L'implacabile accusa di colui che assistette al delitto e gli ostinati dinieghi dell'imputato

L'implacabile accusa di colui che assistette al delitto e gli ostinati dinieghi dell'imputato t/assassinio dello studente Bertarione L'implacabile accusa di colui che assistette al delitto e gli ostinati dinieghi dell'imputato AsesIlloLixt© rimorso • *«E*tx ucciso io. modo feroce », Ed eccoci dopo tre anni verso l'epilogo di Questa fosca vicenda di sangue, clie tmiuretóionò cosi sinistramente la cittadinanza, o «he diede motivo a indagini lunghe o complicate, rimaste molto tempo «senza «sito. Sólo la confessione, come si è visto, a uno del due protagonisti del dramma portava alia riapertura dell'istruttoria e quandi al processò odierno. , . „„., L'aula è molto affollata. Vicino ai banchi Begli avvocati assistono i poveri .sentori dell'ucciso Bertarione, notaio Bertòrione. di CasteUamonte, e 6ighora, la quale ^«Pp^a. del delitto abitava, col figlio, in coreo Vinzaglio. N. 27 bis. Gli avvocati sono al loro, posto: Dagasso e Catta per 1 imputato G- B. Gàllegaris; on. Bei-tacchi e Toselli, di Cuneo, per L. Roatta; De Antonio, a cui si aggiungerà poi l'aw. Cavaglià, per la famiglia della vittima. ., ., „, Gli imputati vestono entrambi di nero civilmente. Callegaris ha l'aria guwanue (non ha che 27 anni), di complessione rotmsta.di temperamento energico, dallo sguardo ue£?Risponde alle domande del presidente a voce forte e accento piuttosto irritato, a scatti. Un'aria più tranquilla ha invece amputato Boatta, il quale risponde con tono d emoSom. E' incantucciato nell'angolo opposto anello dove si trova il Callegaris. Entrambi sono ben sorvegliati dalla Benemerita. E presidente, comm. Bobba, inizia linterrotorio dell'imputato Callegaris. Questi, a domanda, risponde: . — Io il Bertarione non l'ho assassinai Bono innocente e non è stato assassinato da me. Non l'ho mai visto, né ooncsonito. Presidente; — Quella notte del 7 dicembre del 1923 dove eravate? — Ero di guardia! — prosegue 1 Imputato con tono piuttosto irritato. — E se ero di guardia non potevo uscire che per pochi minuti. — Dove eravate impiegato T — Alla Ferrovia. Ufficio controllo, in corso He Umberto, N. tó Potevamo assentarci non più di 10 o 15 minuti. Se mi fossi assentato tri più se ne sarebbero accorti. — E Roatta, 11 vostro accusatore, lo conoscevate? , . . ... — Come tutti gli altri impiegati, cioè di tana conoscenza eupeo-ficlalo. In ogni modo rallentai la conoscenza quando seppi, verso la fine del 23, che costui era un sovversivo. L'imputato conviene che era in possesso dt una rivoltella, che un anno prima del , eno arresto aveva fatto nichelare perche si era arrugginita. Una vendetta... — Por qua! motivo Roatta può accusarvi Hi un si grave delitto7 •w Roatta è pazzo 1 Io ero malvisto e acculiate di indicare gli impiegati da licenziare, l'orse intende in questo modo di vendicarsi di me perche anche lui fu licenziato dalle Ferrovie — an istruttoria è risultato che 1 vostri colleghi avevano paura di voi. — Perchè erano tutti contrari alla mìa Idea. Avevano paura di essore licenziati c ritenevano che lo facessi la spia al supe- — No, avevano paura della loro pelle. Inoliale, Callegaris, pensate che razza di coincidenza: la vostra rivoltella è quella del calibro stella rivoltella omicida. • — Ce ne sonò tante di quel calibro! — Questióni, liti ne aveste col Roatta? — Solo una volta, essendomi «fuggito un calpo di rivoltella nella portineria, nel maneggiare l'arma. — Ma quella non tu una lite, ma un fatto accidentale. Imputato! — Eppoi Roatta era un sovversivo. • Boatta? <r Non 6 vero, non ò verol On. Bertaochl; — Sono storio. Roatta era cella Milizia sino dal 1023. Pres.: — Non Incaricaste 11 nondetenuto Battàglia, che 6tava per uscire dal carcere, di consigliare vostra moglie a nasconderò la vostra rivoltella? — Non 6 vero. Avv. Cattai — Il Battaglia 6 stato condannato sette volte. Era detenuto. Il Club del gentiluomini Do Antonio, P. Ci — Si capisce che 11 Battaglia èra Un detenuto. Il carcere non ò un club di gentiluomini {ilarità). L'Imputato ripeto ohe è In carcere da sedici mesi c elio 6 innocente. On. Boftacelll, al Presidente: — Vorrebbe tìhledere al Callegaris perche soltanto oggi lia escogitato iti... tesi defensionale di essere accusato dui Boatta per vendetta cattila l'avvenuto llcohziamènto dalle ferrovie? in istruttoria l'imputato non no avevo ùittl parlato. Rfesldemtò ad Oallegarltì : — Prima non parlaste neppure dell'incidente della rivoltella avvenuto ih portineria , imputato: — Rimasi sorpreso dell'arresto. Quando fu! interrogato èro trasognato. "On. òertàcohii «* E' umido, poverino (ita. rita). Adesso è la volta dell'Imputato Roatta. Si trova nel secondo banco e tra lui e l'altro imputato sledono, por ogni evenienza, due carabinieri. Narra che ebbe occasione di conoscerà il Cèliegàris pia* da vlcltto, sei o sette giorni prima del delitto. Recandosi aU'ulnuló « portando il distintivo fascista fu riconosciuto da un gruppo di Comunisti, assalito e bastò' nato a sungiie Fu in quell'occasione che Von ne avvicinato dal Galle-gatte lì quale IO 40 compagno a farsi medicare al Maunzlaho. Una séra Callegaris lo invitò ó recarsi da lui in ufficio dovè era di guardia, asserendo che avrebbe potuto uscire perchè non Cera controllo. — Fui puntuale — prosegue l'imputato — e andammo a bere mezzo litro di vino. Quindi s'accompagnò eon me verso via WÙ&& óve 16 Abitavo. Nel pressi dèi Cavalcavia vidi il pòVefo Bertarione Che avevo conosciuto Ufl tanno prima in una trattoria, Fu anzi 11 Bertarione a chiamarmi: si decise d'ana&re a bere insieme uh caffè che tfoordo hi pagato da Bertarione; fifa tordi e il padrone cf invito ad uscire. Lungo la Via il Bsrtariohè, ohe era In velia di celiare, pronunciò oliai» che. parola per scherzò sul fascisti. Callegaris sì esaltò subito ; ma pò! la còBa nòli ebbe éwgultò. Poco dopo, precedendomi i due insième, rio capito che Cnllègairia aveva ripreso il tema, perchè li sentii sul corso Sommèltler parlare tttlcora di fascismo" e di socialismo, lo non 0nl occupavo del diséòfsò Taei due, anche perchè aveva il braccio che ftìl doleva. La discussione si animò sul Cavalcavia. Sentii pronunciare i noni! di Mussolini, «landra, .Giolitti. I due mi precedevano!- A «il Certo punto trovai un passante.. {Presidente: Nòto che diede in istruttoria nutazioni "Sili connotati dell'uomo incantato, testimoniò che -sentiremo. L'imputato prosegue: — Ad un tratto san' Mi Un colpo, mi voltai e vidi il Bertarione bocconi a leri"-h. Fui sinistramene imprèsalonato. Scorsi il Calleearis Chinarsi e sbafare un altro colpo. Mi avvicihai e Callegaffl mi' gridò: «Scappa se no tì arrestano». Scappammo entrambi. Io attraversai il prato d< -Wb8«6 d'Ariti cóme ossessionato; B gli gridal: a Vigliacco, vigliacco!». Nella nòtte eh» ni la febbre. Sapevo che Callegaris era urt sanguinario e speravo che al mattino lo àvrebbero arrestato.. La tranquillità dell'assassino LMmpUtato prosegue Irà là più viva attenzione: — L'indomani andando in ufficio lo trovai tranquillo, scamiciato. Mi disse t • sta zitta perdi* se parli andiamo In rtilera. Nessuno sa nieBte ». Egli teneva àncora la rivoltèlla in tasca. MI incuto effettivamente paura, perchè un uomo che ne ammazza un altro In ouel modo fa paura, e oltre che ptpppgIrgIsmftsfmlGdsmstlzppvuifcnnmPcpldladtpplbl paura U Callegaris mi faceva ribrezzo e naturalmente interruppi i miei 'rapporti con lui. — E come avvenne il fatto dello sparo in portineria? — Colla rivoltella CaHegarle sparava sempre, i suoi compagni lo sanno. Aveva sempre la rivoltella in mano. Quella sera Callegaris si mise a sparare in mèzzo al cortile. Il portiere ch'era in servizio se lo ricorderà. L'imputato aggiunge di avere sempre sperato che la polizia avrebbe arrestato Callegaris. Il rimorso non lo lasciava tranquillo. In America si presentò al Console avendo subito, laggiù una aggressione da parte di malviventi. E gli raccontò di quale tragico fatto era stato testimonio a Torino. DI ritorno in Italia, sempre ossessionato dalla scena a cui aveva assistito, si decise a confessare tutto, — Com'era vestito Callegaris? — Aveva un impermeabile color nocciuola. — La discussione fra i due da che cosa fu motivata? — Sembrava politica. Ma il fatto 6 che Callegaris l'aveva con tutti. Era lui solo puro. Gli altri erano tutti comunisti, secondo lui. n Presidente avverte i giurati che il giudice Istruttore vello essere condotto sul posto dal Roatta stesso per vedere se i chiarimenti del detenuto combaciassero colle risultanze della polizia. Le indicazioni risultarono esatte, precise. • • , — Callegaris, quando avvenne a fatto dello sparo in portineria? — Quattro o cinque mesi prima del noenziaraento del Roatta. — E' vero, Roatta? — MI paro. Ma la rivoltella l'aveva sempre e sparava sempre. Avv. Toselli: — Verranno 1 superiori a deporre Gii esercizi d'ufficio — Callegaris, voi avevate sempre la' rivoltella. Essa è una cattiva consigliera t... Difesa: — Ma era un fascista, di Servizio. On. Bortacchi: — Non era un fascista, era un delinquente. E fu espulso. Avv. Dagasso: — II Roatta ha detto cne il Cail! egei is sembrava protetto. Perchè? — Per il fatto che spadroneggiava in ufficio. — Insomma, era 'temuto ? — Più temuto che protetto. Avv. De Antonio: — Eppoi faceva gli esercizi di tiro... {ilarità). — Siete mai stato iscritto al Partito comu nista? \ — Oh, por carità, mal! Fui anzi inscritto nel Partito liberale e precisamente nel Comitato civUe che precedette il Fascismo. Avv. Dagasso: — Ma foste licenziato. Perchè? — Non Io so. Avv. Dngaeso: — E Gallegaris, non fa licenziato ? — Perchè J superiori avevano paura di proporlo pel licenziamento. L'imputato Roatta narra quindi I particolari dell'aggressione subita da una ventina di comunisti sei o 6ette giorni prima del delitto Bertarione. Ad un tratto Callegaris si alza in piedi o dice: — Domando la parola — Come ci spiega rjuost'uomo che vive per duo anni coH'ossesslono dall'assassinio? Avvocati De Antonio e Bertacchi: — La psicologia dell'assassino 1 Certo voi non sentivate quell'ossessioni:! (ìmpressian»). imputato: — Mi accusa per vendetta. Tutti mi vedevano male poiché io tacevo dei rapporti contro i miei compagni, ma questo pel bene del servizio e dell'amministrazione dello Stato. Aw. Bertacchi 'e Toselli :' — Eppoi scappava quando era di servìzio) Difesa: — Non è vero. — Senti remo l superiori. Il presidente dà lettura del voluminosi Interrogatori d'istruttoria e quindi rinvia la udienza al pomeriggio. Ripresa l'udienza il .Presidente continua la la lettura degli ihitorirOg&tori. Nel stergo della città Primo ad essere interrogato è il notaio dott. E. Sentanone residente a CàttèHarnonte. Narra che suo aglio aveva compiuto il Liceo lu due anni perchè era sempre 6tatò buono e studioso. Venute a Torino par frequentare luhiwmità, fu preso nel gorgo dalla grande citta, attratto dal divertimenti e trasciniate dai cattivi compagni- insomma cambiò metodo di vita. Ma era di temperamento buono. Cominciò a-non *tudla*o più, a perderò il tempo colle donne. Del resto aveva 63 anni. 11 Presidente domanda al dott. Bertarione : — li suo figliuolo apparteneva a qualche partito?, tira iiidiffórentev =■ iudlflertintissìmo. ali avevano consigilato di prendere la tessera fascista, ma non volle prenderla perdio io ero tótsfltto ttl Partito Popolare." Dirò'fliizi òho èra piuttosto 6im«fl.tlzainte pel Partito faètìlfeta. — Ebbe sospetti su qualcuno quando lo seppe ucciso f , -t sospettai c] fòsse di ,hie*so •pewòna che fu però prosciòlta in istruttoria. — Non ha mai cobotsotuto il Roatta? « Mot. L'ho visto per la poiana volta oggi. Non l'iiò mai eouceòiutò. Non ha mai datò aiutò, danaro, pròmèeBo assistenza al Roatta? „ ' Nò. Mt è perfètteménto sconosciuto, estraneo; mici. Illa sólo Umici Non s'occupava di pòìitlna, ma piuttosto dì diVerttitoenti, Là signora pei'la a stento. Le è doloroso il momento. In scstamza riù.iird. che ii delitto le riuscì vai mistero e che non ha mot conosciuto hè vieto 11 Roatta. Segue Fttvevó Eniillò, Durante 3tì indagini 11 home dèi Favero rièoreé spesso nelle crònache* E' Uh giovfnòtte di vdstoerio, etìlico del BerbariOrte airtó daM'itóàhi&a, a&òlw) lui, allora, studente in medicina. Nel iflffl éomiiteiò a far vita comune eòll'afiiieo, a Torino, nella stessa pensionò aéd alloggio, «» Glie ooiodottà teueva.il Bertarione 1 <=■ Lu condotta Oliò tengono gii studenti, cioè ai giovinoti che hanno voglia di di^órtirsl senza far mate a nessuno. Non fu tìè un gluocatofe hè un eoealhiòmane. FU und spensletrato, eppoi sino a .Utì Cerio punto perchè s'era rimesso, a studia**. Ebbe una reazione amorose; Voleva sposare Una ragazza Bua amiCu? — Non mi disse mai nulla so cho la famiglia non ere contenta ài questa relazione 0 là famiglia m'aveva ita cèrto, ui*a modo pregato di distoglierlo da quella cOttosóéhsa. So che una vòlta **èVa portato in casa la ragazza, ma la madre B'efa rifiutata di Vederla. '' Vi ^ Lèi ricorda di Roatta? — SI, lò conóbbi in m ristorante U piazza Madama Criptitw. Ma (piando abbattermi quéi ristorante htih seppi più nulla di questo individuò. — Professava il B&ftawono idee pòtìiidhe? Nò. Nòft a'ocòupava affatto di PolIBcfi, Era tiri indifferente al pavriitì. NèSo tSèzlòhi M 1*2 non si recò ìiejipura a votare a] suo Il pfegenfimento de ila oadre in seguitò li teste (racconta ohe la sera cim precèdette l'uccisione del BOftttfl&né egli usci per recarsi dal saiMO, Com'è notò il teste era alloggiato Ih casa Bsrterìone e quésti gli diede l'appuntamento nel salóne sottostante aiì'Odéòh pél' 'a B1-3*»' Trovò BèrtoriOhe ac còmpagnato dàlia sua amica e allora il teste é alcuni suoi compagni io lasciarono per recarpi alla casa d'un comune affiiod a céna. "Uscirono Vèrso IHina. La madre del Bèrtariòoo era ancora alzata e attendeva 11 figlio In preda a un brutto presentimento. Allora a teete le disse che ce », a e aveva visto a figliuolo in compagnia della Gina Gillio e rimanesse perciò tranquilla. Soltanto vergo le 5,30 vennero avvertiti della sciagura. — Che carattere aveva? Impetuoso? — Il contrario. Era di animo allegro, spensierato. — e il Roatta che Unpressione le fece? — Dal pochi contatti che ebbi con lui, non mi fece alcuna impressione cho fosse strambo o nutrisse ' sentimenti di violenza. Sembrava gaio e perfettamente normale. 91-teste è licenziato e se ne chiamano altri. Torre ani Giovanni conosceva il Bertarione essendo anche lui canavesano. Non seppe che militasse in partiti politici. La sera del 6 dicembre convitò alcuni amici a casa sua per mangiare il cardo. Avrebbe dovuto andarci anche il Bertarione, ma questi era impegnato colla Gillio. Il Presidente conoede dieci minuti di riposo. Se. ne approfitta per lasciare l'aula, e 1 usciere ne profitta per spalancare le fine?,tre- .Al ritorno l'aula è tramutata in una Siberia e spira aria di bronchite. . Bruno Giacomo ó quella guardia notturna che, allarmata dai due colpi di rivoltella, accorse sul posto c trovò il cadavere del Bertarione. Nulla dice di nuovo. Rioorda che i colpi furono quasi immediatamente di seguito, e che il giovane non presentava segni dj colluttazione. Aveva ancora le mani in tasca. Molino Pompeo passava nella tragica Biotte per corso Vinzaglio. E' 6tato l'unico testimonio del fattaccio o fu repUcatamente interrogato. Egli si rimette ai suoi verbali, perchè da allora sono passati tre anni. Quella notte 11 corso appariva deserto. Nel piazzale Duca d'Aosta, di fronte all'Ingresso principale dello Stadium, scorse tre persone ferme. Non parlavano, cosicché fu quasi allarmato, anche perchè la località era buia e deserta. Prosegui, o prima di arrivare incorso Peschiera, senza avere udito una parola .o un grido' o una frase, udì due oolpi di rivoltella. Non ne fece caso. Dopo qualche minuto sentì un terzo colpo di pistola. Si voltò e non vide nessuno. Rimaso fermo a guardare. Ad un tratto vide sbucare dietro un chiosco per bibite un uomo ohe corrava a zig-zag. Quando costui fu a breve distanza da lui, fece uh salto indietro, girò a sinistra e scomparve. Roatta riconosciuto — L'individuo taceva parto del grappo del tre? « — SicuTO. In mezzo c'era il Bertarione, sulla sinistra c'era quell'imputato là (e in-; dica 1! Coatto), l'altro . non lo posso ravvisare. — e dalla statura lo potrebbo conoscere? — M'è parso più basso degli altri due. On Bertacchi. — Più basso. Atto a verbale. In sostanza i due cho il teste ha potuto meglio osservare furono 11 Bertarione perche questi si voltò a guardarlo al suo passaggio, jb il Roatta che vide fuggire dopo i. colpi. L'aw. Gatta nota che il testo disse sempre che 1 tre indossavano il cappotto, mentre il Callegaris avrebbe indossato, secondo l'Accusa, l'impermeabile. Teste: — Cappotto o impermeabile è lo stesso. Come facevo a distinguere quella notte ?l Presidente: — Sa la differenza che passa tra cappotto e impermeabUe ?, — L'Impermeabile lascia passare l'acqua e il cappotto no (fiorila prolunffafa). Occorreva una prova quella notte. Avv. Da Antonio, P. C, rivolto alla Difesa: — Adesso abbiamo però la... docciai Il teste In sostanza ripete che i tre dovevano conoscersi tra di loro e confabulavano tranquillamente. L'uomo che fuggiva era agitatissimo e affannato. Gli rimase bene impresso nella memoria e dichiarò subito in Questura cho lo avrebbe riconosciuto. Infatti lo riconobbe senza esitanza due anni dopo. Avv. Dagasso: — Che ci fosso Roatta sia» mo d'accorcio. Avv. Bertacchi: — Ali, finalmente!. Avv. Gatta: — C'era Roatta e c'era la pistola, ma non c'era Callegaris. Interessante riesce la lettura del verbale di sopraluogo che venne fatto una notte, presenti 11 giudice istruttore e, naturalmente, i carabinieri, col detenuto Roatta. Questi allora ripetè II giro compiuto quella- notte, nonché la scena fatale, della soste nei pressi rie! casotto alla conseguente fuga attraverso ti prato di piazza d'Armi. Il Bruno ò licenziato, ma prima di andarsene vuol fare una dichiaraeione. E dice con tono solenne: — Contesto che 1 tre siano venuti da corso Sommelller e abbiano girato per corso Vinzaglio. Mi dicano, come sono arrivati In piazza Duca d'Aosta? 1 Li avrei visti. Affermo che quel povero giovine fu ucciso in modo feroce, senza discussione, senza diverbio alcuno. Presidente: — Quindi niente Mussolini? — Niente. So avessi sentito quel nome, sarei Intervenuto anch'io perchè sono fascista. Presidente: — Ma In discussione principiò al passaggio del Cavalcavia lungo corso Poschiera, cioè parecchio tempo prima. — Ripeto che quando II vidi erano silenziosi. Non ci tu nè provocazione, nò discussione, nè contrasto. Fu ucciso in modo feroce. e con questo teste l'udienza ha tornitile ed è rinviata a stamattina. M,

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