Quattro incrociatori salpano da Malta per la Cina e mille soldati inglesi li seguiranno

Quattro incrociatori salpano da Malta per la Cina e mille soldati inglesi li seguiranno Quattro incrociatori salpano da Malta per la Cina e mille soldati inglesi li seguiranno (Servizio speciale de « La Stampa ») Londra, 18. notte. Negoziare, sì, ma prendere anclte le de'bitc precauzioni caso mai la faccenda cinese, fi c.omfrlieasse assai. Qvesto è il motto di Downing Street di fronte agli eventi in Cina. Il tentativo di indurre U ifoverno cantonese a saltare il fosso "verso una ragionevole amicizia oppure ad .ima aperta ostilità rimane in bilico. Le trattative inglesi col dottor Chat ad HanltoiB proseguiranno, 'confortale dal panorama delle misure precauzionali in corso. Un secondo tentativo concomitante col primo serpeggiava e serpeggia tuttora nel substrato dclC-altiiudine britannica:' quello — diremo cosi — di persuadere le altre grandi potenze cointeressate a far, per una- volta tanto, causa comune con l'Inghilterra in Cina. Anche questo tentativo rimane in bilico, ansi più w bilico del primo, in quanto le pressioni degli avvenimenti possono farsi decisive — entro breve tempo — per. tutte le poterne o quasi. Ramo d'ulivo e precauzioni navali per ora il notiziario concernente la Cina assume qui a Londra aspetto prevalentemente navale e militare. Il Governo in pari tempo fa predicare la necessità di astenersi dall'esagerazione nellesame 'della situazione cinese e delle sue esigenze. Il problema è diffìcile, ma non insolubile. L'Inghilterra continua a tendere il ramo di ulivo e. benché le informazioni dall'Yang-Tsè non siano incoraggianti, non sì ritiene affatto nnpossibilc una soluzione amichevole e soddisfacente. Quasi tutto dipenderà — secondo il Governo 'dal modo con cui le autorità cinesi tratteranno le buone disposizioni londinesi nel negoziare su tutte le questioni pendenti, tenendo conto di qualsiasi richiesta ragionevole avanzata dal nazionalismo cinese. In fondo, tutta la questione può sunteggiarsi in poche parole; se le autorità cinesi intendono negoziare o no. Il governo dichiara di non poter rispondere a questo quesito: di qui, lo sialo di incertezza che regna attualmente. Il Governo inglc.se, in pendenza d&ìI1 esito degli attuali negoziati crede di avere il dovere imperioso 'di prendere tutte le misure necessarie per proteggere la vita e gli averi dei suoi connazionali in Cina. A questo scopo stanno svolgen'dosi ora le preparazioni navali che esamineremo più sotto. La spinta verso misure 'di precauzióne 'deriva in larghissima parte dalla situazione di Shangai. La colonia straniera di quella città include circa 8000 residenti inglesi e, 25.000 di altre ndsiatumtà. LU popolazione cinese entro la sona ^ternazionale di Shangai ammonta a quasi un milione e mezzo di anime. La zona non consiste di una zona isolata, circondata da un recinto, come le concessioni ordinarie. La popolazione cinese non è dunque separata dalla popolazione bianca. La collaborazione delle Potenze Il Governo inglese crede sia indispensabile la, presenza di larglve forze navali davanti a Shangai, ritenendola peraltro compatibile con la sua polìtica di negoziati. Là popolazione straniera in Cina e specialmente a Sìiangaì è esposta alia possibilità di attacchi da parte delle popolazioni aizzate da agitatori, oppure da parte dille truppe irregolari cinesi, che sono poco disciplinale. Perciò il Governo inglese sta procedendo a concentrare nelle vicinanze di Sltangai e di altri luoghi esposti al pericolo di disordini tutte le forze britanniche che possono essere rese disponibili entro un ragionevole periodo di tempo. Il Governo fa notare che questa misura non maschera alcun proposilo aggressivo. Le forze inglesi non saranno usate in alcun caso per operare attacchi. Il loro compito sarà rigorosamente difensivo qualora sorgesse la necessità della difesa. Dipenderà in deftniliva dal contegno dei cinesi se avverranno Urli, oppure se saranno scongiurati. Da ultimo il Governo, per il tramile degli informatori ufficiosi, dice che non bisogna supporr* che l'Inghilterra stia seguendo una politica isolata giacchè sono in corso attive conversazioni con i rappresentanti di altre Potenze interessate alla sicurezza, alla pare e. agli averi dei residenti stranieri in Citta. Il collaboratore diplomatico del Daily Telegraph insiste su questo ultimo punto. L'Inghilterra, secondo lui, ha assunto la funzione di guida morale della Cina. Sarebbe inconcepibile che nessuna delle altre Potenze (ossia gli Stati Uniti o U Giappone, la Francia e l'i tari a) non collaborassero con l'Inghilterra. Pure — soggiunge il collaboratore diplomatico — se la collaborazione completa oppure parziale non venisse offerta, l'Inghilterra si assumerebbe interamente la difesa della vita e degli avveri dei residenti europei. Un telegramma da Tokio informa che il Ministro degli Esteri giapponese, barone Shidehara, in un discorso pronunziato oggi alla Dieta ha dichiarato che la Cina verrà appoggiata finché osserverà le leggi riconosciute dal mondo civilizzato. L'oratore ha augurato che la Cina di oggi non si sottometterà ulteriormente a dittature straniere. Il Procuratore Generale inglese (che è membro nel Gabinetto) in un discorso tenuto stasera a Londra dichiarava che l'Inghilterra spera di poter negoziare una onorevole intesa con la Cina; che qualora le autorità cinesi si sentissero incoraggiate dalla condiscendenza di cui diedero prova gli ingleM a Haniow avanzassero minacele alla vita ed alla proprietà di cittadini britannici, allora il Governo inglese provvederà con fermezza alla salvaguardia di questi ultimi. iiF ovino che tale 'determinazione potrà implicare gravi conseguenze — ha terminato il Procuratore Generale — ed è per questa possibilità che mi sono creduto in dovere di dire qualche cosa intorno alla situazione oggi esistente in Cina ». Incrociatori c soldati Le misure precauzionali a cui accennammo sono le seguenti: Mille soldati ài marina appartenenti ai deposili di Chatham, di PlymouU) e di Portsmouth sono stati preavvisati di tenersi pronti a partire per l'estrema Oriente. La partenza avverrà probabilmente la settimana prossima.. I quattro< ■incrociatori che si trovano attuai* mente a Malta hanno ricevuto l'ordine di salpare per la Cina. La partenza dive essere avvenuta entro stasera. La squadra è al comando del vice-ammiraglio Boyle, il quale si trova sul Frobisher, di circa 10 mila tonnellate. Le altre tre ' unità sotto sulle cinquemila tonnellate. La velocità della squadra è di circa 30 nodi all'ora. Essa verrà accompagnata dalla nave ospedale Maine, che stava imbarcando stamane a Malta la guarnigione necessaria per il viaggio al Mar Giallo. Si segnala pure la partenza di un cerio numero di cannoniere e destroyers dalla base di Malla verso l'Estremo Oriente. Il corrispondente del Daily Telegraph manda da Southampton che due transatlantici di 10 mila tonnellate ciascuno sono stati requisiti per l'eventuale trasporlo di truppe inglesi in Cina. Sembra che la partenza debba avvenire alla fine di gennaio. Le notizie dal Yang-Tsc non segnalano alcunché di speciale salvo la continuazione di movimenti scioperatoli a Shangai e dell'agitazione, antislranicra a Canton. M. P.

Persone citate: Boyle, Malla