Churchill ai giornalisti italiani

Churchill ai giornalisti italiani Churchill ai giornalisti italiani L'amicizia con l'Italia, i colloqui con Mussolini e Volpi, la situazione operaia industriale e finanziaria, massimo interesse per l'esperimento corporativo Roma, 20, Questa mattina, alle 10,30, Winston Churchill ha ricevuto i giornalisti italiani ed esteri. La cgnversazione ha avuto luogo nel più ampio e sontuoso salone dell'Ambasciata britannica, dove questa notte si sono svolti il grande ricevimento e il ballo, a cui hanno partecipato mille invitati. I giornalisti sono etati ricevuti dal signor MacClure, capo dell'Ufficio Stampa dell'Ambasciata, e prima segretario. Il signor MacQure, che è da mòtti anni a Itomi, dove prima e stato.come corrispondente del «Times», conserva per l giornaijs'ti ' una simpatica cordialità- 41, collega. Il sig. .Churchill è apparso accompagnato dall'ambasciatore Sir Ronald Graham, e da alcuni funzionari dell'Ambasciata. Alla sua destra ha preso posto il signor..Macerare. Al suo arrivo a Roma, il Cancelliere dello Scacchiere era stato naturalmente richiesto di interviste e dichiarazioni, ma,, ricordandosi di essere Stato anche egli, giornalista, Churchill, per suggerimento dello stesso Ambasciatore, è venuto incontro a questo desiderio, sia chiedendosi quali questioni ed argomenti potessero maggiormente interessare la stampa italiana ed estera in questo momento, sia non limitando ad un giornale soltanto le sue dichiarazioni. Italia • Inghilterre - Con Mussolini • Volpi Queste hanno toccato quattro punti, e cioè: l'impressione del Cancelliere sul Capo del Governo italiano; le conversazioni che Churcldll ha avuto con l'on. Mussolini e con u conte Volpi; la sua impressione sul fascismo, e la situazione europea. Ed ecco senz altro le - dichiarazioni del Cancelliere dello Scacchiere, che sono state comunicate nel testo del signor MacCluce: « Benché la mia visita sia di carattere puramente privato,' l'ambasciatore mi ha proposto di farvi delle dichiarazioni, o signori giornalisti, che tanto potete fare e tanto avete fatto per promuovere i rapporti amlchevoli fra le nostre due Nazioni. « L'amicizia fra Inghilterra e Italia data Mila fondazione dell'unità dello Stato italiano, e non fu mai interrotta e neanche disturbata. Io ricordo benissimo l'emozione che provai quando, nella primavera del 1915, l'ermi a conoscere la clausola segreta del trattato della Triplice Alleanza, con la nuale VltaXia conveniva che in nessun caso quell'alleanza l'avrebbe. potuta trascinare In guerra contro l'Inghilterra. Tali ricordi dovrebbero essere coltivati e rammentati e resi famtgllarl al pùbblico in generale. Se poche parole dette da me oggi potessero essere un contributo alla cordialità anglo-italiana, eccomi pronto a pronunziarle. • Voi naturalmente mi farete delle domande sulle conversazioni da me avute con personalità politiche italiane, .e in particolare circa quelle con l'on. Mussolini e l'onorevole1' Volpi. Ma queste interviste furono puramente private e di carattere generale. E' un bene all'Europa di oggi che uomini politici di differenti nazioni, i. quali hanno da lungo tempo contatti con gli affari, si incontrino da amici e in società, e che abbiano l'agio di formarsi un'idea personale l'un dell'altro. E' questo uno del modi per pater attenuare l sospetti di carattere internazionale, e per poter mantenere relazioni franche e fiduciose ». Sull'incontro col Capo del Governo Churchill ha detto: ! >'"'.. « Non potei non rimanere affascinato, come tante. altre persone» dal suo cortese e semplice portamento, e dal suo contegno cai, mo e sereno, malgrado tanti pesi e tanti pericoli. Secondariamente era facile accorgersi che l'unico suo pensiero è il benesseri, durevole del popolo italiano, così come egli lo intuisce, e che qualunque altro interesse dì minor portata non ha per lui la mìnima importanza. '.'.'':" I lavoratori a la fatata . • Sono certo che io non sto affatto violando alcun segreto col dire - che una buona parte della mia conversazione con lui e col conte Volpi si aggirò sulla posizione del salariato italiano, che va migliorando sotto il regime fascista. In Inghilterra siamo abituati a considerare lo stato della casa umile e il potere di acquisto della famiglia di un lavoratore di medio guadagno, come la principale cura di un Governo dopo la sicurezza e l'onore nazionale. Ebbi molto piacere a sentire e vedere, corroborato da fatti e cifre, che vi è stato un decito miglioramento, mese per. mese, sull'anno precedente. Ciò è particolarmente soddisfacente in un periodo in cui si sta tacendo ogni sforzo per mantenere la finanza italiana su una base severa e rigida, per sostenere II credito nazionale e il cambio e per soddisfare puntualmente tutte le obbligazioni. < Fui io stesso molto criticalo per aver deciso in Inghilterra il ritorno alla base aurea del debito due anni la. e mister Éaldu>in fu egli pure ripreso per il suo regolamento del debito con VAmerica, lo credo perà che l'esperienza ci abbia dimostrato che II guadagno abbia superato la perdita. Dopotutto una finanza severa e stabile e un credito nazionale fermo, sono le uniche basi su cui possa mantenersi il benessere materiale di una nazione per un lungo periodo di tempo. Non vi è dubbio che ci sono alcuni rami dell'indùstria Italiana che sono per il momento don-, neggiati, e voi avete le vostre difficoltà come' qualunque altra nazione. Ma se, come mi si assicura, c'è un miglioramento, benché mìnimo, nella- bilancia economica del commercio coll'estero, e se c'è un rallentamento, benché minimo, nella pressiqpe economica sulla massa dei lavoranti, e se questi risultati sono stati ottenuti senza ricorrere ad una politica finanziaria indulgente è miope, v'è molto da rallegrarsi. • 7/o sentito molle cose intorno alla vostra legge sulle Corporazioni, che, mi si dice, associa direttamente 20 milioni di operosi cittadini allo Stato, e obbliga lo Stato ad assumere, a riguardo loro e dei loro dipendenti, delle responsabilità mollo dirètte. Questo movimento è del massimo interesse e i risultali di esso saranno attentamente seguiti in ogni paese. Certamente esso richiede la maggior buona volontà dà ■ parte dì tutto il popolo, come pure una guida chiara è sapiente da parte dello. Stato. Ma ad ogni modo, di fronte ad un tale sistema accettalo con ardore, è perfettamente- assurdo dichiarare che il Governo italiano non si post su una base popolare, o che non sta sorretto dal consenso attivo e pratico delle grandi masse. • - La lotta contro II comunismo . t Diverse nazioni hanno diversi modi, di fare la slessa cosa. Termini e parole'inducono spesso in errore. I valori e l significati-attribuiti a parole differiscono mólto da paese d paese. Nessuna questione politica può essere giudicala indipendentemente dalla propria atmosfera' e dal proprio ambiente. Se fossi stato italiano, sono sicuro che sarei stato interamente con vói dal principio alla fine della vostra lotta vittoriosa contro i bestiali appetiti e le passioni del leninismo. Ma in Inghilterra non abbiamo avuto ancora da affrontare questo pericolo sotto la stessa forma micidiale. Noi abbiamo il nostro modo particolare di fare le cose. Ma dt una cosa non ho il.menomo dubbio, e cioè che noi riusciremo nella lotta contro il comunismo a strozzarlo. « Dirò, tuttavia, qualche parola su un aspetto internazionale del fascismo. Esternamente il vostro movimento ha reso un servizio al mondo intero. Il gran Umore che ha sempre tormentato ogni capo democratico O socialista è quello di essere silurato' o superato da aualche altro capo ancor più esiremista di iul. Si disse che una continua corsa verso la sinistra; una specie di fatale franamento verso l'abisso fosse caratteristica di tutte le rivoluzioni; l'Italia ha dimostrato che vi e tm modo, dì combattere le forze sovversive, un modo che può richiamare la massa del popolo a- una reale cooptazione coll'onore e gli interessi dello Stato. VItalia ha dimostrato che la massa del popolo, quando è ben guidata, apprezza e vuol difendere l'onore e la stabilita della -società civile. Essa ha dato il necessario antidoto al veleno russo. D'oggi in poi nessuna nazione potrà dirsi sprovvista di- un'ultima misura dt protezione contro tumori cancrenosi, ed ogni capo socialista responsabile in ciascun paese dovrèbbe sentirsi più sicuro nell'opporre resistenza a dottrine temerarie e livellatrici. La gran massa del popolo ama il proprio paese, ed i fiera della sua bandiera e 'della sua storta, usai le considera incompatibili con una mateM

Persone citate: Churchill, Mussolini, Ronald Graham, Winston Churchill