La Camera ratifica d'urgenza il trattato per la Bessarbia di Andrea Torre

La Camera ratifica d'urgenza il trattato per la Bessarbia La Camera ratifica d'urgenza il trattato per la Bessarbia tra gli evviva alla Romania Il significato politico della ratifica lumeggiato dall'immediata relazione dell'on. Andrea Torre: « atto di lealtà internazionale e di giustizia, l'Italia non rinnega i principi nazionali, l'Italia non pone la sua politica in servizio di nessun imperialismo ». Roma, 10 notte. Oggi, alla Camera, dopo un breve discorso dell'on. Miliani sul bilancio dell'Ennomia nazionale, il Primo Ministro e ainìstro degli Esteri on. Mussolini — che U suo ingresso nell'aula era stato salutato romanamente dai deputati — si è alzato a parlare tra la viva attenzione dell'assemblea. L'invito di Mussolini Annunciata la presentazione di alcuni altri disegni di legge, MUSSOLINI ha detto: — Ho inoltre Vonore di presentare alla Camera il seguente disegno di legge, che chiedo sia discusso oggi stesso in via d'urgenza, deferendone il suo esame ad una Coni missione di nove membri da nominarsi dal presidente: « Bali fica del trattato relativo alla Bessarabia, stipulato a Parigi il 28 ottobre 1920 tra l'Italia ed altri Stati ». A queste parole del primo ministro tutta la Camera si leva in piedi ed applaude entusiasticamente ed a lungo e.grida: a Viva la Romania! ». Cessata la vibrante dimostrazione, il vicepresidente, on. GIUNTA, avverte che. in seguito alla proposta del Capo del Governo per la discussione immediata di questo disegno di legge, si procederà, a termini dell'articolo 62 del regolamento, alla votazione segreta a maggioranza di tre quarti per la sua iscrizione all'ordine del giorno di oggi. Ed indice la votazione segreta, assume quindi la presidenza l'on. Casertano, il quale comunica il risultato della votazione segreta sulla proposta del capo del Governo: votanti 209; maggioranza 156; fav. 807; contrari 2. (La Camera approva). Quindi il Presidente annunzia di avere nominato a far parte della speciale Commissione per l'esame del disegno di legge i deputati Andrea Torre, Orano, Alfieri, Madia, Maraviglia, Acerbo, Jung, Boncompagnl-Ludovisl e Fani La relazione Torre S'inizia pertanto la discussione della ratifica del trattato relativo alla Bessarabia. Ha la parola, per il primo, l'on. Torte Andrea. L'on. TOBRE, tra la viva attenzione della Camera, dice: « On. Colleghi, mi onoro di presentare alti "Camera la relazione per la railftcu del trattato concluso a Parlai il 28 ottobre 1920 Ira le grandi Potenze vincitrici della guerra — Italia, Inghilterra, Francia e Giappone — 'con la Bomania per Vannesslone della Bessarabia. ta ragione di questo atto di ratifica, che il Governo e la Camera hanno voluto che si compisse rapidamente, dimostra che Quest'atto era maturo nella opinione pubblica, nella coscienza dei popoli e nella logica politica dell'Italia e nella logica internazionale (vivissime approvazioni). Questa ratifica è la conseguenza, come- ho detto, del trattato di Parigi del 28 ottobre 1920, sottoscritto dalle potenze vincitrici delia guerra in favore della Romania. » Non era stato finora ratificato dall'Italia $emplicementc per ragioni di opportunità intemazionali, perchè l'Italia avrebbe voluto che la Bussia, la sola protestante verso questo atto, si fosse messa amichevolmente d'accordo con la Bomania ver la regolarizzazione della secolare contesa. Ma ciò non è stato possibile perchè le conversazioni ufficiose e ufficiali, che sono intervenute in questi ultimi anni, hanno dimostrato che il Governo del Sovietì teneva fermo al suo concetto imperiale, contrapposto al concetto nazionale della Bomania Era la continuazione della politica Imperiale zarista, la quale aveva operato in modo che la Bessarabia — che nella sua grande maggioranza era romena — fosse a poco a poco snazionalizzata: mentre nel 1834 i romeni rappresentavano t'86 % della popolazione, nel 1897 rappresentavano della popolazione della Bessarabia, nel 1897 rappresentavano soltanto il 48 %. Ecco il frutto dell'opera di snazionalizzazione compiuta dall'imperialismo zarista. Il 27 marzo 1918 i romeni e i bessarabiani compirono Quello che fu chiamato • atto di unione nazionale », nel quale sono affermati i principi 8 i fatti capitali per la storia romena. L'atto dice: < In virtù del diritto storico e del' diritto * di ogni paese sulla base del principio che * 1 popoli possono, essi soli, disporre dei lo« ro destini, l'assemblea decide : a datare da ■.oggi e per sempre la Bessarabia è riunita ■ alla Romania 6ua madre patria». « 1,'ìtalia si è costituita sulla base di questi stessi principi nazionali, principi che essa non può rinnegare e non rinnega; anzi deve riaffermarli, in ogni occasione per il suo onore e il *uo prestìgio internazionale (Bene! vivi applausi). E' quello che fa in Questo momento. Qualche giornale ha affermato {parlo di giornali esteri) che l'Italia segue, in Questo fatto, una linea politica che non è la sua. No! Noi diciamo a tutti gli stranieri: la politica dell'Italia è la sua politica nazionale, non altra (approvazioni). L'Italia non pane la sua politica in servizio di nessun imperialismo. La sua polìtica, la politica fascista del Governo di. Benito Mussolini, è diritta, chiara-, è politica di pace, politica in semaio soltanto della sua idea nazionale e della tua potenza nazionale (benel applausi). Quetto t bene che gli stranieri sappiano e non continuino a pensare cose assurde sulla poUUea italiana! MUSSOLINI, interr.ompendo: — Fingono Bì pensare... TORRE- — E' cosi, fingono di pensare! D*l IMO, l'atto compiuto dal Governo fornita dimostra questa sua politica rettilinea, poiché tutti gli atti internazionali compiuti dal novembre 1922 ad oggi sono atti o di garanzia di principi nazionali degli altri popoli, 0 di garanzia di equilibrio internazionale, e tutti sono di garanzia di pace. Chi non vuole riconoscerlo deve negare fatti eloquenti, deve negare soprattutto la nostra logica coerente e consequenziaria. On. Colleghi! La Camera, ratificando il trattalo per la Bessarabia, compie un atto di lealtà internazionale lenendo fede al suoi impegni, e compie un atto di giustizia riconoscendo ad una nazione amica 1 suoi diritti storici e politici ». 200 voti contro 1 Applausi prolungati; l'on. Mussolini applaude per il primo ed a lui si associano tutti i membri del Governo presenti. PRESIDENTE mette in discussione gli artìcoli del disegno di legge per la Bessarabia. Sono approvati. Indite la votazione segreta sullo stesso disegno di legge, che è approvato con 200 voti favorevoli e uno solo contrario. L'esito della votazione è accolto con vivissime acclamazioni. Dopo la comunicazione del risultati di votazione segreta su vari altri disegni di legge (tra cui il bilancio della Giustizia) la seduta è levata alle ore 18.45- La ratifica firmata dal Re Roma, 10 notte. Stamane il Re ha firmato il Decreto, sottoposto alla sua sanzione dal Capo del Governo e Ministro degli Esteri, ed approvato dal Consiglio dei "Ministri di martedì, col quote si ratifica il trattato relativo alla Bessarabia, stipulato a Parigi il 28 ottobre 1920. II Capo del Governo ha ricevuto il stflf. Seleg, in occasione della ratifica del trat1 tato per la Bessarabia. (Stefani).