La figura del nuovo Presidente L'elezione dei 4 vice-preridenti

La figura del nuovo Presidente L'elezione dei 4 vice-preridenti Alla Camera francese La figura del nuovo Presidente L'elezione dei 4 vice-preridenti pParigi, 12, notte. Mentre la Camera procedeva alla elezione dei vice-presidenti e degli Uffici, un po' di accademia si è svolta oggi intorno alla nomina del presidente nella persona di Ferdinando Bouisson. Il fatto che, par colpa dei radicali, il posto 6ia toccato ad un socialista ha fornito, come era prevedibile, alla stampa moderata 1'oocasi.one di vaticinare complicazioni e catastrofi senza fine. Nel concerto delle espressioni di malcontento la sola nota positiva è rappresentata tuttavia da due righe del Temps, secondo le quali Bouisson si sarebbe impegnato, per ottenere i voti dei comunisti, a difendere l'amnistia totale, ossia l'amnistia anche per i disertori. Data la poca verosimiglianza che il nuovo presidente voglia compromettersi non appena eletto in una avventura del genere, possiamo concluderne che l'allarme su.,citato dalla sua elezione non è dei più fondati. Dal 1924 a oggi Ferdinando Bouisson ha presieduto alle sedute della Camera innumerevoli volte in qualità di vice-presidente e sempre con soddisfazione generale. Il critico parlamentare di un giornale del mattino scriveva giustamente a questo proposito: « Il suo rapido colpo d'occhio, la sua autorità, il suo buon umore, hanno sempre appianato i più vivi incidenti. In modo particolare in occasione della recente votazione delle leggi finanziarie Bouisson diede prova di tale virtuosità che Poincaré gli chiese di voler presiedere le ultime sedute della sessione, sicuro che com lui questa sarebbe terminata più rapidamente ». Che le considerazioni politiche siano state estranee alla sua elezione sarebbe stoltezza supporlo; ma che le conoidernzioni tecniche vi abbiano avuto larga parte è innegabile. Basti considerare che la fase più notevole della carriera politica del Bouisson ci riconduce all'epoca del gran Ministero Clemenceau durante la guerra, quando « Pére la Victodre » lo fece Alto Commissario per la marina mercantile. Il neopresidente della Camera è quindi l'uomo che assicurò il vettovagliamento della Francia in piena guerra di sottomarini. A lui è dovuta inoltre la creazione di quella flotta mercantile di Stato, di cui varie unità provvedono ancora oggi al traffico tra la madre patria e l'Algeria, nonché numerose altre iniziative utili al commercio marittimo francese. Fare di un uomo simile il servitore o magari il portabandiera di un partito, sarebbe ridicolo. Ferdinando Bouisson sale al seggio presidenziale con la contromarca socialista, ma il pubblico francese non può non ricordare che i suoi migliori uomini politici si apersero la via del potere grazie a quella stessa contromarca, e che Millera.nd e Briand, per non nominarne altri, cominciarono la loro fortuna arringando degli operai in isciopero. Più azzeccato di molte querimonie oi 6emhra il rilievo del Journal des Débats sul trasformismo socialista : « Eccoci lungi dal tempo In cui i dottrinari del partito si chiedevano se convenisse ad un socialista di essere uno dei personaggi ufficiali dello Stato borghese e parlamentare. Un nuovo oppoTtuniismo viene accettato dagli apostoli della rivoluzione socialista. Banisay MaoDonald si mise in calzoncini di seta per andare a Corte. Bouisson farà, ad ogni seduca, il suo ingresso fra i soldati del picchetto d'onore, in mezzo al rullar dei tamburi. La società decisamente si trasforma ». In quanto ai quattro posti di vice-presidente, essi sono toccati oggi al radicale Bouilloux-Lafont, al radico-socialista Brmyssou, al repubblicano socialista Federico Brunet, al deputato indipendente Enrico Paté. E" stata una pìccola' rivin-' cita che i socialisti hanno voluto accordare alla cenerentola del Cartello, ma la cosa non è andata senza un po' di baccano, giacché al seggio presidenziale siedeva an. cora oggi, in luogo del temuto Bouisson, il decano Pìnnrd. L'elezione del Presidente del Senato è stata rinviata a venerdì. C, P.

Persone citate: Briand, Clemenceau, Enrico Paté, Federico Brunet, Lafont, Poincaré

Luoghi citati: Algeria, Francia