Il ferro nelle Alpi Apuane

Il ferro nelle Alpi Apuane Il ferro nelle Alpi Apuane La scoperta dell'ingegnere Della Rosa a Monte Tambura « portata di mano »: 300 tonnellate al giorno: Lavoro1 per, 10.000 operai — L'annuncio a Mussolini ed a Belluzzo Firenze, 22, notte. Le indiscrezioni recenti circa le fortunate ricerche del minerale di ferro' nelle Alpi Apuane, hanno' talmente interessato il pubblico di tutta Italia, ohe un giornalista ha creduto di dover procedere ad un'inchiesta in merito. Da vario tempo si parlava di una vaga possibilità di trovare ferro nella zona di Monte Tambura, e alcuni industriali toscani avevano chiamato sul posto dei tecnici per accertare quanto vi fosse di vero in questa voce. Ma ben 113 ingegneri che erano stati in passato ad esaminare i luoghi avevano emesso un netto giudizio negativo. Alcuni mesi or 6ono però un ingegnere .minerario italiano, Mario Della Rosa, prendeva d'assaltò con un pugno di uomini le resistenze terribili della Tambura e la montagna ha ceduto infine ' all'insistenza di questi audaci. L'ingegnere Della Rosa in questi giorni, in seguito all'esito delle sue ricerche, ha dichiarato ohe il ferro della Tambura è a portata di mano e in grande quantità per una lunga successione di sfruttamenti razionali. Si potrà avere, stando «die asserzioni dell'ing. Della Rosa, al più presto, un gettito quotidiano di oltre 300 tonnellate di metallo puro. Attorno all'ingegnere Della Rosa e ad altri valorosi tecnici lavorano 130 minatori e manovali, 40 portatrici, 6 elettricisti e impiegati di diverse categorie. Quando la miniera avrà raggiunto il suo natura-te sviluppo, la massa operaia si calcola potrà salire a circa 10 mila lavoratori. Della scoperta dei giacimenti è stata data notizia anche al Primo Ministro on. Mussolini che segue con viva attenzione la meravigliosa impresa, sorreggendola moralmente. Anche il ministro Belluzzo ha mandato un telegramma incitatore. La zona ferrifera A Monte Tambura si ascende per ila valle del Frigido. (Resceto) o per la Garf agnana Esso costituisce una delle più alte dime della zona (metri 1870). Il giacimento ferrifero che è a contatto con i calcari dolomitici (Grezzoni) del trias medio e di sottoposti scisti gneiesformi del Permiano, incomincia ad affiorare precisamente nella località Passo Tambura (m. 1620) con direzione nord-sud e con una inclinazione di 50 gradi verso ovest A 791 metri a sud-ovest dal primo affioramento, nella località detta Campaniletti, altitudine metri 1398. l'affioramento tuonare ferrifero — messo allo scoperto dai recenti lavori — segue la medesima direzione per 287 metri ed è logico che questa linea di affioramento dia l'idea dell'estensione in direzione del - giacimento. Poi, sul versante ovest del monte Tambura, alla quota di metri 1360 in località detta Macchione, ei incontra un altro, affioramento avente la direzione nord-sud ad una inclinazione di 31 gradi. Ciò assicura che et troviamo In presenza dèi medesimo filone sviluppatosi in pendenza nel passo della Tambura, Si può quindi concludere circa l'esistenza di un filone a strati interposti negli scisti permani, la cui estensione è di circa 820 metri ed il cui sviluppo di inclinazione è di circa 350 metri e cioè quanti né corrispondono con l'inclinazione mèdia del blocco di minerale al dislivello di 240, esistente tra l'affioramento del passo della' Tàrnbura e quello della località Macchione. La potenza 6ino ad oggi riconosciuta di tale filone è in media di metri 4,20. L'organizzazione dei lavori 1 '. Il minerale si presenta sotto forma di orna- Ute scistosa, che è uno dei più importanti minerali di ferro. Tutti 1 campioni hanno un ■ peso rilevante. Il direttore dei lavori Ing. Della Rosa è di opinione che la genesi di questi giacimenti derivi dal processo idrotermale di sorgenti ferruginose, profende, che impregnarono 1 6cisti termiani e questi compatti si elevano dalla profondità del mare per raggiungere l'altitudine di 1620 metri. Da ciò si desume l'importanza del giacimento. Ma ring. Della Rosa ha chiesto ancora qualche tempo per un ulteriore accertamento in profondità di una maggiore ricchezza di minerale. I la-' vari che datano da 5 mesi sono a buon punto. E' stato risolto il problema della residen-. za dei minatori in quella altitudine mediante baracche di legno a doppie pareti e riscaldate da 6tufe. Nelte zone passo e Macchione si trovano già impiantati baraccamenti adibiti ad officine meccaniche, cucine, uffloi, dormitori, per la direzione tecnica, per pronto soccorso, magazzini, centrale elettrica, ecc. I piazzali sono illuminati' a luce elettrica. Nelle tre gallerie, una delle quali della lunghezza di 32 metri, il lavoro di perforazione è eseguito con tre gruppi trasporta, bili di generatori di aria compressa di 18 cavalli ogni gruppo, n materiale viene portato alle discariche mediante Decauville. DaQa' zona di lavoro agli uffici tecnici ed amministrativi di Resceto e da questi a Massa ai comunica a mezzo d! linea, telefonica. I tra» sporti che attualmente si effettuano a dorso di mulo, si effettueranno tra un mese a mezzo di una teleferica. Essa ha uno sviluppo di' metri 22,50 e la potenzialità dell'impianto è prevista per trasportare 120 tonnellate in otto, ore. Quando avverrà lo sfruttamento razionale del giacimento, tale teleferica sarà prolungata per altri. 620 metri e precisamente sino alla località di Ponte di Gronda e qui. il minerale sarà caricato sui vagoni della tramvia marmifera per essere trasportato agli alti forni che sorgeranno a Massa pressa le ferrovie dello Stato. Indizi dal 1832 Un competente di questioni minerarie della1 nostra città, interrogato a questo proposito' ha detto che dei giacimenti di ferro di Monte Tambura, già si parlava sin dal 1832 in una memoria del Salvi. Anche la carta geologica dello Zaccagni rileva quella zona mineraria ed in una recente pubblicazione del prof. Stella si parla sempre del ferro delle Alpi Apuane. A proposito dell'attuale Qualità' di minerale e cioè l'ematite, è da rilevare che è superata in purezza dalla magnetite, che in Italia si trova anche nei giacimenti di Cogne in Valle d'Aosta e nell'isola d'Elba.- II laboratorio mineralogico della nostra Uni.' veraità che.ha eseguito l'analisi del minerale di Monte Tambura dichiara che quest'esame scientifico si riferisce solo a frammenti. Rimane dunque a vedere in quale percentuale questa ematite ad alto rendimento di ferro si trova nel complesso dei filoni. Ci consta anche che. ingegneri del genio civile stanno facendo accurati rilievi, poiché, com'è facile immaginare, il Governo è direttamente Interessato a controllare l'esito di questa interessante scoperta che, tanta importanza avrà per l'avvenire della nostra economia.-.

Luoghi citati: Cogne, Firenze, Italia, Macchione, Passo, Valle D'aosta