Un «venerdì 13» memorabile nelle Borse tedesche

Un «venerdì 13» memorabile nelle Borse tedescheUn «venerdì 13» memorabile nelle Borse tedesche Tracollo pauroso per la restrizione del credito da parte delia Reichsbank. (Servizio «pedale de « La Stampa •) Berlino, 13, notte. Questo venerdì 13 resterà memorabile negli annali della Borsa di Berlino e delle altre principali Borse della Germania; Francoforte e Amburgo. Il mercato azionario ha subito1 un tracollo pauroso, con oscillazioni di una entità senza precedenti su questi mercati. Sarebbe tuttavia inesatto parlare di un fulmine a del sereno. Già la giornata di ieri aveva segnato gravi regressi sulle quotazioni. Il movimento di ribasso si è latto oggi ancor più impetuoso. Alcuni dei titoli maggiormente quotati hanno perduto sino il quinto circa del loro valore precedente. La «dittatura Schacht» Questa disastrosa giornata di Borea "non è da ascrivere ad oscure manovre, anzi è insolitamente chiara nelle sue cause. Il Presidente della Reichsbank, dottor Schacht, che è larbttro della politica monetaria germanica, dopo avere invano espresso nei mesi ecorsi mòniti contro l'eccessiva speculazione al rialzo che animava le Borse, di una prosperità alquanto artificiale, ha finalmente imposto alle grandi Banche di dare un brusco taglio ai crediti aperti alla clientela per operazioni di Borsa. Da mesi il diminuito saggio dello sconto (che fu voluto dalla Reichsbank in concomitanza con l'emissione dell'ultimo prestito al 5%, emesso ad un corso un po' eccessivo e che ha subito perduto qualche punto) insieme coll'affluenza di capitali ssteri aveva reso abbondante il denaro e la Borsa ne aveva assorbito grandi quantità. Per reagire a questo fatto e per ovviare alla diminuita disponibilità della Reichsbank quella,-preoccupata anche dei forti pre¬ levamenti di divise causati dai pagamenti in conto - riparazioni, ' ba compiuto la mossa attuale. Le grandi Banche ne sono danneggiate soprattutto per 1 contraccolpi a lunga scadenza, giacché la clientela — colpita nel suo patrimonio azionario, o che si vede negato improvvisamente il denaro per. i riporti — resterà per un pezzo impaurita e si asterrà dagli affari di Borsa. Le grandi Banche lo sanno benissimo, e avrebbero preferito non ottemperare alle ingiunzioni del presidente della Reichsbank, ma questi è sostenuto dal Governo dal quale si assicura ha ottenuto la promessa di provvedimenti di autorità per imporre all'occorrenza le restrizioni dei crediti. Inoltre, la Reichsbank può esercitare sulle Banche private una notevole pressione per mezzo delle operazioni di sconto che le vincolano alla Reichsbank stessa. Perciò, le Banche hanno capitolato dinanzi a quella che alcuni critici definiscono la «dittatura Schacht'».' Vendite precipitoie e tamnJtaose Il personale di Borsa voleva opporsi : collq sciopero al ribasso delle quotazioni. Poi l'idèa fu lasciata cadere, e fra grande agitazione si svolsero le operazioni quotidiana Furono dovute operare delle vendite tumultuose per effetto della riduzione del 25 % del crediti accordati per 1 riporti. Altre vendite precipitose saranno rese necessarie per il saldo delle differenze, divenute improvvisamente enormi Sembra molto problematico che la Reichsbank, col provvedimento odier* no. riesca ad ottenere gli scopi propostisi di disimpegnare a vantaggio degli industriali quel denaro che era finora sovrabbondantemente impiegato nelle operazioni di Borsa. A spiegare l'azione della Reichsbank e l'appoggio che il Governo le ha dato, va anche tenuto conto del desiderio di togliere all'estero un argomento che ha controbattuto sinora le ripe¬ tute dichiarazioni ufficiali tedesche intorno a difficoltà economiche e alla precarietà della ricostruzione industriale sotto il fardello del piano Dawes. Si opponeva a queste asserzioni tedesche lo spettacolo dell'attività e prosperità degli affari di Borsa. Smontando bruscamente quanto di artificiale vi era in questa attività, quanto di speculazione troppo spinta contribuiva al rialzo continuato, il dottor Schacht — presidente della Reichsbank — intende risanare una situazióne malsana e mostrare all'estero l'economia germanica assai meno prospera di quanto poteva sinora apparire. Egli si lusinga anche, coll'ondata di ribasso odierna limitata e scatenata al momento voluto, di aver prevenuto un tracollo catastrofico il cui pericolo poteva sorgere più avanti improvvisamente, di aver agito come il medico che con un salasso operato in tempo evita un fatale colpo apoplettico Gli strilli sotto il salasso Resta da vedere se il salasso non risulterà troppo forte per essere realmente benefico. Sul momento, gli strilli di coloro che sono immediatamente colpiti nei loro interessi coprono le altre voci. Anche retroscena politici daranno indubbiamente materia ad aspre discussioni e recriminazioni, che già cominciano ad affacciarsi. Si dice ad esempio che il Governo prussiano, al quale spetta di esercitare — per mezzo di un suo commissario — il controllo della Borsa di Berlino, sia stato lasciato qua6l all'oscuro dei provvedimenti draconiani per i quali il dottor Schacht riceveva primieramente Pappi-ovazione- dal Gabinetto del Reich. Ad ogni modo, è troppo presto per parlare del bilancio del movimento svoltosi ieri ed ingigantito oggi, e che farà subire certamente alla Borsa una serie di .oscillazioni violente, di giornate agrtatissime prima di acquietarsi facendole ritrovare un nuovo equilibrio. UE.

Persone citate: Borea, Dawes, Schacht

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Francoforte, Germania