La misteriosa aggressione di un esploratore

La misteriosa aggressione di un esploratoreLa misteriosa aggressione di un esploratore Cinque teste di indiani o documenti politici? (Servizio speciale de « La Stampa ») Londra, 15, notte II Surrey, l'amena' contea del sud nella ftuale avveniva in dicembre li clamorosa scomparsa della scrittrice Agata Christi-e (tornata poi 'alla luce in una stazione idroterapica dove faceva la cura della reclame per i suoi romanzi), era teatro, Ja notte scorsa,, di un altro caso singolare. Il protagonista, questa volta, anziché un'autrice -di novelle poliziesche, è un esploratore, il sig. Mitchell Hedges, ma gli echi che la sua avventura risveglia nei fogli della sera, sono a lungo chilometraggio, come l'altra volta. All'attivo del sig. Mitchell Hedges stanno parecchie esplorazioni nell'America Centrale, con una quantità di peripezie di ogni genere e natura, appetì tosaimeme descritte ed illustrate in drammatici volumi. Quando non esplora i misteriosi e favolosi paesi attraverso i quali gli americani disseminano polverine contro gli insetti e ecavano canali, transoceanici, il sig. Mitchell Hedges viene in Inghilterra a lamentarvi lo scadimento dei costumi e a puntellarvi il partito liberale, o, più esattamente, l'amico suo Llovd George. Egli esplorò quasi sempre in compagnia di una intrepida signora, Lady Richmond Brown, ed il loro ultimo viaggio tra le incognite del Centro America, terminava pochi mesi or sono, dando luogo ad un resoconto appassionante dei pericoli corsi, delle malattie sofferte, degli alligatori lasciati a digiuno per un Qlo, e delle tribù indiane persuase a rivelare i loro più impenetrabili segreti Reduce dalla grande avventura, l'esploratore si era rifugiato per un certo periodo di riposo sotto il suo tetto domestico, un villino presso Bornemouth, dal quale ogni tanto veniva a Londra per faccende librarie, conferenziall e politiche. • Una giornata movimentata Ad una di queste affaccendatiesime gite, il sig. Mitchell Hedges dedicava appunto la giornata di ieri. Egli faceva colazione al ristorante del « National Liberal Citili > con due anime gemelle, il sig. Edgell, segretario della Federazione liberale giovanile di Londra, ed il sig. Hunter, che fino a ieri faceva l'agente di pubblicità, ma è stato prescelto in questi giorni da Lloyd George a dirigere la sezione propaganda della sezione del partito liberale che fa capo a lui. Dopo il e lunch », l'esploratore Mitchell Hedges andò nella City ed ottenne di poter catechizzare, all'ora del thè, le masse dei giovani impiegati della Banca d'Inghilterra. • Per lunghi anni — egli ebbe tra l'altro a dichiarare — io vissi lontano dal nostro paese, ed al mio ritorno ho dovuto constatare con profonda angoscia che il vecchio spirito di avventura sta spegnendosi nella gioventù britannica di oggi. I nostri giovani-mancano di ogni ardimento; non sanno più osare. Il loro unico ideale è di tenersi al sicuro. Dove sono andiate le antiche midolla? >. Più tardi, l'esploratore di6impegnava una piccola incombenza che si era procurata presso l'impianto centrale delle audizioni radiotelefoniche, i cui programmi suscitano le rimostranze quotidiane del 90 per cento di quasi 2 milioni di abbonati, i quali dicono che la radiotelefonia si è mutata in una zuppa che ad ascoltarla si cade subito nelle braccia di Morfeo. L'esploratore fu introdotto ieri sera nello sgabuzzino di trasmissione per suonare la sveglia agli abbonati, svelando lcro i misteri dell'America Centrale: coccodrilli, tarantole, pappagalli, indiani, febbre gialla e via dicendo. 11 sig. Mitchell Hedges eia piuttosto in vena didascalica che narrativa. Egli citò una frase inspirata ma piuttosto indigesta della sua compagna di esplorazione: Lady Richmond Brown: «Potete giuocare d'azzardo sui campi di corse, potete puntare perfino la camicia a Morotecatìo, ma il più splendido giuoco fra tutti e il gran ghhtòfr -della vita, e la caccia più appassionante' del mondo è la caccia agli uomini ». I due milioni di abbonati si grattarono in testa, qualcuno augurandosi di vedere in joualche foglio illustrato il ritratto dell ardentissiroa calciatrice. Poscia gli abbonati incominciarono a sbadigliare. In luogo di fare danzare alligatori e selvaggi sullo sfondo di ima foresta o nelle radure del Centro America l'esploratore si abbandonava alla storia Belle rivoluzioni perpetue delle piccole Repubbliche annidate sull'istmo di Panama. ;« Quanto grigia sarebbe questa nostra vita — terminò il narratore, rivolgendosi alla miriade degli abbonati — quanto grigia, se non fosse intercalata da eccitazioni e da orgasmi! ». L'Imboscata notturna Dopo 'di che, il sig. Mitchell Hedges spedila alla moglie, che lo attendeva nel villino di Bornemouth, un telegramma con cui la informava che egli sarebbe rincasato in automobile alle due del mattino, recando seco un intimo amico, ossia il sig. Edgell, segretario dei giovani llóyd-georgiani della metropoli. L'automobile, una grossa macchina guidata da un esperto chauffeur, infilava verso le 23 la famosa via di Portsmouth per la quale si raggiunge poi Bornemouth, una via che _ attraverso il Surrey - è pittoresca di giorno, ma solitaria ed accidentata di notte. Verso il tocco, nelle adiacenze di Wisley, un giovanotto, stralunato, si parava dinanzi agli tprazzi di luce proiettati dai fanali deal au¬ tomobile e lo costringeva a fermarsi: « Qui vicino c'è un povero diavolo — disse egli — che è stato mezzo fracassato da un motociclo di passaggio. Bisogna soccorrerlo ». L'esploratore ed il segretario lloyd-georglano incitarono lo chauffeur a seguire lo sconosciuto per una viuzza campestre, in fondo alla quale avrebbe dovuto giacere il lerito. I due si dileguarono nell'oscurità. Trascorsero parecchi minuti. Lo chauffeur avrebbe dovuto tornare indietro immediatamente per un consulto sul da tarsi. Egli non tornava. Allora, l'esploratore e l'amico, abbandonandp Ha macchina sul ciglio della strada, 6i internarono nella viuzza tenebrosa per fare luce sull'accaduto. Immediatamente, una mezza dozzina dì gagliardi giovanotti li afferravano per il cravattino, li adagiavano nel fango e li riducevano all'impotenza accanto al corpo tremante dello chauffeur, che aveva già subito un'identica operazione. Seguirono istanti di tragica attesa. Ad un tratto, i tre corpi si sentirono svincolati da ogni presa all'infuorl di quella del fango o perfettamente liberi di alzarsi. Essi balzarono In piedi. Se gli assalitori si fossero fatti avanti sarebbe incominciata una avventura in regola, degna di una particolare trasmissione radiotelefonica al mondo intero. Sennonché gli aggressori erano fuggiti. Un fanalino rosso al fondo della strada indicava il -Tnezzo della loro ignobile fuga. Anch'essi possedevano una macchina, che avevano nascosto al momento dell'imboscata'. Per fortuna, l'automobile dell'esploratore rimaneva Intatta sul ciglio dello stradale. Con una vampa di sdegno, il signor Mitchell, infangato dalle caviglie ai capelli, si accorgeva, risalendo in macchina, che quei briganti l'avevano rovistata da cima a fondo, involandone una valigetta dall'esploratore ritenuta preziosissima, una va-' ligetta che conteneva documenti più unici che rari, insieme con ben cinque teste mummificate di indiani del Centro America, incomparabili esemplari di un superbo metodo per la conciatura della testa, per la quale gli indiani dell'istmo posseggono la miracolosa ricetta chimica. Dai gendarmi alle 3 del mattino Sull'istante, l'esploratore di terre sconosciute pensò di correre al più prossimo po: sto di polizia, quello di Guilford, i cui gendarmi furono svegliati alle 3 del mattino per raccogliere la drammatica denunzia del signor Mitchell e del segretario giovanile di Lloyd George. La polizia del Surrey, avendo fatto il mese scorso innumerevoli indagini per rintracciare il cadavere della scrittrice Christie ed avendo provocato l'ilarità dell'intero paese, stentava a lanciarsi sulle traccio dei rapinatori del signor Mitchell,' ma poco alla volta, fregatisi gli occhi, si diede alla loro ricerca, .che naturalmente continua tuttora. Intanto, l'esploratore tellegrafaiva alla ma; glie : « Gravissime complicazioni mi impedirono di rincasare all'ora fissata. Comprenderai a suo tempo l'accaduto » ed in luogo di procedere per Bornemouth, faceva ritorno a Londra dove scendeva in un albergo il quale mezz'ora più tardi fungeva da calamita per tutti i reporlers della metropoli. Questi vennero via via ricevuti da un uomo in accappatoio, pallido come un cadavere, capace a mala pena di reggersi e risoluto a serbare un silenzio di tomba sui particolari essenziali deH'aggTes&ione patita. I documenti racchiusi nella valigetta scomparsa — egli disse — rivestivano un'importanza enorme. Sembra tra l'altro (ma questo non si sa chi lo abbia detto) che tra le carte custodite nella valigetta figurasse la copia di un.girosso contratto, tortiTalt.ro. che esplorativo o sportivo, col governo dell'Honduras oppure con qualcuno che tiene per le briglie il governo dell'Honduras. Ma forse è una storiella: - * Ci ben altro, oari mloil *• Comunque, il sig. Mitchol ripete più volte: « Non dovete credere che si tratti di uno scherzo. Purtroppo no ! Vedete qui un uomo che ò sfuggito a mille pericoli. Pensate forse che egli sarebbe cosi accasciato di spirito e di corpo se fosse rimasto vittima di una piccola burla di studenti, come pretendono certuni? Vi è ben altro cari miei, ma non posso dire di più. Non una parola mi sarà estorta sul mistero che esiste in fondo a questo assalto. Figuratevi semplicemonte questo: pagherei volentieri cinquemila sterline per vedere disfatto ciò che è stato fatto la notte scorsaI ». Già ufltimi ragguagli sullo stato d'animo dell'esploratore, sulle condizioni psicologiche del segretario della, giovanile sezione lloydgeargiana del partito liberale, sull'attitudine mentale dello cliauffeur verso il suo padrone segnalano il ristabilirsi di una certa calma. Corre voce che una parte del contenuto della valigetta sia stata ricuperata. Forse le cinque teste di indiani I Ma la polizia è poco comunicativa in proposito. Colla massima obbiettività i fogli della sera narrano e particolareggiano quanto sopra, allagandone parecchie colonne di testata, e perciò nella misura li imitiamo. M. P.