La risposta di Mosca a Londra

La risposta di Mosca a Londra La risposta di Mosca a Londra iute dalle mane russe s'inveisse citi \WKm Centinaia di migliaia di operai nei comizi - Virulenta manifestazione (Servizio speciale della a Stampa ») Londra, 26, notte. La replica moscovita alla nota londinese di protesta contro la propaganda antibritannica, è stata consegnata oggi all'incaricato d'affari inglese a Mosca. Qui a Londra ignoriamo tuttora il contenuto della noia russa. Il suo testo giungerà probabilmente nel corso della notte. I prono siici sono piuttosto brutti, quantunque si preveda che in sostanza la replica moscovita, ad onta della sua vivacità formale, si guarderà bene dal rendere inevitabile una rottura con l'Inghilterra. Certo si è — in ogni caso — che dalla botta e risposta non scaturirà l'amicizia. Vo. d. g. dell'esercito La nota russa è stata preceduta non solo da escandescenze giornalistiche, ma da manifestazioni popolari inscenate oggi a Mosca e altri grandi centri delle repubbliche soviettiche. Queste dimostrazioni — secondo il corrispondente della British United Press da Mosca — diedero luogo a scene sensazionali. Centinaia db migliaia di operai percorsero le strade in interminabili cortei, verso comizi nei quali furono pronunziati virulenti discorsi anglofobi e votati ordini del giorno che invitavano il Governo a replicare all'Inghilterra con la massima energia. Prosegue il corrispondente : « Vastissimi comizi furono tenuti a Mosca, a Leningrado, a Karkhoff, a Kieff, a Nijni Novgorod ed in molti altri centri. Le ■dimostrazioni furono cosi bene organizzate da rendere evidente la inspirazione governativa. « — La nostra risposta alla nota inglese è questa: Lavoratori di tutto a mondo unitevi, e correte tutti al vostro pasto di battaglia ! « Cosi suonava l'ordine del giorno che fu approvato dalle maestranze industriali di Mosca. Quanto all'esercito, un reggimento di presidio nella capitale approvò un ordine del giorno che domandava « energiche resistenze alla campagna anti-soviettisla dell'imperialismo britannico »; aggiungendo che «la pazienza delle masse lavoratrici ha dei limiti». La Turchia Una Agenzia americana, la International News Service, ha da Mosca che nei comizi la nota inglese venne interpretata come una 'minaccia di guerra. Le guarnigioni di Karkhoff e di .Mosca — secondo tale Agenzia -, approvarono una risoluzione in cui l'Inghilterra veniva ammonita che « l'esercito rosso è pronto a respingere qualsiasi attacco ». Zi Governo russo era invitato dalla risoluzione medesima a a ripudiare i superbi governanti inglesi ». Un ordine del giorno approvato da cinque mila operai di uno stabilimento moscovita diceva: «L'Unione dei Soviet non desidera la guerra;, ma se sarà attaccala, l'intera nazione si precipiterà nelle trincee ». Un dispaccio di Agenzia da Costanr tinopoli segnala che la stampa dichiara che la rottura delle relazioni anglorusse sarebbe il segnale di una nuova guer. ra, di fronte alla quale l'Oriente non potrebbe rimaner: neutrale. Qui a Londra, per ora, non si prendono sul tragico tutti questi sfoghi. E' ovvia la sensazione che tanto nell'Oriente russo quanto nell'Oriente turco si sta esagerando più del necessario. La replica moscovita fu attesa, nelle ultime 24 ore, con perfetta calma e con attitudine dignitosa, tanto dalla slampa quanto dal pubblico* Le proleste laburiste contro la nota ink glese sono, in fondo, meno accanite di quel che si prevedesse. La condotta della stampa liberale rimane molto carrettaiQuesta parte dell'opposizione — nei riguardi della Russia — può dirsi animata da buoni propositi, ma praticamente, in posizione di crocia-t-et. Il comunismo Naturalmente, la rottura per la rottura è desiderata da pochi. Il pedestre ma importante rilievo che dal 1920 in qua U gira di affari tra il mercato inglese e quelle russo è stato del valore complessivo di 170 milioni di sterline, si impone anche a qualche organo con tanto di coda. Sé l'estrema destra, la quale vorrebbe mettere al bando la Russia, è potente sotto l'aspetto di pan tilo, esistono dei celi commerciali pia portenti di lei sotto l'aspetto pratico. Dato che la rottura non finisca per sopraggiungere automatica, gli enti anli-bolscevichi id transigenti si consolano fin d'ora, pensa* do che questo aspro scambio di note giovera almeno a fare rientrare certe disposizwni al riconoscimento ufficiale dei So. vieti che si profilavano in parecchi Paesi — i quali — come l'America — non riconoscono ancora il Governo di Mosca. Inoltre l'aperto screzio fra l'Inghilterra e la Bussia servirà ad ammonire indirettamente la Germania intorno ai rischi che ogni sua velleità di collaborazione diplomatici con la Russia implicherebbe nella sfera delle sue utili e necessarie relazioni con l'Inghilterra. Quanto ai rapporti interni, il Ministro del Commercio, parlando stasera in un sobborgo di Londra, credeva opportuno sgannare subito coloro secondo i quali da una rottura con Mosca dedurrebbero Vimmediata, scomparita del sovversivismo in Inghilterra. «Sia che le nostre relazioni con la Russia continuino, sia che cessino — egli disse — ciò non segnerà il termine dell'attività comunista nel nostro Paese. Quando anche domani il Governo denunziasse il trattato commerciale e consegnasse i passaporti a tutu i funzionari diplomatici russi, le attivila del comunismo.prò. seguirebbero su per giù come prima, li comunismo è un problema locale che il popolo inglese deve combattere, sul proì prio terreno ». 7| M. P.

Persone citate: Nijni Novgorod