Il conte Lusignani si è ucciso

Il conte Lusignani si è ucciso Il conte Lusignani si è ucciso 1 ; Ì i : ' Reggio Emilia, 12, notte. Il conte Luigi Lusignani, che da qualche tempo era stato trasferito a queste carceri, ha compiuto ieri nel pomeriggio un estremo tentativo di suicidio ed ha ingerito delle pastiglie dl Veronal. Non appena il personale delle carceri si accorse del fatto il Lusignani fu trasportato nedl'infeimeria e sottoposto ad una lavatura gastrica. La direzione delle Carceri provvide nello stesso tempo a fare chiamare il medico dott. Marconi dell'ospedale Civile; ma ogni cura riusci vana e il tìtiioida andò peggiorando df ora in ora. Alle ore 10 di stamane, senza aver ripreso conoscenza, il prof. Lusigaiani cessava di rivere assistito dai parenti chiamati al suo capezzale. Il prof. Lusignani era entrato nella vita politica nel 1898, fondando il Circolo Costituzionale fra i giovani. Polemista aspristìimo, laureato a 21 anno'e poi prò fessoie dl diritto a Urbino, Modena, Parma, divenne presidente della Cassa di Risparmio a 29 anni ed In queir amno stesso fu eletto sindaco dl Parma. Fondò, insieme col comm. Cuppini, la Banca Popolare Agricola che presiedette dalla fondazione all'aprile del 1925. Era nato a Roma il 10 giugno 1877. Fu per lungo tempo professore di diritto Romano alla B. Università di Parma. In questa città esercitò un glande predominio. Egli esplicava un'attività tenacissima .implacabile e non temeva ostacoli. Anche all'epoca del famoso sciopero agrario del i-OS egli dominava la scena parmense. Nel 1009 ebbe la sua prima sconfitta, in seguito alia quale dovette allontanarsi dalla oittà. Ma ripresa con tenacia la sua attività nel 1919 era già rientrato solidamente nella vita politica cittadina e il 3 luglio di quell'anno era nominato Conte. E' vivo ancora il ricordo del famoso processo per diffamazione fra il Lusignani e l'avv. prof. Candian, che duro fino al febbraio 1924 e del quale la stampa di tutta la penisola si occupò diffusamente. Dopo la lunga contesa giudiziaria, alla quale parteciparono i pl-'i valenti avvocati d'Italia, il prof. Lusignani pareva avere acquistato una potenza alla quale nessuno avrebbe osato opporsi. A quel tempo il popolino lo chiamava • il padrone di Parma ». Presto però cominciarono altre vicende che lo condussero al carcere per il noto e recente scandalo della Banca Popolare Agricola.

Persone citate: Candian, Cuppini, Marconi

Luoghi citati: Italia, Modena, Parma, Reggio Emilia, Roma, Urbino