I problemi dello sviluppo economico nazionale

I problemi dello sviluppo economico nazionaleI problemi dello sviluppo economico nazionale discussi alla Camera Roma, 11 notte. Presiede il vice-presidente Paoluecl. Al banco del Governo sono gli onorevoli Bei" lazzo, Volpi, Bisi e .SMamnl. • La seduta comincia alle 16. ,,_,„ CARADONNA, riferendosi a guanto ieri l'on. MiUani nel suo discorso sul bilancio della Economia Nazionale a proposito dello riserve dr caccia, ritiene opportuni alcuni chiarimenti sulla portata e sull'estensione della riserva. Anzitutto crede che si debba abolire la distinzione tra cacciatori riservisti eu anti-riservisti, poiché non è possibile pensare clie vi siano cacciatori i quali vogliano la ri istruzione della selvaggina. Ma le dichiara"zionl di riserva' non dovrebbero essere latte per la fcelvaggina di passo, poiché riserva deve soltanto significare protezione della selvaggina stanziale, senza di che la caccia sar.bbc possibile soltanto a pochi privilegiati. Ne sarebbe opportuno sopprimere la caccia anche perche essa è strettamente legata alla fortuna di industria, che allo S.tato m; tciessa mantenere in piena efficienza quali le industrio per. la fabbricazione di polveri piriche, di cartucce e di inneschi. Nota poi l'incongruenza contenuta nella relazione nella quale, mentre da un lato si fa presente 1 opportunità di aumentare le riserve di caccia, d altro lato si ia assegnamento 6ul gettito rielle tasse che .gravano sui cacciatori. Si augura che il ministro terrà ■ conto al que«tc osservazioni in occasione della nuova wSt> £.U]ia caccia in modo da chiudere una polemica sorta in questi giorni e che interessa non soltanto la stampa cinegetica ma anche quella politica {approvazioni). Il processo verbale è approvato. Vengono quindi approvali senza discussione otto disegni di legge riguardanti conversioni in legge di regi decreti, fra cui quello 6ul disciplinaimento dei mercati e degli spacci del pesce. E' anche approvato, con iin emendamento dell'on. Ferretti accettato dal Governo. 11 disegno di legge 9 luglio 1926, n. 1331, relativo al controllo della conubustione. Il carovita Si riprende la discussione del disegno di legge « stato di previsione della spesa del Ministero dell'E. N. per l'esercizio finanziarlo dal l.o luglio 19-26 al 31) giugno 1928». EIAGI esamina la politica economica del Governo fascista con particolare riferimento al problema del caro vita, problema antico che si ripete con manifestazioni pressoché identiche e problema non soltanto italiaiio. il Governo fascista ha, in questo, come in altri casi, i a differenza di quanto avveniva In passato, preceduto i Governi d'altri paesi e proprio in questi giorni, in Francia, si esamina il problema ed, in Russia, si constata la grande differenza fra i prezzi di ingrosso c i prezzi al minuto e sì invita la cooperazione operaia ad intervenire. La battaglia economica bandita dal Duce col discorso di Pesaro ha avuto come risultato l'arresto dell'aumento del costo della vita e poi la sua diminuzione, e ad ottenerlo ha concorso l'intervento dèlie Cooperative di consumo delle aziende e degli Enti annonari, la creazione di spacci operai, la estensione di Servizi statali. Richiamandosi all'azione 6volta in Italia, per impulso del fascismo, dalla cooperazione, ed alle polemiche sollevate negli ambienti internazionali, rileva la mala fede dei nostri denigratori poiché nella stessa Russia sovietica i Sindacati professionali pongono a base della loro azione contro il caro-vita i rimedi che il fascismo ha, per primo, attuati. IjOda il Governo per i propositi di disciplinare ed organizzare i mercati, in modo da rendere possibile ai produttori di accedere dilettamente sui mercati ma attraverso associazioni e consorzi, poiché il. singolo è portato ad accrescere il prezzo in quanto sfugge a controlli. Ma la vittoria della lotta,contro il ctro-vita sarà data soltanto dall aumento della produzione. A ciò indirizza il suo sforzo concorde il paese guidato dal fascismo. La politica fascista è armonica ed integrale subordinazione degli individui e delle classi alla nazione. Coordinamento nello 6tato cor poratiivo di tutte le forze politiche economi chn sociali culturali, la cooperazione che non è più contro lo Stato nò si pesce di illusioni collettiviste, vuole essere, ed è, un mezzo di elevazione dei- lavoratori, di difesa dei consumatori, di valorizzazione dei produttori: mezzo ireerito materialmente e spiritualmente nel regime fascista, nello Stato fascista Ivìve approvazioni;, congratulazioni). Le interferenze tra agricoltura e industria ACERBO 6i occupa anzitutto del problema forestale la cui gravità appare manifesta se si considera che in quest'anno l'importazione .dei prodotti forestali e pastorizi ha raggiunto i tre miliardi di lire. 11 governo nazionale con la Milizia forestale e con l'opera iniziata per le sistemazioni idraulico-forestali dei bacini montani ha già affrontato adeguatamente il grave problema ma molto deve essere ancora compiuto sia per la tutela del nostro patrimonio montano sia per il consolidamento delle pendici franose, eia per la conservazione dei regime idraulico, per il rifornimento legnoso necessario alla economia domestica ed alla industria. Nella attuazione di questo vasto problema l'azione del governo deve essere integrata dall'iniziativa privata specie da parte di quegli enti che panno interessi connessi con i problemi della montagna come si è operato in molti stati ove la questione forestale può considerarsi risoluta. ... Venendo al rapporti intercedenti nella poiitica economica e finanziaria nazionale fra l'agricoltura e l'industria, nega che fra le industrie'che si svolgono nell'ambito dell'economia agraria e quelle che si riferiscono alle imprese di fabbrica e manifatturiere vi sia un contrasto organico insanabile. Infatti oltre alte Interdipendenze molteplici e profonde attività dell'organismo economico nazionale basta constatare che più della metà della massa operaia italiana è impiegata in [industrie che elaborano prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento zootecnico o che preparano materie e strumenti utili alla agricoltura sia chimici che meccanici. Fallita praticamente allo scopo, e dimostratasi insufficiente, tutta la legislazione In materia emanata da 50 anni ad oggi, sia quella del privilegio convenzionale sia quella degli istituti speciali, sia quella sul concorso integrativo dello Stato al pagamento degli interessi, è giunto il momento di ricercare la soluzione precisamente nella creazione di organismi di crédito capaci di operare con mezzi adeguati o con visione integralo dei bisogni nazionali. Conclude dichiarandosi convinto elio il Governo fascista 6aprà fornire questo indispensabile 6tnirnento'di azione e di. elevazione dei ceti rurali che sono le forze più vive ò sicure del regime {vivlss. applausi, e molte congratulazioni). \6STjmè la presidenza il Presidente CASERTANO. Il monopolio delle assicurazioni BARBIELTJNI AMI DEI avrebbe desiderato dal relatore una maggiore precisione di giudizio nei riguardi della azienda forestale e soprattutto nella battaglia del grano. Se, nonostante gli sforzi per l'intensificazione della granicoltura, è diminuito l'uso dei concimi chimici come il relatore constata, ciò devesl attribuire alla instabilità che a tutt'oggi esiste nei prezri delle affittanze agrarie che non Hanno affidamento ai fittavoli di- rimanere sui fondi per un lungo periodo di anni. E' quindi necessario che il Governo adotti una precisa linea di condotta nei riguardi della revisione dei contratti agrari dichiarando 6e intende o meno intervenire. Lamenta che mentre la direzione della sanità ha emanato provvide disposizioni per la migliore lavorazione industriale dei prodotti agricoli quali per esempio 1 pomodori, il Ministero della economia Nazionale non abbia disciplinato fcon severe misure'le manipolazioni della ma¬ teria prima, che certi industriali compiono in questo campo. L'oratore, proseguendo, sostiene che occorre sia meglio sistemata tutta, te. organizza.; zione relativa alle assicurazioni contro gai infortuni agricoli mantenendo ad esse il loro carattere sociale e liberandole da qualsiasi forma di speculazione. A questo proposito dice: «/Il relatore accenna che colla nuova legge sulle associazioni sociali viene tolto di mezzo il monopolio. Ciò non mi pare esatto. A questo punto avrei desiderato che 1 on. Rossoni avesse detto qualche cosa... ROSSONI: — Veramente, non ho ben compreso cosa vuoi dire; cerca di essere preciso e vedrai che saremo tutti e due d'accordo contro il .relatore. BARBIELLINI: — Siamo d'accordo nelle conclusioni ma non nei fatti poiché, su questo argomento, non bisogna tacere... ROSSONI: — Ma io ho pariate e,scritto in proposito... BARBIELLINI : — Non ne hai parlato qui, mentre è qui che bisogna parlare e prendere l'atteggiamento, caro ed illustre collega c supcriore {Ilarità). Sono state tolte di mezzo compagnie di assicurazione ma non è stato distrutto il regime di monopolio. Occorre permettere allJe Provincie di distaccarsi dalle mutue e più ancora dai sindacati infortuni... ROSSONI : — Mutue e sindacati sono eguali: il mio parere, se vuoi saperlo, è che la assicurazione infortunistica debba essere gestita come l'assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia... BENNI: — Costerà il triplo... ROSSONI: — Non ò vero. BARBIELLINI conclude rilevando che m tutti i rami dell'agricoltura quello che più conta è la pratica. Occorre quindi che il fascismo dia la piena sensazione che egli valorizza in massimo grado i lavoratori dei campi che sono i più fedeli servitori del regime, poiché in tutti i momenti più difficili della vita del paese essi sempre hanno tutto dato senza nulla chiedere {vive approv,). I combustibili MAJORANA fa presente la grande importanza del problema dei combustibili, essendo. l'Italia tributaria dell'estero per una' ingentissima somma. Data l'impossibilità e la inopportunità di limitare il consumo, il Go verno nazionale ha cercato di risolvere il problema mediante i surrogati e le ricerche minerarie. Approva i provvedimenti adottati nei riguardi dei surrogati, in particolare di quelli con alcool per estenderne il consumo. Quanto alle ricerche minerarie, per ile quali é stato istituito un Ente parastatale, •afferma la necessità, oggi che l'organlzzazio ne di questo Ente ò compiuta, di mettersi .rapidamente sulla via dell'azione intraprendendo alacremente e coraggiosamente le ricerche. E' convinto che il Governo nazionale farà ogni maggiore sforzo per la intera soluzione di questo problema acquistando cosi un'altra grande benemerenza verso il Paese {approvazioni). CAPRICE premette che l'azione del governo fascista ha dato i suoi benefici e salutari effetti sulla economia del Mezzogiorno d'Italia. Soprattutto la battaglia del grano ha messo in evidenza che il problema .meridionale non consiste in deficienze dall'elemento umano ma in condizioni speciali di clima superiori alla volontà umana. Le popolazio ni meridionali hanno infatti dimostrato di sapere vincere con la tenacia del loro lavoro e con ogni genere di privazioni queste sfavorevoli condizioni. Occorre però confortare meravigliosi sforzi compiuti dal meridiona•li-per migilloraré la loro economia agraria, con largite concessioni di credito agrario da parte di istituti di credito ed in particolare dal Banco di Napoli. Conclude affermando che non vi può essere nell'economia italiana una distinzione e con tropposizione tra nord e sud; il nord col suo meraviglioso sviluppo Industriale, con la sua tenacia, con la sua attività alacre; il sud con i sacrifici della sua popolazione e con la laboriosità agricola delle sue classi abbienti si integrano a vicenda e contribuiscono -insieme a dare all'Italia una nuova e prospera condizione economica degna della sua grandezza politica {approvazioni). Per una politica commerciale LANTINI nota che 6irio all'avvento del Governo nazionale, una vera e propria politica commercialo in Italia non era mai stata, fatta. E vanto del fascismo e del suo Duce di aver instaurato tale politica mediante le due provvide iniziative dell'istituto nazionale delle esportazioni e dell'Istituto centrale di statistica che, con felice intuizione, ò stato po sto alle dirette dipendenze del Capo del Go verno. Passando ad esaminare le condizioni dei commercio interno, dichiara che, come rappresentante della Confederazione del coni mercio. non- intende difendere qui la classe dei commercianti -ma la funzione coanmer ciale che non deve subire le menomazioni e gli scherni di una passata mentalità economica, invoca una unità di indirizzo fra lo Stato, gli Enti locali e gli Emi corporativi in' materia di provvedimenti annonari. Nòta che le Cooperative di consumo e le aziende autonome vanno bene se 6ono onestamente dirette; però la loro azione sui prezzi è mi nima; ciò che dimostra come il problema an nonario, più che uh problema di prezzi, soprattutto un problema di attrezzatura commerciale. Osserva che se vi sono dei commercianti improvvisati, questo devesi ad un fenomeno generale del dopo-guerra. Ma i veri commercianti ncn desiderano altro che di essere liberali da questa folla di incompetenti, chiedendo la riduzione delle licenze, l'inasprimento delle norme di legge sulla proceduT'i fallimentare e la sorveglianza più severa. Conclude assicurando che la Confederazione del commercio, come già ha fatto, continuerà a fare il suo dovere avendo di mira soltanto l'interesse della Nazione, ed è convinto che se avrà condizioni favorevoli di sviluppo e di vita, riuscirà in breve a fare del commercio un'arma sicura per l'espansione economica degli italiani nel mondo {vivi applausi; congratulazioni). Dopo la comunicazione dell'esito di varie votazioni a scrutinio segreto, la Seduta è tolta elle ore 20,35. La carta d'identità e i documenti che ne fanno le veci Roma, 11, notte. Il Ministro degli Interni dirama la seguente circolare: « La Legge di P. S. (T. U.), del novembre 1926, N. 1848, non obbliga tutti i cittadini a munirsi della carta di identità personale; tuttavia, in date contingenze (ad es., per prendere alloggio negli alberghi) è fatto obbligo ai cittadini di dimostrare la loro identità mediante . il documento stesso o altro equivalente; sono considerati equivalenti alla carta di identità, agli effetti del regolamento nei casi previsti dalla legge di P. S., i documenti provenienti dall'Amministrazione dello Stato, purché muniti di fotografia, come, ad es., i libretti personali di viaggio sulle F S. AwertesI poi che, agli effetti del riconoscimento, nel caso suaccennato, sono da ritenersi validi i libretti ferroviari delle famiglie degli ufficiali e impiegati civili, trattandosi di documenti rilasciati dall'Amministrazione dello Stato, e che, pur essendo mancanti di fotografia del titolare, offrono tuttavia utile mezzo per la ricerca e l'accertamento, essendo essi intestati all'ufficiale e impiegato civile che ho la famiglia. Re Ferdinando di Romania andrebbe a Termini Imerese Bucarest, 11, notte. , I.giornali annunziano che Re Ferdinando partirà probabilmente alla fine di Marzo per Termini Imerese (Sicilia), per farvi un soggiorno di un mese. (Ste'nni).