I commercianti che non applicheranno il ribasso saranno espulsi dalla Federazione e segnalati al pubblico

I commercianti che non applicheranno il ribasso saranno espulsi dalla Federazione e segnalati al pubblico I commercianti che non applicheranno il ribasso saranno espulsi dalla Federazione e segnalati al pubblico lina energica circolare - La minacciata chiusura, temporanea o definitiva, dell'esercizio - L'opera delle squadre fasciste di vigilanza • Negozi e padroni di casa - La funzione calmieratrice dell'Alleanza Cooperativa esposta dall'on. Bagnasco. "La Federazione provinciale fascista dai commercianti è senza dubbio in questi giorni l'associazione cittadina più movimentata. Se ne ha la sensazione dal numero del comunicati che essa dirama quotidianamente ai giornali: se ne acquista un'idea più precisa, salendo al piano nobile della Galleria Nazionale, in via Roma, dov'ha la sua sede. E' la mobilitazione generale delle categorie componenti il commercio torinese. 11 presidente, oav. Vianlno, che l'altro ieri sera è partito per Roma, allo scopo di partecipare al convegno delle Federazioni indetto dalla Confederazione nazionale, non si è oerto risparmiato nell'adempimento del compito assegnatogli dalla sua carica; e, per citare un solo esemplo, il Gruppo del commercio interno, presieduto dal comm. Alol, Jia tenuto 35 riunioni dall'U maggio ad oggi. \a Confederazione nazionale h'a espresso alla Federazione il suo vivo compiacimento per l'opera svolta: e bisogna convenire, che se molto ancora v'è da rilevare sul contegno di troppi commercianti singoli, i criteri e lo spirito a cui si sono ispirati i dirigenti federali, come già abbiamo detto altra volta, sono degni di lode. La Federazione, quale Ente direttivo, è a posto nelle sue delicate funzioni di comando. Che non siano a posto nell'eseguire con l'onestà voluta gli ordini impartiti tutti 1 suol inscritti. 1 lettori hanno appreso appena Ieri ti., .le misure annunciate dal Podestà contro 1 trasgressori dei prezzi fissati con le deliberazioni di ribasso. La Federazione contro i trasgressori Conviene tuttavia, mentre la battaglia economica continua, non lasciarsi trasportare da impazienze precipitate e vagliarne 1 fatti con ponderata calma In attesa di vedere da vicino 1 risultati. L'elemento-base della situazione consiste oggi nel sapere se i ribassi deliberati potranno effettivamente avere applicazione nella realtà. Conosciamo già lo stato d'animo del pubblico al riguardò e 1 propositi'dell'autorità: era opportuno sentire anche il pensiero della Federazione. Ed è ciò che abbiamo fatto. In assenza del presidente, ci è stato cortesemente largo di spiegazioni e di chiarimenti il dott. cav. Carlo Antonio Avenati, segretario provinciale della Federazione In funzione di capo-ufficio stampa della stessa. Gli abbiamo chiesto senza, preamboli quale" • atteggiamento avrebbe a sua volta assunto la Federazione dopo le dichiarazioni del podestà. Per tutta risposta 11 segretario federale ci presenta una copia della, lettera indirizzata a ciascuno del trasgressori dei -prezzi concordati. Là lettera, che reca la data di ieri, dice: « Questa presidenza si è -assunto1 il compito di cooperare efficacemente alla, rivalutazióne delia lira mediante la rlÌÈuzlon» depressi de* ffenerp tener* dita al consumatore. 1 ribassi sono stati deliberati'è'pubblicati. E' assolutamente intollerabile che la maggioratilo del commercianti che realmente''applica l nuovi prezzi, sia danneggiata, nel giudizio dell'opinione pubblica, dalla minoranza Inadempiente. Vossignoria, giusta le denuncie scritte pervenuteci, appartiene a questa minoranza,; Consideri Ut presente come un richiamo-definitivo ed un preciso ordine 'di applicare rigidamente e razionalmente l prezzi stabiliti dalla Federazione. Qualora contravvenga di nuovo alle disposizioni federali, sarà senz'altro espulsa. Dell'espulsione verrà data notlxta al pubblico mediante apposito comunicato alla stampa cittadina ed In pari tempo la Federazione — certa di adempiere ad un preciso dovere civico e di agire conformemente al proprio stile fascista — avrà cura di provocare dall'autorità competente la chiusura temporanea o definitiva, a seconda della gravità del caso, dell'esercizio di vossignoria. Per Intanto copia di questa lettera, con II suo nome ed Indirizzo, sarà oggi stesso comunicata all'autorità tutoria ». Le squadre di vigilanza Il dottor Avenati poi dichiara: « Questi sono 1 provvedimenti presi per ora dalla Federazione, che segue con vigile, continua cura l'andamento dei prezzi e l'applicazione delle norme da essa emanate per la disciplina del commercio Certo noi desidereremmo far presente al pubblico l'opportunità di considerare, all'infuorl di ogni anche legittima Impazienza, la difficoltà di un immediato e totale mutamento di situazione. Come è detto nella lettera al trasgressori, noi riteniamo che non già la maggioranza, secondo fu stampato, ma solo una minoranza che cercheremo con ogni mezzo di individuare, si sia-resa colpevole delle Infrazioni. E certo, nel limiti dei nostri poteri, saremo- inesorabili contro coloro che di essa fanno parte. La Commissione di vigilanza nominata dalla Federazione ha compiuto, sotto la guida di Mario Gobbi, un'opera attivissima. Essa ha formato delle squadre composte di elementi forniti del duplice requisito di commerciante e di fascista: il primo necessario a giudicare con competenza le infrazioni, i casi di possibile sostituzione di merce e le eventuali contestazioni tra denunciante e denunciato; il secondo per dare alla cittadinanza la «aranzia che la Commissione agisce con la massima serietà e severità e quindi il pubblico che constata-l'inganno da parta del commerciante può far pervenire ad essa con tutta confidenza le denuncie, sicuro che-queste, se sono fondate, avranno il.loro corso. Le squadre esercitano la sorveglianza direttamente per conto della Federa zione e compiono le inchieste per ac certare la consistenza delle denunce Esse percorrono contiuuaniente la clt tà In automobile e la loro azione, rigo Tesissima, procede perciò nel modo più rapido >• fi segretario federale ci informa che 1 commercianti ai quali venne spedita la lettera più sopra riprodotta sono stati invitati a recarsi presso 1 rispettivi presidenti di sezione nel termine tra ieri sera e stamane. Essi sono In numero di 19: 1 negozi a Torino sono complessivamente circa 27.000. Il dottor Avenati comprende il valore dell'obbiezione, ma si affretta ad aggiungere che 11 pubblico, ha torto a non averfiducia nell'opera del dirigenti la lederazione. Egli ammette poi che tra commercianti esiste un vincolo di solidarietà; contesta tuttavia che essa possa manifestarsi tra il commerciante onesto il viceversa. La Federazione ha fatto appello nelle assemblee allo spirito" di'comprensione de] sacrificio dei consumatori, che per l nove decimi si guadagnano la.vita col.loro lavoro, anche se la merce sia stata acquistata dai commercianti a prezzi più alti degli odierni: ed assicura die In tali assemblee 1 più el "mostrarono compenetrati a e n o r e r.1 a e a i i i i della necessità di rispondere con disciplina all'appello della Federazione e a quello più alto del Governo. Elogio del commerciante Comprendiamo benissimo — prosegue 11 segretario federalo — che in una massa cosi imponente di rivenditori, ci sia anche colui che pensa soltanto al proprio egoistico tornaconto. Ammettiamo anche, poiché lo dite, che per il passato, mentre tuttora si proiettavano acute, nella confusione generale, le immediate conseguenze della guerra, ci sia stata qualche rapida fortuna: ma oggi le condizioni generali dei commercianti sono ben diverse. Tre elementi principali 6tanno contro di loro; 1) l'opinione pubblica, fuorviata dal malessere economico Innegabile, di cui soffriamo oggi noi, come soffrono tutti gli altri popoli, e resa talvolta non giusta da eccezioni che per quanto deplorevoli erano e restano sempre tali; 2) gli affitti. Giustamente la Stampa" ha notato che la questione del proprietari di case non riguardava solo gli appartamenti, ma anche 1 negozi. Se ci decidessimo a documentare le nostre parole, si vedrebbe che gli aumenti imposti ai conduttori di negozi superano d'assai, proporzionalmente quelli dei locali per alloggio. Il caro-affitti dei negozi, si ripercuoto quindi di logica conseguenza sul prezzo delle merci; 3) i gravami fiscali, che hanno raggiunto limiti eccezionali certo in stretto rapporto colla eccezionalità del momento che attraversiamo e con le necessità dei bilanci comunale e nazionale, ma che non per questo contribuiscono meno essi pure, alla formazione dei prezzi. La conclusione da trarsi da tutto ciò è che anche il commercio non attraversa uno dei suoi momenti più felici e che anche verso di esso occorre si eserciti la comprensione del consumatori •. Il dott. Avenati completa questa sua appassionata difesa dei commercianti, consentendo per evidente proposito di cortesia in qualcuna delle nostre obbiezioni... meno entusiastiche, con un elogio del commerciante torinese in confronto a quello di Milano. Se nella motropoll lombarda 1 ribassi sulle merci sono, stati più forti che a Torino, si deve considerare che qui la qualità della merce è superiore. Su ciò convengono le stesse Camere di Commercio. Poi a Torino il commerciante tiene il suo negozio con metodi di decoro e di pulizia' che per il segretario della Federazione trovano la loro particolare espressione nelle macellerie. Nella stessa provincia di Torino i ribassi sono più sensibili che nella città. E il segretario-federalelo spiega col fatto che colà gli esercenti e i commercianti sono quasi sempre proprietari anche dello stabile nel quale hanno i loro negozi, ciò che li sottrae alla speculazione dei padroni di casa, mentre a~-T6*ta»»4>negozi son quasi tutti d'affitto. Ad ogni modo 1 ribassi, pure in città, continueranno. L'ultimo che ci annuncia 11 dott. Avenati congedandoci è quello degli albergatori, che hanno deciso di ridurre del 10 per cento il prezzo delle camere. L'elemento calmierato» All'on. Domenico Bagnasco, esponen. te principale dell'Alleanza Cooperativa Torinese ed anima del vasto movimento cooperativistico e mutualistico del Piemonte, che a lui deve 11 grande impulso preso in questi ultimi-tempi, abbiamo sottoposto un quesito di perfetta antitesi a quella .parte delle dichiarazioni del dottor Avenati, riflettenti le condizioni, odiarne del commercio. Pur ammettendo le difficoltà affacciate, bisogna ammettere che la proporzione di sacrificio addossata oggi.al consumatore stipendiato o salariato, e da questo civicamente sopportata, è assai più pesante di quella richiesta al rivenditore di merci ben capace di sopportare la tenue falcidia di profitto deliberata dalle Federazione. E allora se patriottismo e disciplina non fossero.per troppa gente parole vane, si sarebbe dovuto assistere alla più nobile dalle gare nel tener fede alle decisioni del proprio organismo sindacale. Si è verificato Invece ciò che tutti sanno (risposte ironiche o insolenti all'acquirente, mutamento ' di merce, prezzi rialzati per poi far risultare il... ribasso), e se 11 Podestà si è lasciato andare, nel colloquio pubblicato Ieri, ad espressioni tanto severe, è giocoforza pensare che, oltre al materiale probatorio recatogli da noi, egli fosse già in possesso di elementi da indurre ! al capovolgimento dell'affermazione dei dirigenti federali circa il numero dei commercianti onesti e di quelli senza scrupoli. Abbiamo dunque chiesto all'on. Bagnasco : « Se è vero che 11 profitto dei commercianti, anche In tempi di crisi come questi, è sempre rispettante, come mai l'Alleanza Cooperativa, che non ha finalità speculative, non effettua di cólpo un ribasso stille proprie merci che Induca la parte dei commercianti riottosi a rinsavire? In fondo, tutta la questione poggia sulla mancanza di concorrenza ». Il deputato fascista ci ha risposto: < Il ribasso a cui accennate è un fatto compiuto. Eisso ha cominciato ad applicarsi dal principio del 1926, ed il comunicato apparso nel giornali l'altro giorno metteva in evidenza che per certi generi, come il pane, aveva raggiunto il 30 per cento, mentre per altri le percentuali erano state anche più alte. Una tabella dimostrativa, col rapporto del prezzi praticati dalla Federazione commercianti e' dall'Alleanza Cooperativa, è stata da noi trasmessa alle autorità perchè vedessero la differènza esistente tra i prezzi dell'una e quelli dell'ultra. Ma disgraziatamente l'Alleanza, la quale è ben compresa della propria funzione calmieratrice e la esercita ai fini del benessere collettivo cittadino, nel consumo della metropoli, che per 1 soli generi di prima necessità, va da un miliardo ad. un miliardo e mezzo, non rappresenta che un decimo o un dodicesimo col suo giro di affari, e la sua influenza resta cosi forzatamente limitata. Il Consiglio di amministrazione ha studiato ed ha pronto un piano estensivo dell'azione dell'Ente, attraverso la creazione di nuovi distributori! ; l'ostacolo maggiore alla messa in esecuzione de' piano è venuto però dalla impossibilità di sostenere gli affitti reclamati per i locali dai proprietari degli stabili ». — La questione della case si concatena sempre con quella degli alimenti e dJltì altre merci. Distribuzione di utili — Precisamente.' Occorrerà pertanto attendere tempi migliori. Ma un dato importante è questo: che nonostante l ribassi, effettuati dall'Alleanza dal gennaio-aprile 1986 allo stesso periodo di quest'anno, lo sviluppo dalle vendite a valore i stato in ragione del 10%, il che vuol dire che a quantità vi è stato un notevole Incremento e in definitiva accrescimento di clientela. I ribassi non hanno impedito lo svilup¬I a o l e , è I ¬ po; della grande azienda: dai 54 milioni del 1U24 si ò passati ai 78 del iita e ai 94 e mezzo del 1926. « l nostri distributori sono oggi affollati in modo cosi strabocchevole, che non sempre il personale può far fronte a tutte le richieste. Ciò dimostra che il pubblico ci segue ed apprezza gli sforzi sostenuti per giovare in modo speciale alla parte pia bisognosa della popolazione, quantunque la nostra clientela sia reclutata in tutte le zone sociali della cittadinanza. Lo scorso ft^n?' f* Darl a°Sll anni precedenti, i Azienda ha realizzato degli utili. Questi utili, com'è nelle disposizioni di rrolte cooperative, dovrebbero essere ^s{ribuiti fra i soci: noi invece li distribuiremo fra 1 consumatori, non in contanti, ma vendendo agli stessi alcune merci sotto costo, fino al limite .di esaurimento delia riserva accantonata >. L'on. Bagnasco ha cosi concluso: «in continuo contatto col nostro di. rettore generale rag. Gio. Battista Potetti, che dà all'Ente con abnegazione tutta la sua attiva e fattiva intelligenza, lo ho fiducia di poter ancora contribuire, in collaborazione col personale che a sua volta fa del suo meglio per coadiuvare la nostra opera, a quella vittoria'economica a cui tende lo sforzo superiore del Capo del Governo. L'on. tìiagi, presidente della Federazione nazionale della Coopcrazione di consumo, venuto alcuni gior>r.,Ì,r..sono Torino d'incarico dell'onfurati per compiere all'Alleanza una ispezione, ripartì pienamente soddisfatto delle constatazioni compiute cir£!* 5388$? E11 è Questo uno dei premi più ambiti alia nostra fatica ». Nella periferia Per iniziativa del locale gruppo fascista, si sono riuniti presso la sede aei Fascio regione Barca tutti gif esercenti commercianti e produttori delle borgate Barca, Bertoulla, Verna, Blasoni, Biasonetti, Baraccone e Cascinotto, ì quali da ieri, giovedì, hanno ap pacato i prezzi dalla Federazione provinciale fascista dei commercianti cosi fissati: riso maratellato L. 2,60, comune 2,20; pasta comune 3,20, extra 3,50, di lusso 3,80; olio miscelato 10,50, ai seme 8, d'oliva 12,40; grasso di maiale 6; lardo spesso 8; ventresca 9; salame crudo 17,50, cotto 14,. crudo [fabbricazione speciale) 20: cotechino 10, speciale 11; zucchero 7,30; salciccia 9,50. speciale 10; caffè tostato Santos sup. 33; latte 1,30. Per tutti i generi non contemplati ribasso del 10%. Vitelli l.a qualità: punta di petto e pancetta L. 7; spalla; sottospalla e muscolo 8; culatta 10; polpa senz'osso 12,50: coscia senz osso 14,50; affettata 15. Vitello scelto del Piemonte : punta di petto e pancetta da L. 8 a 9; spalla, sottospalla e muscolo 10; culatta 12,50; polpo senz'osso 14; coscia senz'osso, in Itiera e affettata da 1? a 18. -."■<-■' ; [Albergo e_t*^wia--stfllB-vtvande rir bfcsso.^eWiD%rcaffè liscio*, e^pre. parato 0,60 (non expresso); "birra 3,80; vl£0' ,1,,tro hon 'n'oliato, diminuzione 0,25 al. litro;, litro bollato, diminuzione 0,20 al litro; per'le bibite diminuzione 0,10 caduna. ' E* fatto obbligo ad ogni commerciante di tenere bene in vista 1 prezzi delle derrate e nell'interno del negozio tenere una distinta generale con tutti 1 prezzi. Nella Provincia H commissario prefettizio di Carmagnola, rag. Carlo Lucarelli, ha confermato alla Federazione provinciale fascista dei commercianti la deliberazione presa dagli esercenti di quella città per ridurre del 10 per cento il prezzo dei generi alimentari e del 20 per cento quello dei tessuti. — Alio scopo di contribuire ad una più rapida diminuzione del costo della vita, 11 refettorio oper'aio della SniaViscosa di Venarla Reale ha ridotto i prezzi nella seguente misura: Porzione minestra: da L. 0,60 a 0,50; Pane da L. 0,50 a 0,45; Pietanza con verdura da L. 2,20 a 2; Verdura da L. 1,20 a 0,90; Vino da L. 1, a 0,90; Caffè latte con pane da L. 0,90 a 0,80. Alni buoni esempi • II geometra Cerando Enrico, Amministratore della casa n. 29 di via Principe Amedeo, in seguito alle istruzioni ricevute dal colonnello marchese Demetrio Di Bernezzo, comunica agli Inquilini di detta casa che a partire dal l.o luglio 1927 sarà fatto un congruo ribasso sul fitto, nonostante che fossero già tutti pienamente d'accordo pattuiti e che non superassero il quintuplo del fitto anteguerra, e ciò allo scopo di concorrere alla battaglia per la rlvaluzlone della lira, evitando che il maggior peso ricada su coloro che subiscono la riduzione di stipendio. Ci viene Inoltre riferito quest'altro caso di moderazione e di civismo: i coniugi Rolando, padroni dello stabile n. 34 di vìa Mongrando, hanno ieri stabilito di ridurre al loro inquilini 1 fitti attuali, nella misura del 10 per cento a partire dal l.o luglio, data in cui scadono 1 fitti in corso. L'Assoelailons dal pubblico inpltgo Uo Invito al medici condotti L'Associazione provinciale fascista del Pubblico impiego, appena avuta notizia della deliberazione presa dal Consiglio dei Ministri per la riduzione del carovita agli impiegati dipendenti dallo Stato spedi a S. E. Mussolini il seguente telegramma: < Direttorio Associazione provinciale fascista del Pubblico impiego, presa visióne deliberato Consiglio Ministri concernente diminuzione carovita impiagati statali, riconferma assoluta obbedienza categoria decisione E. V. mirante reale definitivo equilìbrio economico Paese e dichiarasi orgoglioso esprimervi fierezza, sempre disciplinata classe Impiegatizia, pronta Inchinarsi per prima supreme necessità volute Interesse Nazione i. Ora l'Associazione, a mezzo del suo segretario provinciale comm. Domenico Coniglione-Stefla, è intervenuta par ottenere possibilmente la riduzione di alcune tariffe di pubblici servizi n comm. Conigllone-Stella ieri si è rivolto anche alla direzione della Società ani noma elettrica • Alta Italia ». 11 comm. Felice Callssano membro del Direttorio centrale dell'Associazione nazionale fascista medici condotti e segretario de! Gruppo provinciale dipendente dall'Associazione fascista del Pubblico 'mpiego ha diramato la seguente circolare, in attesa delle decisioni che verranno prese dal Consiglio dell'Ordine dei Medici della Provincia di Torino: « Previo accordo col com meli datore Coniglione-Stella, segretario provinciale dell'Associazion-n provinciale fascista Pubblico impiego, invito tutti i colleghi medici condotti di Torino e Provincia, I quali non possono esaure assenti dalla nobile gara Ingaggiata i>*r la ùisopsa dei prezzi a volere ridurre del .10% la tariffa delnostri ordinari e oiò a partire dal p. y^l.o Giugno..