II trattato italo-cileno che sarà firmato oggi a Roma

II trattato italo-cileno che sarà firmato oggi a Roma II trattato italo-cileno che sarà firmato oggi a Roma Roma, 23, notte. Nel pomeriggio di domani, com'è stato annunziato, sarà firmato a palazzo Chigi, dall'on. Mussolini per l'Italia e dal signor Enrique Villegas ministro del Cile a Roma, il trattato di conciliazione e di regolamento giudiziario tra l'Italia ed il Cile. Sulla portata "del trattato si hanno da fonte attendibile alcune indiscrezioni. Il trattato consta di 23 articoli Esso ha una funzione essenzialmente giuridica, dedicato com'è a definire la procedura per la pacifica risoluzione delle controversie che potessero sorgere tra l'Italia ed il Cile. -Ma il suo carattere politico è definito dalle frasi del preambolo, che suonerebbe cosi: «S. M. il Re d'Italia ed il Presidente della Repubblica del Cile, animati dal desiderio di stringere sempre pia- i legami di amicizia tra i due paesi ed ispirati dalla cordialità dei loro rapporti... ». e sempre più i legami d'amicizia > \ $ tato .passa poi nei successivi artk coli, a definire la procedura della conciliazione .e quella giudiziaria. I due paesi — è in esso detto — si impegnano a sottoporre a procedura. di conciliazione tutte le questioni che non possono essere risolte per via diplomatica. Se la procedura di conciliazione dovesse fallire, verrà ricercato un regolamento giudiziario delle questioni. Restano escluse dal trattato le questioni la cui soluzione dipènde da procedure speciali, prescritte da altre convenzioni esistenti tra i due. Stati, Le due parti istituiscono una Commissione permanente di roneffifetone di cinque membri. Ognuna delle parti nomina un membro, e le due parti di comune accordo designeranno altri tre membri che non devono appartenere ai paesi contraenti, nè essere al loro servizio, nè risiedere nel loro territorio. Il presidente della'Commissione verrà scelto fra questi tre membri designati in comune. La Commissione permanente di conciliazione" verrà istituita entro tre mesi dalla ratifica del trattato. Il compito della Commissione permanente di conciliazione è di facilitare la soluzione delie vertenze sorte tra i due paesi, chiarendo, con un esame imparziale e minuzioso, le questioni di fatto e formulando proposte per provocare là conciliazione. Per la convocazione della Commissione basta la richiesta di una delie di ; parti al presidente, con notifica all'altra parte. Il presidente sceglie il luogo di convocazione. Dall'arbitrato all'Aia ed a Ginevra ' La procedura prevede un contraddittorio delle due parti davanti alla Commissione, contraddittorio 'che sarà regolato dalla stessa Commissione, la quale terrà conto, salvo decisioni contrarie prese all'unanimità, delle disposizioni contenute nella convenzione delI'Aja del 18 ottobre 1907 per il regolamento pacifico .dei conflitti internazionali. Le decisioni saranno generalmente prese a maggioranza. Le due parti potranno nominare degli agenti speciali che faranno da Intermediari tra, essi e la Commissione. Il rappòrto della Commissione, salvo contrari accordi comuni, sarà presentato nello spazio di sei0 mesi. Esso non avrà carattere di sentenza arbitrale. E la Commissione stessa stabilirà il limite di tempo, non superiore ai quattro mesi, durante il quale le parti dovranno pronunziarsi sulle sue proposto. 'Il rapporto non potrà essere pubblicato da una delle parti senza il consenso dell'altra, salvo casi speciali. L'articolo 16 del trattato, particolarmente Importante, dice poi che, se le proposte della'Commissione permanente di conciliazione non sono accettate da una delle parti, o se questa non si pronunzia nel limite di tempo prescritto, ognuna delle due parti potrà chiedere che la vertenza sia definita dalla Corte di giustizia internazionale dell'Aja. La decisione della Corte farà eseguita in buona fede dalle due parti. Le difficoltà che potessero sorgere dalla interpretazione delia sentenza della Corte dell'Aia saranno regolate dalla stossa Corte. Mentre durano le procedure della Commissione di conciliazione o la procedura giudiziaria della Corte delI'Aja, le due parti si asterranno da ogni misura che possa pregiudicare l'accettazione delle proposte della Commissione o l'esecuzione della sentenza della1 Corte, n trattato non tocca affatto i diritti ed i doveri delle parti, in quanto sono membri della Società delle Nazioni, quindi non; tocca minimamente la competenza di Ginevra, pur restando fermo che le vertenze saranno sottoposte anzitutto alla procedura della conciliazione, prima che al Consiglio della Società delle Nazioni, secondo l'articolo 15 del «Covenant» della Società delle Nazioni. Le ratifiche, dal trattato saranno scambiate a Roma. La durata del trattato è di dieci anni a cominciare dalla sua entrata in vigore. Se il trattato non fosse denunziato sei mesi prima della scadenza di questo termine, "si intenderà rinnovato per altri cinque anni. Nuova attività verso l'America Lattea I giornali sottolineano l'importanza del trattato mettendolo in rapporto cogli sviluppi della politica internazionale italiana Così il direttore del Giornale d'Italia rileva che il trattato conferma con una prova precisa la volontà di pace dell'Italia, affermata nella nota di risposta alla proposta americana del disarmo navale. Dopo avere osservato che il trattato è anche U primo del genere che l'Italia conclude con un paese di oltre 'oceano, l'articolista scrive • Dall'Europa questa politica chiarificatrice italiana si proietta ora anche in America, tra i paesi di lingua latina II fatto è importante per tre ragioni, perchè dimostra; la continuità organica e la fedeltà ai principi, senza differenziazione geografica, della liberare la via del suo sviluppo da tutte le possibilità di arto e di malintesi, che potrebbero turbare i suoi rapporti con 1 vari paesi, al di là dei problemi fondamentali di vita e di onore; la sua nuova attività verso-l'America latina, per la quale vogliamo credere e sperare ohe questo trattato eoi Cile rappresenti solo l'inizio di una più larga ed organica azione diplomatica. Ma, già considerato in ee stèsso, ti trattato itale-cileno ci appare un notevole passo politico, superio re' alle definizioni giuridiche per'il regolamento delle procedure conciliatrici e giudiziarie che esso contiene. Ognuno di quesli trattati è sempre un atto costruttivo di pace e di solidarietà, Bpperò, quando tale atto si rivolge verso un paese come il aie, che è da annoverarsi tra le grandi nazioni del mondo e tra quelle che, per affinità di razza e comunità generale di interessi, più comandano una costanza di contatti e di amicizie, diviene veramente una tappa significativa, e sostanziale nello sviluppo della politica estera Mèliana »'. «Per la tribuna l'importanza del trattato anzidetto consiete nel fatto che con esso 11 Italia estende al di là dell'oceano la rete di quegli accordi sui quali fonda la sua B?'&lcair$ c?rd»u' rapporti cogli altri Stati, ed ri Cile, per la situazione interna, per 1 organizzazione del suo esercito e della sua marina, è uno degli Stati più saldi dell'America laitna. Il giornale aggiunge: « Tutti gH italiani sanno che cosa è per noi questo America. E' un vasto continente, al quale il nostro paese è legato da stretti vincoli culturali e sentimentali, n cavo AnzioBuenos Aires ha maggiormente stretto questi vincoli, a cui oggi un grandissimo italiano - il colonnello De Ptnedo - aggiunge con la sua gesta un palpito di più ed indlmenti cabile Quanto al aie in particolare, le operose colonie «ariane a Santiago ed a Val- m.L1l^oajrJfal^?V,u^t0 ***** »' cuore di migliala di famiglie del nostro doboIo Ora malia ed H CUe oprino s^^re sem pre più i legami di amlobaa che già carat- gjftfaToIT01*1- A fg I li " politica italiana; la sua ferma intenzione dir

Persone citate: Aires, De Ptnedo, Enrique Villegas, Mussolini