Il Governatore della Somaliaaccolto con imponenti dimostrazioni

Il Governatore della Somaliaaccolto con imponenti dimostrazioni Il Governatore della Somaliaaccolto con imponenti dimostrazioni p' Col treno proveniente da Roma è getativato a Torino ieri mattina alle «9,35 11 Governatore della Somalia, coCesare Maria De Vecchi, conte di vai iCismori. L'arrivo secondo il deside- chHo eoe egli aveva chiaramente e- A«presso doveva avvenire in forma denon ufficiale e senza il cerimoniale al chQuale gli dà diritto la sua altissima pcarica. Le vie in prossimità della sta-parione di Porta Nuova, la piazza Car- lo Felice e l'interno della stazione avstessa hanno assunto invece, per io sispontaneo intervento di cittadini, ai n«utorità e della Milizia l'aspetto ie- dstoso delle grandi circostanze, .^res- ogso la saletta reale, per la quale u uo- nvernàtore sarebbe poi uscito, s erano acradunati centinaia di camie nere, io aistuolo del «Balilla» e quello non numeroso delle Piccole Italia- mmeno uumwwv ~ — -- ne. Sotto la pensilina sera S.C°1VJ?" bla U Centuria a Cesare Battisti »,aeidla quale il conte De Vecchi^e capo d«quadra onorario, al saconi. Brandimarte e del capo mani zipolo Ferrerò. oNella saletta d'onore attendevano arin gruppo, recando bellissimi mazzi di fiori, le signore appartenenti al BDirettorio dei Fasci Femminili con la Contessa Compans di Brichanteau, Lla signora Mussa in rappresentanza pdelle famiglie dei caduti fascisti, e il saGruppo universitario fascista. Le qmaggiori autorità cittadine s'erano mradunate sul piazzale interno degli l'arrivl e fra queste abbiamo notato: stil prefetto, generale De Vita, il Po: ddesta ammiraglio Di Sambuy, coi {ivice-Po-destà ing. Orsi e conte Buffa cdi Perrero, il generale Petitti di Ro- ureto, comandante d'Armata, i mera- pir! Federali barone Mazzonis, mae- astro Blanc, comm. Bardanzellu, prof. Collino, il cav. Couvert, il colonnel- b10 Civalleri, il Direttorio, il generale gBiancardi, comandante di Divisio- tine, il generale Perol, comandante udella Milizia, il generale Sasso, co- gmandante dell'Accademia, il genera- rle Asinari, 11 colonnello Viscontini sper il comandante della Scuola d! cGuerra, il gen. Rho, presidente del p!» Nastro Azzurro », con il segretario bAnfossi, il colonnello dei carabinie- lari Casavecehla, il sen. Delfino Orsi. tiRappresentavano la Magistratura il cprimo Presidente di Corte d'Appello fiS. E. Casoli ed il Procuratore gene- larale S. E. Torella, il grand'uff. Cro- sta-Curti, il comm. Bruno per la Pro- ncura del Re, i comm. Di Maio e Bel- hioni; per il Tribunale, il gr. uff. Mar- dlinengo; gli onorevoli Olivetti, Ge- msnelli e Clan, il questore comm. Chia- mravaUoti e il vice questore cav. uff. loFedele, la medaglia d'oro Solamano, L11 capo del Compartimento Ferrovia- l'rio' di Torino comm. Ehrenfreund, vtutto il direttorio del Sindacato Fa-ascista dei giornalisti, il comm. Bossi rirésidente dell'Ente sportivo gene- rrale;, il generale Bertele, il comm. gAldo Bertele in rappresentanza della s« Combattenti », i Consoli della Mi- alizia Spelta, Revel, Montagna, il dcomm. Renda provveditore agli stu- vdi, il prof. Morganti per il Gruppo GFascisti degli insegnanti delle Scuole fmedie, il comm. Rastelli e il cav. Ce- frutti per la Dante Alighieri, i prò- sfessori Grignolo e Fantino, il conte cNardini Saladini, il conte Spetta, gli aavvocati Cavagnari e Pavesio per il aSindacato Forense, il console Spelta, il comm. Grassi, ìi conte di San Se- A^tt^vTtS^ 'fitì SS&J «rl.l P%°2™f2£SiE8 vi 6 p„««ac|.° tdegh agricoltori, 1 avy.# Rosso^ Se- ,ddi«i.M « ™«in nitri " Vtisti e molti altri. bI Sindacati fascisti erano interve- onuti con una numerosissima rappre- vsentanza. Tutte le categorie di lavo- nretori sono rappresentate agli ordi- lni dei loro Capi, tra ì quali abbia- nmo notato per la Segreteria genera- cle, in rappresentanza del prof. Del sGiudice, assente da Tonno, il cav. sLembo ed il rag. Bucino, e per gli Ispettorati oltre a tutti i Segretari sprovinciali di categoria., gli ispet, tori comm. avv.Carlo PoIone. avv. tFl0va™.yap?le* SS' ?^<n-y01^" slina Celso^ Riva rag.. .Gl^° S«: inani, Giuseppe Arrighi, Giovanni Masera rag. Eldo Tamaro e «v. faCorvetto capo dell Ufficio stampa dei fSindacati. tPrima dell'arrivo del treno tutti si fascisti di Torino all'ordine del Qottor Toso e i Fasci della Provincia zagli ordini del cav. uff. Valentino nsi erano radunati in piazza Carlo Fe- dlice. Una selva di gagliardetti si as- ssiepa sotto.l ampia tettoia e in .piaz-aza Carlo Felice una moltitudine sem- tpre crescente fa siepe attorno al fgiardino della stazione e si allunga in d,ue JÌV'^S.mL1 Fn r«a T8 ani" ^cchl Governato- ^re ue vei^m. pU arrivo seAlle 9,35, puntualmente, il treno Aproveniente da Roma, è entrato nel- dla stazione. Alcuni squilli di tromba vannunciano l'arrivo del Conte De Vecchi; la compagnia d'onore si mot- vte sull'attenti e presenta le armi; le musiebe fasciste, della milizia, e di enti e di sodalizi, di Società patriot- tlcbe .suonano l'inno « Giovinezza ». Jl gruppo delle autorità si porta pres- so la carrozza, ad un finestrino della quale si è già affacciato, il Gover- natore. R fratello suo, ing. Giovanni De Vecchi è il primo che gli porge la mano. Un bambino delle Scuole « Rignon » riesce ad arrampicarsi vsul predellino e ad alzare un magni- fico mazzo dì fiori che agita poi sul- la folla. Un fragoroso grido di erri- va ed un applauso altissimo saluta- nd la « Prima camicia nera » to- rinese. H conte De Vecchi, che indossa un gretario'dei funzionari ferrovieri fa-l1scisti, lo scultore Monti in rappre sentanza dei Volontari di guerra Pavv. Ghersi per il Circolo degli ar-,VImpermeabile color nocciola, dopo aver salutato romanamente, si toglie ed agita il cappello, sorridendo. Egli appare evidentemente commosso dalla inaspettata e clamorosa dimostrazione e scende agilmente, a mani tese, dallo scompartimento. Cento mani si protendono ad afferrare lu Isue. Con lui discendono il segretario m generale' della Federazione provin«ale fascista conte Di Robiiant, il comm. ConiSHone-Stella, capo deiiUlllcio Stampa, e l'on. Bagnasco, che si erano recati ad incontrarlo ad Asti. Il comm. Coniglione ci racconta delle manifestazioni calorosissime che sono avvenute in quella città e prima ancora, ad Alessandria, .al passaRRio del treno, A stento il Governatore riesce ad avviarsi verso, la saleita reale, una siepe di fiori ne rallenta il cammino, gli abbracci di vecchi, cari e fedeh amici lo fanno sostare quasi ad ogni' passo. I segni della commozione sul suo viso vanno gradatamente accentuandosi e i folti baffoni sotto ai quilli eK)i tenta di sorrj,iere trémano un poco. Finalmente essendo riuscito a li- berarsi da quella prima esplosione di (, conle De Vecchi pnssa davanti a„u rnTripagnia d-onore. Egli saiuta romanamente, con piglio mar- zia)e e fiuardando flssamente negii occhi i militi che gli presentano le armi,«esclama: «Ecco la mia vecchia «Cesare Battisti » Lo stendardo azzurro della prima Legione Sabauda si. inchina al suo passaggio. Le signore che sono nella saletta reale gli lanciano dei fiori e quando egli esce, improvvisamente, mille fresche voci infantili intonano l'« Inno della Somalia», del maestro Blanc. Non vi" sono che questi delicatissimi cori che hanno la ma{ijca virtù di imporre il silenzio anche nelle folle più tumultuanti. Per un attimo difatti non s'ode sotto l'ampia tettoia della stazione che il canto argentino. A questo punto un vecchio garibaldino, con camicia rossa, si fa lar- go tra la folla e si pianta sull'atten ti davanti al governatore. Questi ha un attimo di perplesso stupore, poi getta le braccia al collo del glorioso reduce e gli scocca due baci sonori sulle guancie. Quindi riprende il cammino fra musiche ed applausi per raggiungere la propria automo bile, attorno alla quale si è raccolta la variopinta selvetta dei gagliardet ti. Il conte De Vecchi sale sulla mac china e con lui prendono posto il figlio suo Giorgio, il conte Di Robi lant e il generale Perol. j\ commissario Fusari ed il colon nen0 dei carabinieri MiozzL che! hanno disimpegnato il servizio d'or dine, non riescono a liberare l'auto mobilc che a stento, e a passo d'uo mo la macchina esce in piazza Car lo Felice e si dirige verso via Roma. La folla che attende da più di un'ora l'arrivo del governatore, quando lo vede scoppia in interminabili apapplausi. i fascisti, la Milizia,' per vie late raiif di corsa, senza cercare di se gujre l'automobile che sarebbe qua sj impossibile, vanno a radunarsi ed a schierarsi in via Amedeo Avoga dro dove, al numero 11, abita il Go vernàtore. Il vice questore, cav. uff. Galasso approfitta di una schiera di fascisti della Provincia per allestire frettolosamente ed egregiamente un servizio d'ordine. La manifestazione cne va di mano in mano sempre più aumentando di intensità, supera ogni attesa. . _. j - ~ Alla casa del Governatore L'automobile del Governatore im- Piefia quasi un'ora per percorrere il tragitto di via Roma, piazza San Car ,0$ià Santa Teresa e il breve tratto di via Amedeo Avogadro. Ai balconi del l.o piano vediamo affacciati tutti i famigliari e parenti del conte De Vecchi. Qui l'attesa è anche più feb- brile e commosSfh E si capisce bene. ora ad un balcone, or» ad un altro, vediamo comparire la caratteristica ngura del padre dell'on. De Vecchi, la SUa ansia si fa di minuto in mi nut0 piu intensa, il suo viso or sbu ca fra due testine di bimbi, or si in sinua fra ]e spalie di due signore per scrutare là strada. ^ ecc0 apparire. dl corsa la , Ce, sare Battisti », che è riuscita a pre de l'automobile. Quando la vet tura arriva recando «nche sui sellini degli entusiastici ma anche... irriducibili ospiti, via Amedeo.Avo d è letteraimente gremita. Sono fa arrivate anche leHmnslehe che fncominciano a intonare gli inni, e tultl j componenti del direttorio fa- sc;sta e i due vice podestà ing. Orsi Buffa di Perrero, il comm. Bardan zellu u prof. Collino, il comm. Co nigiione-Stella. Il vice questore or d£a cne si sbarri il portone e che sl frenino ie due ali che vi si pigiano ai latj n Governatore, ritto sull'au toraobtie> saluta ancora una volta la f u e r£esce non senza... stenti ad t ,„• casa snn, Gli applausi lo reclamano al bal ^ pe?^nghissinlò tempo; agli ap plausi poi seguono i canti dei vecchi squadristi, poi clamorose evocazioni e finalmente il Governatore appare. Agli inviti che gli vengono lanciati di parlare, egli risponde parecchie volte di no, alzando il dito in atto di diniego e scuotendo il capo. Le - voci salgono più sonore e c'è chi grida: a Tanto noi non ce ne andia mo ». E allora il conte De Vecchi- alza una mano: immediatamente un alto silenzio si stabilisce ed égli dice - con una voce chiara e pacata, piena di modulazioni affettuose: - a Vi ringrazio per la vostra ma njfestazione che mi riempie di proe fonda commozione. Vi ringrazio coe me camicia nera, come soldato, come i vedetta ai confini dell'Impero. Vi - ringrazio e vi invito a gridare con - me: «Viva il Re! Viva il Duce' Viva - l'Italia fascista!». All'invito uri gri- do altissimo prorompe fra r!ì applau- s; e il Governatore che, subito pro nunciate le brevi parole di saluto, si era ritirato, è costretto ancora al1-0' Y»« Santa Teresa e.H br.e.v? lratt° ,Vecchi- Qui ,,attesa è anche piu feb o e o i o u o presentarsi prima solo, poi con g)a consorte e con gli altri famigliari e con le autorità. Il corteo della Milizia, dei Fasci, dei « Balilla » e delle « Piccole Italiane » ha sfilato per circa un'ora sotto ai balconi dell'abitazione del Governatore della SomaUa,_acclRT mando. ltcnenhpzznsdstsptreifvlspp