I Direttorii federali di Alessandria, Novara, Vercelli

I Direttorii federali di Alessandria, Novara, Vercelli I Direttorii federali di Alessandria, Novara, Vercelli i Alessandria, Novara, Vercelli L rimali da Mussolini e da Turati Roma, 14, sera, - Stamane l'on. Turati prima, e il Cago del Governo poi, hanno rloevuto i Direttori! federali del Partito fascista delle prcrv!-T>«te di Alessandria, Novara. Vercelli, convocati per la prima volta a Roma dopo il loro insediamento. Erano presenti per il Direttorio fe derale di Vercelli la medaglia d'oro Fulvio Tomasucci, segretario federale, l'aw. Camillo Gàbasio, vice ''segretario federale, il comm. Vittorio Sesia, segretario amministrativo, il seniore Cesare Mino,-il cav. Carlo Borsano, il rag. Alfredo Benasso, ring. Arrigo Paloschi, l'ing. Attilio Benoni. Per Novara erano presenti il segretario federale barone Carlo Emanuele Bssile, il vice-segretario Giuseppe Calori, il, comm. ing. Erba, capo-gruppo del Verbano, il centurione Luciano Gavazzi, capo del gruppo dell'Ossola, il cav. Ss. Maurizio e Lazzaro, volontario di guerra, dott. Alessandro Galloni, presidente della Corte di disciplina, il maggiore Luigi Carottl, il console della Milizia, Guido Scandolara, già generale dell'Esercito, il cav. nfl. Samuele Llppolls, capo-gruppo del Casio. Per 11 Direttorio di Alessandria sono Intervenuti il segretario federale, conv tnendatore Aldo Marchese, il vice-segretario, console cav. Luigi Bocchio, il comm. aw. Pietro Cassone, segretario amministrativo e podestà di Novi, il prof. comm. Guido Mancini, capo Ufficio stampa e podestà dì Asti, il cav. Giuseppe Ariolfo, deputato provinciale e podestà di Nizza Monferrato, il console cav. Giuseppe Facchini, comandante della legione Valle Serivia e presidente dell'Associazione dei combattenti di Novi, il dott. comm. Vittorio Nicola, presidente' dell'Associazione mutilati di Alessandria, e il Seniore cav. Luigi Marchi. II ricevimento da parte dell'on. Turati, segretario generale del Partito, è avvenuto al palazzo del Littorio alle ore 11. L'on. Turati si è dichiarato lieto di poter .salutare i capi del Fascismo delle tre Provincie dove il Fascismo, superate lotte memorabili con le avversità e crisi interne dolorose, ha .saputo ricostruirsi una base cosi formidabile col consenso delle masse. Il segretario generale ha aggiunto che le nuove gerarchie federali del Fascismo piemontese, riunite e ricomposte in unità, hanno svolto nei tre mesi trascorsi dalla nomina un'opera degna ed encomiabile, e si è detto fiero di poterle presentare al Duce rilevandone l'operosità e la fede, riblla certezza che * esse proseguiranno nel cammino intrapreso e non mancheranno ai.loro alti compiti: Dal Capo del Governo, i tre Direttori! sono stati ricevuti a Palazzo Viminale pòco dopo mezzogiorno. Al ricevimento assistevano il segretario generale Turati, il vice-segretario Starace, che ha sotto là sua giurisdizione al rótta le Federazioni dell'Italia Settentrionale. L'efficienza dal fascismo nelle tra Provinole La presentazione dei singoli convenuti è stata fatta dall'on. Turati. Il Capo del Governo ha stretto a tutti la mano e per ognuno ha avuto parole di compiacimento e di elogio. Ai tre DlrKtorii volge complessivamente una lode per l'opera compiuta, dicendosi lieto della efficienza raggiunta dal Fascismo delle tre Provincie attraverso difficoltà di vario carattere. Ha detto che conosceva i tre segretari federali ■ véramente dalle prime ore del Fascismo » e 11 ha incoraggiati a proseguire nell'opera non facile intrapresa ed à lavorare sempre più in profondità. Il Capo del Governo si e mostrato edotto della diffusione e della forza del Fascismo alessandrino, già campo di sterili lotte e di accaniti dissidentl ami, e ne ha dato lode ai collaboratori tutti del Direttorio, che reggono oggi con criteri unitari ben £02 Fasci disseminati, non solo nei Comuni, ma anone nelle frazioni più minuscole. Risultato, questo, che non. ha, bisogno di commenti e vale più di-ogni encomio. Ai vercellesi, il Capo del Governo ha ricordato la sua visita in quella Provincia, con la qual visita egli intese mantenere la promessa latta, come un premio-meritatisstmo. Analizzando la situazione del Blellese, oggi aggregato alla nuova Provincia di Vercelli, 1 on. Mussolini ha affermato che in quelle Importantissime zone industriali, dove già esistevano 150 Cooperative socialiste, il Fascismo attraverso i Sindacati deve compiere opera di proselitismo e collaborazione sempre più intima, e sempre più solida, se non vuole che le masse non abbiano che una superficiale vernice di fascismo. Egli ha espresso la 6ua piena fiducia «olla riuscita di questo inquadramento economico e politico, ed ha detto di vederne già i segni precursori. Perii Direttorio di Novara l'on. Mussolini ha detto testualmente: :« Non ho bisogno di ripetere ciò che già dissi ieri al vostro camerata Basile, confermandogli la mia simpatia anche personale. Il fascismo novarese attraverso difficoltà molteplici ha superato la crisi brillantemente, ponendosi tra le prime Provincie fasciste d'Italia ». La responsabilità del gerarchi Riepilogando, il Capo del Governo , ha incitato i segretari federali e i gerarchi- tutti delle provinole piemontesi ad ■uniformarsi costantemente a quello enee una semplice ma non sempre facilmente applicabile norma di vita; ciascuno, qualsiasi grado ricopra nella gerarchia, massima o minima, rifletta sempre che ogni sua manchevolezza danneggia il partito e nuoce al progressivo sviluppo della rivoluzione. Non si può i»tntti negare alle masse di giudicare un po' il fascismo anche dai capi locali, che hanno quindi sulle proprie spalle il peso di una gravosa c delicata responsabilità. Egli ha poi affermato che il Governo è oggi in tali condizioni da poter garentire a tutti un lavoro proficuo e sereno. I nemici debellati quando'si ostinassero o si ostinino a cospirare contro il regime, debbono essere considerati come il Piemonte considerò i borbonici quando si dette il nome di bande brigantesche (e si trattarono come tali) ai residui delle 6ette legittimiste ciò che va a ìodeà del Piemonte. Anche quella volta fu il fucile-che trionfò. Le isole sono oggi a disposizione di coloro che tentassero ■il scuotere le basi dell'edificio fascista. Il Capo dol Governo ha conclùso invitando • i capi del fascismo piemontese a tornare alle loro provincia in seno alla grande famiglia fascista • e che ciascuno, egli ha detto, in Italie e fuori d'Italia, dovunque si rechi, porti la sensazione di avermi visto al mio posto di responsabilità solido come montagna •. L'on. Mussolini ha trattenuto poi Brevemente presso di sò il comm. Aldo Marchese, segretario federale di Alessandria, il quale gli ha rimesso una relazione sull'opera svolta in questi tre mesi, cioè dall'insediamento dello attuale Direttorio- . Una copia della stessa relazione è stata pure consegnata all'on. Turati. Il comm. -Marchese ha anche rimesso al Capo del Governo un memoriale sul¬ la sistemazione vdelle Terme di Acqui alla quale l'on. Mussolini ha promesso li proprio interessamento, riconoscendone la grande importanza. Il segretario federale di Alessandria ha illustrato al Primo Ministro i lavori che dovranno prossimamente iniziarsi in Val Bòrbera, dove sarà costruito un lago artificiale che sarà, peiimportanza, il secondo d'Ftivopa. 11 Primo Ministro si è detto veramente lieto dell'esecuzione di tale importante lavoro, che segna una nuova tappa nelle realizzazioni del fascismo. Infine il commendatore Marchese ha sottoposto al Capo del Governo la bozza di una serie di libretti della Cassa di Risparmio che saranno distribuiti a 1500 balilla poveri della prò vincia di Alessandria. Il Capo del Go verno ha approvato l'iniziativa, con sentendo che essa si intitoli al nome dei suoKdue figliuoli Bruno c Vittorio Mussolini.