La celebrazione anniversaria della costituzione della Milizia

La celebrazione anniversaria della costituzione della Milizia La celebrazione anniversaria della costituzione della Milizia La ricorrenza del IV anniversario della fondazione della Milizia Volontaria è stata festeggiala anche a Torino con un rito austero e solenne, aila presenza di tutle le autorità civili e militari e delle rappresentanze dei principali enti politici e sindacali della citta La cerimonia si 6 svolta ieri mattina nell'interno della Caserma « Carlo Emanuele •, in via Giuseppe Verdi. Nel vasto cortile le centurie della Legione Sabauda, deilci Legione Ferroviaria, dell'» Alpiua • e della « 37.a » si erano schierate in quadrato, mentre all'ingresso prestava servizio un drapiieilo d'onore. Man mano che le autorità giungevano sul luogo della cerimonia gli uomimi di guardia si irrigidivano nell'attenti, e uno squillo di tremila comunicava l'ordine alle truppe schierate. La fisionomia della cerimonia è stata schiettamente militaresca. Fra i numerosissimi invitati figuravano infatti le rappresentanze di tutti i reggimenti di stanza a Torino, ed a queste le Centurie mobilitate, impeccr.bili nella tenuta e ammirevoli per compostezza, hanno reso gli onori militari. Il piazzale della vecchia caserma di cavalleria sembrava contenesse a pena la gran folla convenuta, mentre nelia chiara mattinata, lo sventolio delle molle bandiere con le quali li cortile era stato decorato, dava al convegno un tono di festività che lo scintillio delle decorazioni e delle uniformi di parata rendeva ancora più accentuato. Alle 10 precise il generale Clemente Pero!, comanuante della l.a zona, ha iniziato la serie dei discorsi celebrativi con la lettura del proclama che Benito Mussolini, Capo del Governo e Ministre della Guerra, ha rivolto alla Milizia in occasione del quarto anniversario della fondazione del Corpo. « La milizia è l'avanguardia della rivoluzione fascista ». Il generale Perol, rivolto alle legioni schierate, sottolinea con un timbro di voos più sonante le frasi più elogiative per i gregari ed i capi della milizia contenute nel proclama, ed infine dopo una breve perorazione, esprime la certezza che la Milizia rimarrà fedele agli scopi per i quali è stata voluta e creata. Le parole del generale Perol sono state accolte con una salve d'applausi che 6i rinnova quando il console Brandimarte si poita al centro del quadrato per rivolgere il suo saluto di camerata alle terlelissime Legioni che ancor oggi « inquadrano le ardimentose « camicie Pere » della vigilia e delle prime battaglie ». Al console Brandimarte succede il conte Di Robilant, che si dichiara orgoglioso di poter portare alla disciplinata ' Milizia del Partito il saluto fraterno dei fascisti piemontesi. Prende quindi la parola l'avv. Giorgio Bardanzellu, del Direttorio federale piemontese, oratore ufficiale delia cerimonia, che ha esordito con la chiama delle «camicie nere» piemontesi cadute prima che « l'aurora del fascismo sorgesse all'orizzonte luminosamente » Fra la viva commozione dei presenti egli' ha rievocato le ore più tormentose dell'attesa, « che non bisogna dimenticare — egli dice — perchè non s'allenti mai la vigilanza necessaria per l'affermazione sempre più vasta della nostra opera rigenerarne* ». L'oratore conclude quindi con l'esaltazione della disciplina e della fedeltà della Milizia che Indossa la camicia nera. Agli applausi entusiastici della folla si unirono, appena l'avv. Bardanzellu ha finito di parlare, le note della Marcia Reale, suonata da una delle due fanfare della Milizia. Quindi, salutate con le armi dalla truppa ed acclamate dalla folla, le autorità si allontanano- convenutij oltre al podestà ammiraglio Luigi Di Sambuy, e al Prefetto generale De Vita, si notavano i senatori Orsi e Bistolfl il generale Petitti di Roreto, comandante d'Armata, i generali Tiscornia, comandante del Corpo d'Armata; Biancardi, comandante della Divisione; Rostagno, Rho, Barattieri c Casareto, con uno stuolo di umclali del Presidio; il questore compi. Chiaravalloti ; gli onorevoli Oliveta e Bagnalo ; U cav uff Valentino, il prof. Luigi Collino e il marchese Scarampi del[Cairo per_ ai Federazione Piemontese; .il dott. Del Oiame della Federazione provinciale dei Stadaoatt; il comm. Fubini. segretario capo del Comune; 11 grand'uff. Ehrtnfreund ; il comm. Coni gì iòne, la marchesa Compans e la signora Chiappo Erano largamente rappresenta ti tuttt i Circoli fascisti rionali, i principali Sindacati e le Lesioni dell'Avanguardia e "ritorti la cerimonia le centurie delle Biwrse legioni, comandate dai consoli Revel f Stio inquadrate e precedute dalle fanfarehanno sfilato per le principali vie della Sttà. salutate da applausi al loro passaggio.

Luoghi citati: Cairo, Rho, Stio, Torino