II Duca d'Aosta distribuisce le medaglie di anzianità

II Duca d'Aosta distribuisce le medaglie di anzianità II Duca d'Aosta distribuisce le medaglie di anzianità la cerimonia svoltasi ieri mattina nella Mole Anton eli iana, alla presenza di S. A. R. il Duca d'Aosla, per la distribuzione delle medaglie d'oro e diplomi ad un folto gruppo di operai, per anzianità di lavoro. La cerimonia, indetta dalla Società Promotrice dell'industria nazionale di cui il Duca d'Aosta è presidente onorario, era fissata per le 10.30, ma assai prima l'ampio salone delle riunioni, pavesato di bandiere tricolori, era gremito di pubblico che occupava anche lutti i posti della gradinata e della galleria. Le Autorità Disposti davanti al palco delle autorità sono i quarantaquattro prc- ugcitdsmModmsntds.ocentemente deceduto. Son'o tutti chi arzilli, qualcuno anche aitante,kla, cui anzianità di lavoro va da un Pminimo di 42 ad un massimo di oO anni. Tutta una lunga vita spesa nel-!cl'operosità e perciò ben meritata la medaglia. Fra essi figurano anche parecchie donne, vecchierelle un po' ricurve, ma al pari degli uomini animate da uno spirito di resistenza che si rivela nei visi rugosi e abbronzati e negli occhi che rivelano clLd[ogtfssegntìo'aìl'aloroìu^ la delle medaglie sono stale donato }dall'Associazione industrie tessili. m^rimanenti da altre associazioni della1?Unione industriale fascista. Dietro i premiati con medaglia stanno gli insigniti di diploma, che sono ccntoottantasei. Questi ultimi hanno avuto la distinzione loro conferita per aver superato i trent'anni di lavoro costante e fedele presso la medesima azienda. Alla cerimonia è intervenuta una larga rappresentanza delle associazioni cittadine, molte delle quali con gagliardetto e vessillo. Il servizio di ordine è diretto dal cav. Labbro della sezione Dora, coadiuvalo dal lenente Di Tullio; fuori della Mole sono disposti parecchi vigili municipali, un plotone dei quali, in alta tenuta, è schierato dietro il palco, nel fondo del salone. Ad attendere il principe e lo autorità sl trovava il gr. uff. ing. Emilio De Benedetti, presidente della Promotrice, mentre all'interno era il segretario generale della Società, comm. ing. Mario Fossati, al quale particolarmente si deve l'organizzazione della riuscita festa del lavoro. Alle 10,30 precise entra nell'aula il Duca d'Aosta, accompagnato dal suo primo aiutante, colonnello Montasini, e seguilo dalle autorità. Tutti i presenti scattano in piedi ed un lungo, calorosissimo applauso si leva all'indirizzo del Principe,, ohe va a prendere posto al centro del palco. Attorno a lui si dispongono le autorità, fra le quali notiamo: il Prefetto, generale De Vita, il Podestà, ammiraglio Di Sambuy col vice-Podesta conte Buffa di Perrero e col capo di gabinetto avv. Gualco, l'avv. Bardanzellu e il maestro Blanc, del Dircltorio federale fascista, in rappresentanza del colonnello Di Bobilant, S. E. Casoli e S. E. Torella, il comm. Crosta-Curti, il comm. Poncini, per la Magistratura, il gen. Petitli di Borcto, il gen. Biancardi, il colonnello Corte in rappresentanza del Comandante l'Accademia militare, il colonnello Ferrerò per la Scuola di guerra, il commissario della Provincia, gr. uff. Anselmi, il gr. uff. Bozzalla per la Camera di Commercio, il nuestore comm. Chiàravalloti, gli o- questore comm notevoli Gino Olivetti Bagnasco e Cian. il sen. Bertetti ed altre personalità. Gli industriali sono rappresentati dal comm. Codogni, segreta rio generale e dal comm. Ferraccini e comm. ing. Fano, membri del Direttorio dell'Unione, dal presidente dell'Associazione tessili, comm. Freschi col segretario, cav. Pantaleo, e ezcragmdbcpdcdrldctiaciptclmctsdpAvsdUAMMmR .azz.upacopure uno stuolo di belle ed eleganti signore. • Cessato l'applauso diretto al Principe, l'ing. De Benedetti pronùncia l discorso ufficiale. Egli illustra l'alto significato della cerimonia, elevando un inno alla fedeltà del lavoro, osaltando le benemerenze dei premiandi e citando i più meritevoli. Mette in evidenza come pochi giorni or sono nella ricorrenza del Natale di Roma. l'Italia abbia mostrato al mondo quale debba essere la vera festa del lavoro e cioè la consacrazio ne di un giorno di riposo, alla esaltazione delle virtù del lavoro, asserendo che lo spettacolo degli operai di sciplinati, inquadrati nelle rispettive organizzazioni sindacali, nella con SfèwEgufe kiWiiàziónallsmo negatore della Patri airabolizione de? risparmi* „ distruzione della ricchezza che caratterizzò nei t , t Wdf cnc. cialismo comunista l'antica festa del lavoro. Proseguendo dice che la Carta del Lavoro, espressione audace e sicura della necessità e della possibilità che ognuno operi nel supremo fine della grandezza .della Patria, ha abbattuto Jj }""■'■ S^fKSjigSM?.^ ^S^J^J^f^^ «SgVfe ?™Sii?"JÌ è*2SR!5ft? C-h? £ la espressione più pura della celebrazione del lavoro, sia una riconsacrazione di onci l.o Maggio di cui ricorre la data e che volle già dire arbitrio e disordine: e chiude inneggiando al radioso destino d'Italia, ormai segnato di nuova imperiale grandezza, « come il nostro Re saggio e buono ci comanda, a cui il Duce sicuro ci guida, verso il quale il popolo nostro cammina, e che' la radiosa mèta raggiungerà, perchè sia che essa dia il sangue della sua ardente giovinezza sul campo della gloria e pieghi sotto gli anni fino all'ultimo giorno di sue forze in quelle del lavoro, è popolo sempre eroico che tutto dà per la grandezza d'Italia ». Il discorso dell'ing. De Benedetti, interrotto nei punti salienti da vive approvazioni, è alla fine salutato da calorosi applausi. Il comm. Fossati inizia subito dopo la chiamata dei premiati. Due graziose signorine, Matilde Pramotton e Maria Piovano, recano le medaglie a Sua Altezza, che le appunta sul petto di ciascun premiato, accompagnando il suo gesto con cordiali parole di compiacimento e di congratulazione- e con una stretta di mano. Dopo le medaglie d'oro sono distribuiti 1 diplomi. I premiati di medaglia d'oro Diamo i nomi dei quarantacinquef' . ,; j. _,„,j„„i;„ j>„„„. c„»_ii- tpremiati di medaglia d oro: Rateili (Andrea, Bosco Pietro, Smeriglio Gio-1 vanni, Falcherò Rosa, Gribaldo Giuseppe, Crivello Luigia, Delpiano Già corno, Bertoro Giuseppe, Beltarro Adalgisa, Borio Bartolomeo, Ronchietto Catterina, Cima Giorgio, Bassi Onorato, Milano Michele, Caluniati Maria, Audenino Giovanni, Caglieris Giacomo, Sciardi Battista, Forchino Ugolina, Preve Francesco, Negretti Stefano, Fiando Giorgio, Stoppani Andrea, Bresino Giuseppe, Gagliardo Margherita, Ariolfo Lazzaro, Spegno Francesco, Perottino Giovanni, Savore Carlo, Guano Gregorio, Bronzo Giuseppe, Bur.jio Matilde, Ambrassa Antonio, Botila Ercole, Signetti Michele, Sordo Giuseppe, Besuzzo Domenico, Nicola Francesco, Giuglardi j G..'B., • Arnione ; Cattrina> Tesslonc Rosa. Battone Giovanni, Lusso Teresa, Castellano Giovanni, Marchetto Maria. Quando il Duca d'Aosta esce dall'aula il pubblico gli rinnova la vi rplotdssadcnsmpesedpsMrttspsrsnMbcnssbvtecnadtcrisdItudnglpmaigcstGtsdamspeeodevrtdplmAlddiBgmA —, »-— ,.- -- (brante dimostrazione di simpatia con la quale lo aveva accolto al suo ap-lparire. Vi 1

Luoghi citati: Aosta, Fano, Italia, Perrero, Roma