L'America e De Pinedo

L'America e De Pinedo L'America e De Pinedo Il delittuoso sinistro che ha provocato la distruzione del Santa Maria sullo soglie della California è oramai lontano nel tempo. Non è passato che un giorno, ma esso appare già sprofondato nel fango'che qua e là nel mondo si accanisce a tentar d'insozzare, sabotare, distruggere i più nobili italici sforzi. Dinanzi al grido di De Pinedoe dei suoi compagni, lanciato per telegrafo a Roma, nello spasimo morale dei minuti susseguenti alla tragedia: « Duce, un nuovo apparecchio I »; dinanzi alla calma e sùbita decisione del Capo del Governo ed in conspetto del commovente slancio con il quale il Corpo Aeronautico degli Stati Uniti e gli italiani d'America offrono a l'Asso degli Assi mondiali i mezzi aerei per finir di compiere il volo nei cieli dell'Unione a raccogliervi gli osanna di gratitudlne di tre milioni e mezzo di connazionali e il tributo di arnmirazione del più pqtente e. ricco popolo della terra,, in verità... si può dire che il santa Maria, rivive. Rivive il Santa Maria, prima ancora che un suo confratello del tutto simile e che recherà sulla prora il suo nome ed i suoi simboli raggiunga dalla Patria l'impareggiabile vó-, latore. Egli, con il suo piccolo equipaggio è un poco nella condiziono di quei grandi navigatori che cercando, or sono cento cinquantanni, passaggi attraverso le insidie delle grandi barriere coralline australi, vedevano le loro navi perdersi sugli scogli ma continuavano imperterriti le esplorazioni con le scialuppe, sino a che o morivano o raggiungevano le terre note. Ciò che importava non eran già le navi ma le loro persone, vaie a dire le conoscenze nuove che essi andavano strappando al mistero. Ciò che importa, al punto nel quale il circuito italiano dell'Atlantico era arrivato, dopo i trionfi raccolti sul continente sud-americano, *? i.upiu 1 apparecchio, ma i piloti che 1 hanno guidato attraverso una distanza pari al circo massimo terrestre; gli uomini, che anche l'America del Nord intende onorare ed esaltare. Tutto quello che di più umanamente confortante si poteva dire e si poteva fare in America e in Ita- R^du^?zi1aU'incidente del Lago di Roosevelt, è stato, in queste ventiquattro ore, detto o fatte. Tutti gli S£ Shc hanno menee e c«°r" Kn1S«in°i COm-e 11 swr-raìd deld»r-?P.Mta' ? p.lù P^ente-sa e audace sfida alle furie marine e alle insidie terrestri è presso che Anito! gli uomini sono cosi sicuri che ìmS^COndaltrav,ersata atlantica sarà rì£S2V0 ÌT10?*? m De Pi*edo e del-. i Italia, che ì francesi fanno sforzi giganteschi di allestimenti per lan- vir^ r «Plù prest0 Possibile, attraverso 1 Oceano, quattro apparecchi, quasi contemporaneamente. a ^'ATrril!ona a San Diego, di qui a San Francisco e poi a Seattle e quindi lungo la frontiera fra gli Stati Uniti e il Canada sino alle pallido distese dei laghi centrali dove s'adagia mostruosa Cliicago e final- K?-1?1iv,eÌ1 d,elIe «^mitiche metropoli dell'est, il volo del Santa Ma. iPJSSh?* (?Uell° dell'idroplano che 10 sostituirà nel percorso america- fra' KwlUna Paleggiata trionfala fra stormi numerosissimi d'apparecchi accompagnatori, militari e nrivati, orgogliosi di poter fare, sia pu- Ei£Sr !™nbreTe tratt0' sc°rta ai vonor/J d6Ua lefgendaria caravella aerea che venuta dal Mediterraneo, ha vinto Oceano più rapidamente di ogni altra macchina volante. la distese mortali della foresta palùdoITA °na ? brasiliana, il Mar delle Antille e il deserto del Colorado. De Pinedo in America ha una missione diversa da quella superbamente compiuta stnora. La perdita momentanea dell'apparecchio non & compromette, anzi la rende più 11 popolo americano, talvolta inRh> sto ed^anche ignaro verso nazioni r!rt„t«o8?nnÌJ daUa lamentale originaria bianca emigrata negli Stati Uniti; sia viceversa prontissimo a riconoscere il valore d'imprese straniere che esurimano l'audacia inteihgente, vittoriosa sugli elementi, e sappia insorgere come un sol uomo contro la malvagità o la ingiustizia che tentino di menomarla, è perfettamenffl sicuro che la distruzione del Santa Maria non potrà chn rendere plebiscitaria (e sì tratta di /■nn plebiscito di 1?5 milioni d'nomtnfé '

Persone citate: De Pinedo, Roosevelt