Mussolini visita la Fiera di Milano

Mussolini visita la Fiera di Milano Mussolini visita la Fiera di Milano Il fragoroso salato delle sirene e delle campane — L'Italia agrìcola ammirata nel padiglione della < battaglia del grano > - L'incontro con un conterraneo e l'offerta della pipa - Vivo compiacimento per il saccesso dell'Esposizione. Milano, 18 notte. Questa mattina, alle 9,10, l'on. Mussolini si è recato improvvisamente In piazza d'Armi per visitare la Fiera campionaria. Il Capo del Governo appena giunto a Milano ha espresso il desiderio di constatare personalmente il nuovo impulso dato dal Commissario ing. Puricelli alla grande manifestazione mondiale, e di conoscere tutu i miglioramenti apportati dal suo sistema. E stamane, infatti, egli ha attuato il suo divisamento. Quando egli vi è giunto la magnifica mattinata di sole, non turbata più dal vento fastidioso di ieri, cominciava già ad attirare nell'ex-piazza d'Armi a Tolte schiere il pubblico dei visitatori, che si accingeva a rinnovare lo spettacolo di affollamento e dì intenso movimento di ieri. Appena il Capo del Governo ha varcato la soglia dell'ingresso monumentale di piazza Giulio Cesare, tutta fiorita e gala per l'agitarsi degli alti pennoni multicolori, tutte le sirene e le campane del vasto recinto hanno lanciato la loro voce possente, e si è cosi rinnovato il gioioso fragore con cui martedì scorso fu dato alla cittadinanza l'annunzio dell'inaugurazione deH'VTIi Fiera Campionaria. Le saere sonanti A ricevere il Capo del Governo erano il frateUo Arnaldo, il Prefetto, il Podestà con i due vice-podestà, ring. Puricelli con tutti i suoi maggiori collaboratori, il comm. Biagioni, 11 comm. Roseo, segretario generale della Fiera, 0 gr. uff. Pizzagalli, Mario Giampaolo il console Dabbusi ed altre numerose personalità del fascismo milanese e della provincia. Sono scoppiati subito applausi fragorosi e saluti entusiastici, mentre il Capo del Governo, dato un primo sguardo all'imponenza della grande arteria principale che attraversa tutta la piazza d'Armi e che ha per sfondo magnifico le Alpi coperte di neve, si intratteneva brevemente con le autorità a manifestare il suo compiacimento per la bellezza dello spettacolo e con l'ing. Purioelili a congratularsi per il perfetto assetto stradale della fiera. Intanto la folla degli standisti, sparsa nell'immenso recinto, essendo corsa la voce dell'arrivo dell'ori. Mussolini, si andava aggiungendo ai gruppo delle autorità, dando luogo ad altre manifestazioni calorose. La visita alla Fiera si è iniziata subito. Percorso il primo tratto della via delle Nazioni fino alla piazza Italia, il corteo ha voltato a sinistra, e 6i è portato subito nel padiglione agricolo, 11 massiccio caseggiato a mattoni armonioso e riposante, come una nella fattoria, ove la Confederazione nazionale fascista degli a gricoltori ha organizzato la mostra dalla « battaglia del grano ». Quivi la visita ò stata minuziosa. D Capo del Governo si è Interessato da competente alle varie specie di sementi esposte, ai sistemi di cultura e concimazione, propagandati per la maggior produzione del frumento, ed ha rinnovato alla folla dei presenti, fra cui erano le maggiori personalità del mondo agrario italiano, il suo profondo convincimento che l'Italia giungerà presto ad affrancarsi completamente dalla soggezione straniera, in quanto concerne i suoi rifornimenti in grano, manifestando altresì il 6uo fermo proposito di continuare a rivolgere ogni più energica cura del Governo a tale intento. «An fan br!s*.~> Uscito dal padiglione agricolo, il'Capo del Governo, sempre seguito dalle autorità e da moltissimi espositori che applaudivano, si è recato nel padiglione della meccanica dove ha sostato oltre un quarto d'ora. Uscito dal padiglione della meccanica è passato nel padiglione della Romagna, che ha visitato con particolare interesse ; e dove è stato ossequiato da un conterraneo forlivese, che evidentemente lo conosceva già da tempo, perchè il colloquio si svolse in romagnolo con tono affabile. Il conoscente ha offerto anzi una pipa di sua fabbricazione, omaggio che ha fatto sorridere U Capo del Governo il quale gli ha risposto: — An fum brisa (non fumo). Il Presidente, salutato sempre entusiasticamente dalla folla che si assiepava al suo passaggio, ha percorso il viale delle Industrie, dove gli fu Indicata la mostra del pioppo e quella della musica, di dove uscivano le note degli inni patriottici. All'altezza del padiglione della Sardegna l'on. Mussolini1 ha svoltato per entrare nel palazzo dello sport dalla tettola dei veicoli industriali, dove ha esaminato attentamente gli autobus, le auto-ambulanze, e una moto-aratrice ecc. Nell'annessa padiglione, e sempre con la guida del comm. Negri e di altri delegati di gruppo, il Primo Ministro si è interessato ai progressi delle grandi carrozzerie nazionali e Incedendo quindi nel maestoso salone si è indugiato volentieri negli stands delle più rinomate fabbriche Italiane di automobili. Il balzo la avanti Quindi il Primo Ministro è passato a visitare il padiglione del giornale » Il Popolo d'Italia » dove si trovavano gli impiegati ed operai e dove erano In azione le macchine. Qui la visita ha avuto un carattere particolarmente intimo ed affettuoso. Uscito dal padiglione il piccolo corteo ha continuato il suo giro percorrendo il viale delle Nazioni; quindi, circa a mezzogiorno, il Presidente ha - lasciato la fiera. Nel congedarsi S. E. i-Mussolini ha stretto vigorosamente la mano a Piero Puricelli, dicendogli: — Tutto questo che ho veduto stamane onora Milano e l'Italia, ed è una piattaforma dalla quale si può fare un nuovo balzo in avanti per raggiungere la nostra potenzialità economica. Salutato da tutti i presenti e dagli scroscianti applausi della folla che si agglomerava dietro ai cordoni, il Capo del Governo ha lasciato in auto la piazza d'Armi. , Il padiglione polacco Alle 11 di stamane è stato inaugurato il padiglione della Polonia, che il direttore del Ministero degli Esteri polacco S. E. Bertoni, ha ufficialmente consegnato, con un nobile discorso di circostanza, al commissario della Fiera gr. uff. ing. Puricelli, che ha risposto con elevate brevi parole di saluto e di augurio. Erano presenti anche il ministro di Polonia a Roma Romano Knoll, il console generale comm. Marski, il consigliere commerciale presso la Legazione Mikulskì, il consigliere ministeriale Balinski, Chrzanouski della Le-' gazione, Werner, presidente della Camera di Commercio italo-polacca, il segretario del Consolato Kosouski, oltre il comm. Roseo, segretario generale del commissario, il prof. Pautassi. il ten. col. Esposito, medaglia d'oro, lo scultore Galli, 1 signori ing. Georges Cynamon. Slawski. Oltasceuski, Kelerski; le signore e signorine De Mikou'ska. Slawska, Di Lei, Weisser. Giglio la Galli, Kawska, Giulia Redi, Stacin. ska. ecc. Nel padiglione non sf amm rano. quest'anno, che dei magnifici arazzi, uno dei quali rappresentante un montanaro dei Carpazi che caccia il cervo, opera del noto pittore Skoczilas. che fu premiato con medaglia d'oro a Parigi. La Polonia ha anche uno stami nel padiglione Propaganda e Turismo, per la Fiera Campionaria Internazionale di Poznan. Nel pomeriggio di oggi, alle 16.25, e giunto a Milano, ricevuto dal rappresentanti della Fiera, il senatore Cer kez, che rappresenterà il Governo di Romania nella cerimonia di domani mattina per la consegna del padiglione ufficiale romeno. Per tale manifestazione è già arrivato anche U ministro plenipotenziario a Roma, sig. Jahovary.