Quattro regine di bellezza in ballo sull'Oceano

Quattro regine di bellezza in ballo sull'Oceano Quattro regine di bellezza in ballo sull'Oceano -iDAL NOSTRO INVIATO) a a o d o e n o o e rna n eme te e oldi a ao a o de a ire i. ao, re a i. ai o il e : a». le c Il ne ytru a Il ve he el e ceapmgli va gaelo ofaaco zzi onarice ssi no tin ni. izto. so di sito. afò po un va dareuo ero iocoi rici SUL « NI AG ARA », aprile. Ed eccomi irreparabilmente fra « cielo e mar • come nella Gioconda. Quando il Niagara, tolti gli ormeggi, si è staccato dalla terra col elio carico di bellezze m'è sembrato di sognare. Ed anche Maria -Gallo — cresta bella campionessa della razza italiana — ha provato, un ugual 6enso ed ha rotto in una risata, ma di quel ridere femminile che è come lo scappamento di sicurezza d'un macchinario: un ridere che pare dica: si fa cosi per non piangere. Maria Gallo, mentre il molo di Le Havre si fa più piccino, mi confida: — Che idea pazza m'è venuta! Anzi che idea hanno avuto gli altri di lanciarmi attraverso l'oceano, in capo al nuovo mondo, in un concorso mondiale (H bellezza! E il mal di mare, il disagio del nuovo e le nostalgie me li saluta lei?... Oh, se. saluto tutte queste cose anch'io! Francesco Coppée, che era un pceta di una bella fantasia, ha scritto : La giovinezza è questo: destarsi e chiedersi: che cosa mi accadrà di belilo oggi? ». Maria Gallo è giovane e le giornate <Jei giovani sono piene di queste ri chieste. E nell'interrogazione è il sogno, il desiderio del nuovo. E il gior no che le hanno fatto balenare la possibilità di un viaggio in America, ambasciatrice di bellezza, ha preso questa americanata con entusiasmo immediato. Del resto non le hanno dato neppure il tempo di riflettere. Che mi accadrà di bello oggi? Essere proclamata la più bella donna d'Italia e andare a far valere questo titolo nel paese delle iniziative e delle fortune colossali, è cosa che non capita spesso e accarezza qualsiasi animo sensibile di donna. Ma per me? Senza mancare di rispetto al poeta, la vita per un giornalista'è questo: destarsi e chiedersi: quale accidente mi accadrà oggi? Il passaggio per Torino di Maria Gallo, ovvero Misa Italy, era un buon soggetto per una intervista. E l'intervista fu decisa. Senonchè due ore dopo sorgeva la prima complicazione con questo semplice incarico: — Tu la segui a Parigi... Bene. Ma due ore dopo l'ordine è... perfezionato e suona cosi. — Tu segui miss Italy fino a Le Havre. Nossignori, non era finita. Lardine ultimo e categorico, quello che decise dei miei giorni, fu di seguire addirittura miss Italy in America, senza pèrderla di vista un minuto. Mi sono dunque messo in treno coll'òrologio alla mano, esattamente. Un po' che ritardasse il passaggio per Torino di miss Italy, mi attendevo l'ordine definitivo di... sposarmela. Il lusso di Roma-Parigi che quella sera — malgrado la strana assenza in stazione del Capo del compartimento — arrivò in perfetto orario, impedì ulteriori complicazioni per il mio avvenire... Una bella magrezza Ed eccomi in balia per ora delle onde e di chissà quali eventi internazionali. Le tre regine con cui il Siagara è partito in attesa d'imbarcare le altre, sono tipi diversissimi. La campionessa di Francia, liobertine Cusey, ha lasciato il suolo della sua patria con quella graziosa indifferenza delle parigine, come se si trattasse di andare ai bagni a Trouville. E' partita con molti bauli, la mamma e un cagnolino pechinese che le hanno dato qualche giorno prima di partire come ricordo. E' naturale che partendo ci portiamo con noi i più cari ricordi. Una parigina moderna si porta ; suoi sotto forma di cane, di gioielli di vestiti. E Robertine Cusey è un tipo eminentemente parigino, molto elegan te, molto sigle, molto giovine Inon più di ventidue anni), ha il corpo pieno di grazia, ma di una magrezza indiscutibile, precisa, senza discussione La vedremo, per riferirne esattamente secondo nostro sistema, in una delle prove in cui, per inèsorabiile regolamento, le concorrenti dovranno presentarsi: nella prova di nuoto. 11 ourioso è che nessuna delle tre concorrenti sa nuotare. Spero che gli americani non saranno rigorosi e chiuderanno per modo di dire un occhio. Per modo di dire, perchè quel giorno li spalancheranno. L'essenziale è che le concorrenti si presentino in uno di quei succinti costumi da bagno in cui non sai 6e più ammirare la poca quantità della 6toffa adoperata o la grazia della confezione o quella di chi lo indossa. Furbi però quegli americani e pratici come sempre ! I concorsi si fanno o non si fanno, come diceva il marchese Colombi. La Francia (e quando si dice Francia, s'intende Parigi) più che un'affermazione di bellezza intende fare in America una esposizione di eleganza. Un baule dì scarpini Invero, Robertine Cusey non sarà un'ambasciatrice di bellezza, ma di moda parigina. Le più grandi case di confezioni .della metropoli sono andate a gara per vestirla... L'hanno fornita, con generosità signorile, di ogni cosa indispensabile e specialmente superflua. Com'è noto, per una parigina elegante, il superfluo è necessario. E' salita a bordo seguita da un carico impressionante di bauli. Ne ha uno colossale esclusivamente per le scarpine. Quando penso al lavoro che dovranno fare quei due piedini per calzare tan- te chaltla lindemdinuvibaStsianegnslnideGadacompiseriItVcacoscdiAverozigtalefìesolitee pnDlennzsmsAlosCrscrlssmsrnmmmadcgnhssvnvumv a n n e e a s o a o a , a e na ao e ci i. ; i o n ù o ie nlaeuriner li le di ui na n e nro ù ndi i rà di di te a, sa reamse. no n- te scarpe, capisco la felicità di coloro che non hanno 6carpe da mettere. Un altro bel tormento quotidiano sarà per la signorina Cusey quello dei cappellini, delle toilettes, degli orecchini, delle collane e di altre diavolerie di moda. Occorrerà una cura e uno studio speciale, una consultazione continua del guardaroba. Miss Luxemburgo — Rosa Blang — viaggia più spedita. E' sola ed ha poco bagaglio. Rappresenta un piccolissimo Stato ed è naturale che il guardaroba sia in proporzione. Però è una giovinetta ventenne, con un bel corpo degno d'ima gara internazionale, alta e slanciata, con un viso di creola incorniciato da una chioma nerissima. Farà della strada nel cuore dei giudici di Galveston. Maria Gallo come guardaroba non ha da temere della francese. E' . partita con un baule-armadio di proporzioni monumentali e il cui trasporto è stato piuttosto un problema. Le maggiori case di moda di Roma con lodevole spirito hanno gareggiato per fornire miss Italy d'una adeguata scorta di toilettes. Viaggia inoltre con sette valigie, una cameriera e nessun cane. A Parigi, come a Le Havre e sullo stesso piroscafo, l'italiana ha avuto un primo indiscutibile successo di ammirazione. All'Imbarco di Le Havre tutti volevano vedere l'italiana. Appena partito il piroscafo, le tre miss, stanche per le emozioni della loro prima giornata di regno, si sono ritirate nei loro appartamenti. // trono vacilla La miss italiana ha subito adornato le due sue cabine di ninnoli e fotografìe con quel gusto e quel grazioso disordine che è proprio delle belle italiane. La. tranrvese si è immediatamente occupata a dar aria alle sue toilettes e la lussemburghese si è rinchiusa in preda a quel poetico languore che in navigazione si chiama mal di mare. Della lussemburghese si sono perdute le traccie. Al mattino la situazione internazionale risulta grave. Le tre campionesse non sono uscite. Si trovano in condizioni disperate. 11 mal di mare sta sciupando inesorabilmente quei lineamenti da gara mondiale. E' inutile nascere belle con uno stomaco debole. Anche altre viaggiatrici sono prese dallo stesso male, ma non hanno la responsabilità di un cimento mondiale. C'è un gruppo di giovani americane che ritornano in patria e nell'ora in cui di solito noi latini prendiamo un semplice caffè-latte, fanno strage di derrate svariatissime: salcicciotti, prosciutto, omeletles, frutta fresca e in conserva, mostarda, burro, carni fredde, tonno, biscotti, pane. Tutto ciò si chiama « prima colazione », perchè alle 11,30 queste fenomenali mandibole femminili saranno ancora in movimento pel dejeuner e alle ore 16 idem, e alle 19,30 come sopra Poi se ne andranno a dormire soddisfatte sognando quel che mangeranno all'indomani. Mi osserva questo ■ proposito il comandante di avere notato nei suoi viaggi che le donne latine resistono meno al viaggio c|i mare e me ne dà una galante spiegazione. Le nostre, donne, mi dice, sono fiori di bellezza epperciò dei fiori hanno tutta la delicata fragilità. La spiegazione dell'uomo di mare può lusingare le nostre donne ma non convince. In sostanza, le donne americane hanno lo stomaco e il sistema nervoso più robusti. Risolto questo problema, profitto di un po' di calma per fare un censimento dei passeggieri. A bordo ci troviamo in pochi italiani, pochi ma buoni: io e la Gallo. Ci sono molti francesi, dei tedeschi e degli americani. Gli spagnuoli saliranno a Vigo e nelle isole Canarie. C'è un tedesco che ria ieri sera tenta di attaccare discorso colla signorina Gallo e vuol raccontarle chissà quali cose importanti. Il disgraziato non. ha ancora capito che tra lui e la signorina corre un abisso: lui non sa una parola d'iialiano e lei non una parola di tedesco. Io poi sono stato abbordato da un bel tipo, che con una singolare insistenza voleva, pormi alcune questioni di politica. Pare impossibile, anche in maie si è seccati! A un certo punto ho interrotto i suoi sforzi rispondendogli: — Caro signore, non faccio per vantarmi ma oggi fa una bella giornata. Il mio interlocutore è rimasto come colpito e si è congedato con molto rispetto. Proprio vero! Bastano poche parole ben messe,, per passare come persone di profondo sapere e - di ri guardo. Si tocca la Spagna Ecco, dopo due giorni di navigazio ne, Vigo, gran porto della Spagna Per maggiore precisione geografica, più che un gran porto è una gran baia. U bastimento getta l'ancora al lar^ro, ma la capitaneria di Vigo ha messo a disposizione delle tre bellezze una lan eia e il comandante del Manara mi prega di accompagnarle a terra. Obbedisco all'ordine, risoluto di condurle con diplomazia. So bene, 6ino dalla mia più giovine età, quel ch'è capitato a Paride e sarebbe un gran guaio chela guerra scoppiasse prima dell'arrivo a Galveston. Il diffìcile però è prendere terra. Il piroscafo balla, e la lancia che tenta di accostarlo balla pure. Il mare •N mosso, agitato, le signorine sono agitatissime é fanno sforzi di equilibrio. PencasdellmenlandamAsgolas-sonfeschècamdopre buoratconlo conspidi te gata tadgiasimcescoUto segmeguincipmenocaaltdebipochchpachstunmmVnecaSbiscbichviinsoil fucue atdconsagdIlmrpcscnssinmaogeivèCsesgriVmtctbtMdGl(qssNrtHnsndlgr6 o o s n n . e oe a a. . e i e aauore a di e o eori a unardi sioonni. le ria so rsra ui on aon mi mi! oi na. me rihe me ri a o a iù a. o, a n mi berle la ato hevo ere he are giio. Penso con terrore : ■ — Ma se me ne casca una in mare?!... L'equilibrio delle nazioni è un problema. Finalmente riesciamo tutti a saltare nella lancia la quale si avvia a riva rapidamente sollevando ondate di spruzzi. Allo sbarco c'è una gran folla, che et sgola a gridare frasi pittoresche: Viva las- relnas! Que hermosas! Cuidado quo son bonitast. Le campane suonano a festa, ma non bisogna farne caso perchè è domenica, giornata in cui le campane suonano dappertutto. Poto dopo vediamo avvicinarsi un singolare corteo. Si tratta di dodici coppie di buoi che trascinano un carretto inflo» rato su cui siede maestoso un vecchio con una gran barba e un gran ombrello aperto. Dietro vengono suonatori, contadini in costume, ragazzini che spingono avanti un gruppo di vitelli, di montoni e di altre bestie visibilmente seccate di una simile corvée, d spiegano subito lo strano Incontro. Si tratta di una singolare usanza dei contadini del .paese per propiziarsi la pioggia. Quell'ombrello aperto sarebbe un simbolo e il caso ha voluto che la prò» cessione di quelle bestie coincidesse col nostro arrivo. Un automobile ci sottrae da un tanto agglomeramento, ma la nostra passeggia ta è sbocconcellata dal regolamento. Ad ogni 200 metri di strada una guardia civica alza il bastone e ci intima il fermo. Sembra che il municipio abbia scaglionato tutto il benemerito corpo della guardia civica sul nostro passaggio. Ma non bisogna far caso neppure di questo. Si tratta di un altro uso locale. A Vigo le automobili devono andare a passo d'uomo. Ora bisogna sapere che le automobili sona poche e le guardie sono molte, cosicché a Vigo c'è un dissidio cronico tra chautfeur e i tutori della velocità » passo d'uomo. Le guardie non vedono che andature perverse e alzano-il bastone. Abbiamo dovuto fermarsi per una panne di gomme e c'era già, prima di muoversi, una guardia a 200 metri col suo bastone alzato. Altra cosa strettamente osservata ai Vigo è il riposo festivo. Cambiare moneta quando le banche e gli uffici di cambio sono chiusi è un problema. Sulla porta di uno di questi uffici abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza col suo proprietario e gli abbiamo spiegato il nostro caso. Il4banchiere, scrupolosissimo delle leggi civili e religiose, ci ha mostrato l'ufficio inesorabilmente chiuso. Però si è mos; so a compassione, ci ha condotti sotto il portico d'una casa vicina, ha tirato fuori d.a una tasca un sacchetto in cui c'era da cambiare un patrimonio, e coll'aria di un uomo che compie un atto di amicizia, ci ha dato in cambio di franchi delle pesetas. Non dico che cosa costassero le pesetas in quel giorno di domenica consacrata al Signore! La Spagna si è ritirala Quando tornammo a bordo era già salita miss Portogallo; signorina Margarida Bastos Ferreira, accompagnata da un numeroso gruppo di portoghesi. Il temperamento del portoghese è,.come si sa, gaio ognor; e quindi sul piroscafo c'era molta animazione, tanto più che i portoghesi appresero a bordo che la spagnuola — per motivi che la storia dirà un giorno, fra cento o duecento anni, con autorevole esattezza — non sarebbe partóta. La Spagna, insomma, ha fatto forfait e la portoghese rappresenterà da sola la penìsola' iberica. Ma c'è in questa fanciulla di 22 anni stoffa per rappresentare non due ma tre o quattro paesi. E' un bel tipo alto, formoso, ben piantato, con due occhioni non so se spagnuoli o porto-, ghesi, ma certamente bellissimi ed espressivi. Il viso è rotondo, fresco, incorniciato da una capigliatura corvina tagliala alla garsonne. Insomma è una figura alla Carmen, ma una Carmen tranquilla e perbene, a fondo sentimentale. Viaggia con sua sorella e con un interprete fuori concorso. La signorina è salita a bordo accompagnata da un comitato di portoghesi e ria una rappresentanza della città di Vigo, la quale ha offerto quattro enormi corbeilles di fiori alle miss, oltre a. tre o quattro contravvenzioni allo chauffeur di cui sopra. La rappresentanza era in abito nero e cravatta bianca, ed essendo mezzogiorno è stata trattenuta a colazione. La signorina Margarida era latrice di un messaggio del Comitato portoghese alla signorina Gallo. Essendo in lingua portoghese, la signorina con gesto regale me lo ha (iato da tradurre e non vi saprei dire quali lusinghiere espressioni contenesse. Proprio non ve lo so dire, nè ve'lo saprò mai dire. Anche questo secondo distacco ,dal Niagara è stato commovente. Margarida si è messa a piangere e anche tutti gli altri portoghesi hanno pianto. Ho saputo che alla partenza da Lisbona convenne in stazione una folla cha si abbandonò a un»vero delirio di manifestazioni. Il portoghese — che quando non fa la rivoluzione è sentimentale, espansivo, pirotecnico — ha-'latto grandi feste a questa sua regina. In repubblica «ono cose che capitano. ,S1 6pera a Lisbona che questa fiorente Margarida conquisti nel cimenta mandiala»di Galveston l'ambito scettro. Noni, è molto se 6i pensa a quel che conquistarono laggiù i portoghesi in altrf tempi. ERCOLE MOCCI, A ij