La bella vittoria granata sui rosso-bleu

La bella vittoria granata sui rosso-bleu La bella vittoria granata sui rosso-bleu orno-enoa-, a o , o 0 a o o , ; , e oee io e e n i 0 aa 1 l a lo e liè eù r li ro li ro mo Il brontolio del cielo corrucciato, qualche chicco di grandine caduto inopportunamente prima delle 15, non han permesso che il campo del Torino losse completo in ogni ordine di posti, come l'importanza dell'incontro poteva far prevedere. Folla, intendiamoci, ve n'era, e molta, ma oggigiorno che siamo abituati a vedere per un incontro di campionato il pubblico dei oinatchcs» internazionali, notare qualche quadratino vuoto tra il nereggiare della folla nelle tribune o nel « parterre » è una cosa inusitata e che deve avere una ragione; ieri questa è stata la grandine. 11 vento, in seguito, ha spazzalo il cielo dalla greve nuvolaglia, ed il sole ha salutato l'entrata in campo degli uomini granata, ieri in maglia bianca, e dei rosso-bleu della « Superba •. Una spettatrice d'eccezione ha avuto l'incontro: la contessa Calvi di Bergolo, che gitana al campi) col consorte e col generale Biancardi, comandante la divisione, ed ossequiata dal comm. Marone, e dal dirigenti il club granata, ha preso posto nella tribuna d'onore, salutata romanamente dai giuocatori, e fatta segno ad un lungo applauso del pubblico. Pubblico vociante, entusiasta per la bella prova della squadra del cuore: applausi, allegro frastuono, trombette che lanciavano... grida di gioia. *** L'attacco del Torino è passato. La difesa granata è rinata a nuova vita, sbarrando efficacemente la via agli attacchi genoani. Queste le constatazioni per ciò che riguarda la squadra cittadina. Il « Genoa » è mancato in gran parte alla prova: la difesa non é apparsa salda come altre volte, specialmente inefficace nelle azioni conclusive sotto il goal. Lo squadrone granata ha giuocato una bella partita. Non tutti ì suoi uomini, sono stati all'altezza del loro compito, ma le pecche del giuoco torinese sono quasi scomparse nel 'ritmo veloce ed entusiasmante della partita, voluto dagli uomini che più hanno emerso e più si sono prodigati. Abbiamo detto che l'attacco del Torino è passato. Contrariamente a quanlo era avvenuto nel « matchs > contro la • Juventus •, gli avanti granata hanno adottato un sistema di giuoco di piò largo respiro. Non è stato il solo terzetto centrale a funzionare come eravamo usi a vedere altre volte, ma il giuoco si è allargato, estendendosi alle ali. dalle quali è partita più di una azione. Balonceri e Libonatli. ed in special modo il primo, sono ancora stati una volta gli artefici del successo torinese, ma questo ha potuto verificarsi perchè i mediani genoani non hanno dovuto « marcare » soltanto i tre uomini dei centro, ma sono stati impegnati da tutto il quintetto d'attacco granata. Di questo i migliori furono Balonceri. Libonatti e Franzoni. Rossptti non in buona giornata, non ha eiuocato col solito « entrain •, e non fu redditizio. Pretti non ì> stato nll'altpzza del suo compito frustrando più di un'occasione fornitagli da Libonatti o da Balonceri. La linea mediana ha funzionato a dovere, sostenendo efficacemente gli avanti. Janni, sempre all'altezza della sua fama, ha avuto in Martin III ed in Speroni due degni collaboratori. Speroni, infaticabile, ha giuocato una partita superba. Ancora una parola per la difesa granata, che è stata un po' la... rivelazione dulia giornata. Balacic nel primo tempo (prima di essere espulso dal campo), si è fatto am. mirare per i suoi lunghi rimandi e Martin li si è prodigato in maniera ammirevole. Bosia, ha fatto ricredere molti. Ha parafo tutto quanto era possibile parare, liberandosi brillantemente in più di una critica situazione, L'unico c goal » che ha violato la sua rete su tiro di Levratto era imparabile. Del Genoa abbiamo detto. De Vecchi, sempre ammirevole por il suo modo di piazzarsi, ha dato l'im.prcssione di essere un po' sconcertato dallo foga torinese e di non gradire i rapidi spostamenti cui lo obbligavano gli attaccanti avversari. Nella linea mediana. Burlando non ci è apparso come la salda colonna della squadra, e non ha sostemito sempre, anche nel momenti d1 dominio genoano, i propri avanti, il migliore half, specialmente nel primo tempo, fu indubbi amemite Barbieri. L'attacco genoano non ha funzionato : nei primo ' tempo le azioni furono appoggiate alla destra, dove Aicard, marcatissimo, non ha potuto far niente. Nel secondo tempo Levratto fu 6ervLto meglio dai compagini, ma anche l'ex nazionale, se si eccet.ua il punto segnato su azione individuaile, non ha potuto •fare grandi co6e. Dnadoscogagogla vefonti trocicpedi alneDeii cocemGammprlagiqu« logidail rinbaloti tegrBpal'clatsama l'GnsinBfrelosavepfusicafilae trnuscaRIlNvoumgdtrbsclanne AcabaqptecrrSsmmtcCtcfnp1teGpLe squadre scendono in campo alle 15 agli ordini dell'arbitro Turbiani, dallo « Spai • nella seguente formazione : Genoa- De Pra; Lombardo, De Vecchi; Barbrieri, Burlando, Scapinn; Aicard, Valentino, Catto, Gastaldi, Levratto. Torino: Bosia; Balacic, Martin II; Martin III, Janni, Speroni; Franzoni, Balonceri, Libonatti, Rossetti, Pretti- La partita si inizia con II Genoa all'attacco: i torinesi subiscono un primo corner, che però non sorte esito alcuno. Il ritmo della partita è veloce: le difese 6ono impegnate alternativamente. Il giuoco ha qualche ininuo di sospensione per uno scontro tra Janni e Catto. R giocatore genoano resta a terra per alcuni minuti. Quando il gioco riprende, il Torino muove all'attacco effettuando una bellissima discc sa. Al lO.o minuto si ha il primo ooal granata. Franzoni avuta la palla da Janni fila verso il goal, velocissimo! poi la passa a Balonceri che se ne libera subito con un nuovo passaggio. Un breve palleggio e la palla ritorna a Ba lonceri che segna imparabilmente da pochi metri. ^prts.-ttdppanVdcNntMèS1ga e a a l e ù . a o l , ù . l » a i e Dopo questo primo successo, i « granata » si ributtano all'attacco con ardore novello. 1 « rosso-bleu « appaiono sconcertati, ed arginano a stento la foga avversaria. Al 20.o minuto secondo goal granata. De Vecchi premuto dagli attaccanti torinesi, passa la palla a De Prà, ma Libonatti sopraggiunto velocissimo la calcia violentemente in fondo alai rete, senza che De Prà tenti nemmeno la parata. Un fallo contro il Genoa è calciato fuori da Balacic. Bosia si fa applaudire in seguito per .una bella parata su insidioso tiro di Gastaldi. Un tiro di Rossetti passa alto sul palo, ed un calcio di punizio- ne tirato da Balonceri è bloccato d De Prà. Ancora una brillante azion*1 j ngslorcrmii Libonatti e Balonceri, che culmina con un tiro di quest'ultimo a qualche centimetro dal palo, c Janni è nuovamente a terra per uno scontro con Gastaldi. Il giuocatore torinese perde molto sangue, che gli arrossa la bianca maglia, da una ferita alla testa. Poco prima della fine del primo tempo, Bnlacic tenta di intercettare un passaggio di Levratto, ma ad azione flnila quando già la palla è fuori campo, il « granata : colpisce con un pugno allo stomaco in direzione del cuore, il giuocatore penoano. L'arbitro espelle dal campo Balacic. Poco dopo finisce il primo tempo. Il secondo tempo vede subito il Torino, che giuoca contro vento ora abbastanza impetuoso, all'attacco. Balonceri avuta la palla, la passa a Pretti che libero può segnare con un potente tiro da pochi metri il terzo goal granata. Dopo, è il Genoa che è all'attacco. Bosia si fa applaudire per una bella parata col pugno. Il Genoa insiste all'attacco con alcune discese che si concludono però tutte con tiri alti. Gli attaccanti genovesi tentano la riscossa favoriti dal vento, e dalla menomata difesa franati, ma non riescono a trovare la via del goal. Pretti tira l'unico corner della giornata contro il Genoa che però non sorte esito alcuno. Ancora alcuno belle parate di Bosia e poi una discesa torinese. Libonatti avuta la palla fugge e passa a Balonceri a pochi metri dalla porla frenoana. De Prà esce d1 porla e Balonceri si libera subito della palla passandola a Pretti che è sopraggiunto veloce. Il giocatore torinese 6bag!ia però 11 tiro a porta vuota calciando fuori. Alcune parate di Bosia, applausi a Speroni che si prodiga magnificamente e si arriva a 4 minuti dalla fine, al goal genoano. Levratto avuta la palla fugge verso il goal torinese e segna imparabilmente da pochi metri. Ancora due corner contro lì Torino, minacciosa pressione del Genoa una bella parata di Bosia, poi il fi schio dell'arbitro che trova 11 Torino all'attacco. 0. T

Luoghi citati: Bergolo, Bosia, Torino