Gli affitti agrari

Gli affitti agrari Gli affitti agrari Domande e proposte dell'on, Serpieri Piacenza, 19, unite. Nel numero di domani del Giornale 'di Agricoltura della Domenica, l'on. Serpieri, che terme già il .Sottosegretariato all'Economia Nazionale, pubblica un articolo nel quale tratta una questiono di piena attualità: gli affitti agrari. 11 prof. Serpieri, parlandosi al centro del problema scrive: • i Al di sopra degli interessi delle parti, c'è l'interesse della produzione. SI può ammetterle che prezzi di affitto troppo bassi rappresentino bensì un danno dei proprietari, ma «on della produzione: prezzi troppo aiti, invece, rappresentano in molti casi un danno della produzione, spingendo gli affittuari a sfruttare, a rovinare la terraQuesto deve essere evitalo, ma quello che è danno della produzione è, in questo caso, danno anche del proprietario, il quale ha lutto da temere e non da rallegrarsi di prezzi di affitto troppo alti: egli avrà in riconsegna il fondo rovinato, se puro prima d'allora l'affittuario non lo avrà piantato, .con ben poche possibilità pratiche, nel locatore, di rifarsi ai danni. In questa situazione ogni proprietario intelligente troverà più opportuno di accordarsi col conduttore per eque revisioni al prezzo di affitto; revisioni che, fatte caso per caso, potranno adeguarsi alla realtà, ben meglio die non interventi legislativi di carattere generale. « In regime sindacale qtiesti equi componimenti hanno maggiori possibilità di applicazione elio mon in regime individuale. L'organizzazione sindacale ha egiui probabilità di poter risolvere nel modo mniKliore il problema, anche senza interventi legislativi che dovrebbero, se inni, essere riservali al momento in cui la esperienza avesse chiaramente dimostrato la insufficienza dell'azione sindacale e il pericolo di un conseguente esteso danno ah» prò* duzione. « Pino a quando non saremo gmnli a -un regime di moneta e valore stabile, situazioni analoghe a quelle di oggi 6i ripeteranno frequentemente. 1 perturbamenti sono propri dei contratti di affitto con prezzo fisso in moneta; non dei contratti con prezzi in prodotti agrari; non di quelli con prezzo Hi moneta, variabili in base a indici che tengano conto della mutata capacita di acquisto della moneta. I/e modalità possono essere diversissime : ' esse vanno scelte caso per caso, l.a pratica ne da frequenti esempi. Ivo organizzazioni sindacali possono, luogo per luogo, determinare le modalità pivi opportune. Data la grande utilità, anche sociale, di evitare contratti di affitto con prezzo fisso in moneta, e ferini restando i contratti in corso, è da chiedere se non sia opportuno un intervento dello Stato: nel senso di dichiarare •nulli per l'avvenire i contratti di aW Atto a prezzo Asso in denaro, lasciando alla organizzazione sindacale di precisare luogo per luogo le diverse modalità più opportune. Non mi nascondo 3© possibili obbiezioni, non tutte lievi : ma certo è che in periodo di rivalutazione della lira ì contratti di affitto a prezzo di danaro rappresentano, non solo una continua causa di inquietudine nei rapporti fra i contraenti, ma «alche una continua minaccia alla produzione, sia che si pretenda la osservanza del patti è l'affittuario sia indotto allo sfruttamento e alia rovina del fondo, sia che ile previste troppo gravi alee spingano ad abbreviare la durata delle affittanze »'. Passando a distinguere i due tipi di affittanza agraria, l'affitto dèi capitaUsta é l'affitto del contadino, lo scrittore soggiunge: c II primo tende, in sostanza, a conseguire il più aMo profitto per il capitale e l'opera non manuale del conduttore. L'affitto del contadino invece va considerato come uno strumento da esso usato per conseguire un compenso dei lavoro proprio e della famiglia. E' l'elemento lavoro manuale quello di gran lunga predominante fra le prestazioni del contadino affittuario. Il che significa che 11 più e il meno del pxeezo dell'affitto 6, in sostanza, -un meno o un più della rotiribuziome del SUO' lavoro. La categoria giuridica è diversissima, ma la sostanza economica avvicina iranegabilmente il contratto di piccolo affitto a un contratto di lavoro. Allora si chiede: nel regime fascista, che ha riconosciuto l'utilità di regolare i rapporti collettivi di la' vero nel modo noto, che ha riconosciuto non essere il lavoro una « merce » e dover essere il suo compenso regolato da contratti collettivi e assoggettato a giudizi di equità del magistrato, possono i prezzi di locazione, nelle affittanze ai contadini, essere abbandonati al giuoco dogli interesBi e deiBc contrattazioni individuali ? ». Osservando che il'proMems non è di egovo?e soluzione, l'on, Serpieri conclude: < SI può certo affermare ohe, posto In tua determinato luogo e tempo il livello « equo » del Mi retribuì ose del Javoro, la determinazione deni'equo affitto nel singoli fondi diventa una ope nazione tecnica peritole, non più difflcile di ogni altra stima di terreni » dMgginstnEsoncarenligMtonEn.SrentepdcescattespgrdnrichdemninuopdsefeggfiatoeptRqddcltesmgdpnlnzzlvmI contratti per la campagna ristarà Roma, 19, notte. Al Ministero delle Corporazioni, che e' intervenuto solo per facilitare la definizione degli accordi, sono state stabulile le condizioni del contratto collettivo fra la Confederazione nazionale fascista degli agricoltori c la Confederazione nazionale dei Sindacati fascisti, da valere per la campagna risiera del 1927. Oltre alle condizioni generali di caràttere tecnico e assistenziale, sono • atale stabilite le tariffe per i mondarisl forestieri, in misura uniforme per tutto le provinole risicole, e le tariffe per 1 mondarìsi locali, graduate secondo Ite particolari esigenze, per le Provincie di Pav^a, Milano, Cremona e Novara. Per le Provincie di Vercelli e Mantova le tariffe saranno concordate frale organizzazioni locali. Davanti alfon. Bottai é «tato confermato dalla Confedera*ione generale fascista degli agricoltori l'impegno di far rispettare intogirahnente i patti agricoli e le tariffe In rigore nelle Provincie per 1« quali i patti e le tariffe sono stati prorogati. oGmtdqgritfidmmasdnvvzdtpfi II secondo Congresso della sperimentazione agraria noma, 19 notte. Stamane alle ore 10, nel salone del Ministero dell'Economia, ha avuto luogo la seduta inaugurale del 3.0 Congresso della sperimentazione agraria, ndetto dal Sindacato nazionale fascista tecnici agricoli. Alla inaugurazione sono intervenuti il ministro per la Economia Nazionale, S. E. Belluzzo, il sottosegretario di Stato, on. Bastianini, l'on. Acerbo presidente del Sindacato, l'on. Bazza, l'on. Serpieri, l'onorevole Armato, l'on. Anice, S. E. il generale Boriani, comandante della Miizia forestale, gr. uff. Drizzi, direttore generale della Agricoltura, il comm. Manzi, in rappresentanza del governaore di Roma, 11 conte Carusi Martinozzi del Consiglio provinciale della Economia di Roma e il dottor Angelini, segretario generale del congresso. Sono rappresentuti inoltre tutti i direttori delle stazioni agrarie ed autonome del Regno, molti direttori di catedre ambulanti di agricoltura e rappresentanti dei sindacati provinciali del tecnici agricoli. Prènde'per primo la parola l'on. Acertio, il quale ringrazia il Governo fascista per la valorizzazione data alla attività scientifica e. professionale del ecnici della agricoltura. Rilevando la speciale importanza dell'odierno congresso, ricorda che anche nel campo dell'applicazione delle scienze alla tecnica agronomica, l'Italia ha una gloriosa tradizione non inferiore a quella che ha conseguito negli altri campi della scienza pura ed applicata, e termina assicurando che 1 tecnici saliranno essere sempre degni della fiducia in essi riposta dal Governo e dal Paese. 11 ministro Belluzzo pronuncia poi un discorso in cui, ira l'altro ha detto: « L'Italia, impegnata nella ciclopica opera di ricostruzione che si va attuando sotto la guida geniale del Duce, segue la vostra fatica e ne attende con fede benefici risultati. Non è da mexavigliOiTsi perciò, se questo vostro convegno ha larga eco nel paese. 15' oggi al fine largamente diffuso neir ambiente agrario e in tutto il ipaese il sentimento della necessita che l'agricoltura 6ia esercitata con mezzi tecnici sempre più perfetti e con criteri scientifici, cementati da una razionale sperimentazione. Risultato questo del gesto magnifico col quale 51 Duce, indicendo la battaglia dei gramo, si poneva personalmente a dirigerla e dichiarava che era indetta cosi la battaglia per il progresso dell'agricoltura italiana. 11 miglioramento tecnico dell'agricoltura è la via maestra, per la quale, raggiungendosi 11 massimo rendimento dell'industria agraria, si cammina a passo più rapido ed agevola verso la soluzione del problema economico ituliaTio, soluzione legata alla razionale ed intensa utilizzazione della nostra terra, condizioni di tale miglioramento sono essen zialmente, come è noto, una larga jstm zione agraria e una paziente aaziona le sperimentazione. L'istruzione, nei vari suoi gradi e nelle varie sue forme, superiore, media professionale fidligcvldtcirdlcermmcPfpgOgdpssfhcvfze , l i o oggetto delle più amorevoli cure del Governo e ha nel ministro dell'Economia Nazionale uno strenuo propugnatore. La sperimentazione si può ben dire che è oggi al primo piano nel quadro dell'azione statale per il progresso dell'agricoltura e Bli istituti sperimentali svolgono una fervida attivi tà degna delle nobili tradizioni scienti' fiche italiane e conforme alle esigenze dell'ora presente. « Il paese, ripeto, molto spera da voi, molto attende dall'oliera attiva, dinamica, dei cattedratici, che nella loro azione dovranno usare lo spirito fascista, e con piacere vi vede riuniti a discutere i. problemi che vi appassio nano e a fissare e coordinare le diretti ve dei vostri studi sicuro come è che voti, abituati al lavoro paziente e silenzioso, non siUte qui per una vana accademia, sibbone per riassumere quanto avete compiuto e gmendere le mosse per l'ulteriore cammino, il Governo, iitterprete del pensiero e del sentimento del paese a mio mezzo vi esprime la fiducia e vi saluta ». Ripetuti e prolungati applausi accolgono il discorso del ministro Belluzzo. Dopo brevi parole dell'on. Razza si leva a parlare i'on. Bastianini, che pronuncia la conferenza introduttiva al Congresso. L'oratole dice che uno sguardo di insieme all'attuale stato dell'agricoltura pone immediiataineute in rilievo die il progresso è stato determinato dalla ricerca scientifica sperimentale. La profonda rivoluzione agraria ha creato un nuovo slato di vita economica del mondo ed ha accresciuto i compiti e le responsabilità della ricerca sperimentale. Molto cammino resta pero ancora'da compiete prima che Iflmpresa agricola stia portata a quei grado di perfeziono produttiva Che consenta di ottenere il massimo rendimento con la minore spesa. Lkm. Baslianini dopo avere accennato alla coltivazione dei toricni aridi e ai problemi connessi, come quelli delle migliori utilizzazioni dell'acqua e dell'avvicendamento, conclude col mettere in rilievo quanto l'economia agraria italiana e delle colonie s'attende dalla sperimentazione per vincere con la battaglia dell'agricoltura gli ostacoli che impediscono il raggiungimento dei pareggio economico. 13 Governo fascista consapevole della importanza che ha per la rinascita economica della potenza del paese una intensa opera dì investigazione scientìfica non mancherà di seguitare a dare alla sperimentazione agraria tatto ciò ohe le occorre per precedere, con passo rapido e sicuro verso la meta. I congressisti accolgono con vivi ap■plausi le parole del sottosegretario di Stato, n Congresso Inizia poi 1 jnvori.AgsmctcTglclddisdaEosrip