La vita delle piccole industrie

La vita delle piccole industrie La vita delle piccole industrie Il Comitato permanente Invoca un alleggerìmento del gravami fiscali — Il problema del credito. edito. Roma, 17, notte. Stamane .nella 6erfc della Confederazione generale fascista dell'industria, eotto la presidenza del prof. Guanneri, 60no stati ripresi i lavori del Gomitato permanente di studio Per i problemi della piccola industria. All'inizio della seduta il segretario generale della Canfederazione on. Olivetti ha letto all'assemblea il testo di un teilegi-anuma augurale del Capo del Governo, che è stato vivamente applaudito. La seconda riuniona del Comitato Il presidente aprendo Quindi la discussione suU'utàmo comma all'ordine del giorno dei lavori ha precisato i termini del problema ììscade per la piccola industria nei rapporti collo Stato e cogli enti locali, soffermandosi specialmente sul problema della pressione Q j soaìe e 6UlI,a fiiustizia tributaria. Ne è se ' g1"13 una ,lun#a discussione, nella, quale 1 nanno interloquito numerosi delegati. Il rap Presentante dì Parma 6i è intrattenuto par ticolarmente sul problema della composizio delle commissioni per le imposte dirette, ' facendo alcuni rilievi in merito all'attuale 1 sistema delle modalità di accertamento. A lui linicamente conveniente , ranno un pi.'ri-ezionamento negli arnesi, nelle ; piccole macchine, nelle attrezzature generali ! dei laboratori, il R. Decreto legge 16 dicembre | 1K6 na provveduto alla costituzione di un j neU'inv'ocare "minori asprezze nell'appiica ^jone fèa<> leggi fiscali, tenuto anche conto , ^eUe, particolari difficoltà del momento. L'as Isomblea ha demandato alla Confederazione | l'incarico di far presente al Governo e parti ' polarmente al Ministro delie Finanze 1 voti ] suespressi • Esaurito l'ordine de! giorno l'assemblea ha deliberato di deferire alla presidenza della Confederazione generale fascista dell'industria la nomina della commissione lecnica, che dovrà far parte del Consiglio centrale detta Confederazione in rappresentanza della piccola industria. Le funzioni dell'Ente nazionale. nella relazione del ministro Bellnzxo I criteri ai quali si 6ono ispirati i recenti provvedimenti del Governo a favore della piccola industria sono cosi illustrati nella re si sono associati altri delegati, il rappresentante di Parma ha fatto altresì voti perchè nelle dette commissioni venga incluso un rappresentante della piccola industria e perchè la procedura venga riformata in modo da assicurare ai contribuenti il pieno contraddittorio nei confronti dei rappresentanti della finanza. Il rappresentante di Benevento ha fatto rilevare, per quanto riguarda la provincia da lui rappresentata, gli eccessi dei gravami cui suiio sottoposti i piccoli industriali, invocando che venga richiamata su ciò l'attenzione del Governo e dell'amministrazione centrale finanziaria. Nella discussione ha interloquito anche il delegato di Torino, aw. Porino, il quale ha parlato a lungo sul problema della pressione fiscale, con particolare riguardo alla mentalità degli agenti del fisco, al funzionamento ed alla composizione delle commissioni delle imposte, sull'attività della polizia tributaria e sui problemi dei tributi locali. I 6u01 rilievi sono 6tati attentamente seguiti dall'assemblea. L'on. Olivetti, esaminando le proposte del delegato di Boievento perché venga adottata una aliquota speciale di imposta di ricchezza mobile per la piccola industria, ha dichiarato di ritenere preferibile che, per i piccoli redditi, venga stabilita una quota fissa detraibile. Il delegato di Benevento, cui si sono associati altri delegati, ha sostenuto l'opportunità dell'inclusione di un rappresentante della piccola industria nella Giunta provinciale amministrativa, la quale giudica su numeroso questioni inerenti i tributi locali. L'on. Olivetti ha dichiarato di poter ritenere che, dato l'indirizzo dello Stalo sindacale, questa proposta potrà certamente essere presa in benevola considerazione. E' risultato dalla discussione di stamane che tu 1 ti i delegati si sono trovati d'accordo I gg» ^S^^STè&S^-- «| iegge presentato ora alla Camera per la con- . verSj0ne in legge del R. Decreto ;egge 16 di cembre i926 Dopo avere ricordato le disposi. zioni emanatc nei dopoguerra per favorire la^ ( pjCCQia industria e la necessità di moduicurlf. I, !,)ercnè rispondano ad un più vasto camuc-' ; (li azione, ia relazione del ministro Belluz/o i : osbcrva. j \ con'l'odierno provvedimento si assegnai a!jente nazionale per le piccole industrie il compito di ilare a quefl.ie forme di attività in • dusti-jaie, limitate nei mezzi tecnici ed in «^.n, economici, e nelle quali il prodotto è |(jovllto in prevalenza all'abilità personale 1 fieu'anelice che lo esegi isce o concorre ad 1 eseguirlo, un indirizzo tecnico ed artistico ; cne coni,.ri6Ca ai loro prodotti le qualità che po6Sonri renderla meglio accetti e rispondenti a!le ridesto dei mercati stranieri. Poiché lo j fiViiul,p0 cnft L.on tale azione 6i prevede po¬ ; iranno prendere le attuali lavorazioni, nonché ! g\\ impianti di quelle che si accertasse econo | micamfnw conveniente favorire, richiede- istituto nazionale di credito per le piccole in dustrie. All'ente nazionale ricordato è per- I tanto affidata non solo la formazione di tale j Istituto, ma la vigilanza ed il controllo su idi esso, affinchè agisca nell ambito assegna- \ togli e, fornendo i necessari mezzi finanziari assicuri di pari passo lo sviluppo delle aziende ed il loro perfezionamento tecnico. «Si è poi ravvisata la necessità di assicurare ai comitati per le piccole industrie, insieme ad un congruo aiuto finanziario, l'opera ed il consiglio di persone che, per la conoscenza de3a materia e per la loro attivita personale, possano giovare sicuramente al raggiungimento dei fini economici propostisi dal provvedimento in esame. Pertanto dovranno essere chiamati a far parte del comitaio 6tesso un rappresentante del Consiglio provinciale dell'Economia, un direttore o insegnante di scuole industriali o artistiche, esperti e rappresentanti dei piccoli industriali ed artigiani. Il decreto provvede poi al controllo dei bilanci dei comitati e deM'Ente nazionale. Ogni anno tali bilanci saranno sottoposti al ministero dell'Economia Nazionale per la definitiva approvazione. Infine, a favore dell'Ente, che non possiede altro cespite all'irtiuori dei contributi dello Stato, sono accordate le facilitazioni fiscali richieste dall'essere il suo funzionamento a carico dello Stalo stesso ». L'assistenza a la tutela delle cooperative E' stato presentato alla Camera anche il disegno di legge per la conversione del R. de creto 30 settembre 1926 concernente la vigilanza ed il funzionamento delle Società cooperative ? la istituzione dell'Ente nazionale per la cooperazione. La relazione dell'on Belluzzo, dopo avere messo In luce la necessita di procedere al riianamento della cooperazione con opportune norme ed unicità di indirizzo, '«serva: « Si è inteso perciò di costituire un'azione fattiva di assistenza e di tutela, atta a cemeu-, tare altresì l'attività inultilorme degli Enti j in un'unica finalità, per armonizzare nel oampo economico dt-1 movimento cooperativu] l'interesse dei singoli con quello superiore della Patria, ppr raggiungere tale 6copo si ó preposto a tutto il movimento corporativisia ! un ente di assistenza e di sviluppo in cui trovino libero campo di studio e di discussione le questioni inerenti alia multiforme attività che la cooperazione persegue e che sia diretta anche a disciplinar e migliorare il funzionamento degli organismi aderenti e costituire un mezzo di collegamento tra essi e gli organi dello Stato ». I/o stesso on. Beliuzzo ha presentato poi alla Camera il disegno di legge per la conversione in legge del R. decreto 1fi dicembre 1926 sull'istituzione dell'ente nazionale serico. Il ministro nella sua relazione osserva: « Le attuali provvidenze, mentre da una parte colmano in modo organico e razionale le gravi lacune che sinora hanno pregiudicato gli im eressi serici nazionali e ritardai/ 1 il naturale sviluppo delte sericoltura e dell'industria serica, dall'altra costituiscono la l«ase di un'azione pratica e continuativa che. sotto il diretto controllo dello Stato e con la guida di tecnici specializzati, non mancherà di raggiungere gli sco.ii prestabiliti. Inoltre' l'incremento serico ohe il R. decreto si propone, assicurando all'economia nazionale un i maggiore cespite di ricchezza, eserciterà in-| dubbiamente una notevole e decisiva io¬ 1 fluemca sul miglioram-mto 'd«iLU bilancia dei | pagamenti intemazionali », ]

Persone citate: Belluz, Belluzzo, Olivetti, Porino

Luoghi citati: Benevento, Parma, Roma, Torino