Marx ottiene la fiducia del Reichstag ma deve mettere sotto inchiesta il suo ministro degli Interni

Marx ottiene la fiducia del Reichstag ma deve mettere sotto inchiesta il suo ministro degli Interni Marx ottiene la fiducia del Reichstag ma deve mettere sotto inchiesta il suo ministro degli Interni (Servizio speciale della « Stampa ») Berlino, 5, notte. Il Governo ha ottenuto una discreta •maggioranza al Reichstag. Duecentotrentaciuque deputati hanno approvato l'ordine del giorno di fiducia presentato dai partiti della coalizione, mentre 174 votavano contro e 18 si astenevano. Ma questo risultato — che dà una certa tranquillità al Governo per l'avvenire immediato — è rimasto in forse sino all'ultima ora. L agitata seduta odierna al Reichstag ha infatui destato le più vive preoccupazioni tra gli amici del Governo ed i membri di questo, che è sembrato sul punto di inciampare 6ul suo cunpromwttente ministro degli Interni, fatto segno da parte dei socialisti e dei comunisti ad una serie di attacchi a fondo che produssero grande impressione. L'episodio, del resto, non è chiuso, perchè un'inchiesta sulla passata attività politica del ministro von Keudell è stata promessa; ma con questa promessa si è messo momentaneamente in quarantena l'incidente, come era necessario, per ottenere il voto che non si poteva prorogare senza pericoli. I soefal-comunisli contro von Kaddel! Parlarono oggi gli ultimi oratori nel dibattito sulle dichiarazioni del Governo. A nome del centro non parlò Wirih, ma Stegerwald, che rappresenta specialmente le organizzazioni operaie cattoliche e che sta molto meno a sinistra di Wirth. Questi non pronunziò il discorso che molti attendevano con una certa ansietà, giacché se fosse salito alla tribuna avrebbe dovuto schierarsi contro il Governo (a.l quale negò poco dopo la fiducia) mostrando il primo segno della discordia tra gli elementi del centro. Stefrerwaid, nel suo lungo discorso, trattò soprattutto del programma di politica sociale che il centro confida di vedere svolto dal Governo. Quindi un oratore comunista rinfacciò nuovamente al ministro degli Interni von Keudell di aver data benevole ospitalità, nelle sue proprietà, alla società Olympia, che.fu poi disciolta perchè sotto un'apparenza sportiva nascondeva le sue vere tendenze di politica reazionaria . Alla fase culminante della sedutasi giunse quando il deputato socialista Landsberg rinnovò l'accusa portata ieri contro von Keudell, di avere apertamente favorito il tentativo di colpo di Stato fatto dal famoso Kapp. Nella sua autodifesa di ieri il ministro degli Interni aveva presentato la propria azione come derivante dalla disciplina che — quale funzionario — egli aveva il dovere di osservare. Von Keudell al tempo del movimento kapnista era landrat (carica che ha qualcht cosa d! analogo, negli ordinamenti nostri, con quella di sottoprefetto) ed in tale qualità si prestò alla diffusione di ordinanze emanate dal governo insurrezionale kappista, che doveva abbattere il governo regolare, mentre non puhblicò alcune ordinanze di quest'ultimo. Inoltre, egli si dichiarò pronto a reprimere ogni tentativo di sciopero generale, che era,invece l'arma principale sulla quale contava il governo centrale per fare fallire il tentativo di Kapp. Von Keudell, apostrofato violentemente, rinnovò anche oggi le proprie giustificazioni di ieri, cercando di trincerarsi, quanto alla sua condotta quale landrat, dietro l'autorità di funzionari a lui superiori. Ammise l'ospitalità accordata alla società Olympia, dichiarando però di aver concessa quest'ospitalità quando la società non era stata ancora disciolta. Le giustificazioni del ministro degli Interni persuasero tanto poco che tra 1'a.gitazione generale, prese subito dopo la parola il Cancelliere. Fra lo stupore di chi si aspettava che il Cancelliere coprisse con la propria autorità la persona del ministro degli Interni. Marx non si pronunziò sul passato politico di von Keudell : « Non sono in grado — diss'egli — di pronunziarmi sulla portata delle affermazioni fatte ora dinanzi al Reichstag. Ho già detto al mio collega von l a a n à a a i o e o a x i a l n Keudell che esaminerò tutta la questione. Egli ha già dichiarato di aver chiesto al tempo della sua sospensione, di essere sottoposto a procedimento disciplinare, senza ottenere però risposta. Spetta a noi riprendere oggi le indagini e condurle a termine al più presto ». La riserve del eentro e la votazione! 235 contro 174 E' facile immaginare l'impressione suscitata nell'assemblea da questo caso senza precedenti. La secca dichiarazione del mito Cancelliere Marx fece risaltare-in pieno tutta la penosa situazione nella quale si trovano i colleghi del ministro chiamalo in causa. A rincalzare le accuse contro di lui intervenne ancora il comunista Stocker, citando le parole rivolte da von Keudell ai capi della società Olympia, le quali suonavano augurio di guerra civile. L'agitazione fu al colmo quando il socialista Landsberg riprese anch'egli di nuovo la parola per documentare le proprie accuse. Egli lesse un'ordinanza diramata nel marzo del 1920 dal landrat von Keudell, nella quale a nome del Can;'elliere (cioè di Kapp, che tale voleva essere) si faceva divieto di diffondere dispacci e .fogli che contengano ordini o norme « emanati dal cessato governo » (cioè dal governo centrale, che Kapp conlava di abbattere). «L'on. ministro — disse l'oratore — dovrebbe lealmente ammettere di aver fatto a suo tempo, tutto il possibile per aiutare Kapp, a cui andavano tutte le sue simpatie. Nessuno potrebbe fargliene rimprovero. Se poi egli debba restare ministro degli Interni della Repubblica germanica — concluse ironicamente Landsberg — questo è un altro paio di maniche». L'assemblea era troppo agitata c disorientata per poter continuare utilmente la seduta. I gruppi della coalizione governativa ebbero bisogno di decidere una linea di condotta, e perciò la seduta fu sospesa per un'ora II centro fu posto in un crudele imbarazzo. Non pochi dei 6uoi membri avrebbero voluto gettare a mare l'incomodo ministro degli Interni nazionalista che ha preso il posto di Graef, sul quale sembra pesare la mala sorte, ma il Ministero aveva assoluto bisogno dei voti del centro, senza i quali sarebbe stato condannato a cadere. Si cercò quindi un compromesso, che fu formulato nella singolarissima riserva colla quale il Centro accordò la fiducia al Governo, lasciando però in ouarantena il ministro degli Interni. A nome del Centro il deputato Guerard lesse infatti, olla ripresa della seduta, la dichiarazione seguente: « L'approvazione dei miei amici politici all'ordine del giorno di fiducia si riferisce all'Intero Governo, e perciò in massa andio a ciascuno dei suoi membri. Il ministro von Keudell è compreso in questo voto di fiducia, ritenendo che le accuse mosse contro di lui per l'appoggio dato a] cosidetto putsch di Kapp saranno dimostrate infondate dalle indagini promesse dal Cancelliere Marx d'accordo con lo stesso ministro degli Interni •. Sótto questa riserva del C'entro, il successo del Governo fu assicurato, ma fu in ogni modo tutt'altro che un trionfo. Ebbe quindi luogo la votazione dell'ordine del giorno che approvava le dichiarazioni del Governo e gli accordava la fiducia! I membri dei partiti rappresentati nel Governo votarono compatti la fiducia. Di questi 246 deputati erano assenti soltanto 12. Degli oppositori mancavano invece una quarantina, cosicché i democratici, i socialisti ed i comunisti che votarono contro — insieme ad un paio di voelkische e coll'exCancelliere Wirth — raccolsero un numero di voti minore di quello che si poteva prevedere sulla carta. Gli astenuti furono dati dall'Unione economica e dalla maggior parte de' velkische. La posizione del ministro degli Interni rimane molto pericolante, ed un suo prossimo ritiro è una ipolesi molto probabile. L. E.

Luoghi citati: Berlino, Olympia