L'Opera per la maternità e l'infanziain una relazione di Mussolini

L'Opera per la maternità e l'infanziain una relazione di Mussolini L'Opera per la maternità e l'infanziain una relazione di Mussolini nunareazoneusson Roma, 9, notte. Alla Camera dei deputati il Capo del Governo, di concerto con il ministro delle Finanze, ha presentato un disegno di legge per la concessione di esenzioni fiscali e tributarie all'Opera Nazionale per la protezione della Maternità e della Infanzia. Nella relazione che accompagna il progetto si legge: « E' ormai nota la importanza assunta dalla nuova Opera Nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia, istituita con la legge 10 dicembre 1925, n. 2277. tale Ente, la cui azione è diretta al nobilissimo fine del miglioramento fisico e morale della nostra stirpe, ha iniziato il suo funzionamento sotto i migliori auspici e la sua costituzione è stata giustamente considerata come uno degli atti più significativi è caratteristici dell'attività fascista di Governo. I mezzi però di cui l'ente dispone, sono relativamente limitati in confronto della vastità del programma che esso è chiamato avvolgere, ed occorre perciò fare tutto il possibile per incoraggiare ed agevolare l funzionamento e lo sviluppo della provvida istituzione. A tale intento dalla presidenza dell'Opera Nazionale è stata fra l'altro fatta presente la opportunità che all'Opera 6tessa siano accordate le più ampie agevolazioni in materia finanziaria, conformi a. quelle di cui usufruiscono altri Istituti "parastatali. Avuto riguardo alla elevatissima funzione che, come sopra si è accennato, il nuovo Ente Nazionale è chiamato a svolgere' nella vila sociale del nostro Paese, il Governo ritiene che la richiesta sia pienamente giustificata, e clie pertanto, l'Opera Nazionale per la maternità e .l'infanzia possa essere parificata alle Amministrazioni dello Stato agli effetti di ogni imposta, tassa e diritto in genere, previsti dalle leggi generali e speciali. Con tale provvedimento verrebbe fra l'altro assicurata all'Opera Nazionale, suddetta la esenzione dai tributi fondiari erariali, provinciali e comunali e dalle tasse di bollo, esenzione della quale già usufruiscono l'Opera Nazionale per la protezione degli invalidi di guerra ed i Comitati provinciali per l'assistenza degli orfani di guerra. Per le esenzioni da accordarsi all'Opera Nazionale per la maternità é l'infanzia non è necessario di fare espressa menzione di quelle relative agli atti di liberalità, in quanto che l'Opera Nazionale medesima, pure non essendo una pubblica istituzione di beneficenza, fruisce tuttavia di tutte le disposizioni di favore vigenti per siffatte istituzioni, tra le quali sono da comprendere quelle del regio decreto legge 9 aprile 19i5 con cui erano dichiarate esenti dalle tasse di registro, di successione e ipotecarie, le liberalità disposte a qualsiasi titolo a favore di Enti morali per scopi specifici di beneficenza, istruzione ed educazione. Le agevolazioni fiscali e tributarie di cui verrebbe a fruire l'Opera Nazionale sono indispensabili perchè la istituzione possa utilizzare la massima parte delle sue entrate ancora modeste per il conseguimento degli scopi ad essa demandati dalla legge ed esplicare un'azione veramente efficace e conforme agli intendimenti del Go¬ tdffsffmatgtzq1mrznmppdtda2d1tultl.1a35d! dal luglio al febbraio, l'accertamento realizzatosi è stato di 13 miliardi e 568 milioni di lire ed era stato di 12 mi-j bardi e 421 milioni di lire nell'eserci-h\z\o passato e di 11 miliardi e 391 mi-1 i lioni di lire nell'esercizio ancora an- Dlsctcddbspnlddvrlciitsttczilguono con fervido entusiasmo le iniziative del Fascismo ». Le antrate del bilancio Economie nel personale Sull'attuale andamento delle entrate del bilancio si hanno questi elementi forniti da un odierno comunicato dell'Agenzia Volta. Si tratta di dati sulle entrate effettive ordinarie, le quali costituiscono la sorgente massima del gettito tributario: « Nei primi otto mesi dell'esercizio , „-,Everno, ed alle aspettative di quanti se- M■ 1 vunRlitenore. Ciò corrisponde ad un miglioramento dell'esercizio 1926-27 per un miliardo e 147 milioni sull'esercizio 1925-26, e per due miliardi 177 milioni di lire sull'esercizio 1924-25. L'accertamento realizzatosi nel mese di febbraio ha dato nel 1927 un miliardo e 781 milioni di lire, ed aveva prodotto, nel 1926, 1 miliardo e 675 milioni di lire e aveva reso nel 1925, 1 miliardo e 486 milioni. Ciò equivale ad un miglioramento di 106 milioni di lire per il 1927 sul 1926 e di 295 milioni di lire per il 1927 sul 1926 ». L'Informatore della stampa scrive : ■ A complemento della recente circolare diramata dal Capo del Governo circa la economia nei vari dicasteri, ha fatto seguito un'altra opportuna disposizione con la quale il capo del Governo invita le varie ammiiiis trazioni dello Stato a non assumere pei nessuna ragione e sotto alcuna forma, nuovo personale. L'importante circolare dell'on. Mussolini è redatta in forma decisa, e dimostra come egli abbia la chiara visione della possibilità della classe impiegatizia di assolvere la sua attività senza bisogno di ulteriore aumento di personale die porterebbe inutili aggravi al bflancio dello Stato ». La bilaneia commercia!» L'importazione dall'Italia in Francia è stata nei primi due mesi del 1927 di franchi 220.382.000 contro franili-' *8 1,92.000 nel corrisponden- te periodo dèi 1926 e l'esportazione dalla Francia in Italia è stata di franchi 404.674.000 contro 456.320.000 franchi. II deficit del primo bimestre' è stato quindi per l'Italia di franchi 184.292.000, superiore di franchi 63.164.000 a quella del primo bimestre 1926, che ammontava a franchi 118.128.000. L'Istitnto Nazionale per le Esportazioni, facendo.un esame delle singole partite dell'importazione dall'Italia, ha rilevato una forte diminuzione nella seta"grezza, che passa da quintali 4556, nel primo bimestre 1926, à quintali 1698 nel primo bimestre del corrènte' anno; come pure sono in1, diminuzione le importazioni dei legumi secchi, che passano da quintali < 25.452 nel primo bimestre del 1926 a quintali 7623 nel primo bimestre del 1927; della canapa da. 43.114 a. 36.698; dei materiali da costruzione da tonnellate 7827 a tonnellate 327; dei prodotti chimici dà 10.170 a 6435; dei mobili da 1081 a 603; delle automobili da quintali 2497 a 552; della carta da 5296 a 890: dei. cappelli di. feltro dà numero 109.310 a 50.576; dei bottoni da quintali 389 a 200. ,Per contro sì rileva un aumento dellé'-importazioni dall'Italia' delie carni fresche da quintali 8007 a* 10.100; delle carni salate da 1307 a 7070; dei formaggi da .11.190 a 13.874; delle castagne da 7548 a 12.706; della frutta da tavola da 38.091 a 60.032; dei legumi freschi da 5370 a 8003; dei panelli da bestiame da 198 a 2209. srtcmldt

Persone citate: Mussolini

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma