Il girone finale del Campionato di calcio

Il girone finale del Campionato di calcio Il girone finale del Campionato di calcio Accanite contese e vittorie di misura Le classifiche PARTITE GOALS G. V. N. Milan Genoa Juventus Bologna Torino dnternazion. P. 0 0 1 1 1 1 La seconda . giornata del Girone finale del Campionato si è svolta in piena regolarità. L'esito dei tre incontri dice di per sè Vaccanimento della disputa e la vicinanza dei valori: in tutti irci casi lo scarto che separa il vincitore dal perdente non è superiore ad un punto. Quattri) squadre si trovano così a parità, mentre Torino ed Internazionale appaiono staccate avendo perduto l'unica'partita finora giuocata. Naturalmente non è il caso per ora di parlare di fisionomia di classifica che si delinci o di probabilità di vittoria finale dell'uno o dell'altro contendente. La lotta è così vivace r.d incerta, che una domenica può /completamente capovolgere la situazione creata dalla precedente. • Miian-lnternazionale (2-1) Milano. 4. mattino. <Xn C). — L'enorme pubblico (circa 10.000 persone) ha provato, nel corso dei novanta minuti, le emozioni più intense; la fisonomia del match è stata difalli tale da accendere ogni più celata passione ed ogni più riposto en tusiasmo. Le linee della memorabile partita sono presto tracciate: i primi di..,;! minuti sono stati di marca nero-azzurra; poi il Milan, su corner, ha segnato il primo goal. Le linee dell'Intel nazionale 6i eono come rilassate; le azioni venivano impostate dai neroazzurri con la solita chiarezza, ma l'esecuzione procedeva tu modo lento, tanto da permettere ai rosso-neri, più Fvelti e più impetuosi, di infrangere con facilità le trame delle azioni avversarie e di rovesciare, con lunghi ed improvvisi traversoni, le situazioni più critiche. Nella ripresa invece l'Internazionale è apparso come trasformato; la prima linea li a cominciato ad ■ intessere le 6ue discese con l'usato etile e con la solita velocità; la porta milanista ha dovuto subire una formidabile pressione, che si è conclusa col pareggio nero-azzurro. E gli attacchi dell'Internazionale si sono ancora succeduti con continuità; i sostegni milanisti, che erano apparsi nel primo tempo come i padroni della partita, 6ono stati tagliati fuori come per incanto: tiri sui pali, cannonate da pochi metri, corners su cornee. Si attendeva da un momento all'altro lo schianto della difesa rosso-nera, tanto era la poderosità del quintetto nero azzurro. Invece al ?/>.o minuto, in una sporadica puntata dei rosso-neri, Santagostino poteva impossessarsi del ball a" una'ventina di metri da Degani; un attimo tì!tncertezza dei terzini nero-azzurri'ed il tiro era sferrato: goall Non si possono giudicare le due squadre sulla base di questo match Il Milan ha giocato ima delle sue partite, ed avrebbe potuto vincere con un maggior distacco di goals. Ha svolto il suo eolito repertorio: lunghi traver- ■ eonl e tiro improvviso; Degani s'è trovato a mal partito più di quanto si sìa trovato il suo diretto avversario Carmignato. L'Internazionale ha svolto azioni superiori per stile e per continuità, ma ha avuto 1 suoi punti deboli in Bernardini, eempre in ritardo 6ul terreno vasto e sodo, ed in Cevenini, privo di ogni potenza e di precisione, ■ forse a causa della 6ua lunga assenza dal campi di gioco. Quello che poi ha servito più di ogni altro, a dare un'impronta decisiva alla partita, è stato lo svolgimento delle fasi di gioco: il primo goal milanista, cognato da fermo col concorso della fortuna, ha messo il fuoco nenie vene dei diavoli rosso-neri. Chi conosce il temperamento del Milan, potrà raffigurarsi questo undici lanciato a tutta forza 60tto la epinta del primo ed insperato successo. Poi l'inutile pressione nero-azzurra, durata due terzi della ripresa; l'aiuto dei pali a Carmlgnato, qualcuna di quelle minime incertezze che tante volte valgono a decidere un confronto. Insomma, una sequela di episodi che, culminando col goal improvviso di Santagostino, ha foggiato la vittoria milanista, del resto più che meritata. La cronaca è presto riassunta. Sotto il preciso arbitraggio di Cafjjbro, le squadre si sono allineate in questa formazione : Milan: Carmignato; Barzan e Schtenoni; Ha]os, Pomi e Naschi; Cevenini V, Santagostino, Ostromann, Savelll e Paride. Internazionale : Degani; Bellini e Gianfardonl; Pietroboni, Bernardini e • Agradi; Conti, Cevenini III, Castellazzi, Porvolny e Bivolta Il Milan, in maglia bianca, deve subito badare a difendersi. Le azioni nero-azzurre si intrecciano con la solita rapidità; il cerchio si stringe intorno a Carmignato ed il goal sembra maturare a gran passi. Invece il Milan all'll.o minuto ha un sussulto improvviso; una discesa di semplicissima fattura che frutta un corner. Santagostino al volo, da trenta metri, segna con un tiro bellissimo e potente. La folla strepita con le sue urla e con i' suoi più svariati strumenti d'occasione: megafoni, raganelle, ecc. La Internazionale impone ancora il suo gioco, ma i palleggi difettano di velocità e le animose retroguardie del Milan infrangono senza posa..Due o tre cambiamenti di situazione per poco non vengono, da Ostromann, concretate con altrettanti goate. Nella ripresa l'Internazionale si schiera con Porvolny, centro attacco, e Cevenini, interno sinistro. L'impegno dei nero-azzurri raggiunge il diapason; il pallone danza dinanzi agli occhi esterrefatti di Carmignato, mentre la difesa -milanista 6i fa arruffata ed imprecisa. All'8.0 minuto il goal del pareggio: Castollazzi libero spinge in porta il ball già « trattato * magistralmente da tutti gli attaccanti nero-azzurri. L'Internazionale ormai ha trovato la giusta carburazione; il gioco si fa furibondo sotto la reazione disperata, del Milan, "ma l nero-azzurri martellano / 'senza misericordia. Dieci volte il goal / è apparso inevitabile e dieci volte un -piede o un palo hanno compiuto l'estremo ealvolagg-ìo. Parf-cchi calci di angolo contro il Milan sono senza esito, e quanto sembra ormai logico lo ammainarsi del vessillo rosso-nero, Santagostino al 3-i.o minuto segna il goal della vittoria. Goal semplice: In una delle rarissime discese mllaniste, il ball giunge appunto a Santagostino, che lo aggiusta pel tiro. I due terzini nero-azzurri si spostano per non togliere la visuale a Degani ed il pallone finisce in rete. ^ „. ■„ ' , L'ultimo serrate dell'Internazionale fi veramente impressionante, ma i 'o*rjeri, tutti in difesa, portalo a ier" la bella e meritata .vittoria. mcecouocopamsivimcochSeJl oponli,haavspfaloimriglmlinglròmcummcotosummchstLdee siCapgptrcJfovUsdvsusootetiUspzCsvtesvdnnpttendpiCmbpldcmdpcrctddsdozsgrelStTgmpM Genoa-Bologna (1-0) Genova, 4, mattino. Il Genoa ha vinto il match in una maniera veramente superba: non dice, il risultato numerico della partita, con quale e con cunnta superiorità gli uomini di Renzo De Vecchi abbiano condotto vittoriosamente alla fine la partita. Non c'è stato durante tutto il match un momento in cut il Bologna sia apparso come la squadra degna di vincere la gara: il Genoa solo ha dominato ed ha rintuzzato vivamente e con opportunità tempestiva le sporadiche puntate offensive degli avversari. Se il punteggio non fi stato superiore Jl merito va tutto alla lenace difesa opposta da Gianni, al coscienzioso ed onesto giuoco di Borgatto e di Martelli, che unitamente al loro portiere hanno sostenuto il peso dell'attacco avversario. Il Genoa ha avuto in splendida giornata Burlando, che ha fatto un rifornimento continuo di palloni ai suoi forwards ed ha sempre imbrigliato il trio attaccante avversario. Anche Barbieri e Scapini hanno gluocato molto bene e buona parte del merito della vittoria è* loro. In prima linea Levratto è stato ancora il migliore; Catto e Valentino lo hanno però coadiuvato ottimamente. Buoni, come 6empre. Lombardo e De Vecchi; sicuro De Pra Il Bologna è mancato nella linea mediana, che è stata addirittura sommersa dal brillante giuoco dell'attacco avversario. Gasperi al centro è stato di grande ausilio solamente per il suo giuoco eminentemente difensivo, ma i forwards bolognesi non hanno mai avuto alle loro spalle un uomo che li rifornisse di palloni. Genovesi è stato tenace nella sua lotta contro Ije sem vratto, e Giordani ha tenuto brillante-:smente a freno Avcard. In comDlesso la nmente a freno Aycard. In complesso la squadra bolognese non è piaciuta e non ha svolto un giuoco brillante. Il quintetto attaccante ha reso poco per la nera giornata di Della Valle; Schiavio e Perin hanno giuocato un po' al disotto del loro reale valore; Muzioli e Pozzi sono stati trascurati dai compagni. Alle 15 precise l'arbitro Mattea inizia il giuoco; il Bologna ha la palla, ma è il Genoa che conduce la prima minacciosa offensiva. L'inizio del match è velocissimo e le azioni si alternano sull'uno o sull'altro campo, senza soluzione di continuità. Due parate spettacolose di Gianni evitano al Bologna due sicuri goals; il primo calcio d'angolo della giornata viene tirato contro il Genoa, al 15.o minuto, ma De Vecchi sventa la minaccia. Più tardi è Schtavlo che, con .una rovesciata su rimessa laterale, impegna il portiere genoano, che si salva con una superba parata. Il Bologna cede ed il Genoa ritorna all'offesa con una sicurezza e con un'insistenza veramente eccezionale. Nove bolognesi sono costretti nella loro area di rigore e difendono il terreno palmo a palmo, corner contro il Bologna al 21.o e goal del Genoa al 26.o, su calcio di punizione tirato da Barbieri, ripresa di testa da Levratto e deviato in goal da Borgatto. Il Bologna parte al contrattacco, ma viene arrestato in tempo dai mediani genovesi, che dominano a mete campo. Ritorna l'offesa in area bolognese, finchf» con un rimando lungo Borgatto allontana la minaccia. Due belle azioni bolognesi, che impegnano a fondo De Pra, ed al 40.o minuto, su un'unica azione in linea di tutto il quintetto attaccante petroniano, Schiavio con un fortissimo tiro Dttmi2ctbsmuqdtllaAstmpfBcclvlm scuote l'asta trasversale della porta alid ne Pra unDe Pra. Nella ripresa il Bologna è nettamente dominato; riesce a reagire solamente dopo che Gianni 6 già stato severamente impegnato. Giuoco velocissimo, in 5 minuti due corners per parte. Al 29.a altra superba parata di Gianni, che blocca una cannonata di Levratto. E cinque minuti dopo il portiere bolognese deve ancora rinviare un shoot di Valentino. Al 27.o il Genoa rimane privo di Gastaldi, uscito per una contusione e retrocede Levratto a quarto mediano. Il Bologna tenta adesso il goal del pareggio. Ma non si tratta di azioni in linea, omogenee, legate: 6i tratta di puntate individuali di Schiavio, di Della Valle, che non approdano a nulla per la vigile difesa. Al 39.0 il Genoa è In corner, ma Pozzi sciupa l'occasione calciando fuori. Ritorna all'attacco il Genoa, il quale domina; si susseguono i tiri contro la porta di Gianni, e si distinguono nel faticoso lavoro d'arresto e di rinvio Borgatto e Martelli. Siamo agli sgoccioli ormai: il Bologna giucca su un calcio di punizione, tirato da Gasperi, la sua ultima carta; ma anche questa volta l'attenta difesa del Genoa rinvia la minaccia e la fine trova il giuoco a metà campo Ottimo arbitro Mattea, della Fiat, di Torino. Pubblico foltissimo, giornata di sole e terreno duro. Ecco le squadre: Genoa■. De Pra; Lombardo, De Vecchi; Barbieri, Burlando, Scapini; Aycard, Valentino, Catto. Gastaldi e Levratto. Bologna: Gianni; Borgatto, Martelli; Genovesi, Gasperi, Giordani; Pozzi, Della Valle, Schiavio, Perin, Muzioli. mnsEupFscdzgscetdNtsbccvstcebgcudaasnsidtv1a

Luoghi citati: Bologna, Genova, Milano, Torino