Disarmo

Disarmo Disarmo i o e , o a i e a e a o o i Accordo per gli effettivi alla Commissione ginevrina. (Servizio speciale de «La S lampa,») Ginevra, 30, notte.. • Finalmente la grossa questione relà* tlva alla limitazione degli effettivi" 'ha potuto essere superata oggi nel •pome'riggio dopo una lunghissima seduta antimeridiana. Superata, abbìamo-det»to, ma non risolta;- poiché per ' poter raggiungere questo accordo prelimina^ re ò 6tato necessario omettere nel l# sto di schema di convenzione una- precisione di cui diremo fra poco; precisione che dovrà essere definita in', seconda lettura e che farà riaprire tutto il dibattito. Per il momento, il" test* convenuto è il seguente, invece rdei!0 tre tabelle proposto in origine dalla Francia, se qe avranno cinque:' tàbèU la n. 1, comprendente per. ogni Stato il massimo delle forze metropolitarie-; tabella n. 1, comprendente ilmaèslniò delle forze d'oltremare accasermate nella metropoli;, tabella n. 3, mass'imo:dèlle forze totali' accasermate nella*fido» tropoli; tabella n. 4, fòrze di oltte1 mare-, tabella ». 5, massimo del -"totgle delle forze di' ciascuna altra parte contraènte. Ciascuna delle altre parti contraenti potrà,'nei limiti fissati daBe tabelle, modificare, se le condizióni della sicurezza lo esigono, la riparti-1 zione delle forzo suddette tra i suoi territori metropuldtani e i 6uod ter'rito-' ri' di oltremare. Le modifiche eventuali di questa ripairtizLQne saranno iriesée in evidenza dagli « stati annuali di< informazioni prescritti dall'art. 5 dèlia Convenzione ». La mancata precisione a cui abbiamo accennato si deve ricreare nel titolo della tabella 5. In origine, diceva.che essa doveva comprenderò il massimo delle « forze terrestri». L'on.: Paul Boncour avrebbe valuto che 6i aggiungesse « e navali», ma le i Robert. Cecil si oppose energicamei.ie all'aggiunta. Per capire la gravità dèi dissidio che si nasconde sotto queste formule, bisogna metterle in rapporto con la'di; sposizione seguente, che dà facoltà1, ad .uno Stato di modificare —. senza chiedere il consenso del Consiglio della 'società delle Nazioni — la •ripartizione delle suo forze. E' evidente che se.ei dice « il totale delle forzo, terrestri' e navali », la possibilità di questa modi- • fica è infinitamente più' elastica che non dicendo soltanto « forze terrèstri-». ".Quasi senza discussione è passato poi il comma 8, relativo alla limitazione delle formazioni organizzate nrilltarmenfc. Dice il testo: «Per fòrze ^organizzate militarmente 6i intendono tutte le forze di polizia di qualsiasi natura: gendarmeria' doganale,; forestale e in generale, tutte le- organizzazioni che — quali che eiano le lóro, destinazioni legali —'.sono, suscettibili per-1 loro quadri, i lóro effettivi, la lSfo istruzione, il. loro armamento e iLloró equipaggiamento, di essère utilizzate dall'esercito .combattente senza. che. sia-' no necessarie 'speciali' misure' .<U''mpjjjilitazione». Pure senza quasi discussioni» si approvano,i copima 9 e 9 bie,. iLpri- do indica il modo di calcolare gli «effettivi reali». "-'--'•" . Ultimato cosi, fi primo, capitolo, si passa al secondo,- che concerne la-lunltazione della durata del servizio. Circa il principio generale, tutti cono d'accorrlo; ma una grossa difficoltà- sorge subito: si deve o non si deve 'limitare anche il numero degli ufficiali? E se anche questa limitazione deve essere fatta, con quale metodo? Lord Robert Cecil vorrebbe che si stabilisse una proporzione fra il numero degli, ufficiali e il numero delle truppe m-.servizio, e ciò anche perch% costituirebbe — in modo indiretto — una limitazione dell'impiego delle riserve istruite, argomento che — come è noto —non ha potuto ancora trovale un terreno su cui la Commissione possa dichiararsi unanime, ili gen. De Marinis" vorrebbe invece che la'limitazione-del .-numero degli -ufficiali non avesse- carattere rigido e uniforme, ma variasse da Stato a Stato, onde tener conto' dei vari sistemi che presiedono al* reclutamento delle truppe. L'on De Bròuckère, che funziona un po' da relatore, si- accontenta che per ora sia scritto nel testo degli schemi di convenzióne che àYiche il numero degli ufficiali deve essere limitato ; ma il generale De Marinis vuole che si precisi che-nori^sóltanto il numero degli ufficiali,'ma-anche quello di tutti i soldati di carriera (sottufflcialn. caporali e soldati)-sfa compreso in questa limitazione, e ciò perchè i soldati di carriera-danno'Un rendimento bellico superiore a* quello del soldati di leva. Contro il principio proporzionale propósto da Lord Robert Cccil parla.. Paul Boricour, osservando clie questo metodo ostacolerebbe 'la progressiva riduzione del periodo' di permanenza sotto le armi, dato ' che ■ e evidente che il numero degli.istruttori deve essere maggioro quando-i contingenti da istruire si susseguono1 con maggiore rapidità; e d'altra parta condurrebbe alla, eliminazione tbtele: degli ufficiali nel caso.di uh esercitò d'i milizie, poiché allora non si hàripo soldati sotto le bandiere- Contro là tesi di- Lord. Cecil parlano pure U, polacco Veverka (il quale osserva che in cèrti paesi, come il suo, dove,l'isttnzióho è ben poco sviluppata, gli ufflcioli e.i sottufficiali debbono essere anche, 1 maestri elementari dei loro soldati), ed il rumeno on. Coirmene, il quale, difende la lesi della necessi/à di un rriaggior numero di ufftoiaH quando' -yi siano minoranze etniche importanti che bisogni istruire nella loro-pròpria lingua. Tutti gli oratori si affermano-poi — m linea di principio — favore voH-ai la modifica proposta dal delegato italiano, generale De Marinis; ma -poiché si tratta di un'idea affiorata nel corso della discussione, tutti chiedono, un certo tempo per potervi pensare su.s'e il complesso di • tutta la materia è rinviata a domani' mattina per una decisione. ' -

Persone citate: De Marinis, Paul Boncour, Paul Boricour, Robert Cccil, Robert Cecil

Luoghi citati: Francia, Ginevra