La donna nuda commedia di Bataille in un atto di Pretura

La donna nuda commedia di Bataille in un atto di Pretura La donna nuda commedia di Bataille in un atto di Pretura Il proprietario del Ristorante Scribe condannato a 6 mesi di reclusione U bl i (i di i Un bel giorno (si dice cosi anche in questa stagione) si sparse la voce che a Torino si giocasse d'azzardo... Con aria di sorpresa e d'incredulità qualcuno si domandò: E' possibile una cosa simile?! Si giuoca?! Mistero profondo. Esperite le più solerti indagini si venne a sapere che a Torino efietttivamente si giuocava al lotto, a tombola, all'oca; ma nemmeno la mente più fantasiosa riuscì a sospettare che si giùocasse al macao, a zecchinetta, e ad altri nobili giuochi. Eppure in qualche ritrovo si giuocava. Si sapeva, ad esempio, che sotto i portici di via Po un giovinotto era stato udito mormorare testualmente : « Porco cane, mi sono giuocato lo stipendio 1 ». E un altro bravo signore in un momento di confidenze aveva esclamato: «Mi sono mangiato il mio patrimonio ». Condotte scrupolose indagini presso ti ristorante dove il signore prendeva i suoi pasti, era stato escluso che oltre al solito piatto con verdura, frutta e formaggio si fosse man. giato altro. Eppure — opinavano i benpensanti — in un qualche posto si deve giuocare. L'appetito di due signorine l.e ricerche ebbero infine buon esito, perchè si stabilì che si giuocava nei locali superiori del Ristorante Scribe in via Giuseppe Verdi. Eureka : Bisognava fare una sorpresa, e perchè riuscisse fu incaricato uno dei più eleganti nostri funzionari, L'aw. Finucci, che ha la pelliccia e l'accento forestiero. L'avv. Finucci si uni al brigadiere Zinna die non ha la pelliccia, ina ha però anche lui l'aspetto elegante. 1 due funzionari avrebbero potuto valersi dell'opera di due lòia colleghi, ma con gesto moderno ritennero più opportuno valersi di due... funzionarle fuori pianta, a Porta Nuova. E pregarono due signorine, molto eleganti, di coadiuvarli ad occhi chiusi. Ci sono delle creature che non dico-, no mai di no in genere. E nel caso nostro non potevano affrontare una denuncia per... rifiuto d'obbedienza. Dissero dì si e si unirono alla spedizione di cui facevano parte, a debita distanza, anche il maresciallo Di Pietro e il brigadiere Monti. Quel che avvenne è stato ampiamente narrato nella nostra cronaca. Appena l'avvocato Finucci ed il brigadiere Zinna si presentarono al Ristorante e chiesero un separé a scopo di passatempo, trovarono un cameriere che si fece in quattro. 1 due signori, e specialmente le due signorine che non avevano del tempo da perdere, ordinarono champagne, pasticcini, dolci. Le due signorine mangiarono come nei migliori momenti della vita, poi, attaccarono al piano, a quattro e più mani, un fox-trot indiavolato e ballarono. Ogni tanto una delle due signorine usciva nell'esclamazione: Paga Garibaldi!, che sarebbe un vecchio modo di dire molto economico. E' noto poi che il piano interessante non fu quello dove le due coppie attaccarono il fox-trot, ma altro. E il piano riuscì felicemente, perchè ben otto giuocatori vennero sorpresi e furono loro sequestrate 10 mila lire. L'apparizione di Frine Fatta la sorpresa nella sala da giuoco, i funzionari spinsero le loro indagini negli altri gabinetti vicini, interrompendo, come è da immaginare, le più piacevoli conversazioni e originando un po' di confusione, perchè alcuni clienti, in causa della temperatura, si erano messi, come si dice, in libertà. Anzi una piacente signorina esagerò un poco. Come è stato pubblicato, il funzionario facendo irruzione in un gabinetto colla rivoltella in pugno, si trovò davanti una gentile signorina nelle precise condizioni in cui si trovò Frine in uno storico momento davanti al tribunale degli Eliasti. L'avv. Finucci entrò pronunciando le sacramentali parole: — Su le mani I La signorina abbietto con un filo di voce: — Anche loro, su le mani! — Poi arrossendo un pochino, aggiunse: — Se credono, mi perquisiscano pure. L'avv. Finucci chiese alla signorina le sue generalità, poi esclamò, per via dell' abitudine : — Fuori i documenti. Cosa poteva tirare fuori quella povera signorina in quel momento? Tirò un lungo sospiro, eppoi rivoltosi al giovanotto che l'aveva condotta in quel luogo, ebbe la sua crisi di coscienza. Gli diceva: — Vedi a che punto mi hai trascinata col pretesto di far due chiacchere? Per la mia debolezza, ecco la forza... pubblica. Signor Commissario, vede a che cosa mi sono ridotta per amore 7 Eppoi dicono che siamo noi donne che spogliamo gli uomini... Ieri questa operazione di Polizia ha avuto il suo epìlogo in Pretura, dove venne chiamato il proprietario del ristorante Marcellino Caligaris a rispondere di avere tenuto 11 giuoco nei suoi locali e di avere spinto le innocenti - ragazzine, vuoi maggiorenni, vuoi di mezza età, verso quell'altro più terribile giuoco d'azzardo che è il giuoco dell'amore. I « separò », gabinetti per mangiare... Funge da Pretore l'avvocato Cornare e da P. M. l'avv. Arcardini, che gentilmente si presta. — Mi spieghi un po' il funzionamento del suo ristorante — dice il Pretore. — Bravo, lo spieghi anche a me! — aggiunge con tono severo l'aw. Arcardini. Risponde il Caligaris: — Il mio ristorante funziona come centinaia di ristorante alla moda, come 1 ristoranti delle principali città d'Italia, non dico di Parigi, di Londra, di Vienna. C'è una sola diversità: il prezzo. Ma il fare prezzi modici è reato? — C'erano dei gabinetti, i cosiddetti separès... — Signor Pretore, sono gabinetti per mangiare. Un tavolo, alcune-sedie, un divano... Vna voce: — E il conto in fine... Imputato : — Noi si serve da mangiare e da bere e non altro. Che colpa ha il proprietario del ristorante se un cliente, supponiamo lei, signor pretore... — Mippoiiiamo nienteI... — Dico supponiamo un cliente (il sesso non conta, non ci sono sessi di fronte al conto) che in un momento di allegria si levi la giacca e magari il resto o in un momento di me< stizia indossi la redingote e si spari un colpo di rivoltella?... Mormorii e voci in fondo alla saia affollata di esercenti: — Questo è un corpo all'industria alberghiera! Pretore : — Sapeste che in quel giorno una signorina... lmp. ; — Cosa vuole che sorvegli le signorine spe< ialmente quelle per bene ? Se sapesse che fatica a sorvegliare i camerieri la cucina, la cantina... Avv. Fiasconaro: — Sono signorine per bene quelle che frequentano il suo esercizio ? lmp.: — Si. P. M., Arcardini: — Avvocato, gli domandi anche se il suo vino è buono (ilarità). La Difesa vuol sapeie ora il funzionamento dei separès. Cerne si apre e si chiude L'aw. Chìaudano domanda: — I gabinetti sono aperti ? lmp.: — Aperti. Non hanno chiusura interna. Chiunque può entrare. L'ingresso è libero. Il P. M., Arcardini, piglia degli appunti per la requisitoria. lmp.: — Sono aperti, cosicché quegli otto giuocatori che si rinchiusero in un gabinetto a giuocare dovettero legare la porta con dello spago. Uno del pubblico fa a questo punto una profonda e canina osservazione, e dice: — SI capisce die l'avv. Finucci e gli agenti ruppero lo spago e nell'interno rimase... lo spaghetto. E' chiamato ora a deporre il commissario avv Finucci. Dopo avere narrato i particolari dell'opeiazione, dice che il Caligaris non aveva voluto tempo fa cedere i locali malgrado una buonuscita propostagli nella rotonda cifra di 100 mila lire. Segno evidente che i;esticizio rendeva, ma rendeva per via dei separès e della sala di giuoco. Avv. Fiasconaro: — Sono consentiti dalla legge di P. S. i' gabinetti riservati, i cosidetti separès ? Teste: — SI. Aw Fiasconaro: — E allora T Un testimonio a difesa, il signor Giovanni Simonier. iia deposto di essere un assiduo cliente del ristorante Scribe e di non essersi mal accorto che si giùocasse. Pretore: — Il locale,è frequentato da donne equivoche ? — No, ma da persone dabbene. Che sia frequentato da persone dabbene e il locale 6ia serio lo ha attestato anche un altro cliente, il signor Annibale, il quale ha aggiunto che lui ci conduce anche la moglie e i teneri figliuoletti. Hanno infine deposto due camerieri dell'esercizio, tra la più viva attenzione del numeroso pubblico (tra cui notavansi delle brave signorine desiderose di istruirsi) in particolar modo sul funzionamento, dei separès. In sostanza il separé è una sala qualunque, di ur> rWorante comune, ma in riduzione minima, tantoché si chiama anche salottlno o — cpme dicono i incesi - separé, perchè sirtoim.!=^£a £L£&Li chi mandria- ne Possono dei volgari cne no colle mani, rovesciar o 1 olio e si puh- scono le scarpe col tovagliolo. Allora l'uomo distinto, che P«r edu^zio- ne e temperamento e disposto alla nudità- zione, 61 ritira In un separé. Naturalmente nel conto trova segnate tutte le comooita ai questo ritiro di meditazione, tutte le bellezze della vita separata, isolaia, riservata. Una volta un cliente, visto il conto, scrisse sulla porta del salottino la massima aurea: « Vae solis! ». La condanna n P. M., avv. Arcardini, ha pronunciato una veemente requisitoria per dimostrare che nell'Istituto dei separès non si ravvisava alcuna spinta al peccato al quale si perviene purtroppo per infinite altre vie anche lastricate di buone intenzioni. Affermò invece la colpevolezza 'del Caligaris per il giuoco chiedendo una condanna a un mese di detenzione: 11 pretore, avv. Cornaro, sentita la requisitoria del P. M. e la sua richiesta di non luogo a procedere per il primo reato; sentite ■le esaurienti arringhe di difesa degli avvocati Chìaudano e Fiasconaro, che avevano domandato l'assoluzione, ha condannato l'imputato - per entrambi i reati — a sei mesi e giorni 1S di reclusione, senza condanna condizionale, da scontarsi in un separé delle « Nuove » e a lire 1200 di multa senza percentuale di servizio, M.

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