Berlino
Berlino Berlino Il Ministero Marx con 4 nazionalisti dopo 41 giorno di crisi (Serrlzlo speciale della « Stampa ») ' Berlino, .28, notte. Marx ha finalmente terminato la • sua grande fatica. Il quarto ministero Marx è definitivamente composto. Ecco anzitutto a lista dei suoi membri: Cancelliere: Marx (centro) che tiene nello stesso tempo il portafoglio dei Territori occupati; Vice-Cancellière e ministro degU Interni: Hergt. (nazionalista); Esteri: Stresemann (popolare); Finanze: Kohler (centro)r Economia-. Curtius (popolare); Approvigionamenti: Schiele (nazionalista); Comunicazioni: Koch (nazionalista); Lavori: Brauns (centro); Poste: Stingi (partito popolare bavarese); Giustizia: Graef (nazionalista); Reichswehr: Gessler (nessun partito). . Lunga ed aspra è stata.la lotta fra i nazionalisti ed i popolari per un portafoglio : quello delle Comunicazioni. Finalmente, i tenaci sforzi' dei nazionalisti hanno ore-' valso. Quando si sono sacrificati tanti principii,, come è toccato in questi giorni ai- nazionalisti, è naturale che grande sia la riluttanza ad abbandonare anche quelle' realtà tangibili che sono i portafogli ministeriali. '. • • I popolari hanno infine dovuto accontentarsi di due soli portafogli, ed i nazionalisti ne hanno invece avuto quattro. Il centro aveva limitato le sue pretese a tre, e perciò- riniase spettatore delia contesa finale. Al ministero delle Poste resta ;il suo titolare precedente (che appartiene al partito popolare bavarese) e a.quello della Reichswehr, rimane Gessler. Questi non appartiene 'più ad alcun partito perchè, sconfessato dai democratici non avendo' ritenuto di seguirli all'opposizione, ha preso la decisione radicale che la coerenza gli imponeva da tempo ed ha dato le.dimissioni da membro del partito democratico, risparmiando cosi a questo la noia! di una espulsione della quale già si parlava. I soli ministri nuovi sono i quattro nazionalisti. Tutti gli altri appartenevano. a} gabinetto dimessosi il 18 .dicembre -1926, cioè precisamente 41 giorni fa. La scelta dei quattro ministri nazionalisti fu laboriosa in seno allo stesso gruppo parlamentare nazionalista. In esso i nomi dei candidati furono messi-,al voti: quelli, che rappresentavano la tendenza' più moderata rimasero soccombenti; furono invece designati uomini dell'estrema destra per essere proposti a Marx, il quale non fece che ratificare la scelta. Del nuovo ministro djlla Giustizia si rammenta»'che, essendo vice-presidente del Reichstag, rifiutò di far una visita, di cortesia al Presidente della Repubblica, che era allora il socialista Ebert. •» ' Quanto duro sia, per uomini politici che hanno questi precedenti, accettare il programma formulato nelle direttive di Marx, è dimostrato dall'atteggiamento della stampa di destra, la -quale si eforza di dare la minore pubblicità possibile alle famose direttive. Non tace anche la polemica intorno ad una pretesa influenza del Vaticano sulla- conclusione della nuòva "combinazione.- I&-mantfurte? :&itiinfr /ècrive che,, da una,.fonte che bisogna ritenere.effettivamente informata; le è stato dichiarato che la Curia da lungo tempo — e cioè per lo meno fin dalla elezione di Htndenburg a Presidente della Repubblica — ha lavorato sistematicamente e per diverse vie ad influenzare il centro, per indurlo ad una alleanza colla destra. Le intenzioni della Curia tenderebbero soprattutto a ottenére un. concordato che Stresemann, pe* ragioni, diplomatiche, non sarebbe alieno dal concludere. Inoltre, il Bérliner Tageblatt apprende da Stoccarda che il concordato sarebbe- già preparato su tutti i' punti. D'altra p^rte, fa Germania rinnova le sue smentite sull'ingerenza del nunzio pontificio nella politica interna tedesca, e nota che ò interesse delle relazioni della Germania coll'estero che non si facciano affermazioni di questo genere. L. E. '
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