Le sorti di Shangai precipitano

Le sorti di Shangai precipitano Le sorti di Shangai precipitano La disfatta del generale Sun apre la strada all'esercito rivoluzionario sulla magnifica metropoli (Servizio speciale della « Stampa ») L0N9RA, 17, notte. Alla stregua delle notizie di oggi, la lunga incertezza sui destini di Shahgai sembra essere terminata di punto in bianco. Le sorti della magnifica città, che può dirsi il massimo emporio mercantile della Cina, non sono più in bilico. Nelle ultime 48 ore, esse sono precipitate del tutto. Virtualmente la metropoli del Mar^ Giallo può dirsi ormai oaduia nelle mani, dei cantonesi. Lo sfacelo Le forze del generale Sun, snidate dalle strette di Hangchow, stanno battendo in ritirata attraverso la provincia di Cekiang (quelle forze, vogliamo dire, che non sono già passate al nemico) e vien da pensare che nessun ostacolo serio sì frapponga più tra l'avanzala dei cantonesi e le mura di Shangai. Lo stesso generale Sun, di fronte a questo repentino sfacelo, non si proporr rebbe più che di scappare. Egli è segnalato a Nanking, sulla sponda del Yang-Tsè, con un piede a terra é l'altro sulla scaletta di un piroscafo nipponico. Se le cose — come tutto induce a credere — stanno nei termini suddetti, l'occupazione da parte dei cantonesi deUa provincia di Cekiang si completerà in una sellimaiia, dopo di che le prime fShfare di Giang-Kai-Scek, il generalissimo canlonese, echeggeranno nei sobborghi di Shangai. E i negoziati di Hangchow? Nessuno osa prevedere in qual guisa questi precipitosi avvenimenti militari reagiranno sulla sì tuaziom diplomatica. Potrebbero persino cancellarla da cima a fondo. Ewn, comunque, accenna ad intorbidarsi più che mai, giacché tra gli inglesi sta sorgendo il naturale sospetto di essere stati giuocati. Gli inesplicabili indugi del dottor Chen, le sue tergiversazioni, i suoi reiterati rinvìi della firma dell'accordo, non furono — secondo un crescente numero di osservatori inglesi — se non una serie di pretesti. Il dottor Chen protestava di trovarsi praticamente d'accordo col sig. O' Malley intorno al futuro regime delle concessioni britanniche lungo il Yang-Tsè; ma, in realtà, attendeva che scoccasse l'ora per un supremo sforzo da parte dell' esercito canlonese, che sì prefiggeva di schiacciare alfine il generale Sun e di marciare definitivamente sopra Shangai. Comandanti e corpi d'armata passati al nemico Le notizie disponibili sulla sconfitta di Sun derivano da parecchie fonti. Esse dicono che, in seguilo all'arrivo di numerosi rinforzi nazionalisti dalle provincie di Szechuen e di Hupeh, il comandante cantonese slanciava ieri un risoluto attacco contro Hangchow. L'esito della mossa fu che il generale Sun, difensore di Shangai, dovette battere in ritirata. Le sue truppe rincularono soltanto dopo accaniti combattimenti, in cui entrambe le parli soffersero gravi perdite. Quest'ultimo particolare dell'accanimento e delle perdite è citato a puro titolo di cronaca, poiché le forze di Sun godevano appunto la prevalenza numerica sui cantonesi, e guai se si fossero battute sul serio... La demoralizzazione non viene nascosta. In parecchi casi, le truppe passarono, armi e bagagli, al nemico. Facevano puri cilecca parecchi comandanti in sottordine sui quali Sun faceva particolare affidamento. Per esempio, il generale Pei-PaoShou, che comandava il settore difensivo di Yenchow, abbandonava improvvisamente il posto e si ritirava colle sue truppe nell'attigua provincia di Anhwei, inoro- • dandovi le braccia in attesa che si chiarisse quale dei due (Sun, ovvero CiangKai-Shek) fosse il più forte. La defezione di Pei-Pao-Shou fu amarissima per Sun, che non si aspettava da lui un tradimento così veloce. Intanto, il terzo corpo di armala di Sun si trasferiva in massa sotto gli stendardi dei cantonesi ed il"generale Ciang-Tsung-Ciang, il satrapo della provincia di Sciangtung, il quale si era impegnato ad appoggiare Sun, non si muoveva affatto. Anche quest'ultima fu un'amarissima sorpresa per il generale Sun, che da parecchio tempo passava al comandante dello Sciantung 600 mila dollari al mese, essendo inleso che il comandante suddetto sarebbe corso all'assistenza itti suo sovvenzionatore, non appena avesse ricevuto un appello. Il gen. Sun, negli ultimi giorni, lanciò tutta una serie di richiami. Giunse persino "' ad inviare a Nanking al suo alleato parecchi treni per il trasporto delle truppe che quegli gli aveva promesse. Il generale Ciang-Tsun-Ciang fece orecchie da mercante, ed ora egli attende che la ritirata di Sun si risolva in una rotta, nel quale caso Ciang-Tsu-Ciang si unirà ai cantonesi per espugnare Shangai. Ad onta, di' questi abbandoni, il generale Sun rovesciò ad Hangchow tutti i fantaccini disponibili, preparandosi a farvi una resistenza disperata, ma secóndo le ultime notizie. Hangchow è caduta ed al generale Sun — od almeno ai suoi luogotenenti ancora fedeli — non rimarrebbe altra via di uscita che il tentativo di fare un'estrema difesa lungo una linea che si trova solo a 40 miglia da Shangai: Benanche le truppe óra in ritirata non manifestano il menomo desiderio di difendersi in nuove trincee intermedie. Consiglio di Gabinetto a Londra I cantonesi hanno catturato Fuyang.. Il loro attacco contro Hangchoui fu masso da tre differenti direzioni e si «volse sotto il diretto comando di Ciang-Kai-SceL Una porzione delle forze di Sun a Ning-Po si trova circondata e tenta di salparsi fuggendo verso il mare, dove sono stati requisiti tre bastimenti per il trasporto a Shangai delle truppe sconfitte. Ciang-Kai-Scek — a quanto annunzia il quartiere generale nazionalista ~- *t propone di catturare Kasing e Sung-Kiang e di tagliare il tronco ferroviario da Shangai a Nanking, per muovere subito poi sopra Shangai. Nuovi rinforzi britannici giunsero in giornata nella città tanto contesa. Altre, truppe inglesi salperanno domani da HongKong alla volta di Shangai ed un'Agenzia annunzia che 1200 soldati di marina americani, salpati segretamente da San Diego in California, si trovano ora in rotta per Shangai. Sin qui il notiziario militare... Quanto alla situazione diplomatica, telegrammi da Hankow lasciano presagire che per quanto riguarda le trattative ira il dottor Chen ed il sig. O' Malley (il quale anzitutto deve ricevere le istruzioni che ha chiesto a Londra) per un paio di giorni non assisteremo ad alcuna novità. Per procurargli immediatamente, le istruzioni, Baldwin riuniva stasera il Gabinetto e la seduta-aerava per più di due ore. Alla fine, vennero formulate nuove istruzioni da spedirsi al sig. O' Malley, durante la notte. La natura di questi nuovi ordini rimane segreta, ma prevale l'impressione che — ad onta di tutto — il Gabinetto abbia deciso di mantenere inalterata la sua attitudine versa la Cina. M. P. HEHSI VMOtróNWV". ■PJ< I VI?* f hupeh \ \, ■ fa ; W * .Changstia &\ Hun'ah . S> '^..Wl'^-^C—.