Il «villaggio coloniale» inaugurato dal Principe di Piemonte

Il «villaggio coloniale» inaugurato dal Principe di Piemonte Il «villaggio coloniale» inaugurato dal Principe di Piemonte Il villaggio coloniale di Gianduia ha san- cito ieri uMcialniente, ha solennemente af. fermato il 6uo ciirirt-o alla vita, all'ammira-,zione dei loriaiesi. E' stato un battesimo ma 'uno di quei bui tesimi riservati aJ18 grandi crealure. Gianduia, fi padre non c'era. Padre amorevole, sì, ma generoso Esso ha volutoone la prima vita, la prima attività del suo villaggio la godessero gli altri. Ha voluto tenersi nell'ombra, sicuro del resto che la sua opera sarebbe 6tata ammirata, lodata, applaudita. E cosi iu. Principi, autorità, pubblico che hanno avuto il privilegio o la ventura di assistere alla solenne- cerimonia, sono rimasti incantati; la parola d'ordine fu: «Ritornarci •. Ritornarci per beare ancora gli occhi delle bellezze, dei colori esotici del villaggio, per beare il palate del ntrmerosi è squisiti prodotti che vi sono stati poTfati a cumuli, a cataste... Ma procediamo con ordine, come è dovere del buon crOTBsta, Assai prima delle 15,30, tutu gli accessi alla piazza Carlo Alberto, dove sorge il villaggio, erano ostruiti. La gente accorsa. 6i assiepava dietro i cordoni di guardie civiche e di militi che la tratteneva. Alùme, jjbin si poteva entrare. Grande era il desiderio, ma prima bisognava lasciare il passo ai Principi, alle autorità, agli invitati. E rruei derelitti, con occhi pieni di giusta invìdia, guardano coloro che, più fortunati, sono entrati ed hanno preso posto nella piarza, o meglio nel villaggio coloniale. Guardano specialm*ìnte la folla degli studenti, ammessi In grazia della loro buona amicizia con Gianduia; gli studenti che 6i sono asserragliati tottì intorno al basamento della statua erprestre di Cario Alberto, che tutto lo rfeoirrono coi vivaci colori dei berretti goliardici, che captano allegri inni ispirati alle « cctonne deV l'Università » {forse non mai viste) ed al «'Monte di Pietà • (anima, forse visto fm troppo I). Sono essi i degni ctJrtfel del giocondissimo battesimo che sta per avvenire. Nella piazzetta del villaggio, ai Aedi lei palazzotto di Gianduja, sono le ant/oVitO die, per temperare l'ardore giovanile dei goliardi e ristabilire un po' d'equilibrio, tengono un contegno di molto- sussiego. Le nominiamo, perchè sappia il buon Gianduja chi sono le persone che gli vogliono veramente bene. Ci sono, anzitutto, i rappresentanti dtflla «Famila Turineisa » che, per essere stretramente imparentata con l'assente GJandaJa, fa gli onori di casa: Colombino, Gianetto, Giordano, Luotto, TinlveUa, Musso, Bergagna, Rocco, Aimerito, Buscaglino, ecc. a sono i deputati Gemelli, Bagnasi», Albertini, Miraflori; i magistrati, Martìneaigo, Cólonnetti e Crostà-Curti; Bflzzalla e Ghiéi-Gamacchio per la Càmera di Commercio; Bardanzellu, il conte ing. Orsi. !1 prof. Collino perii Fascio; 11 gen. Perol e il console Brandtmarte 'diala Milizia; il prof. Garelli del Politecnico; De Albertis della Pro Piemonte; i pittori Nicco e Gaido; Natoli per i Mutilati; Castino per i Combattenti ; De Angeli per i Veterani ; Debenedetti della Promotrice; Goretta, della Federazione del Commercio; Corriglione per i Sindacati; Codevilla della Banca d'Italia, Benso de! Sindacato Borsa, il vice-questore Fedele, Stella, per i cavalieri del lavóro, la marchesa Fracassi per l'Opera italiani in Oriente, e tanti e tanti altri che non hanno voluto mancare alla Meta cerimonia. Si attendono i Principi, ed intanto la banda del Presidio intona inni popolari e patriottici. Alle 15.45 scoppiano nell'area le note della Marcia Reale, e dalla via Carlo Alberto verso via Po echeggia un lungo applauso. La folla fa ala al passaggio delle due automobili provenienti da Palazzo Reale. Ne scendono il Principe di Piemonte, il Duca di Genova, il Duca di Pistoia, la Principessa Bona col consorte Principe di Conrad, e la Principessa Adelaide, accompagnati da ufficiali e persone del seguito, nonché dal Podestà conte di Sambuy e dal conte Ferrerò di Cortanze in rappresentanza del PreTctto. Scambio di cordialità, mentre la folla prorompe in applausi calorosi all'indirizzo dei Principi, applausi cui dSnno il • la • i goliardi con un agitare frenetico di berrotti. I Principi sono accompagnati nel « salone tripolino » che. è la sala di ricevimento al piano superiore del palazzotto di GiandujaIl Principe di Piemonte è chiamato a gran voce dalla piazza, ed egli è obbligato a presentarsi al balcone ripetutamente. Egli saluta sorridendo, e ogni sua comparsa è sottolineata da prorompenti dimostrazioni. I Principi si ritirano poi in un salottipo attiguo, dove viene loro servito un rinfrescoAnche nel « salone tripolino * afl autorità ed invitati viene offerto un rinfrésco. Ma la cerimonia non è finita, il battesimo non è compiuto. Lo spirito assente ma presente di Gianduia esige" una visita completa all'opera éua. E gli stessi Principi sono primi a dare il buon esempio ad accondiscendere a questa civetteria dell'eroe della giornata. Accompagnati dalle autorità e se guiti dagli invitati, essi compiono un rapido ma completo giro di lutto il villaggio. Pòrteporticati, atrii. volte, spalancano i loro vansopra meraviglie di cose ghiotte, o artistiche, o utili o singolari. Tutta la gamma deprodotti vi è rappresentata. Provalgono, naturalmente, quelli della... stagione carnevalesca: vini e cibarie. Del resto, lo stesso Gianduia l'ha voluto, e ne ha dato un lumi noso esempio. Nel giardino della sua casarigoglioso di fiori, di sempreverdi e di palmizi, ha eretto una pajma che è tutto un programma. Questa palma, dà... uva, uva matura, da cui senza impacci di trapassi in termedi. gocciola e zampilla, il vino, che sraccoglie in una vasca sottostante. Quest6ono i miracoli, i progressi raggiunti da Gianduia coloniale. Vedere per credere! I Principi- hanno terminato il loro giroche 6 stato per essi fonte di piacere e dsorprese. Salutati un'ultima volta dagl« alala • degli studenti e dagli applausi del la fòlla, essi risalgono sulle automobili e sallontanano/ Subito i cordoni degli ageritvengono tolti 'agli imbocchi delle vìe, e lfolla si rovescia — è la parola — nel vilaggio. Lo spirito di Gianduja aleggia nel'aria con Invitanti richiami. E tosto i bodelle 'degustazioni, delle vendite, si affollano. Carnevale comincia ora. L'allegria sspande nei cuori, dilaga intorno. Lo spiritdi Gianduja sorride ed approva... IPMirutile invitar i torinesi perchè si rechnoi al-villàggio coloniale. E' irnesta un'impre6ar<jl»'Sl raccomanda da sè. Diremo solo ch1 visitatori avranno • una lieta sorpresa. Coloro Vene, con la tenue spese di due lirvisltórapno il palazzo di Gianduja — dove « salone tripolino » 6 veramente una cosda vedersi, con tutto il suo arredament' originale «Jd Autentico — ribeveranno gratuitamente un Jibriccino sull'Italia coloniale» assai utile exl Istruttivo. Esso è stato edto dalla « Famija Turineisa » che, fedele asub programma, vuole che ogni manifestazfttrfe di gaudio sia integrata da.. una pra tlea''utilità patriottica, e lasci benefico e du raturo ricordo. -. d itti dl d

Luoghi citati: Codevilla, Cortanze, Genova, Italia, Piemonte, Pistoia