"A settembre Pechino non esisterà più, non conterà più nulla..."

"A settembre Pechino non esisterà più, non conterà più nulla..." "A settembre Pechino non esisterà più, non conterà più nulla..." Il primo emissario cantonese giunto a Ginevra parla alla «Stampa» (Dal nostro Inviato) Ginevra, 9, notte , Al terzo piano dal palazzo del Segretariato della Società delle Nazioni, in una cameretta con due tavoli, un divano pieno di giornali, e poche sedie, sedeva stasera Kung-Cien-Koo, direttore del The Eastern Times, il primo emissario cantonese qui giunto. 11 signor Kung è un uomo alto di statura, piuttosto esile, giovane, dagli occhi vivacissimi dietro le lenti alla Harold Lloyd, dal volto di un giallo rossastro e la fronte prominente. Le pupille rotonde e la bocca dalle labbra sottili, che si apre sovente ad un sorriso, danno al suo viso un aspetto insolitamente mobile per un uomo' della sua razza. Egli non parla nessuna lingua europea; e il colloquio che gli abbiamo chiesto ha dovuto svolgersi con l'aiuto dir un interprete. La Cina lontana da Ginevra Il prof. Kung ci ha detto di essere venuto a Ginevra per studiare'sul posto la organizzazione e il funzionamento della Società delle Nazioni, e per rendersi pienamente conto tli questa istituzione internazionale. Egli è qui nel momento in cui sono convenuti a Ginevra i rappresentanti delle maggiori potenze interessate negli affari cinesi. Coi delegati di queste egli ha già parlato o parlerà; ma non vuole precisare, i nomi dei suoi interlocutori. — Accontentatevi di sapere — ci ha dichiarato — che ho veduto e vedrò le maggiori personalità i cui Stati hanno degli interessi in Cina, per spiegare loro il punto di vista cinese. Il professore Kung dichiara di non essere un membro del partito nazionalista, e di avere sul suo giornale, il Scih Pao, che si pubblica a Sciangài, adottato nella politica interna la maggiore obiettività. Egli non fa per altro mistero dei rapporti che lo uniscono al Kuomintang, tanto più che egli appunto è professore all'Università Kuo-Ming — cioè nazionale — di Sciangài. In tale qualità, e quantunque egli non dica espressamente di essere munito di una missione ufficiale, l'incontro del professore Kung con Chamberlain e Briand non può mancare di attirare l'attenzione di tutti coloro che vedono l'importanza della situazione che si'è venuta a creare nell'Estremo Oriente. — Qual'è l'opinione dei Cantonesi su Ginevra? — gli chiediamo. — Ginevra è utilissima per le Nazioni europee. — Ciò significa che essa non presenta nessuna utilità agli occhi del vostro popolo? j'— E' molto difficile dire in qual modo Ginevra possa essere utile alla Cina. L'idèa nuova Le risposte del professore Kung, per quanto volutamente imprecise, sono abbastanza chiare. Dopo che egli mi ha fatto osservare come il comunicato dei nazionalisti nei riguardi della Società delle Nazioni, trasmessovi a suo tempo, sia di fonte parigina e non moscovita, gli faccio chiedere se i Cantonesi o i Pechinesi intendano sollevare la questione cinese davanti alla Società delle Nazioni. Egli tergiversa e dice: — Wo, per il momento. — Ma, all'assemblea di settembre? — insisto io. La rhposta questa volta è netta: — A settembre Pechino non esisterà più, non conterà più niente. La propaganda nazionalista è fortissima, irresistibile. Sciangài, da cui io vengo direttamente, sta per cadere. — Credete assolutamente al Successo dei nazionalisti? — Non è dello che i nazionalisti trionfino. Ma quando un'idea nuova è alle prese .con una concezione iiivecchiata, la prima finisce sempre per trionfare. Il movimento Ifnar.ionaìista è disciplinato e orao.nizza.lo, mentre l'antico regime è in sfacelo. Dal giornalismo, come Mussolini Il professore Kung era a Sciangài' quando giunse colà il rappresentante del partito fascista nel Sud della Cina; e ricorda il ricevimento che fu dato in onore dell'inviato italiano. A questo proposito, osserva: -> — Mussolini viene dal giornalismo. Il ministro degli Esteri cantonese, dott. Cien — nato in una colonia inglese, da genitori cinesi, ed ex-suddito britannico — era anch'egli un'giornalista. Oggi i Governi hanno alla loro testa dei giornalisti; e la bontà delle relazioni fra due paesi dipende dalla nostra confraternita. Non siamo del resto, noi Cinesi, l più vecchi giornalisti del mondo? Abbiamo un quotidiano che Ita duemila anni di vita, che lisciva cioè quasi contemporaneamente agli acta diurna dei Romani ! Il prof. Kung si alza e si inchina cortesemente. L'udienza è finita. Lo spiraglio giallo apertosi su questa tetra giornata ginevrina, solcata soltanto da numerosi colloqui diplomatici, si chiude. E' curioso notare che il prof. Kung ci ha ricevuto in un ufficio della delegazione pechinese presso la Società delle Nazioni, cioè nei locali assegnati al signor Ciu, delegato senza istruzioni e senza fondi di un Governo in realtà inesistente. L'interprete era anzi uno dei segretari di Ciu, il (piale, evidentemente, pratica" l'ospitalità in un modo assolutamente orientale, fino a dare ricetto ai propri avversari, o meglio a quelli che saranno i suoi padroni di domani. ARRIGO CAJUMI. La prigionìa della signora Borodin catturata dai cinesi di Ciang-Tsung-Ciang I suoi tre compagni fucilati- - L'arrivo a Sciangài dei granatieri inglesi della Guardia - L'ordine è: «Non sparare» (Servizio speciale della • Stampa -) Londra, 9, notte. II piccante episodio dell'arresto della signora Borodin, da parte-di un luogo'tenente del generale anti-cantonese CiangTsung-Ciang, assorbe larga parte del notiziario cinese di stasera. E" noto che, giorni or sono, il luogotenente in parola, un capo locale della provincia di Pelcili, fermava e perquisiva sul fiume Jangtsee, presso Pukow, il vapore russo « Pamiat Lenina » ossia, « In memoria di Lenin », che si trovava in rotta per Hankow. A bordo del piroscafo furono scoperti non soltanto tre corrieri diplomatici russi, ma la moglie del signor Giacobbe Borodin, il famoso consulente bolscevico del Governo di Canton. Quantunque la signora Borodin viaggiasse sotto altro nome, venne subito identificata e arrestata, insieme coi tre corrieri. Tutti quattro furono internati a Tsinanfu. Naturalmente il vapore venne sequestrato in nome di Ciang-Tsung-Ciang. Ora si afferma che la signora Borodin stava facondo ritorno a Hankow, dopo una visita a Sciangài, dove aveva accompagnato un suo figliolo di dodici anni, che si era imbarcato per Vladivostock, per proseguire per Mosca. Negli ambienti che fanno capo a Ciang-Tsung-Ciang si dice Jie la signora venne trovata in posse.1 io dei piani militari del generale Ciang, e di altri documenti molto importanti. ì tre corrieri diplomatici sovietici, i quali avevano cercalo di fare valere la loro immunità diplomatica, per sottrarsi alle ricerche, sarebbero stati trovali in possesso, alla loro volta, di inWi bauli di opuscoli co¬ munisti, per la propaganda fra le masse cinesi. Il bonsole russo di Sciangài è partito ieri sera alla volta di Nanking, per tentare di ottenere il rilascio dei quattro arrestati. Un telegramma da Sciangài aggiunge che le autorità inglesi, in via confidenziale, e per il tramite di un agente del signor Borodin, hanno ricevuto la preghiera di usare i loro buoni uffici per ottenere che la signora Borodin venga subito messa in libertà. Un telegramma da Pechino riporta che le autorità di Tsinanfu hanno fatto fucilare i tre corrieri russi. La signora Borodin invece, benché rimanga internata, verrebbe trattata con sufficienti riguardi. Il generale CiangTsung-Ciang ha telegrafato al maresciallo Ciang-Tso-Lin, affermando che la signora Borodin e i suoi tre compagni russi venivano facendo attiva propaganda rivoluzionaria contro il Nord, ed esortando il maresciallo a rompere i rapporti col Governo di Mosca. Un cablogramma da Hankow, in data tii"ieri, dice che nn distaccamento di soldati cinesi, lunedì scorso, catturava a Wiisenh, a circa 20 chilometri da Kinkiang, un piroscafo inglese. Accorse sul posto un cacciatorpediniere, che liberò il piroscafo, e lo rimorchiò ad Hankow, insieme coi soldati cinesi che lo avevano catturato. Ieri, a Wuhu, una folla di scaricatori cinesi penetrava nell'edificio delle dogane, che saccheggiò, invadendo anche il Club dei residenti stranieri. Le donne e i bambini di questi ultimi stanno riparando a Sciangài. Le forze cantonesi, secondo un dispaccio della « Reuter », progrediscono rapidamente verso Nanking; e il generale CiangTsung-Ciang, sentendosi in pericolo, ha fatto ripiegare la divisione dei fuorusciti russi, che fa parte del suo esercito, a Pukow. Nel pomeriggio di oggi giungeva a Sciangài il vapore che trasporta il battaglione dei granatieri della Guardia, Coiàstream, salpato il mese scorso dall'Inghilterra. Il corrispondente del <t Daily Telegraph » da Sciangài dice che le truppe inglesi a difesa della concessione straniera hanno l'ordine di evitare a ogni costo ogni ostilità con i Cinesi. Esse non devono usare i fucili, ma anzitutto respingere qualsiasi possibile attacco per mezzo di randelli. Nessun contingente di truppe cinesi, sia settentrionale, sia meridionale, avrà il permesso di entrare nelle concessioni. I contingenti di tutte le nazioni hanno accettato il comando supremo del generale inglese Duncan, eccettuati i Giapponesi, che provvedono una guardia speciale, a protezione dei loro interessi. M. P. La salute della Regina di Svezia (Servizio speciale «Iella « Slampa >•) Landra, 9, notte. La Central News ha da Stoccolma: « Si apprende ufficialmente da Roma che le condizioni della Regina di Svezia rimangono piuttosto serie. La Regina soffile d esaurimento fisico e mentale, e -il 6uo stato risulta ulteriormente indebolito da un attacco di influenza, n male peraltro non minaccia alcun pericolo immediato. La Regina, che dimora a Roma, partirà 41 mese prossimo, se la salute glie lo permetterà, alla volta di Anacapri. nell'isola di Capri, dove ella intendo trascorrere la primavera ». Tre briganti condannati a morte a Sei a jevo (Servizio speciale «Iella «Stampa. Sarajevo, 9, notte. Alla Corte di Assise 6 terminato il processo contro tre briganti, certi Orenobic, Kompotic e Perle; accusa.!.! di avere assassinalo a scopo di rapina, un contadino e un commerciante, i ntiali' furono derubati. I tre briganti sono stati condannati a morte col capestro. Inghilterra e Giappone accetterebbero l'invito di Coolidge (Servizio speciale della « Stampa >) Londra, 9, notte. Il corrispondente della Heuter da Tokio annunzia che il Giappone intende accettare l'invito del Presidente Coolidge ella Conferenza tripartita sulla riduzione delle forze navali. Unii interrogazione, in merito a quest'ultimo passo americano, determinava stasera alla Camera dei Comuni una breve dichiarazione del ministro della Marina; « Il Governo si propone — ha deìto l'onorevole Bridgeman — di non mettere in cantiere nessuna delle navi contemplata dal programma delle nuove costruzioni inglesi per il 1927. se non verso la fine dell'anno quando, cioè, si conoscerà l'esito della Conferenza su,, gli armamenti navali. Tuttavia nei riguardi delle nuove navi già in via di costruzione, i lavori proseguiranno normalmente, come se la Conferenza non fosse convocata!. U coll&noratore diplomatico del Daily ' Telegraph riferisce che, dopo la risposta favorevole pervenuta a Wasliington dal Governo inglese sulla proposta di una conferenza fia le cinque granili potenze per la riduzione degli armamenti navali, si iniziarono f-'a il Ministero degli Esteri americano e l'ambasciatore inglese discussioni confidenziali, le quali si estesero al Giappone, e risultarono cosi fruttuose, che fu stipulato tra Washington, Londra e Tokio un accordo generico, in base al quale la Conferenza tripartita avverrà probabilmente in giugno, a Ginevra, dopo i lavori della Commissione parlamentare per il disarmo. Non 6 ancor stabilito se 1 delegati delle tire potenze saranno muniti di pieni poteri, ovvero di un mandato puramente consultivo. Il Governo americano, dopo la risposta negativa della Francia e dell'Italia-, non potrà rinnovare l'invito a Parigi e a Roma; ma queste verranno sollecitate a nominare degli osservatori, per modo che la situazione nelle acque europee non vanga discussa in loro assenza, e tanto l'Italia quanto la Francia possano apprendere direttamente le vedute del presidente Coo« lidge in materia. « E" probabile — termina l'informatore — che il Governo inglese, nella sua nota di accettazione del nuovo invito americano, metta bene in risalto la posizione navale dell'Inghilterra nel Mediterraneo, facendo notare che, qualora le altre potenze mediterranee aumentassero il numero degli incrociatori, dei cacciatorpediniere e dei subacquei delle rispettive flotte, l'Inghilterra dovrebbe a sua volta aumentare le proprie forze navali in ciucile acque ». L'unico commento giornalistico, sinora uscito «sulla conferenza tripartita che si prosnetta, ò quello del lloydgeorgiano Daily Chronlclc. Esso premette che l'Inghilterra non potrebbe accettare nessuna restrizione iiiivale clic non fosse accettata anche dalle principali potenze europee, la Francia lu primo luogo. Sennonché è stata proposta ima via di uscita, nel senso che l'Inghilterra aderirà bensì alla limitazione da discutersi e da pattuirsi; ma sarà autorizzata a non mandate ad effetto l'accordo, nel caso che qualsiasi potenza europea ne aprofltti per fare nuove costruzioni ai danni ' della posizione navale inglese. Se tale proposta venis. se accolta dai promotori della conferenza, allora ogni obbligo britannico, secondo' il Daily Chronicle, sarebbe eliminato. I risultati, in tali condizioni, non potrebbero essere di carattere molto efficace. Ma il giornale soggiunge che anche. i più modesti accordi per la riduzione delle spese per gli armamenti, costituiscono passi sulla retta via. In tema di armamenti terrestri, sì annuncia nel frattempo che questo Ministero della Guerra ha deciso di rinunciare per quest'anno alle grandi manovre. Esse verranno surrogate colle esercitazioni sperimentali da una cosidetta «brigata meccanizzata», dotala cioè di mezzi meccanici di ogni genere, dalle trattrici per tutti i traini alle mitragliatrici in luogo dei fucili, per numerosissimi reparti di truppe. La brigata ò attualmente in via di formazione; e interessanti esperimenti campali si svolgeranno noi settembre prossmo sull'altipiano di Salisburry.