CONSIGLIO DEI MINISTRI

CONSIGLIO DEI MINISTRI CONSIGLIO DEI MINISTRI Il Prestito L. 3.074.972.000 sotto„ l scritte ; 2.387.038.250 D SUCCeSSOVersate; 140.000.000 raIleali e all'estero; l'equilibrio del Tesoro raggiunto. Ieri, mercoledì, il Consiglio del Ministri, presieduto da Mussolini al Viminale, ha avuto notevolissima importanza. Anzitutto, il ministro Volpi ha comunicato 1 resultati del Prestito, a tutto l'8 corrente. Questi: Le sottoscrizioni nel Regno interamente liberale ammontavano a lire 2,473,79&,000 di capitale nominale, e conseguentemente in cffettive lire 2,164,573,250 in ragione dì lire 87,50 per cento, e le sottoscrizioni rateali in lire 601 milioni e 174 mila, delle quali versate lire 222 milioni e 465 mila- Sono quindi finora complessive nominali lire 3,074,972,000 di sottoscrizioni e effettivi incassi di L. 2,387.038,250. A questa cifra sì devono aggiungere circa 140 milioni, per sottoscrizioni con rateazioni speciali, che non. hanno apprezzabile influenza sull'attuale situazione di cassa, e le sottoscrizioni raccolte all'estero, già notevoli e non ancora rimesse. Si rammenti che il Tesoro, dal settembre al novembre 1926, ha dovuto provvedere al rimborso di ingenti partite di Buoni del Tesoro, giovandosi del suo conto corrente presso la Banca d'Italia, che si dovette reintegrare con le somme del Prestito incassate nel mese di novembre e dicembre. Nè diversamente si è fatto in gennaio, quando la Tesoreria è normalmente affaticata da spese eccezionali. Basti fare cenno del pagamento semestrale delle cedole della Rendita di Stato, per circa 900 milioni, e del versamento ai Comuni della quota rispettiva sulla tassa di scambio, trascurando di porro nel conto i grossi pagamenti ai quali la Tesoreria è costretta ad ogni fine e principio d'anno, 1 quali sono stati fronteggiati mediante i mezzi ordinari di cassa. Ora l'equilibrio, profondamente turbato Hai movimento del Buoni del Tesoro, è stato raggiunto, mentre vi sono alcune centinaia di milioni del Prestito, rappresentati dalle sottoscrizioni a rate e da quelle raccolte all'estero, ancora da incassare, e gli afflussi abituali di bimestre in bimestre per le rate imposte non dovranno più risentire l'aggravio di cospicui pagamenti straordinari di Tesoreria, come è avvenuto nei mesi decorsi; cosicché il conto corrente dello Stato presso la Banca d'Italia potrà ritornare presto in condizioni di offrire a questo'Istituto una più elastica disponibilità di mezzi, capace di essere tradotta in maggiori operazioni di sconto e di anticipazienl a vantaggio dell'economia nazionale; si Intende, nei limiti richiesti dall'osservanza «ielle direttive della polìtica di circolazione bancaria che il Governo'si è impostaZi Consiglio dei Ministri, udita l'ampia reì&zione del Ministro delle Finanze, prende 'atto con alia soddisfazione dei risultati del Prestito del tutorio, che deve, essere considerato come un plebiscito politico, dichiaraMone di adesione al Regime e la prova del consenso alla politica finanziaria del Governo, che può essere non gradita a taluni scarsi t/ruppi di interessali, ma ha l'approvazione della quasi totalità del popolo italiano. La Lira !Non stabilizzazione artifidale, ma rivalutazione graduale senza deflettere dalla politica deflazionistica. Il Consiglio ha riaffermato oggi la necessità, più imperiosa che mai, di seguire la politica finanziaria precisata nel discorso di Pesaro, i cui'capisaldl restano immutati, e cioè : politica di graduale rivalutazione della lira, riduzione progressiva della circolazione, a cominciare da quella per conto dello Stato, con aumento delle riserve auree, difesa del pareggio e dell'avanzo del bilancio dello stato, coordinazione e propulsione di tutte le sane forze produttive della Nazione, rigetto del criterio di una stabilizzazione artificiale che, per ragioni ovvie' e insite soprattutto nelle nostre caratteristiche di Paese.prevalentemente importatore, non garantirebbe quella stabilità effettiva quale dè> ve risultare, più che da Decreti e da Leggi, dall'efficienza economica e finanziaria della Nazione, come si appalesa attraverso gli indici infallibili della bilancia dei pagamenti Internazionali. Tutte le voci che si diffondono artatamente nel pubblico, tendenti a far credere che il Governo defletta dalla sua politico deflazionistica e rlvalulisla sono prive di fondamento, 8: appartengono, come altre analoghe, al genere disfattìstico contro il quale opereranno le leggi di difesa dello Slato. Il Consiglio dei Ministri rileva da un esame minuzioso della 6ituazic.ie, provincia per provincia, che il fenomeno della disoccupazione non ha assunto proporzioni eccezionali : che, col finire dell'inverno e con la ripresa dei lavori pubblici e agricoli, buona parte della mano d'opera disoccupata potrà essere riassorbita. Il Consiglio dei Ministri constata che la diminuzione, del,prezzi all'ingrosso è stata di ben 90 punti dal settembre ad oggi, e che, pure notandosi una flessione nel prezzi al minuto, essa è ancora troppo lieve e, comunque, non in rapporto con la diminuzione del prezzi all'ingrosso, per cui affida al Ministro dell'Economia Nazionale, a quello delle Corporazioni e a quello. dell'Interno un ulteriore esame di questo lato della situazione. Il Consiglio del ministri ha approvato uno schema di provvedimento relativo al riordinamento dell Istituto nazionale dei cambi con l'estero, in conseguenza della concentrazione dei servizi di emissione nella Banca d'Italia. Il decreto conferma, la posizione dell Istituto, che è uh Ente con propria personalità giuridica e con gestione *,ntonomaJjsso è posto sotto te vigilanza "del "thinistro delle Fingale, t'tetituto 6 presieduto dal direttore generale dalla Banca d'Italia, ed è amministrato dà tm Consiglio composto di cinque membri, oltre il presidente. Il Consiglio dei ministri ha inoltre preso atto che il ministro delle Finanze, con convenzione in data 31 gennaio, ha affidato all'Istituto dei cambi la gestione delle posizioni di cambio, tenute finora dalla Direzione generale del Tesoro. I Celibi ÌL 35 da 25 a 35 anni L. 50 da 35 a 50 anni L. 25 da 50 a «5 sani Più un quarto dell'imposta complementare H Consiglio dei Ministri ha approvato il -regolaménto per l'applicazione del decreto legge 19 dicembre 1926 institutivo di una imposta personale progressiva sui celibi Jra i 25 ed i 66 anni compiuti. •', Sulla importante innovazione legislativa —• già illustrata dal!'on. Mussolini nei suol aspetti, morali e fiscali — 11 regolamento oggi del'berato contiene queste principali norme; Sono esenti dall'imposta : ' i sacerdoti cattolici ed i religiosi che hanno pronunciato il voto di-castità; i grandi invalidi di guerra; aU ufficiali.ed i sottufficiali dette, forzearmate dello stato, per, i guati a matrimonio sia subordinato a condizioni o limitazioni; gli interdetti; Oli stranieri ancorché permanentemente residenti in Italia. L'imposta è dovuta in una quota fissa per diversi scaglioni di età, e in una quota integrativa in ragione del reddito, corrispondente ad un quarto della imposta cgmplementare, dalla quale il reddito stesso è odovrebbe essère colpito: La quota fissa è stabilita in: lire 35 per i celibi tra i 25 ed 35 anni; lire 50 per i celibi tra i 35 ed i 50 armi; lire 25 per i celibi tra i 50 ed i 65 anni. Per l'applicazione dell'imposta integrativa, valgono gli accertamenti- eseguili per rimpasta complementare. Se trattasi di celibi non assoggettati alla imposta complementare, perchè aventi reddito inferiore al minimo imponibile, o, come ad esempio, gli impiegati dello Stato e. degli altri Enti pubblici, colpiti dalla complementare con regole yspecialU l'accertamento del reddito si fa con le norme vigenti per la complementare stessa. .Per coloro che non hanno reddito proprio, e vivono a carico della famiglia di origine, l'imposta è dovuta dal capo detta famiglia, sulla base del reddito dallo stesso posseduto, diviso per il numero dei tigli. E' ammesso l'accertamento presuntivo quando l' contribuenti non risultano assoggettati ad alcuna imposta diretta. Il regolamento contiene altresì importanti sanzioni'punitive {sovrimposta di carattere civile per' le semplici omissioni, ammènda di carattere penale, convertibile nell'arresto, ai sensi del Cod. Pen.) che risponde al preciso intendimento del Governo che ogni infrazìo ne alla legge di imposta sia adeguatamente e rigorosamente punita. Rilievi Roma, 9, notte. Due affermazioni in tema di finanza contenute nel comunicato del Consiglio dei mini, stri sono particolarmente sottolineate dal Lavoro d Italia nel suo commento : cioè la netta riaffermazione della politica finanziaria tracciata nel discorso di Pesaro e l'annunzio dei criteri che saranno seguiti per l'impiego dei miliardi sottoscritti col Prestito del Littorio. Per la politica deflazionista j] giornale trova opportuno che 11 Consiglio dei 'ministri abbia riaffermato dì fronte a tutti, italiani,e stranieri il suo programma fondamentale di rivalutazione della lira e la sua fiducia nella saldezza della nostra situazione economica e nelle capacità ricostruttive del nostro popolo; e soggiunge: « Il Lavoro d'Italia insorse Anche recentemente contro coloro che presumevano trarre mintici vantaggi, da una precipitata stabilizzazione e disse chiaramente che questa avrebbe presentato un danno, se non avesse eterificato stabilità delia moneta. E' la sta■ biuta che si vuole conquistare, cioè appoggiare la nostra moneta sulla reale consistenza economica del Paese e non soltanto su operazioni contabili; renderla capace di resistere alle oscillazioni dei cambi, in virtù di ilo fiie la nostra economia rappresenta di solido nel presente e delie sue capacità di sviluppo nell'avvenire ». Circa la dichiarazione riguardante l'uso pruderne ed oculato dei miliardi del Prestito e la ricostituzione di una forte situazione di Tesoreria, i'orgino delle Corporazioni osserva: • L'economia nazionale sarà aiutata, ma il Tesoro si riserva i mezzi per sorreggere e difendere la nostra moneta, • per fronteggiare le necessità finanziarie derivanty dalia politica generale del Duce, in fondo anche questa azione sarà di sostegno e di difesa dell'Economia nazionale, anche se non avviene nella forma diretta di anticipazioni e di sconti ai produttori. In sostanza il Governo, pur mostrandosi sollecito per tutte le attività economiche dei singoli o dei gruppi, si lascia guidare soltanto da una superiore visione dell'interest generale del Paese. Anche cosi riaflerrr.t il suo carattere di supremo tutore dell i Nazione, indipendentemente da ogni suggestione di interessi coalizzati, anche se imtenenti ». ' A proposito delle misure contro il caro-vita, che il ministro dell'Economia Nazionale si accinge a studiare per incarico del Consiglio dei Ministri, si rilevano alcuni aspetti di un fenomeno caratteristico relativo alla reazione dello oscillazioni dei prezzi all'ingrosso sui prezzi al minuto Mentre Infatti nessuna apprezzabile diminuzione di prezzi al minuto è seguita alle non trascurabili diminuzioni di prezzi all'ingrosso, segnalate per molte merci in questi ultimi tempi, un lieve aumento verificatosi nei prezzi all'ingrosso delle carni suine ha determinato testé una immediata ripercussione sui prezzi al minuto deiIo stesso genere. Nella ricerca dei mezzi idonei a reprimere tali manifestazioni dell'ingordigia dei dettaglianti il ministro Beliuzzo ha dovuto constatare che una notevole Influenza calmierante hanno esercitato gli spacci di consumo di generi alimentari, dove esistono e funzionano In numero sufficiente, particolarmente a Milano, dove l'indice del caro-vita dall'agosto del '26 ad oggi segnala una diminuzione di parecchie decine di punti Tale influenza però è limitata naturai mente ai generi, pochi e fondamentali, che vengono posti in vendita negli spacci- Ora fl. ministro Belluzzo intenderebbe, secondo (manto sJ assicura, allargare l'influenza caimieratrtee degli spacci di consumo, aumentando il numero del generi In vendita presso gli spacci medesimi. Questo, beninteso. Indipendentemente da tutti gli altri provvedimenti di cui si ravviserà l'opportunità, per porre un fieno alla speculazione del commercianti. Altri provvedimenti Roma, 9, notte. " L'odierno Consiglio dei ministri ha preso anche i seguenti provvedimenti: Su (proposta del Ministro delle Finanze il Consiglio ha deliberato : l.o) una sovvenzione annua di 5 milioni di lire alla Croce.Rossa; 2.0) il trasferimento nello stato di previsione della spesa del Ministero delle Finanze per tre anni a partire dall'esercizio 1927-28. di sette degli otto milioni stanziati in quello del Ministero deU'Ecqnonria Nazionale, per ricerche petrolifere. Le ricerche saranno affidate alla Agip; 3.o) uno schema di provvedimento colquale nelle zone terremotate vengono ampliate le concessioni fatte a favore delle mense arclvescovilii di Messina e Reggio Calabria, nonché a favore della diocesi di quest'ultima provincia, circa l'impiego dei diritti a contributo; 4.0) uno schema di provvedimento col quale viene autorizzata la fusione della -Banca' Cooperativa di Trento con la Banca Cattolica trentina, in un nuovo Istituto, che prenderà la denominazione di Banca del Trentino e dell'Alto Adige. Con lo stesso provvedimento viene autorizzata la fusione delle emanazioni dei due Istituti suddetti: Banca di Trento e Banca Industriale, 'mediante incorporazione della prima nella seconda, e viene-altresì, data facoltà al Ministero delle Finanze, di concerto con quello dell'Economia Nazionale, di autorizzare, limitatamente all'anno 1927, la fusione con la Banca del Trentino e dell'Alto Adige di altri Consorzi retti dalla legge dell'ex-Monarchia austro-ungarica 9 aprile 1873; 5.o) di devolvere a favore della Federazione Italiana veterani garibaldini i proventi delia pubblicità sulle scatole dei fiammiferi e sulle bustine di sigarette di maggior consumo; 6.o) disposizioni a favore delle Casse di credito agrario delle Provincie meridionali della Sicilia e della Sardegna; 7.0) uno schema di provvedimento inteso a regolare la posizione di quelle Esattorie delle imposte le quali per sopravvenute gravi circostanze, si trovino nella 'Impossibilità di far fronte con i provvedimenti attuali alle spese di gestione, consentendo la rescissione dei contratti dal l.o gennaio 1928; 8.o) l'autorizzazione ai ministri delle Finanze e dell'Economia Nazionale ad emanare ogni disposizione che posta occorrere per l'appiicazione del Decreto Legge 16 dicembre per la disciplina del commercio di vendita al pubblico; 9.o) uno schema di provvedimento portante modificazioni al servizio di depositi amministrati dalla Cassa Depositi e Prestiti; lO.o) uno schema d: provvedimento col quale viene data facoltà, fino al 31 giugno 1928, agli intendenti di Finanza delle Provincie annesse di ridurre, fino al limite di un venticinquesimo, le multe, le penalità e le sovratasse applicate ed applicabili per inosservanza au> leggi per le tasse sugli affari, sulle privative, sui dazi dogana'1 ed altri tributi Indiretti iesoluse le imposte dirette) verificatesi al 31 dicembre IMB: 11 o> uno schema <ìì decreto, col quale le norme del R. D. L. 22 giugno 1916 n 781, riguardanti l'imputazione dei pa.gamenti coi fondi prelevati dai sopravanzi degli archivi notarili, vengono applicate anche al contributo dello Stato nelle spese per 11 funzionamento degli archivi stessi; 12.0) uno schema di provvedimento in forza del quale la Cassa di Previdenza per le pensioni agli impiegati ed ai salariati degli Enti locali, viene autorizzata a restituire i contributi pagati a titolo di riscatto, nei casi 'in cui liscritto o i suoi aven*i causa, abbiano cessalo dal servizio senza diritto a pensione per non avere compiuto i 10 anni di corresponsione del contributo ali4 Cassa medesima; 13.o) uno schema di provvedimento in forza del quale restano soppresse, dal l.o marzo p. v per riduzione di lavoro le.sezioni seconda e terza della Commissione superiore dei danni di guerra di Ven-zia: 14 ol uno schema di prov vedìmento concernente ]a estenslorie al Corpi) della R. Guardi*) di Finanza delle disposizioni regolanti U pagamente del premio di rafferma ai militari dell'Arma dea Carabinieri. Chiarimenti Roma, 9, notte. Sul regolamento per l'applicazione della imposta sui celibi, crediamo opportuno alcuni ragguagli e chiarimenti. Per quanto riguarda la determinazione del reddito complessivo del celibe — sul quale si basa l'imposta — il regolamento stabilisce che esso è quello valutato agli effetti della imposta complementare progressiva sul reddito. Per coloro che non risultano soggetti alla imposta progressiva sul reddito, il reddito imponibile viene determinato 6ulWa base dei redditi inscritti nei ruoli delle imposte sui terreni, sui fabbricati e di ricchezza mobile. Solo quando manchino anche questi elementi precisi si dà luogo alla determinazione in base a criteri presuntivi. Un casa particolare è quello dei figli di famiglia, i quali, possono avere superato il venticinquesimo anno restando a carico del padre. Per-questi, che non risultano inscritti nei ruoli dei contribuenti per redditi proprii, la valutazione del reddito imponibile è fatto sulla base del reddito accertato per il padre, U quale reddito viene suddiviso per il numero dei1 figli a carico. ' Il quoziente cosi ottenuto serve di base all'imposta. Quando neanche il padre risulti contribuente, è il reddito del padre medesimo che viene stabilito in .via presuntiva. Quindi si segue un procedimento identico per la determinazione dell'imponibile. Altro caso particolare è quello dei possessori di redditi inferiori alle 3.000 lire, i quali sono esenti dal pagamento della imposta progressiva. Dato il carattere della nuova imposta, il regolamento chiama anche questa categoria a pagare, oltre la imposta fissa, la sovrimposta sul celibato. La misura di tale sovrimposta è determinata' nella quarta parte dell'aliquota minima dell'imposta progressiva sul reddito, vale a dire nella misura di L. 0,25 per cento. Per quanto si riferisce al modo di pagamento la. procedura stabilita dal regolamento è assai semplice. Il pagamento avviene per ruoli nominativi soggetti a revisione annuale. Ogni anno dal l.o al 31 gennaio i celibi che rientrano nella applicazione della imposta debbono farne denunzia, indicando generalità, indirizzo, professione e reddito per essere inscritti nei ruoli. Analogamente chi ha perduto lo stato di celibe, ne dà denunzia nello stesso termine per là cancellazione. Merita rilièvo il principio, stabilito nel regolamento, secondo il quale deve ritenersi celibe ai .fini della imposta chi è tale al l.o gennaio. Chi spòsa quindi, poniamo, nei primi giorni dell'anno pagherà per tutto l'anno Iniziato e sólo nell'anno successivo, dietro sua denunzia, sarà cancellato dai ruoli dei celibi. Per i .figli di famiglia la denunzia è fatta dal padre o dal capo' di famiglia. Il termine predetto, non vale, come è facile, comprendere per l'anno corrente: quest'anno, in via provvisoria, le denunzie dovranno essere presentate entro il 31 marzo, quando si tratti di cittadini residenti in Italia; entro il 31 luglio se si tratti di cittadini residenti all'estero e nelle Colonie. La denunzia deve essere fatta di regola nel Comune di residenza. Per gli operài che non dipendono dallo Stato, dalle Province e dai Comuni l'imposta viene accertata >e riscossa dai datori di lavoro che dovranno versare alla Tesoreria l'importo complessivo delle Imposte dei propri dipendenti 1 in due rate se-' mestrali. entro il 15 gennaio ed entro a 15 luglio di ogni anno, H versamento è accompagnato da un elenco nominativo debitamente vistato dall'autorità. Per quest'anno il termine fissato ai datori di lavoro per 11 versamento della imposta scade al 15 aprile. 11 regolamento stabilisce penalità.a carico degli evasori, cosi chi omette la denunzia entro un termine, otti denunzia una età diversa dalla vera, chi occulta al datore di lavoro la propria condizione di celibe, è assoggettato al pagamento di una ulteriore sovrimposta pari alla sesta parte dell'imposta annua dovuta in base all'accertamento definitivo; e ad una multa da L. 100 a L. 1000, convertibile nella detenzione in ragione di lire 20 al giorno. Chi denunzia un reddito complessivo Inferiore di almeno un terzo del ruolo dovrà pagare una sovrimposta pari alla differenza tra l'imposta dovuta in base all'accertamento definitivo e quella che avrebbe pagata in base alla denunzia incompleta.. Ad illustrare maggiormente ' gli scopi e le finalità dell'imposta sui celibi si può riprodurre la parte sostanziale della relazione con la quale il Capo del Governo ha presentato Alla Camera il decreto di istituzione della nuova imposta. Tale relazione, che è stata distribuita stasera alla Camera, dice: . . « Il Regio Decreto Legge 19 dicembre 1926 ha istituito, a decorrere dail l.o gennaio 1927, mia imposta personale progressiva sui celibi dai 25 ai 65 anni compiuti. A voi non sfugge certa/mente il contenuto etico-sociale del provvedimento, il quale se pure non ha la pretesa di esercitare un efficace incitamento al matrimonio contiene tuttavia in sè l'affermazione esplicita che lo Stato italiano, completamente rinnovato nelle sue basi per perseguire fini di sempre maggiore grandezza nazionale, si preoccupa della costituzione e dello sviluppo della famiglia la cui capitale importanza ai fini delti saldezza della compagine nazionale non è qui il caso di ricordare. Ma il provvedimento ha anche e sovrattuti o una portata fiscale, in quanto il Bilancio statale non ha mezzi sufficienti per poter adeguatamente provvedere agli innumerevoli bisogni della beneficenza; e fra tali bisogni quelli relativi alila protezione della maternità e dell'infanzia, affidata all'Ente Nazionale di recente istituzione, sono certamente 1 più essenziali, giacché toccano le basi stesse della famiglia. E' parso quindi logico e naturale che, allo 6copo di procurarci i mezzi necessari tutti i cittadini i quali hanno spontaneamente rinunziato ad una famiglia propria e non hanno assunto gli oneri ad essa corrispondenti, venissero chiamati a dare 11 loro contributo a favors delle madri e dei fanciulli che non trovano nelle loro- famiglie una suf fidente protezione-materiale e morale».

Persone citate: Belluzzo, Duce, Mussolini