La veemente requisitoria del Procuratore Generale

La veemente requisitoria del Procuratore Generale L'uccisione della Rinin La veemente requisitoria del Procuratore Generale a ò a i a , e i o e a i a i i l l l l , e e a i a a i e a e o si o a. l i a è i a Pubblico scarso in questo Inizio di arringhe. Appena aperta l'udienza ha la parola l'aw. Battone, 'difensore dell'imputato Bertini. Egli esordisce affermando la sua certezza dell'innocenza del suo difeso e premettendo che questo non è un pregiudicato, come 10 ha chiamato l'Accusa, perchè 1 suoi precedenti penali si riferiscono a reati di carattere politico. Vi è semplicemente una ammenda-per porto d'armi e una condanna per furto amnistiata. Fu in sostanza — prosegue con calda oratoria il giovane patrono — un antisovversivo del '19; fu primo tra l primi nelle spedizioni punitive, invase circoli bolscevichi e fece l'irruzione In casa Fraseatt. Berlini è un giovane impulsivo e facilmente eccitabile : è capace di una azione violenta se si vuole, ma non di un'azione oscura, E che Bertini sia innocente, il suo difensore lo deduce dalla angosciosa Inquietudine da cui 11 disgraziato fu tormentato dopo 11 delitto allorchè attuò l'Insano tentativo di porre fine ai suoi giorni. « Perdonatemi e beneditemi », scrisse al genitori prima del doloroso passo. Bertini oggi è vivo per miracolo. 'Iddio ha ascoltato le preghiere di una madre. ( L'oratore, nella seconda parte della sua arringa, pronunciata Veramente con bella e appassionata oratoria e congegnata con molto acume e diligenza di avvocato, si propone dimostrare che non può avere preso parte materiale' all'uccisione della Binin nè allo strazio di quel cadavere. E si riporta specialmente alla requisitoria del Procuratore Generale comm. Taglietti che escluse la premeditazione, la quale però venne affermata dai magistrati della Sezione d'Accusa nella loro sentenza, sotto l'imipressione — afferma l'aw. Battone — del fatto obbrobrioso e nefando. > L'oratore dichiara, sulle scorte delle risultanze di causa, che gli elementi portati contro 11 suo cliente non hanno rilevanza alcuna e che specialmente il teste Biesta nelle sue undici deposizioni non è stato attendibile perchè sono tutte contrastanti tra di loro. L'omicidio imputato al Bertini non avrebbe alcuna causale : la Binin gli era estranea : l'amicizia col Bertini fu superficiale e occasionale E l'aw. Battone chiude il suo dire con una bella ed efficace perorazione ricordando che se Bertini fu un* traviato, due anni di carcere sono stati già l'espiazione dei suoi giovanili traviamenti e che non si tratta di alcun delitto crudele, come fu l'uccisione della Binin, riè di alcuna altra nefandezza come fu lo scempio di quel povero cadavere. Invoca perciò dai giurati un giusto e sereno verdetto. mo le 12 e l'udienza è rimandata al pomeriggio. Parla il Procuratore Banaralt Molto pubblico è convenuto nel pomeriggio in udienza. Nello spazio riservato si pigiano molti studenti, avvocati e magistrati del Tribunale e della Corte, attirati dal desiderio di udire la requisitoria del sostituto procuratore generale aw. Aroca, uno dei più giovani e valorosi magistrati della nostra Curia. ■ L'egregio rappresentante della Legge afferma che mai come oggi l'opera della Giuria è assurta' a una necessità sociale. ■ Avete due delinquenti — esclama — che si offrono al. vostro esame e dovete studiarli. Chi è Cattaneo? E' un mentitore sfacciato, un commediante feroce: egli ha continuato la 6ua commedia nella gabbia osando far credere che amava la disgraziata sua consorte. Egli è un uomo che è sprofondato nell'abisso. La Binin è invece una povera figura di donna. Devia quando dalla tranquilla campagna di Cortemilia scende nella grande città. Devia e precipita, cattaneo — lo sparviero — adocchia la preda e l'avvia in quell'ignobile mercato della cocaina, la percuote per compenso e la sevizia, finché un giorno la strozza e la squarcia. La sua donna languiva di fame ed egli gozzovigliava. Qualità dominante del Cattaneo è la finzione che diventa gioco atroce e sinistro e sarcastico davanti ai giurati ». E che Cattaneo abbia simulato sempre, prima e dopo il delitto, l'oratore della Legge, che parla con quella ardente foga ch'è sua caratteristica, lo dimostra seguendo le peregrinazioni del Cattaneo In cerca sempre di danaro, assetato sfruttatore delle sventurate debolezze, delle creature le più misere. Ma Cattaneo non è soltanto un simulatore, è anche un cinico. Molti episodi dolorosi e di6 gustosi salmi, l'oratore rievoca con drammatica evidenza. Bifuggiamo dal coglierli perchè qui si parla non ai giurati ma al pubblico dei lettori. L'oratore prosegue: — Vizioso ed ozioso è il Bertini. Quando conosce il Cattaneo è già caduto molto, molto nel fango. E naturalmente diventa suo amico, suo fido compagno di bagordi e di avventure, nel vizio e nell'ozio. Nè si dica che è. o fu, un bravo squadrista. Bertini ha disonorato, o signori, la camicia nera, polche ha osato porre questa a servizio di quella losca figura che è 11 Cattaneo. Bertini è un giovane che non capisce che l'ignominia del bassifondi sociali: non si cerchi, per carità', amo* di Patria o alta idealità nell'animo di questo sciagurato giovane: egli è un degno compagno di Cattaneo. Caratteristica del Bertini, è la menzogna. Il Presidente }ia con viva voce esortato sempre il Bertini a dire tutta la verità: alle amorevoli esortazioni non ha risposto. Anzi ha detto di non sapere nulla all'infuori di quello che ha detto, mentre invece lo vi dimostrerò che Bertini ha preso parte al fatto ed ha squartato col Cattaneo la Binin. L'oratore, riaffermando che la causa non è indiziaria, analizza le formidabili circostanze emerse daJl' istruttori a e dal dibattimento e con magnifico eloquio rileva che in Cattaneo e In Bertini ci sono tutte le caratteristiche del criminale, tutte, nessuna esclusa. Venendo a parlare della deposizione del facchino Biesta, l'oratore conviene che, specialmente in principio, nel timore di aggravare la sua posizione, Biesta abbia avuto dpclovsadihbcssvcsdpzcndecdlmatopnslbsesiPlnpdqvdsc delle reticenze nelle sue narrazioni. Ma non può avere mentito, L'aw. Aroca, dopo di avere con parola Incisiva rievocato le fasi che precedettero 11 doloroso episodio della notte del 30 settembre, viene a ricostruire il delitto, soffermandosi sulla deposizione del facchino dell'albergo ed assicurando che questa non è una causa indiziaria perchè Biesta ha veduto e inchioda i due imputati. • Fa uccisa al Bran Cairo — Di fronte alla deposizione di uno che ha visto, il .Biesta, e depone la verità, sgombro di rancori o di motivi personali, e con cosi evidente sincerità, la difesa farà mólti sforzi per demolirla, ed io mi auguro — prosegue il P. G. — che l'aw. Gino Obert possa venire qui a discutere con foga giovanile la causa; ma non potrà certo, per abile che sia, demolire la deposizione impressionante del Biesta, cardine della causa. Questa deposizione è confermata da tutte le risultanze processuali. Certamente 11 delitto è stato consumato ai-Gran Cairo e più precisamente nella camera n. 8. In tre mesi tutte le traode di sangue sono state fatte scomparire e le cameriere dell'albergo hanno avuto un certo Interesse a tacere... La sezione del cadavere fu indubbiamente perpetrata in quella camera, previo dissanguamento. E questa macabra operazione che sia avvenuta lo si apprende dal facchino biesta quando racconto che i tre quella sera andarono a vuotare parecchie volte il secchiello della toilette nel gabinetto. Non si sono trovate traccie di sangue, ma a tre mesi di distanza dal delitto, con quel po' po' di omertà che incombeva nell'albergo, non potevano trovarsi. L'oratore della Légge sostiene che quella sera la Rinin non uscì dall'albergo perchè era febbricitante. Le cameriere hanno deposto di averla vista semivestita sul letto (e il* cadavere fu trovato semivestito), onde 11 P. G. arguisce che il Cattaneo, esasperato per l'assoluta mancanza di danaro e per l'ostinazione della moglie a non recarsi al solito posto di via Saluzzo, sia balzato al collo della disgraziata, come aveva già fatto, e questa volta con esito mortale. Che fosse assolutamente senza danaro è provato da varie circostanze e dalle stesse deposizioni dell'Imputato. Quel giorno fu costretto persino a impegnare l'ombrello, mentre all'indomani c'era il padrone dell'albergo da pagare. Visto che la Binin quella sera non voleva uscire a guadagnare denaro o colla cocaina o con altri mezzi, Cattaneo l'ha strozzata. Il cadavere fu disarticolato con abilità come dichiararono i periti. Che Cattaneo avesse una rara abilità nel disarticolare, nello scalcare 1 polli e la selvaggina, è stato detto da testimoni I Dopo il crimine, tutti gli amici sono in moto. Vanno a dormire Cattaneo, Berlini e Bublno Insieme; arriva il fratello di Cattaneo da Genova; avvengono colloqui coi Paris; Bertini fa una gita al cantiere della « Spa » nelle prossimità del luogo ove fu rinvenuto uno dei pacchi. Bertini anzi va a rilevare li Paris al cantiere, qualificandosi, senza esserlo, tenente della Milizia, e Paris parte per destinazione Ignota. Dove va costui è per conto di chi T Anita Cattaneo dichiara: accadono cose terribili. Rubino esclama: Siamo in un mare di guai e al convegno notturno all'Hotel Regina partecipa il Bianchi che va a dormire col Cattaneo alle quattro della notte e con lui si ritrova alle 5,30 nella 6tessa camera d'albergo. Notte insomme ! Alle 6 Cattaneo è già in piedi, esce e va a comprare un giornale e rientra nell'albergo. E alla sera Cattaneo, che non compra, di solito, nè legge giornali, ne compra ancora un altro. E' quello che pubblica 11 primo rinvenimento del macabri resti della Binin! Nella notte dal 3 al 4 altro convegno all'albergo Legnano. Il Procuratore Generale sostiene che Cattaneo ha maturato il pensiero del delitto e lo ha consumato a tempo opportuno dopo la meticolosa preparazione. Tre furono le causali che lo spinsero al delitto. Prima causale: la donna era malata e non rendeva più. Seconda causale: cattaneo temeva le rivelazioni della donna sull'uccisione del fornitore di cocaina Fleischmann. Terza causale: la condizione equivoca del Cattaneo che aveva sposato una prostituta, condizione per cui era in vivo disaccordo colla propria famiglia. L'oratore, con mol'n acutezza di ragionamento, in base alle molteplici testimonianze e alle confidenze della Binin, dimostra la sicura esistenza di queste tre causali tragiche. L'episodio dei a Tre Limoni », quando Binin afferrata per la gola perdette i sensi, fu la preparazione del delitto. Alcuni testi intervennero più volte a liberare la povera donna, che era sempre presa pel collo dal Cattaneo. Era il suo sistema prediletto. Cattaneo bieco, feroce ha ucciso; Bertini è stato 11 suo complice. La Giustizia deve punirli entrambi con severità, che odioso fu 11 loro delitto. E con una calda invocazione per un verdetto quale esige la gravità del delitto e quale chiede la società, il valoroso Procuratore Generale chiude la 6ua veemente requisitoria. L'oratore è stato molto complimentato da avvocati e da cplleghl. Oggi l'udienza comlncierà alle 14,30 coll'arringa dell'avv. Gino Obert, difensore del Cattaneo insieme all'avv. Farinelli. ' Gli imputati, durante la requisitoria, hanno mantenuto un contegno calmo, indifferente.

Luoghi citati: Cairo, Cortemilia, Genova