Continua il caos cinese mentre le Potenze vanno verso l'«ultimatum»

Continua il caos cinese mentre le Potenze vanno verso l'«ultimatum» Continua il caos cinese mentre le Potenze vanno verso l'«ultimatum» (Servizio speciale de «La Stampa») Londra, 20, notte. Si attende a breve scadenza un definitivo accordo tra i ministri pechinesi delle cinque grandi Potenze sul testo della nota di risposta alla replica di Chen e del governo di Hankow in merito agli ancora impuniti oltraggi di Nanking. La nota, secondo informazioni londinesi di stasera, viene descritta in questi ambienti ufficiali come « un grave monito » al Governo canloncse, la cui attenzione verrà ancora una volta richiamata sulla gravità che le Potenze attribuiscono ai nefandi incidenti di Ranking. La noia esprimerebbe da ultimo in termini secchi la speranza che il dottor Chen prenda in seria considerazione e soddisfi con prontezza le richieste formulale dalle cinque Potenze. Si conferma peraltro che la nota non imporrà alcun limite di tempo e si asterrà dallo specificare le misure che verranno prese di fronte a rinnovale tergiversazioni. L'Inglililerra non si fida di Ciang-Kai-Sbek Naturalmente, è non solo possibile ma assai probabile che il dottor Chen continui a fare orecchie da mercante. Allora {si soggiunge negli ambienti ufficiali di Londra) le rimostranze delle Potenze non potranno a meno di assumere la forma puro e semplice di un ultimatum, che sarà certamente presentato ad Hankow dalVInghilterra e da quelle altre Potenze che non intendono lasciare impunite le brutalità di Nanking. Per ora le cinque Poterete continueranno a rivolgersi soltanto al dottor. Chen ed al governo di Canton, ignorando il generale Ciang-KaiShek e il neonato governo di Nanking, anche per la ragione che il generale, ricevute a sua volta le prime cinque note che erano indirizzate tanto a lui che al dottor Chen, se le mise in tasca e pensò ad altro, mentre il suo nuovo Governo essendo sorto dopo le cinque note di protesta, ufficialmente non le conosce affatto e praticamente ama perseverare in quest'ignoranza. L'Inghilterra non sembra molto incline a fidarsi del nuovo governo di Nanking e del generalissimo Oiang-Kai-Shek ad onta della quaresima che egli ha inflitto ai comunisti di Sciangai e di Canton. Prima di aprire trattative eoi gabinetto di Nanking, VInghilterra desidera che U nuovo Governo dia prova della sua autorità e chiarisca l'altitudine che esso si propone di adottare verso i residenti stranieri in Cina e verso i loro diritti acquisiti. A tale proposito alcuni fanno osservare che non c'è grande differen¬ zsnnkzHcpdilsmnpllspNtngdcqn3vaoccindberCCdqgiMGlmeztrMsnaSv za tra il trattamento subito dagli stranieri a Nanking sotto l'egida del nuovo regime e quello che gli stranieri stanno sperimentando ad Hankow, sotto l'amministrazione dei nazional-comunisti. Cosi mentre ad Hankow esiste un tale slato di cose che il console britannico ha dovuto portare oli archivi consolari a bordo di una nave da guerra, a Nanking i saccheggi continuano ad onta delle assicurazioni offerte dal generale Ciang-Kai-Shek e le navi da guerra sono sottoposte a sparatorie intermittenti che solo in parte provengono da truppe nazional-comuniste e per il rimanente hanno origine tra le truppe di Ciang schierate iungo le sponde. Inoltre certi funzionari subordinati al generale si sono impadroniti di 20.000 dollari iella tesoreria della dogana portuaria di Nanking. Ciang-Tso-Lin respinge le richieste di Mosca Non si profila ancora la minacciata marcia delle forze nazional-comuniste da Hankow contro il quartiere generale di Ciang-Kai-Shek, il quale dal canto suo non teme alcun attacco da parte di Hankow, giacché, a quanto egli afferma, le sue truppe nelle vicinanze ammontano a ben 300.000 uomini. Installato ora il nuovo Governo di Nanking, il generale annunzia che riprenderà a fondo le operazioni militari contro gli anticantonesi del nord. Il generale Feng, che il Governo di Hankow chiamava ieri a surrogare Ciang-Kai-Shek non sembra ancora farsi vivo ed è difficile stabilire quali piani egli abbia in animo di svolgere realmente e quale attitudine intendano assumere in proposito tanto il maresciallo Ciang-Tso-Lin quanto il generale Ciang-Kai-Shek. Si tratta, per ora, di un triangolò militarista di cui è quasi impossibile calcolare gli angoli. Il maresciallo Ciang-Tso-Lin, per il tramite della missione cinese a Mosca, ha replicato alla protesta del Governo russo contro l'invasione della Legazione sovietista a Pechino. Il maresciallo sostiene di non avere esorbitato affatto dalla sua giurisdizione e proclama che non può' accettare nessuna delle domande di riparazione avanzate dal Governo di Mosca. Nuovi contingenti Ai truppe inglesi con dotazione di aeroplani, di cannoni da campagna e'di una flotta di autocarri stanno concentrandosi a Southampton per imbarcarsi alla volta di Sciangai. m. p. escvL