Dopo la sessione gmevrìu

Dopo la sessione gmevrìu Dopo la sessione gmevrìu Cbaraberlain entusiasta, Zaleski soddisfatto - Come è accolto a Parigi l'accordo per la Sacre » Il ritorno di Briand o e o ù o l o i n , a a o o. a ui o re ti a se no oaaaiad o ta o. ota nLe eoda uti, efu- Parigl, 14, mattino. La sessione del Consiglio della Società delle Nazioni è dunque chiusa, e le delegazioni si sono sciolte, scambiandosi congratulazioni reciproche per la soluzione delle questioni dell'Alta Slesia e della Sarre. Il « treno diplomatico » però non ha funzionato alla fine della riunione, da Ginevra: poiché sir Chamberlaln e Zaleski sono partiti ieri sera; e Briand ha- preferito invece pernottare sulle rive del Lema.no; ed è giunto a Parigi soltanto ieri sera alle 23. Chamberlaln e Zaleski invece.erano arrivati ieri mattina alle 9,30. Il ministro degli Esteri britannico, che, dopo essersi riposato per qualche momento all'Ambasciata britannica, è ripartito per Londra a mezzogiorno, ha dichiarato al suo arrivo alla stazione di Lione di essere addirittura entusiasta del viaggio compiuto, e «oprattutto dell'eccellente lavorò fatto» nel corso di questa sessione della Società delle Nazioni, nonché 'dèi lieti risultati ottenuti, specialmente nella delicatissima questione della Sarre. Anche Zaleski si ò dichiarato oltremodo soddisfatto dei risultati ottenuti a Ginevra. Il ministro' polacco degli esteri conta rimanere alcuni giorni a Parigi, prima di far ritorno a Varsavia, Ma, come avviene sempre in simili casi, non tutti si mostrano soddisfatti delle soluzioni intervenute; e basta dare- una scorsa ai giornali per esserne convinti. - * Cosi « Pertinax.», sull'Ecfco de Pa. ris, il quale, pur confermando che la Francia ha resistito alla domanda tedesca, 6i chiede però se, traendo motivo dalla sua relativa moderazio ne nella questione della Sarre e in quella della Polonia, Stresemann non ne approfitti per chiedere poi con maggiore forza l'abbandono della te Sta» di ponte da parte degli Alleatiiti applicazione dell'articolo 430 detrattato di Versaglia, Il Gaulois, -da parte sua, deplora che si abbia* ad annoverare anche questa volta un compromesso, cioè la soluzione-tipo, cara ai diplomaticdi Ginevra. Per. Maurras la soluzione è disastrosa: poiché, colla partenza dalla Sarre dei duemila soldati che la Francia' vi ^teneva, "comincia il pericolo per le truppe francesi del Renole.quali avranno contro di loro non truppe ostili, ma addirittura un paese ostile, un paese militarizzato nequadri di un esercito di vecchi e solidi soldati di mestiere. -Il lempi, fedele interprete dell'o phiiohe ch% prevale nelle sfere ufficiali, si compiace che a Ginevra lo spiritò di conciliazióne abbia prevalso, a malgrado delle pressioni intransigenti, dei circoli nazionalisti dBerlino per il regolamento della questione relativa alla Sarre «>l)i tali risultati — scrive — bisognfelicitarsi altamente, poiché un votemesso a maggioranza contro la tesdell'una o dell'altra parte avrebbcreato un serio malessere, e costituivun mediocre inconveniente per la politica 'di collaborazione franco-tedescache è logica conseguenza dell'opera intrapresa a Locamo e continuata a GÌ nevra ». • E- poiché alcuni giornali, come esempib la già citata Action. Francaisc, trovano che Stresemann avrebbe avuto piena soddisfazione su tuttquanto chiedeva, il Temps osservgiustamente essere abbastanza naturale che, soprattutto per scopi di politica interna, il ministro degli Estertedesco volesse procurarsi vantaggi soddisfazioni. ■ " ¥ « fllla non bisogna — il giornale aggiunge — ingannarsi sul vero caratterdi queste soddisfazioni. Che cosa chiedeva, in ultima analisi, StresemannChe venisse fissata una data per il rtiro delle truppe francesi ; che gli efettivi delle forze scelte per la protezione delle ferrovie venissero ridotti dmolto,- e òhe queste truppe di protezione non potessero intervenire se noin casi eccezionalmente prravi ; e infinche queste forze speciali non fosserinteralleate, ma nettamente internazionali. Orbene, il ritiro delle truppfrancesi dopo la organizzazione delforze speciali di protezione delle'ferrovie ò da molto tempo jj/à deciso in lnea di principio, ed è stato convenutche esso avrà luogo fra tre mesi; d'atra parte, si è ammesso che la Poliziferroviaria non potrà intervenire snon in circostanze eccezionali ciò chè conseguenza naturale, poiché essa creata allo scopo di ovviare a quasiasi minaccia contro la libertà delcomunicazioni. Difatto la decisione prsa ieri a Ginevra risponde a tutte garanzie che. esigevano gli interesfrancesi. E la proposta della Commisione della Sarre, di aspettare, pgiudicare con conoscenza, a preniltqualsiasi misura che si .imporrà, e stta adottata d'accordo. In tali cou/zioni non si può seriamente sosteneche la tesi francese non abbia prevala. Ginevra. L'accordo intervenuto iecerto ci-dà ampia soddisfazioue sulquestione relativa alla Sarte siRiserve e malcontèntin Germania I nazionalisti contro Stresemann (Servizio speciale de « La Stampa ») Berlino. 14. mattinoUna riserva, attraverso la miatuttavia si mostra alquanto malcotento, è la nota dominante del primcommenti formulati in Germania sbito dopo la fine della' sessione gnevrina, "mentre Stresemann anconon è rientrato a Berlino. 11 comprmesso, che è stato infine approvaper la Sarre, non poteva'certo esseaccolto ffestosamente. L'orizzonte nano non appare oggi affatto più rseo; e soltanto- nelle relazioni con Polonia, Ginevra ha dato qualcfrutto promettente. Questo è il bilacio sommario, che osservatori teschi traggono dalla riunione ginevna. Recriminazioni e riflessioni verse verranno prossimamente aluce nella pubblica discussioAscoltiamo alcune fra le prime pressioni, formulate da varie paL'ufficiosa Taegttehe Bundschpremesso che è presto per dare giudizio definitivo, non esita ad giungere che, in complesso, le lghe e movimentate trattative las o ia o i e a , a o a i t e e? i en e o oe e oio la e e è lle ele si ser re aiire so ri la o le nmi ugira roto re rero la he andevridilla ne. imrti. au, un agunno una impressione che non ò particolarmente rallegrante. Dopo molte discussioni si rtuscT à compromessi che sono per la Germania sopportabili, e nella questione della scuole dell'Alta Slesia pienamente accettabili. Ma occorsero molta lotta e grande attività per far prevalere ciò che era manifestamente conforme al diritto, o per lo' meno perchè quésta non fosse troppo maltrattato. Si pronunziarono molte belle parole ; ma per esprimere speranze per l'avvenire, men* tre la realtà presente rammentava antichi tempi, piuttosto che la nuova èra, che doveva cominciare a Locamo. E' difficile, dopo i sinceri e grandi sfòrzi della Germania in servizio della pace, non giudicare il contegno dell'altra parte con pena e malcontento. Eppure sarebbe ingiusto e arbitrario non riconoscere un progresso, sia pure lentissimo. Senza Locamo e senza Ginevra non si sarebbe avuta addirittura nessuna discussione intorno alle questioni delle scuole nell'Alta Slesia, del prestito di Danzica e della milizia volontaria della Sarre; ma si sareblx-ro semplicemente prese- decisioni, e queste contro la Germania. Avremmo pot- potuto far, la solita protesta; ma le scuole per la minoranza tedesca nell'Alta Slesia non si sarebbero mai avute, è l'occupazione francese nella Sarre, contraria ai trattati, sarebbe senz'altro rimasta, senza «che una voce si levasse in nostro favore ». La Deutsche Allgemeine '/.eitung parla anch'essa, del » fi asso di lumaca » col quale si ottiene qualche progresso; e nota che « la politica della Germania deve, èssere condotta oggigiorno con pazienza infinita e'con abnegazione senza pari. Noi ci troviamo di fronte — prosegue il giornale — alle più forti Potenze militari del mondo, e anche nell'atmosfera ginevrina, piena di inni alla pace, è stata un.a lotta impari ». La nazionalista Deutsche Allgemeine Zeitung mostra di fronte ai risultati di Ginevra una riserva che .evidentemente è effetto diretto della partecipazione dei nazionalisti al Governo. Il giornale ritiene che Stresemann sia etato costretto a mostrarsi, arrendevole nella questione della Sarre per non compromettere con un contegno più rigido altri e più alti scopi della sua politica. Quanto alla Sarre in particolare, è da temere, secondo il giornalo, che il Coniglio della Società delle Nazioni, dopo la approvazione del compromesso da parte della Germania, considererà la questione come esaurita,* e che lTiBV teressamento del mondo alla risoli*zione radicale del problema dinif- nuirà. . . M$ i portavoce più accesi della, de-, strS attaccano già aspramente Stresemann. La pangermanista Deutsche Zeitung -invoca senz'altro la caduta di Stresemann, « che non deve jiiù oltre Uii igéf g"ta póTlttcà esterà^daua Germania ». Senza giungere a que-, sta violenza, il nazionalista. Lokal Anzeiger definisce il risultato, di Ginevra una sconfitta, -e « il tramonto della leggenda, di Thoiry »; e scarica tutta la responsabilità della sconfìtta su Stresemann, affrettandosi a rilevare quelle parole coli le quali Stresemann stesso a Ginevra ha detto di agire di propria iniziativa, non avendo istruzioni dal proprio Gover. no, e a confermare questa circostanza: la quale però non toglie ai membri nazionalisti del Gabinétto per le meno la responsabilità del loro mutismo preventivo circa le questioni che "erano all'ordine del giorno, di Ginevra. Vi è qui lo spuntò di una insurrezione di una parte dei nazion.ilisti contro Stresemann,. insurrezione il cui svolgimento si vedrà nei prossimi giorni, c forse nella discussione del bilancio degli Esteri. » Il conflitto anglo-russoCommenti inglesi domenicali (Servizio speciale do «La Stampa») Londra, li-, mattino. l,e persistenti allusioni di ima parte della btampa-continomale ad un presunto • blocco contro Mosca », dovuto al supposto tentativo di «acccrchiamen-io inglese della Rutì6ia sovietista », sono, vivacemente deplorate e denunciate dai più importanti organi londinesi del.* la domenica, il Sunday Times scrive che queste ' ' ' « ...dicerie pu-e-rUi, ifesiomc con gli ultimi avvenimenti ginevrini, mostrano come l'Europa orientale sia ancora ben lungi dalla pacificazione. Lo scambio di note prosegue,il giornale — avvenuto tra Inghilterra e Rus6ia è stato interpretato in guisa fantastica Non è vero che l'Inghilterra abbia mai nutrito il desiderio di tonnare una coalizióne degli Slati Baltici a d'anno della Russia. La smentita data da Chamberlain a Ginevra dovrebbe bastare... ». Ma il- giornale teme chi le voci di complotto inglese contro .Mosca si rinnovino. « Non esiste in Inghilterra l'idea di isolale la Russia -» proclama l'organo ministeriale: — l'Inghilterra mira soltanto a faro cessare là propaganda antinglesfe. Essa vuole vivere, ne non da amica, almeno da buona vicina anche ron la Russia. L'idea di combatfersnon.sarebbe proficua a nessuno dei'due paesi. Le relazioni anglo-ru66e non-debbono diventare un fattore .soprannumerario del già instabile equilibrio che^oima sni'/irn ir, vnr^A vnnn AiinAAiMrofma ancora in varie- zone -europeeQuegli inglesi che vorrebbero la rottura con Mosca ignorano che ciò scatenerebbe un urto non soltanto tra lTnghilterra e la Russia, ma anche con alcuni degli Stati Baltici, i quali faoe> vano parte dell'Impero russo, e si trovano tuttora in certa gut6a sotto l'influsso dei Russi. Per giunta, l'Inghilterra mira a tenersi in perfetta annonia con tutte quante le grandi potenzeappartengano o no alla Lega delle Nazioni: perchè la sua politica implicuna certa misura di distacco dàlie complicazioni continentali. Chainberlain'bfatto bene ad adottare a Ginevra una*teggiamento conciliativo: in tale modil ministro degli Esteri può servire meglio gli interessi del 6uo paese che iogni altro ». Anche robscrw>r insiste che la poltica inglese tende a incoraggiare, ovuque sia. possibile, il riavvicinameninternazionale. Un eccellente risultadel con verno ginevrino si rispecchnel miglioramento delle relazioni trGermania e Polonia: talché si è aperlà via a nuovi negoziati intorno trattato commerciale tra i due paesi. « Le nostre difficoltà con la 'Russia — continua YObserver — non derivano afatto da calcoli diplomatici; ma 6oneffetto della aperta aggresssfo^ contrgli interessi Inglesi nello Estremo O

Persone citate: Briand, Chamberlain, Lema, Maurras, Zaleski