La questione della Bessarabia e la Russia
La questione della Bessarabia e la Russia La questione della Bessarabia e la Russia e a o a e . Net* francesi all'atteggiamento Italiano (Servizio speciale della « Stampa •) Parigi, 27. notte. Una nuova eco. ancorché abbastanza remota, sulle divergenze franco-russe a proposito del trattato franco-romeno del 10 giugno 1926, l'abbiamo oggi in un curioso dispaccio clie il Tcmps si fa mandare dal proprio corrispondente da Bucarest, quasi nella lusinga che, prima o poi, l'Italia possa lasciarsi indurre dall'esempio della Francia a compromettersi a sua volta definitivamente di fronte al Governo romeno nei riguardi del possesso della Bessarabia. Questo dispaccio, il cui sapore tendenzioso non meraviglierà di sicuro il lettore italiano, dice: « J,a stampa romana constata che, malgrado le assicurazioni date al gen. Averescu con note dichiarazioni, l'[taJia,non sembra essere pronta a ratificare il trattato concernente la Bessarabia, quantunque questo documento sta stato da essa debitamente finnaato. Si esprime tuttavia la speranza che il Gabinetto di «orna saprà apprezzare la nuova prova di amicizia testimoniatagli in questo momento dal Governo di Bucarest e che saprà scartare le riserve che sussisteranno nei riguardi1 di Re-ma Jlincftè la questione della Bessarabia non sarà regolata in conformità al diritto e ai tratteti ». La prova di amicizia a cui il Tempi allude sarebbe il trattato di commercio che Manoilescu sta per negoziare a Roma e che —■ sempre secondo questo giornale — l'opinione pubblica romena considererebbe « con estremo riserbo ». Ma ancora più curioso del dispaccio del corrispondente del Temps è un telegramma che l'Agenzia Havas dichiara di ricevere in data di oggi da Mosca e nel quale leggiamo: « Il commissario del popolo per gli Affari Estera pubblica il testo della nota .consegnata a Mussolini da Kerkensew, iJ 5 ottobre 1925, in occasione del trattato concluso dal Governo d'Italia col Governo romeno. La nota dichiara che l'Unióne delle Repubbliche Socialiste Sonettista, nonché una gran parte della popolazione della Bessarabia, hanno protestato nei modo più categorico e continuano a protestare contro l'annessione del territorio della Bessarabia da parte della Romania. Essa sottolinea che il Governo soviettista, prendendo per base il principio dello sviluppo indipendente dei popoli, ha dichiarato nel modo priù formale, ul cospetto del mondo intero, che non riconosce uè riconoscerà nessun atto in virtù del quale la Bessarabia venga annessa alla Romania, contrariamente alla volontà della sua popolazione ». Nella forma in cui è concepito, il telegramma vorrebbe stabilire una corrispondenza esatta tra la nota consegnata il 5 ottobre da KerUensew a Roma e quella consegnata il 4 ottobre da Rakowsky a Parigi. Nella realtà delle cose, tale corrispondenza non esiste, essendo impossibile assimilare il trattato di amicizia italo-romeno al trattato di alleanza franco-romeno. • In quest'ultimo il mantenimento dello statu quo in Bessarabia è oggetto di un paràgrafo apposito implicante una garanzia categorica da parte della Francia: il primo, al contrario, lasciò — com'è noto — la questione in una prudente penombra, tanto da giustificare a suo tempo le critiche di una parte della stampa romena, come i giornali che attaccarono Averescu al suo ritorno dalla capitale italiana dovrebbero ricordare. L'Agenzia ufficiosa parigina tento dunque (estendendo all'Itaiia il risentimento manifestato contro Parigi dal governo dei Sovieti) una speculazione della quale Cicerin sarà l'ultima vittima, e <-he non farà nemmeno grande piacere a Bucarest. Stasera, intanto, uno dei soliti telegrammi da prendersi con le molle segnala da fonte turca cpneentramenti di frappe russe nella regione di Odessa. 0. P. taiP—dAvRmattcdagppppvrPsplacan—rSifrmre
Persone citate: Mussolini
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