La colossale perquisizione nel falansterio sovietico a Londra

La colossale perquisizione nel falansterio sovietico a Londra La colossale perquisizione nel falansterio sovietico a Londra La protesta dell'Ambasciata-Le dichiarazioni del Governo (Servizio speciale de «La Stampa))) Londra 13, notte. La perquisizione negli uffici dell'» Arcos » non è ancora finita. 1 locali già passati al setaggio sono stati restimi.i oggi al personale, che ha potuto riprendere il lavoro. Altri invece rimangono occupati e vigilati dalla polizia, pendendo l'apertura di alcune casseforti delle quali si stenta ad ottenere la consegna delle chiavi e si esita ad adoperare lo scasso. Questa esitazione deriva dalla circostanza che il blocco di edifici in cui si trova insediata la eosidetta «Arcos Limited» contiene anche la sede della Delegazione commerciale russa. Quest'ultima è un organismo di carattere ufficiale, il cui direttore sig. Khinchuk — a norma di trattato — gode l'immunità diplomatica. I suoi uffici sono praticamente allacciati per il diritto e per il traverso a quelli dell'» Arcos », ma formai-; niente tengono eretta una barriera di separazione. -• La polizia non ha badato alla distinzione formale ed ha perquisito senz'altro, insieme agli uffici dell'" Arcos », anche quelli della Delegazione commerciale.» Anzi,. mentre l'« Arcos » può ormai dirsi passata al vaglio sino in fondo col temporaneo sequestra è rc^Sa ^provvisoria |*iin<3?ione.di una quantità $J incagli da' sottoporre a diligente scrutinio, 1 locali dove la perquisizione rimane in corso, ossia i sotterranei, rientrano nell'ambito formale della Delegazione vera e propria, quantunque anche questa oggi sia tornata in pieno possesso dei suoi uffici ai piani superiori. Le casseforti non ancora aperte e scrutate sembrano trovarsi appunto nei sotterranei del diparti mento che fa capo alla Delegazione commerciale. Naturalmente, l'Ami a sciata dei Sovieti si affrettava stamane a sollevare la questione dell'immunità diplomatica. L'incaricato di Affari sig. Rosendolz chiedeva ed otteneva un colloquio con Chamberlain, al quale consegnava una vivace nota di protesta. La protesta Il documento dice che agenti ar mati invadevano ieri sera le sedi dell'Arcos e della Delegazione commerciale dell'Unione dei Sovieti. Ciò costituiva una flagrante violazione del Trattato commerciale anglo-russo del 1921, il quale accorda l'immunità diplomatica all'Agente ufficiale del monopolio moscovita del commercio con l'estero, e quindi — secondo il Rosendolz — estende tale immunità anche agli Uffici dei quali l'agente medesimo fa uso. La nota aggiunge che un impiegato della Delegazione essendosi ricusato di consegnare certe chiavi, sarebbe stato malmenato, e che là polizia si sarebbe impadronita di plichiufficiali, indirizzati al Direttore della Delegazione e recapitati al suo Ufficio, mentre si svolgeva la perquisizione. Di più, il regolare mandato giudiziario per la perquisizione medesima non venne prodotto se non un'ora dopo la occupazione degli edifici, ed il Rosendolz si lagna che persino impiegate dalla Delegazione siano state perquisite minutamente senza la più lontana delicatezza, tanto è vero che i perquisitori appartenevano al sesso mascolino. Il signor Rosendolz afferma da ultimo che ha informato Mosca dell'accaduto ma pur aspettando le debite istruzioni, dal suo Governo si è creduto in dovere di elevare una protesta immediata contro «la violazione degli obblighi assunti dal Governo inglese nell'accordo commerciale del 1921». Se gli emissari dei Sovieti per il mondo fossero tutti santi, questa protesta sarebbe capace di suscitare una certa impressione anche nell'In ghilterra di oggi, la quale è perfettamente conscia dell'ostilità aperta e occulta che Mosca le dedica concentrandosi nel tentativo permanente di minare il nome e gli interessi inglesi dovunque può. Siccome invece gli emissari dei Sovieti per il mondo non sono esattamente dei santi, questo pubblico in generale alza le spalle alla nota del sig. Rosendolz e spera che la polizia sia riuscita a mettere le mani, per una volta tanto. sopra incartamenti davvero compromettenti : una speranza che forse andrà delusa, ma che è destinata a riprodursi in seguito quando l'occasione immancabilmente ritornerà L'interpellanza ai Comuni C'è poi una faccenda- abbastanza illuminante:: il sig. Rosendolz ieri sera, prima di rivolgersi al Foreign Office con la sua nota di protesta, cedeva all'impulso di precipitarsi ai 'Comuni per"invocare l'assistenza dei l a e a i i laburisti. Egli vi trovò il placido Henderson il quale oggi alla Camera presentava una interpellanza sulla perquisizione, ma non appena alcuni deputati ministeriali accennarono al misterioso colloquio di ieri sera, egli con grande gioia testificò di essere stato visitato da Rosendolz, lasciando la responsabilità della cosa al visitatore. La rettifica di rotta operata oggi dall'incaricato di Affari russo è totalmente neutralizzata dalla sua infelice mossa di ieri sera. Neanche al Labour Party reca maggior fortuna la fiducia che gli emissari bolscevichi manifestano a suo riguardo non appena le cose vanno di traverso. (Quando vanno liscie il Labour Party viene regolarmente insultato dai dialettici moscoviti). Il ministro dell'Interno, on. Joynson Hicks, replicando a Henderson, ha assunto di fronte al Parlamentò e al Paese la piena ed ' esclusiva responsabilità della perquisizione. Egli medesimo fece inoltre la domanda di regolare mandato giudiziario in seguito agli importanti ragguagli che il capo della polizia gli aveva forniti mercoledì sera. La questione della immunità diplomatica fu naturalmente considerata anche dal mi nistro dell'Interno, ma egri-ha, pregato gli interrogaptj in proposito gi girare le lóro domande al suo collega degli' Esteri. Infine, JoynsonHicks ha promesso alla Camera informazioni complete per lunedi pros simo. I deputati laburisti, per non darsi troppo la zappa sui piedi, si sono tenuti assai più mansueti del loro organo quotidiano, il Dailv Herald, il quale stamane strepitava assai più del necessario, sostenendo che il Governo dei Sovieti era stato offeso in pieno petto, e versando amare lacrime Sai doloroso caso. Il ministro. dell'Interno ha mantenuto provvisoriamente il riserbo sui moventi specifici della decisione presa, constatando però che essa non si connette affatto — come molti credono — alla questione cinese. La questione dell'immunità Il collaboratore diplomatico del Daily Telegraph riferisce che la entrata in azione del ministro dell'Interno è stata determinata da certi speciali documenti di cui la polizia francese venne a conoscenza quando perquisì il quartiere generale comunista a Parigi. L'aspetto diplomatico dell'incidente non sembra turbare i sonni del Foreign Office. La replica alla accusa .di violazione dell'accordo commercfrtié è molto semplice. A parte il fatto che l'accordo è già stato violato dalla Russia così da cima a fondo da indurre Chamberlain a proclamare il mese scorso ai Comuni che esistessero già tutte le ragioni possibili e immaginabili per espellere subito dall'Inghilterra tutti i rappresentanti moscoviti, si osserva che l'accordo del 1921 elargisce la immunità diplomatica soltanto alla persona del capo della Delegazione commerciale, non estendendola nè ai suol uffici nè al suoi subordinati. Il signor Kinchuk, capo della Delegazione, è dunque personalmente Investito della immunità fino a che il Governo inglese gli permette di restare -qui. Ma l'immunità non è accordata nè al suo personale, nè agli uffici della Delegazione, e nessuna Infrazione del patti è quindi intervenuta. In attesa di rivelazioni I commenti giornalistici rimangono scarsi e mediocri. L'osservazione più sensata fra quelle finora uscite si legge in un organo .della sera, il quale scrive : « Senza dubbio 11 mi nistro dell'Interno avrà buone ragio ni per la misura da lui presa e a tempo debito sapremo quali furono i motivi in parola, giacché la perquisizione produrrà certamente riverberi altrettanto ampi quanto profondi. Nel frattempo, dobbiamo aspettare le rivelazioni in cammino prima di emettere giudizi sul significato dell'incidente ». Questa sera a tarda ora il direttore dell'Arco» ha affisso all'ingresso degli uffici un breve comunicato in cui dice che i suoi affari sono sospesi per forza maggiore e non verranno riaperti fino a che la polizia non abbandonerà ì locali. All'ultima ora si apprende che un trapano meccanico è stato trasportato negli -uffici dell'Arcos dalla polizia con l'evidente proposito di aprire con mezzi meccanici le casseforti tuttora chiuse, e delle quali la Delegazione russa continua a ricusare \* chiavi M. Pi

Persone citate: Chamberlain, Henderson, Joynson Hicks

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Mosca, Parigi, Russia, Unione Dei Sovieti