Alfredo Binda ritorna alle vittorie nel XVIII Giro del Piemonte di Carlo Colombo

Alfredo Binda ritorna alle vittorie nel XVIII Giro del Piemonte LE, CLASSICHE, CICLISTICHE, Alfredo Binda ritorna alle vittorie nel XVIII Giro del Piemonte La magnifica corsa di Aymo e la "guigne,, di Piemontesi Chesi supera brillantemente la prova - Ottime affermazioni di giovani (Dal nostro inviato) L'ordine d'arrivo 1. BINDA ALFREDO di ClttìgHo, alle ore 16,22, impiegando ore 9,11" a compiere 1 202 chilometri del percorso, alla velocità media oraria di Km. 2S.530) ; 2. Giuntela Battuta di Asti, a 5 macchine; 8. A-egrini Antonio di Molare, a 1 mac China ; 4. Aymo Bartolomeo, a 5 macchine, fi. Cheti Pietro di Gambassi, a 300 fcnetrl; ,,, 6. Gay Federico; 7. Martinetto Già seppe; 8. Balla Giovanni; a. Fossati Pietro; 10. Innocenti F.: 11. Orecchia; 32. Bertolottl; 13. Cignoli; 14. Zanone; 15, Piemontesi; 16. Niecoìlnl; IT. Tizzoni; 18. Gordlni; 19. Gremo: 20. Binda Albino; 21. Luslani; 22. Gilli; 23. Bogliolo 24. Elvella; 25. Delmastro; 26. Ferrato; 27. Callegari; 2S. Percovl: 29. Serena; 80. Rivoltiti! ; 31. Bianchi : 32. Compasso : 83. Massaro; 34. Visconti; 35. Catalani; 86. Berardl; 37. Maglioni ; 38. Saletti; 89. Bonomo; 40. Altieri 41. Porzio; 42. Mengoni; 43. Plani; 44. Sestetti; 45. Vinetti; 46. Massetto: 47. Impari; 48. CorT veglio; 49. Cellino 50. Righetti; 51. Boceardo; 52. Grugni. Una breve passeggiata nella fresca mattina da Piazza S. Martino alla bar riera di Lanzo, luogo fissato per la partenza. Solito contorno di una «classica» «he si rispetti laborioso lucolonnaniento idei concorrenti tra 11 vociare degli organizzatori che, tanto per non cambiale abitudine, se lu prendono eoi numerosi appassionati velocipedisti. Molto Ammirata la fiammante maglia tricolore di Binda, le gaiinbe ognor più atletiche di Piemontesi, il mutismo pieno tìl... responsabilità di Chesi, il volto ebarbato e roseo di Enrica ed il classico profilo di Aymo. In 15 minuti, mercè le... energiche attitudini del cav. Tosco, di Regge e di Crespini, i corridori sono incolonnati ed alle 7 e 11 il cav. Tosco, presidente dell'U.S.T. dà il «via» ai 117 concorrenti. Uno strano concorrente Cielo coperto che non promette bene, temperatura fresca e strade ideali, almeno in questo primo tratto verso Caselle. L'andatura è veloce, sul 30 all'ora, e tutto fa prevedere che assisteremo ad una corsa interessante. Qualche bucatura di oscuri indipendenti, un rallentamento nell'andatura, un coli» d'occhio sul plotone che forma una bellissima macchia di colore tra 1 folti alberi che fiancheggiano la strada resi più verdi dalla pioggia della sera prima e lo sfondo scuro del cielo che pare ab bla interazione di regalarci ancora qual che spruzzatina, e si giunge a CIriè doye Camini vince 11 traguardo a premio. Uno scompiglio nel plotone è provocato da alcune mucche e da un foretto che segue per un buon tratto 1 corridori per la stradetta quasi campestre che ci porta al campo di S. Maurizio, tormentato dalle pacifiche artiglierie. L'andatura lang'ue. Attraversiamo Front, Busano, Favria che vede un arresto di Bresciani ed un ravvivamento nell'andatura, e giungiamo alle 8 e 25 a Rivarolo (km. 351. L'arresto di Bresciani consiglia qualcuno a tirare forte per qualche tratto, ma dopo Ozegna il gruppo che si era leggermente frazionato e nuovamente compatto senza che peraltro Bresciani sia rientrato. A Castellnmonte però il veronesC che aveva guastato un freno, giunge velocissimo e si accoda. A Parella, dove il rigoglioso canavesano *i presenta in tatto la sua bellezza, slamo salutati dal primo sole. Prima o dopo Ivrea (km. 5f».r>0> quaa tutti 1 corridori girano la ruota. IIuh folla festante ci saluta nella turrita Città di Re Arduino. Il grupix> è più che mal compatto. Vi è una sosta pa clfica prima di affrontare la prima grande fatica della giornata: il passo della Serra. La Serra Subito dopo Bollengo, appena la strada accenna ad inerpicarsi tra i verdi baschi di castani, il plotone ha il carat terlstico ondeggiamento che prelude alle salite. Le schiene si curvano ed il grupi>o della lunga teoria di maglie ha nn guizzo come quello di un serpente che si ridesta d'improvviso. Una maglia blunco-bleu è al comando: Uivella. La sua azione è facile e possente. Le figure minori sono subito staccate. Riusciamo, dopo non poca fatica, a riportarci al comando del gruppo die si è allungato... smisuratamente. Avvicinandoci ai primi, rimontiamo Callegari, Negrinl, Binda, Aymo, Piemontesi, Plclottino che formano uu grupiietto. Più avanti è Enrlcl solo, poi ancora Orecchia che è a i>ocbi metri da Gremo, e Rivelili che continua a fare l'audatu«•a. CI portiamo al culmine della Serra »love sono giù numerose automobili venute da Biella. Al sommo della salita giungono primi RJvella, Gremo e Binda che era riuscito nell'ultimo tratto della salita a portarscoi due giovani piemontesi. I tre si buttano a caiK>fitto nella discesa Inseguitda Balla, Aymo, Enrlci, PlcchlottiuoVallazza, Brunero, Chesi e qualche nitro che non riusciamo a distinguereBresciani è al comando del gruppo più numeroso che giunge poco dopo. Tentiamo di raggiungere i corridorin discesa: l'impresa non è facile, poi che numerose macchine si sono lncu neate tra 1 corridori e la nostra automobile. Grazie però alla non comune abilità del nostro pilota, il pollare cor rldore Rebuffo, vincitore di una Coppa delle Alpi, ed agli ottimi freni di cuè munita la nostra macchina, riusciamo n rimontare 1 concorrenti durante la discesa. Passiamo cosi Viarengo, Chesi, Calegari, Brunero. Delmastro. Cnimmi. Negrlni. Più avanti : Porzio, Serena, e Bertolótti. isolato, che sta cambiando rapporto. Poi un gruppo formato da : Catalani, Bertolazzi, Vallazza, Zanone; quindi un terzetto composto da Orecchia, Balla od Enrlci. Poco più avanti è 11 gruppo di testa : Aymo, Binda, Rivella, Rinaldi e Gremo Felice. Aymo e Binda se ne vanno... Orecchia e Bnlla, ultimata la discesa, lnseguono il gruppo di testa riuscendo ben presto ad acciuffarlo. Poco dopo irientra anche Enrlci. Ad Ot-cliieppo il gruppo transita compatto con Orecchia alla testa che vince quel traguardo a premio. Aymo si ferma a cambiare il rapporto mentre 11 gruppo passa a Biella (Km. 87.9) alle 10,15. Nella « Manchester d'Italia », troviamo la prima polvere che aumenterà i>oi sino a diventare asfissiante. Dopo Biella Aymo entra 1n gruppo e ~dlwi>onendo ora di un rapporto fortissimo si pone ni comnndo del plotone ad andatura veloce. Soltanto Binda riesce a seguire la sua ruota, mentre gli nitrsi staccano. Ma un passaggio a livello chiuso, che i corridori devono scavalcarsi fa ricomporre ancora una volta 1gruppo. Aymo peatf» è decisamente Intenzionato a dare battaglia, ed a Candelo rinnova 11 tentativo di lasciare i compii girl. Anche questa volta però Binda glsi attacca alla ruota deciso a non lasciarlo solo. Quando si dice l'attaccamento... Orecchia e Rivella seguono ad mi centinaio di metri Aymo continua nel suo sforzo, mentre a e l o h o i l a e a a a i , . a , a i o i i o, e. ù ri oe r a i o a e, o : ; i , o o l a a l ee e d e ri o a1 no i li aad re Binda che, si vede, non ama mettere troppa distanza tra lui ed i suol cocquipiers, si accontenta di seguirlo passivamente. Prima di Massazza, Orecchia e Rivella, alternandosi nel condurre riescono ad accodarsi a Binda che continuava a seguire lesivamente la ruota di Ajtbo. Il rude campione di Vivle, anche dopo... l'arrivo del due piemontesi continua a condurre imperturbabile, visto che nessuno vuol sobbarcarsi al compito. Ne vieue di conseguenza che in questo tratto di pianura chep recede Vercelli avvengono alcuni ricongiungimenti e per^contro alcuni-distaechi, il più spiacevole del quali è certamente quello di Orecchia e Blvelìa che hanno compiuto sino qui, una corsa bellissima. Degno di nota l'Inseguimento di Bertolazzi che ce lo vediamo arrivare col primi a Vercelli (Km. 130.1) dove è posto il rifornimento ed il controllo a firma. Gruppo nuovamente compatto A Vercelli transitano alle 11,30 divisi da brevi distacchi: Binda, Aymo, Brunero, Piemontesi, Negrinl, Bertolazzi, Delmastro ed alla spicciolata numerosi altri che non annotiamo, altrimenti l'elenco diventerebbe troppo lungo e privo d'interesse. Dopo Vercelli, rimontiamo: .Martinetto, Ponilo, Uattel, Giuutelll Marco, Gremo F., Rivella, Chesi, Rinaldi, Barbera staccati tra di loro, poi con nostra sorpresa troviamo 11 gruppo di testa formato da 22 corridori. Non ci as]>ettavamo veramente di' trovarne ran ti. Il passo è modesto, nessuno ha per il momento alcuna velleità di dar battaglia tanto clic Negrlni, che buca, può ben presto rientrare in gruppo. Dopo una metà corsa veramente Interessante siamo ora ritornati alla monotonia delle marcie dei plotoni numerosi. Desumi, Trino, Crescentlno sono passati senza che nulla -di nuovo si debba registrare, tolto 11 polverone in certi punti addirittura asfissiante; che ci fa rimpiangere le belle strade fresche e inaftìate al punto giusto, del mattino. 11 gruppo che e ora condotto da Gay arriva a Chivasso alle 1 e 15 forte ci una trentina d'unità. Dopo, rimangono leggermente stuccati Callegari, Faglielo, Martinetto, Innocenti e Facciali! G. Al bivio per Cocconato il grupi» conta ancora 23 corridori. La salita di Brozzolo, non è riuscita ad operare alcuu distacco. I corridori affrontano ora la seconda dura fatica della giornata, in salita dì Cocconato che si crede deciderà la corsa. Vi è un ravvivamento d'andatura che desumiamo soltanto dalla maggioro velocità della nostra vettura, polche non riusciamo a scorgere nulla. Siamo avvolti in una tale polvere che non si distingue neanche la strada. Kehuffo prende le curve un po' ad... orecchio: pare di essere in una giornata di nebbia londinese. In testa al gruppo che ha subito l'Inevitabile frazionamento di tutto, le salite un po' forti, sono Binda, Cignoli, Giunteli!, Picchiottino, Innocenti, Balla, Viarengo, Piemontesi, Negrlni, Aymo, che si ferma a cambiare rapporto, e qualche altro. La discesa è compiuta assieme da Oiuntelll B.. Bnlla, Viarengo, Znnone, Piemontesi, Binda, Negrlni ed Aymo, poi rientrano In gruppo 4 o 5 concorrenti che non riusciamo ad individuare. , Piemontesi appiedato Sul piano Aymo, che è nuovamente passato al comando, ha un nuovo scatto, tentando un luchaye, ma questo tentativo non ha altro frutto che quello di ravvivare l'andatura. La breve salita di Castelmiovo fe compiuta sempre con Aymo al comando. Orecchia che era riuscito a ricongiungersi è nuovamente legger mente staccato. La salita di Moriondo, si compie colla stessa scemi dell'...atto precedente: una bella cortina di polvere che ci avvolge e ci lascia come nella ...cotonina. Neanche iif questa salita dobbiamo registrare dei grandi distacchi. La cima è raggiunta lier primo da Viarengo che ha a ridosso Giunteli!, Balla, Binda, Znnone. Aymo è leggermente staccato, mentre Negrinl cade per fortuna senza conseguenze, nel punto preciso dove Girardengo spaccò lo scorso uuno una ruota. Do]h> la discesa, a 1. Anna, 11 gruppo di testa e sempre formato da Zanone, Balla, Negrinl, Aynio, Piemontesi, Fossati, Binda, Orecchia (da ]>oco rientrato), Viarengo, Gluntelli B., Cignoli. Poco dopo rientrano anche Gay, Chesi e Tizzoni. Piemontesi cambia rapporto, Imitato da Chesi e Binda, mentre Martinetto, Bertolottl e Nieollni rientrano in grupito. Prluia del bivio ]>er Gassino sono ancora assieme una ventina di uomini. Crediamo ormai di non assistere pili a grandi cambiamenti prima dell'urrivo e di veliere disputare la 'volata da un ben nutrito gruppo quando vediamo improvvisamente Piemontesi che si era accodato, balzare a terra. Egli ha bucato. Febbrilmente, imprecando alla mala sorte, si accinge a so stituire 11 tubolare Inservibile. Uno sguardo al gruppo, che se ne va senza troppa fretta, lo rasserena. Nessuno probabilmente si 6 accorto della sua disgrazia. Ma un'automobile che ci passa davanti ratto comò una saetta, scavalcando con gran disinvoltura 1 mucchi di ghiaia che sono ai bordi della strada, porta la notizia en passali! a Binda e compagni. Diciamo en passoni, polche la macchina presa da subitanea fretta non si ferma, assolto il suo compito, ma prosegue Inseguendo forse un ijiotetico... fuggitivo. ]>er mascherare la sua fun zione di porta-ordini. Un ritiro drammatico II gruppo ha un guizzo: la diana è stata suonata: diana di battaglia con tro un combattente generoso e sfortu nato. Da questo Improvviso uccelleràmento dell'andatura, hanno la peggio Balla, Fossati e Binda Albino che restano staccati. Conduce ora il gruppo Negrinl che ha alla s'ua ruota Binda. Seguono Gay, Aymo, Gluntelli, Viarengo, Znnone e Chesi. Si inizia ora l'ultima salita della giornata : la Ressa. Al primi dislivelll restano staccati Cignoli, Gay che ha delle noie alJa catena. Martinett Innocenti, Orecchia, Chesi, Viarengo Zanone. La discesa è compiuta assieme da Illuda, Negrinl, Gluntelli, Aymo e Viarenfio che è riuscito ad accodarsi. Distaccato di un centinaio di metri 6 Chesi. I! gruppo transita In questa formazione n Gassino (Km. 255). Numerose automobili, con nostra gran ...delizia, vengono incontro ai corridori da Torino, che dista solo più ormai una decina di chilometri. Aynio è nuovamente al comando c si prodiga. Il campione di Virle e veramente annuirevoie. Il leggero disllvello di Sanibuy, provoca un'altra frase drammatica. Viarengo, che aveva compiuto sin'ora una corsa superba, cede di colpo e si stacca. Mancano l'orse meno di sei chilometri all'arrivo: un ultimo sforzo di volontà ed un quinto onorevolissimo posto è assicurato, ma Vitirengo non può più andare avanti. Ha fame ed attraversa una crisi morale terribile. SI ritira : a nulla valznno le esortazioni di quelli che ha attorno. Ormai non possono più nwenire muta menti: In vittoria sarà disputata :n volata da Aymo che conduce sempre. P.inda, Gluntelli Marco e Negrinl. Prore diamo tra due fitte ali di folla 1 corri dori al-Motovelodromo dove fc i>osto l'ul¬ tActnGirsBngadMAdamcclvhgssDsvgdcccsgdfacCgdnEzfltcsgffilqdd timo chilometro. I quattro sempre con Aymo al coniando fauno l'ingresso sul cemento di corso Casale, accolli da nuriti applausi. 11 primo giro è compiuto nell'ordine da Aymo, Negriui, Binda e Gluntelli. Alla campana Negrini passa n prima iiosizione trascinando alla sua ruota Binda che nel rettilineo finale lo sorpassa. Gluntelli, che 6 alla ruota di Binda, riesce anche lui a battere Negrinl. mentre Aymo che ha spaccato il pignone taglia 11 traguardo a ruota libera. Poco dopo diesi, accolto da lunghi applausi, fa il suo ingresso al Motovelodromo, precedendo di quiilche minuto Martinetto e Gay. Aymo meritevole delia vittoria Alfredo Binda ha vinto il XVIII Giro del Piemonte. Vittoria attesa che viene, a confermare 1 pronostici della vigilia, ma che forse non trova quella eco di consenso che si poteva prevedere. Il c.unpione italiano non ha demeritato della vittoria, mia non ha convinto eccessivamente. Altri campioni meno fortunati hanno dimostrato dì eguagliarlo, sfoggiando doli di generosa combattività che non abbiamo riscontrato in Binda. Come sempre il clltigllese ha saputo rintuzzare tutti gli attacchi, ma non ha preso una sola volta l'Iniziativa, anche quando tutte le circostanze erano a lui favorevoli. Di più, non abbiamo riscontrato qtiella scioltezza, quella potenza che non facevano rilevare in lui alcuna debolezza. In questo giro del Piemonte abbiamo visto un Binda che rivelava la fatica e che dimostrava in qualche momento di non potere fare di più. E' doveroso i>erò rilevare che 11 campione italiano non fu mal staccato e solo fra tutti seppe seguire Aymo. Quando 11 campione di Virle diede battaglia dopo la Serra. Aymo, iier conto nostro, è stato l'atleta che più meritava di vincere la corsa. Sofferente di stomaco, 11 piemontese che può dirsi correva come Isolato, non disponendo di alcuna équipe, cercava audacemente l'affermazione a 100 chilometri dalla partenza riuscendo a staccare tutti, salvo Binda. Se 11 eittigliese lo avesse coadiuvato soltanto un po' nel suo tentativo, è probabile che 1 duo non sarebbero più stati raggiunti, e forse Aymo, non fiaccato dalla sforzo, avrebbe potuto ancora tentare con successo la fuga sulle susseguenti salite di Cocconato e di Moriondo. Avmo il cani pione anziano, l'atleta della vecchia guardia, ha ritrovato in questo 18° giro del Piemonte l'ardore combattivo di un novellino desideroso di affermazione. Egli è degno di ogni lode! La sua bronzea faccia che qualcuno In Francia defluì di romano antico, rilevava la volontà del combattente di razza, dell'atleta che sa che primo suo dovere e, quello di scendere nella lotta per la lotta, con generosità, con la coscienza delle proprie forze. T/n altro campione che appartiene al la stessa razza è ancora una volta stato fiaccato dalla guigne, dalla più nera delle guignes. Piemontesi, l'uomo che vede quasi sempre frustrato 1 suoi sforzi dalla sorte avversa, bucava a poco più di 20 chilometri dall'arrivo, quando si trovnva in ottima posizione e con chance» dì prhn'ordlne. 11 campione di Borgomnnero non ha evidentemente una buona stella. Chesi ed i giovani Parliamo ora dell'a incognita ». Chesi, del sorprendente vincitore della MilanoS. Remo. 11 toscano della « Nicolò Biondi» di Carpi, ha occupato un onorevolissimo quiuto posto .-ill'arrivo, che viene in parte a confermare il successo nella « classica » di apertura. Ma il nuovo prodotto del ciclismo Italiano è stato molto discontinuo. Stuccato più volte ed in punti non eccessivamente difficili, ha potuto sempre riprendere ed Infine avere un ottimo finale di guru. Chesi e indubbiamente un campione che ha della stoffa, ma anche dopo questo giro del Piemonte che, ripetiamo, è stato per lui come la prova di conferma alla .MllanoS. lteuio, non ci sentiamo di annoverarlo deeis;imente fra i nostri migliori. Molti più di lui, e specialmente tra 1 giovani, hanno dimostrato di possedere della «classe». 11 1S° giro del Piemonte e stata infatti la corsa dei giovani. Basta scorrere l'ordine d'arrivo per trovare dei nomi che fino allo scorso anno appartenevano a dfi «puri». Balla, Fossati, Innocenti, Orecchia, Zanone, Cignoli, ecc. Aggiungiamo che molti di essi meritavano una migliore, classifica. Orecchia, Zanone, Balla, lo sfortunato Viarengo, Rivella, hanno gareggiato da grandi campioni quasi sempre coi primi specialmente nei punti più difficili del percorso. Giunteli! Battista lui compiuto una guru magnifica, dimostrandosi se non il migliore, certamente tra 1 migliori in salita. Negrinl si 6 riconfermato campione di grandi risorse. La gara è stata interessante nella sua discontinuità. A momenti di alta passionalità, sono seguite fasi incolori. Questa alternativa, ha fatto si che alcuni corridori staccati diverse volte, hanno potuto riprendere quando la lotta languiva per ' >l essere lasciato nuovamente sur place i un nuovo accenno di battaglia. L'organizzazione dell'I'. S. Torinese è stata ottima sotto tutti I rapporti e di questo si può dare ampia lode al cav. Tosco, al cav. Rogge, al signor Oresclnl che si sono infaticabilmente adoperati. Cooperarono alla riuscita della « classica piemontese, tutte le società sportive lungo il percorso, Il cav. Carlo Colombo il cav. Pistone, Il sig. Rlg.it, Il cav. Gatti. Abbiamo potuto seguire le interessanti fasi della corsa su un «Itala fil» pilotata magistralmente dal corridore Giù seppe Rebuffo. GIUSEPPE TONELLI. n3pcMbcbllumzmdGMsgttC5IrCPPtPPL3CngGSSSBC31rg