Stresemann prende contatto

Stresemann prende contatto Stresemann prende contatto £a quarantaquattresima sessione del Consiglio della Lega — Un colloquio privato Briand-Zaleski -« Dichiarazioni del ministro tedesco ai giornalisti * Caprìcci del tempo e previsioni del barometro internazionale. (Servizio speciale della «Stampa») L Ginevra, 7, mattino. La sessione del Consiglio della Socj*tà dalle Nazioni, che si apre stamttina elle 11, è caratterizzata dalla sua scarsa importanza ufficiale, a cui corrisponde invece una attesa assai viva nei riguardi di tutti i problemi, della politica internazionale, iene non figurano nell'ordine del giorno. In altre parole si avverte ufficiosamente : — Badate che il Consiglio della Società delle Nazioni si occuperà soltanto della situazione finanziaria di Danzica, della nomina del nuovo presidente della Commissione di governo della Sarre, della questione dei beni delle minoranze ungheresi incorporate dalla Romania, e di vari problemi di importanza secondaria: non aspettatevi dunque deliberazioni impressionanti. Orbene, a questo ammonimento ufficioso, che sentivate enunciare anche ieri da tutti i circoli ginevrini, fa riscontro l'intima convinzione dei più. che non nella grande sala del Consiglio, intorno alla tavola a ferro di cavallo, ma nelle conversazioni private, nei colloqui fra le pareti di una camera di albergo, affioreranno a mano a mano le grandi questioni del momento : la tensione anglo-russa, la Cina, lo sgombero renano, il disarmo, i rapporti tedesco-polacchi. Se ne parlerà abbastanza misteriosamente; ma non tanto che qualcosa non trapeli al di fuori, nelle hall, dove i giornalisti fanno, con i cento passi e le chiacchere di attesa, quella che si chiama la borsa delle notizie. Naturalmente se qualcosa di concreto sarà stato raggiunto, se gli incontri saranno fecondi, l'attuale sessione del Consiglio assumerà un valore e un interesse, costituirà un filo di più dell'ampia e fragile tela dei rapporti internazionali del dopoguerra. Altrimenti, qualora mancasse anche lo zuccherino di una Thoiry da gettare ai popoli ansiosi, tutto rientrerà automaticamente nell'ordinaria amministrazione, e il tono diventerà minore. Avranno così ragione quei vecchi scettici che ieri ci invitavano a non aspettarci niente dalla quarantaquattresima sessione del Consiglio, ad andare a contemplare il lago, i monti, le belle ragazze, e a visitare il salone dell'automobile. / Arrivi e prese di contatto Ea giornata di ieri è stata dedicata alle prese di contatto. Nella mattinata erano giunti Chamberlain, Briand col suo capo dì Gabinetto Aimé Leroy, ma senza Paul Boncour, trattenuto a Parigi dalla discussione parlamentare del progetto sulla nazione armata, Stresemann, proveniente da San Remo, in compagnia del sottosegretario di Stato agli Esteri Von Schubert Alle 18,30 giunse la Delegazione italiana, composta del senatore Sciatola,, del marchese Perrone di San Martino, del conte Vini, e con essa il marchese Paolucci de' Calboli Barone, che sostituirà S. E. Attolico nel posto di vice-segretario generale della Società delle Nazioni. Nel pomeriggio Stresemann si recava a. far visita, successivamente, a B riand e a. Chamberlain. E il ministro degli Esteri francese aveva poi un lungo colloquio col ministro degli Esteri polacco Zaleski, qui giunto sabato, e le cui dichiarazioni alla Neue Freie Presse erano vivamente commentate, sia perchè riconfermavano l'atteggiamento di Varsavia nei riguardi della Germania, sia perchè, pur non negando l'accrescimento dell'influsso inglese in Polonia, escludevano qualsiasi proposito aggressivo verso la Russia. La lunga conversazione Briand-Zaleski di ieri sera deve essere stata diretta a chiarire se vi sia effettivamente un nuovo orientamento nella politica estera polacca. I rapporti che uniscono Parigi a Varsavia, e che non sono un mistero per nessuno, necessitavano le spiegazioni che Zaleski deve aver fornito a Briand. L'Inghilterra ha, per fax fronte alla Russia, e indirettamente alla Cina, poche carte nel giuoco ginevrino; e la Polonia è fra queste. Ma la Francia non intende lasciarsela sfuggire di mano. « Non fa Mussolini a ordinare l'eclissi di luce elettrica...» La prima smentita agli scettici, circa l'interesse della sessione del Consiglio, è stata data ieri sera da Stresemann, ricevendo i giornalisti tedeschi. Il capo della Wilhelmstrasse ha fatto dichiarazioni assai importanti. Anzitutto egli ha pittorescamente smentito, colla verve che lo contraddistingue nei discorsi famigliari, la notizia, propalata da alcuni giornali esteri, che egli si sia nascostamente incontrato coll'on. Mussolini. « Si è scritto — egli.ha detto — che una delle scorse sere la luce elettrica venne a mancare a San Remo; e che, durante tale oscuramento, io e l'on. Mussolini ci eravamo intrattenuti a colloquio. Ora vi posso garantire che non fu affatto l'on. Mussolini a ordinare l'eclissi della luce elettrica... ». Dopo di che, Stresemann annunciò che 11 Governo tedesco chiederà la fissazione di un termine per lo sgombero della Sarra da parte delle truppe francesi, sgombero che dovrà essere votato dal Consiglio, Secondo il progetto Stephens, presidente dimissionario della Commissione di governo della Sarre, di cui il Consiglio deve nei prossimi giorni designare il sostituto, le troppe francesi dovrebbero essere sostituite da un Corpo civile internazionale di ottocento uomini, destinati alla sorveglian za delle ferrovie che mettono nella zona di occupazione francese. Ora Stresemann chiederà la riduzione del numero dei componenti di detto Corpo civile; e che vengano Inoltre strettamente stabilite le sue attribuzioni. Parlando poi delle relazioni colla Polonia, Stresemann ha dichiarato che egli avrà nei prossimi giorni un colloquio con Zaleski, relativamente alle scuole tedesche In Alta Slesia; e che egli spera si possa giungere a un accordo, anche per la ripresa dei negoziati commerciali con Varsavia. * I rapporti della Germania con la Polonia e con la Francia <i Non è vero — ha detto Stresemann — ch<3 si fosse già quasi giunti alla conclusione di un trattato di commercio colla Polonia, allorché le trattative, furono interrotte, causa l'espulsione di sudditi tedeschi. I negoziati presentavano in quel momento ancora molte difficoltà, ed erano tutt'altro che prossimi a una conclusione E* infine inesatto che all'andata al potere del nuovo Gabinetto tedesco debba attribuirsi il peggioramento dei rapporti colla Polonia e con la Francia. Per quello che concerne il primo punto, la questione delle espulsioni era nna vecchia storia, che si trascinava da anni; per quanto riguarda 11 secondo punto, la colpa della diminuita cordialità risale a quei circoli nazionalisti francesi, i quali attaccarono violentemente Briand, per le concessioni da lui fatte alla Germania circa la cessazione del ontrollo militare. Vedete bene — ha concluso Stresemann — che tutto ciò preesisteva alla formazione del nuovo Ministero ». Il capo della Wilhelmstrasse ha soggiunto infine che, non ufficialmente, ma in colloqui particolari, egli avanzerà il problema dello sgombero della Renania; ma che egli non ritiene però che nei prossimi giorni si possa giungere in proposito a risultati positivi. SI assicurava ieri sera che su uno dei temi all'ordine del giorno, e cioè sulla situazione finanziaria di Danzica, sarebbe gjà stato raggiunto l'accordo per il prestito internazionale che deve farvi fronte. Ma avremo campo di riparlarne. Meteorologia politica La giornata di ieri ha iniziato in realtà quel lavorio di corridoio che da oggi in poi sarà portato al suo massimo grado. Briand, che aveva ricevuto, verso l'ora di cena, 1 giornalisti del suo paese, 11 aveva rabboniti con arguzie, invitandoli alla pazienza, e non facendo dichiarazioni di sapore politico. Chi ha rotto l'indugio, è stato dunque Stresemann; mentre Chamberlain e Scialoia si sono tenuti in margine. L' schermaglia, tra il vecchio e quieto sornione del Quai d'Orsay e il rotondo ma agile Stresemann, è appena cominciata, e proseguirà per diretto e per traverso colla stessa mancanza di leggi e di probabilità che sembrava informare ieri il clima ginevrino: acquazzoni che facevano rilucere le strade e incupire il lago; poi un po' di vento asciutto e freddo, e il cielo sereno; indi la nebbia sui monti cosparsi di neve, e il grigio nelle vie affollate del pacifico pubblico domenicale. Spira insomma il tempo più capriccioso, bizzarro e stravagante di questo mondo; e la.sessione che si apre oggi, e che in apparenza dovrebbe correre liscia come l'olio verno il suo rapido epilogo, può segnare invece spostamenti di prim'ordine sul barometro internazionale. Fino a stamane però non si parla della Russia e della Cina — le due grandi incognite di domani. C'è chi crede che Briand e Chamberlain siano venuti a Ginevra unicamente per compiere un atto di cortesia verso Stresemann, che per la prima volta presiederà, il Consiglio della Società delle Nazioni. Noi crediamo che l'ipotesi sia molto lontana dal vero. ARRIGO CAJUMI.