l'apparecchio sfasciato colava a picco. L'impresa transoceanica che il monoplano di Bellanca si proponeva di compiere sulle orme di Lindbergh, sembra ormai abbandonata per sempre. Il comandante Byrd. celebre per il suo intrepido volo polare, rimane invece fermo nel proponimento di tentare alla sua volta la traversata New York-Parigi,-non appena le condizioni atmosferiche si rifacciano propizie. L'ammirazione inglese Accennammo alla intensità dell'ammirazione inglese per Lindbergh. Ieri non si è parlato che di lui; e la sua giovinezza e la sua semplicità, alquanto travisate dai cronisti americani, bastano ad eliminare di (ronte a questo trionfo ogni considerazione che non ■sia esclusivamente umana. • Ben fattoi ». esclamò sabato sera 11 Principe di Galles, quando gli recarono, in seno ad una riunione privata, la notizia che Lindbergh eraj giunto felicemente a Parigi. Anche il Re e la Regina, che dal palazzo fi! Bóucklngam seguivano con vivo Interesse le peripezie del figliuolo deli» Insegnante di Detroit, si rallegrarono profondamente, apprendendo subito per telefono la buona novella. Il pubblico, dal canto suo, non vede in Lind bergli che un ragazzo schietto ed lmoavtdo, senza troppa preparazione, ma pieno di Intuito e di slancio e considera' ben degno della Bua vittoria. La gente insomma e lieta che Il giovane americano abbia vinto, tanlo più che quasi tutto il mondo frlor naiisttco di oltre Oceano, a tutta prima, lo aveva quasi trattato come uno scherzo. Tutte le grandi cose, dice la gente, vengono per lo più compiute alla stessa maniera; quasi fortuitamente, senza farvi grande caso, senza concepire all'inizio la loro grandezza. I giornali naturalmente sono entusiasti: ■ B' difficile immaginare alcuna cosa nifi disppmtampnte eroica. seriva il Sundav Exspress — di questo volo solitario al disopra dell'Oceano. Il successo di Lindbergh abbacina 11 mondo: si stenta a concepire la tensione fisica e morale che la impresa Implicava; il cosidetto «pazzo volante • non è un uomo ordinario. La sua è autentica stoffa di eroe: ha sfidato la morte e ha ottenuto perdonanza. Egli passerà alla storia dell'aviazione insieme con i due pionieri inglesi del la conquista dell'Atlantico: Alcock e Brani ».. I suoi colleghi inglesi di aviazione gli rendono splendidi .tributi. Slr Alan Cobham, il famosb autore dpi volo Inghilterra-Australia e ritorno, ha detto: ■ Lo sforzo è stato davvero meravl-* glioso e, secondo me. il suo aspetto più stupefacente fu la resistenza dì cui Lindbergh ha dato prova. Non riesco a capacitarmi come egli sia riuscito ar" rimanere sveglio per cosi lungo periodo e a timoneggiare la macchina per la rotta giusta. Deve avere una costituzione di ferro a-mancare assolutamente di nervi. Lo sforzo fisico vero e proprio di governare la macchina una volta che si sia sollevata, tutti sanno che non è grande; nondimeno ' Lindbergh ha certamente dovuto tenersi all'erta per tutto il tempo.;.'Il suo successo Insegna quante alano, le possibilità dell'aeroplano moderno' e dimostra pure come si possa volare con •sufficiente sicurezza. Certo Lindbergh ha avuto molta fortuna, riguardo alle condizioni atmosferiche, ma ad ogni modo il colpo da lui attenuato è davvero sorprendente». Altri esperti di aviazione fanno noia re come Lindbergh abbia potuto abbattere tre grand! record; anzitutto è stato il primo aviatore che abbia volato senza scalo da New York a Parigi, in secondo luogo 11 primo che abbia sorvolato l'Atlantico 'senza alcun compagno a bordo; In terzo moire Lindbergh ha superato li record mondiale del volo di distanza senza scalo, record fin qui tenuto da due aviatóri francesi, Costes e Rignot, che l'anno scorso in ottobre volarono da Parigi a lask, in Persia, coprendo 3390 miglia. New York In baraondavivide eco dell'impresa americana giungono frattanto da New York, dove . corrispondente del « Daily Telegranb » cablografa: ■ La notizia dell'arrivo di Lindbergh a Parigi ha mandato gli americani in visibilio la notte scorsa, ed il giovane capitano aviatore oggi è l'idolo della Nazione. I giornali americani sono pieni dei dispacci di felicitazione inviatigli dal Presidente della Repubblica dal ministro degli testeri e da molte altre autorità. I teatri stavano chiudendosi, dopo le recite di mattnées, allorché la grande notìzia raggiunse New York; ed immense moltitudini si stiparono davanti agli ur flci dei giornali, applaudendo freneticamente i bollettini. Era stata una giornata di ansietà attraverso, tutta la Federazione, ed allorché le parole > CI è riuscito » vennero diramate per telefono, per telegrafo e radiotelefonia, scoppiarono ovunque dimostrazioni entusiastiche. Gli uomini d'affari lanciarono dalle finestre del grattacieli manate di fogli di carta come ai carnevale, le- sirene delle navi in porto suonarono a squarciagola, le automobili per le strade diedero fiato alle loro trombette, e squadriglie di aeroplani salirono in cielo. L'annunzio radiotelegrafico permise a milioni di americani di apprendere la notizia dieci minuti dopo l'atterramento di Lindbergh a Parigi. I programmi delle audizioni furono interrotti per dar luogo al suono dell'inno americano e di marcie marziali ■ La signora Evangelina Lindbergh. che i giornali chiamano « la madre spartana » dell'aviatore, non ha potuti reprimere lacrime di gioia udendo che 11 figliuolo aveva atterrato meo lume a Le Rourget. ,« Questo ò l'importante: che egli sia sano e salvo — ha detto la signora —. 'o ne sono riconoscente a Dio: ma è nniile che cerchi parole atte ad esprimere la mia felicità "Ciò che mi preme i di sapere che mio figlio sta bene II suo successo nel grande volo è per me piuttosto secondario ».., • La signora Lindbergh, anziché es sere una maestra elementare, come sembrava a tutta prima, è insegnante di chimica *n una scuola superiore Detroit. Essa non si e lasciala vedere dal rete*■:,.>« mentre suo figlio stava 'ràsvo>' ,: ''Oceano ed aveva dispo «La Stampa») j sto le cose perchè nessuno la disturbasse nelle sue ore- di insegnamento. « Fu molto meglio per me occuparmi in questa guisa — spiegò la madre del valoroso — che pensare di sover chlo alla sorte del mio Carletto ». « La celebrazione più calorosa è avvenuta nella cittadina di Little FaUs, nel Mlmnesota, un centro di 6000 abl tanti, dove Lindbergh è nato. Il sin daco ordinò alla cittadinanza di abbandonarsi alla Dazza gioia; e seguirono processioni, falò, suono di campane e fuochi artificiali. Una vecchia vetturetta Ford, che apparteneva a Lindbergh, fu cavata di rimessa e con sopra un cartello: « Ecco il primo aeroplano di Lindbergh » la vecchia car cassa fu trasformata in un altare. La fasta dal paesello natalo « Lo »Spirito di San Luigi», il mo noplano trionfatore, venne costruito dietro ordine di Lindbergh dalla Ditta Ryan a San Diego di California. Nessuno fu mai al volante di questo apparecchio all'lnfuorl di Limitargli II quale disegnò varie parti della màcchina e sovraintese alla sua costruzio ne. Da San Diego a Parigi, Lindbergh ha percórso circa 6100 miglia in 50 ore e 50 minuti oon fermate a San Luigi, New York e Parigi. Ora. come è risaputo, 11 giovane pilota si ripromette di volére dalle coste del Pacifico all'Australia, un tragitto di 6500 miglia». Nello stesso cablogramma il corrispondente accenna al Fokker del comandante Byrd ed all'apparecchio Reilanca informando: « Il successo di Lindbergh non distoglierà il comandante Byrd dal tentare il suo «volo scientifico» sul monoplano « America» provvisto di tre grossi motori, non appena le condizioni meteorologiche saranno favorevoli. Il monoplano Bellanca, che detiene il record mondiale della resistenza, si è definitivamente ritirato. Tutti gli aviatori rivali di Lindbergh tributano sinceri e cordialissimi elogi al suo ardimento ed alla sua abilità aviatoria. Diversi giornali avevano scritto che Lindbergh aveva recato seco a bordo quale «mascotte» un gattino grigio. Ora risulta che l'aviatore, temendo che il micio durante 11 volo potesse farsi del male, 10 mise a terra un momento prima di partire da New York ». Coma è finito II ratd Londra-CaleattaPino a ieri sera nessuna notizia definitiva raggiunse Londra intorno al viaggio aereo di Carr e di Gillman, che erano partiti dall'aerodromo di Cranwell venerdì mattina alle 10,30 per un volo senza scalo verso le Indie. Si sapeva che la macchina recava a bordo un carico di essenza bastevole soltanto per uh viaggio di 50 ore e la persistente mancanza di notizie stava creando una considerevole- ansietà, allorché verso le 22 l'Agenzia Reuter diramava il seguente dispaccio da Si mia: » lersera alle 20,5 (ora inglese) 1 tenenti' Carr '.e Gilmann furono costretti a discendere in mare in un punto situato a 45 miglia a sud est di Bender Abbas, nel golfo Persico. Entrambi gli ufficiali vennero raccolti da una nave e sono sani e ealvi. La macchina è andata completamente distrutta ». Questo annunzio da un lato addolora e dall'altro suscita uria certa sorprésa, essendo stabilito, per 11 tramire delle informazioni meteorologiche, che l'atmosfera 6i trovava tra sabato e domenica in eccellenti condizioni nei paraggi del golfo Persico. Il cielo era seréno e splendeva la luna ad agevolare il volo. Era per altro noto che lungo le coste del golfo Persico i posti di ammaramento sono molto rari. Manca tuttora ogni particolare dell'increscioso incidente. E' facile immaginare che alle 20rt5 di sabato sera i due aviatori si trovavano In aria da oltre 34 ore. in base dunque al telegramma della Reuter, Carr e Gii limami hanno coperto in 34 ore una distanza di circa 3500 miglia, superando in tal modo di circa un centinaio di miglia il record di Costes e Rlgnault. Nondimeno il tragitto da loro compiuto risulta di un centinaio di miglia inferiore al record stabilito dal capitano Llndberg' nella traversata New York-Parigi. E' curioso 11 fenomeno che-, anteriormente al telegramma Reuler da Simla, non era giunta a Londra la menoma notizia dell'aeroplano. Si sapeva soltanto che nel pomeriggio di venerdì mattina era stato intravveduto al di sopra di Wiesbaden In Germania, dòpo «di che nessun essere- umano, -a quanto sembra, 10 aveva più visto lungo l'immenso itinerario, né trasudito. dì Mlii